Autore Topic: Allenatore Lazio 2016/17 reprise  (Letto 282531 volte)

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Offline LaLazioMia

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1260 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:15:41 »
Comunque sento certe rosicate e unghie su i vetri da parte di pseudo tifosi .Gente scarsa , anzi scarcelli , maghi degli anelli anzi degli anellucci
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline J G

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1261 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:16:52 »
Non ho capito cosa intendi con la frase evidenziata in grassetto.
Credi si salderà uno stretto legame tra Lotito, Bielsa e il Ds? E' lui il terzo elemento del trio?
Certo che si . Sicuramente se Lotito ha fatto questa scelta e' per avere una guida tecnica in piu. Penso che anche Tare abbia spinto in quella direzione dato che si parlava del fatto che Tare preferisse Sampaoli a Prandelli. Da quel che so Lotito ha sempre tenuto in grande considerazione gli allenatori di cui si fidava come Rossi e Reja quindi la cosa mi sembra piu che logica. Oltretutto un allenatore come Bielsa sembra il fit perfetto per un DS come Tare, sono tutti e due degli eccellenti scopritori di talenti solo che cosi Tare potra' mirare meglio l'obbiettivo ma anche avere le spalle piu coperte dall'allenatore che poi mettera' in campo il giocatore e non dovra' accollarsi da solo tutte le responsabilita'. 

sweeper77

Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1262 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:20:55 »
da quello che so io invece j g è proprio il contrario.
Tare spingeva per prandelli, lotito ha fatto di testa sua e ha deciso di puntare a tutti i costi su bielsa.
In più sinceramente Bielsa è un tecnico che chiede garanzie sugli acquisti, non vuole fac-simili vuole scegliere lui i giocatori.
Non so quindi quanto si possa sposare con la filosofia di tare.
Io ci vedo un lotito che delegherà a bielsa poteri da trainer-manager.
Poi vedremo

Offline leomeddix

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1263 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:38:46 »
Scusate per la divagazione molto tecnica: ho letto che Bielsa ha applicato (e quindi potrebbe ancora applicare) il 3-3-3-1.
Come funzionerebbe questo 3-3-3-1 ?  Anche gli attaccanti dovranno fare pressing o sarà permesso l'uso del motorino ai 3 centrocampisti?  :sciarpaD:

(lo so, sono disquisizioni un pò del cavolo, ma da quando è cominciata a circolare la voce di Bielsa sono diventato fanatico di questioni tattiche, io che di moduli non c'ho mai capito nà mazza). 
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Offline Drenai

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1264 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:42:47 »
è un 4231 in cui uno dei terzini può giocare sia a centrocampo che in difesa. immaginati un 4231 in cui basta gioca piu avanti, in linea coi 2 di centrocampo.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline Wasicu

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1265 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:43:49 »
da quello che so io invece j g è proprio il contrario.

Tare spingeva per Prandelli, Lotito ha fatto di testa sua e ha deciso di
puntare a tutti i costi su Bielsa.


In più sinceramente Bielsa è un tecnico che chiede garanzie sugli acquisti, non vuole fac-simili vuole scegliere lui i giocatori.
Non so quindi quanto si possa sposare con la filosofia di tare.
Io ci vedo un lotito che delegherà a bielsa poteri da trainer-manager.
Poi vedremo

Sul fatto di Tare e Lotito mi dici la fonte di questa informazione please   ??

sweeper77

Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1266 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:48:46 »
ricordi il:
per il futuro allenatore si saprà per la fine prossima settimana?
beh quello era prandelli.
Poi non so se per convinzione di lotito, o per il consiglio di lo monaco e ulivieri, lotito si è deciso a puntare tutto su bielsa.
Da quello che so i rapporti tra lotito e tare si sono molto raffreddati.
Il ds parla spessissimo dell'albania ed è presente a euro 2016 in francia.
Non vorrei che a breve il suo incarico passi alla nazionale albanese.
Nessuno trovò strano che tare non andò con calveri da bielsa?

Offline leomeddix

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1267 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 11:51:28 »
è un 4231 in cui uno dei terzini può giocare sia a centrocampo che in difesa. immaginati un 4231 in cui basta gioca piu avanti, in linea coi 2 di centrocampo.

Grazie Drenai, ci vorrà del tempo ma la tattica calcistica un giorno per me diventerà una materia senza più segreti  :birra:
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Offline franz_kappa

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1268 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:00:23 »
(lo so, sono disquisizioni un pò del cavolo, ma da quando è cominciata a circolare la voce di Bielsa sono diventato fanatico di questioni tattiche, io che di moduli non c'ho mai capito nà mazza). 
Non sono affatto "disquisizioni un pò del cavolo".
Ti suggerisco di dare un'occhiata a questi due contributi (un articolo e un video). Molto interessanti. Uno lo abbiamo scoperto grazie a ThomasDoll che lo ha citato.

Vuoi sapere come gioca Bielsa?
Qua te lo spiegano nei minimi particolari. Più matto di Zeman, ma marca a uomo.
http://www.ultimouomo.com/bielsismo-applicato/




Buon viaggio, caro Piero.

Offline Wasicu

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1269 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:03:39 »
ricordi il:
per il futuro allenatore si saprà per la fine prossima settimana?
beh quello era prandelli.
Poi non so se per convinzione di lotito, o per il consiglio di lo monaco e ulivieri, lotito si è deciso a puntare tutto su bielsa.
Da quello che so i rapporti tra lotito e tare si sono molto raffreddati.
Il ds parla spessissimo dell'albania ed è presente a euro 2016 in francia.
Non vorrei che a breve il suo incarico passi alla nazionale albanese.
Nessuno trovò strano che tare non andò con calveri da bielsa?

Queste sono previsioni e notizie molto avanzate e delicate ....
e' quello che pensi tu o altro  ??

Offline Matita

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1270 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:06:11 »
Ma Tare ha appena rinnovato
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

ThomasDoll

Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1271 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:09:11 »
Scusate per la divagazione molto tecnica: ho letto che Bielsa ha applicato (e quindi potrebbe ancora applicare) il 3-3-3-1.
Come funzionerebbe questo 3-3-3-1 ?  Anche gli attaccanti dovranno fare pressing o sarà permesso l'uso del motorino ai 3 centrocampisti?  :sciarpaD:

(lo so, sono disquisizioni un pò del cavolo, ma da quando è cominciata a circolare la voce di Bielsa sono diventato fanatico di questioni tattiche, io che di moduli non c'ho mai capito nà mazza).

Se l'articolo che ho postato giorni fa ricostruisce tutto correttamente, i tratti salienti dovrebbero essere:

- pressing altissimo
- verticalizzazioni feroci, asse verticale centrale centravanti-trequartista
- presidio delle fasce con molti uomini per creare superiorità numerica e arrivare al cross (e quindi molti cross), il che comporta il famoso svuotamento del centrocampo e la necessità di sbagliare meno passaggi possibile; fondamentale aggressività degli esterni e capacità di saltare l'uomo
- nella fase difensiva marcare a uomo tutto quello che si muove oltre la linea della palla (difesa a tre)

Offline fish_mark

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1272 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:15:52 »
Madonna mia, ma possibile che nulla più ci entusiasmi? Ci può essere ancora spazio per l'incoscienza?
Siamo prima di tutto tifosi, per Dio, mica analisti del pallone! Sticazzi chi comprerà la Lazio. Io oggi godo all'idea che Bielsa sarà il nostro prossimo allenatore

Magari stanotte vado a dormire e domattina non mi risveglio ma almeno vado a dormire contento, se tra i vari pensieri - dai più importanti ai più futili - che mi passano per la testa prima di chiudere gli occhi ci infilo anche l'entusiasmo per l'ingaggio di Bielsa.
E invece no. Mi debbo preoccupare preventivamente. "Arriva Bielsa? bene, certo. Ma se poi Lotito fa al solito suo, se non fa un mercato adeguato, di Bielsa cosa potremo farcene?". Stanotte passo a miglior vita, per dire, ma non fa nulla. Non c'è speranza: mi devo intossicare anche le ultime ore di vita con i timori preventivi per il solito mercato di LotiTare...

Torniamo bambini, qualche volta. Incoscienti e irresponsabili. Già la vita è difficile di suo. Con ogni probabilità arriverà alla Lazio un personaggio di spessore mondiale. Ci possiamo preoccupare, OGGI, se Mauricio resterà e come potrà Bielsa applicare le sue idee di gioco con Mauricio in rosa?
Io dico di no.



Queridos amigos de blancoceleste.org

estoy enfojado como cuando aqui llegò el loco de Gateshead, vos recuerdas?
Por la primera y unica vez en mi vida, me fue en aeropuerto para saludar Paul Gazza Gascoigne.
Quero deseo hacerlo otra vez para Bielsa, un personaje, un entrenador, un hombre
que para nosotros puedes ser nuestro nuevo Mesias

Y si no puedo ver Bielsa en el entrenamiento No hay importancia para mi.
Quiero saber sólo cuando se llega y el plan de vuelo para ir a Fiumicino a saludarlo y decirle

saludos Marcelo nosotros te esperamos hay mucho con tigo nada es imposibile y con tigo
en otra Lazio es posible DE VERDAD

Si, soy lo mismo que te golpeava vos cojones con tabelas y numeros, pero no soy un contador, no me interesa nada de presupuestos si no por pura curiosidad.

Yo quieria contestar las ideas que no podremos suenar porque no podemos pagar. La idea lotitiana por excelencia.
No es asi! Como en la vida no siempre tenes de ver en tu caja lo dineros que tenes, ma sobre todo y ante de todo en tu corazon y en tu cabeza para ver si tenes la idea, la ambicion y la fuerza para obtenir una meta, que puedes ser una victoria o por lo meno una lucha.

Alla esta mi sueno de aficionado. Non quero mas.

Eso es el fishismo y el fishismo a conquistado Lotito

Viva el Presidente!

Me parece que esta llegando el milagro: otra Lazio es posible! Es ante de nos!


PS No me interesa nada la correcion de vos profesor de castellano.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline leomeddix

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1273 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:17:02 »
Grazie frank e thomas doll.
Piano piano si vanno diradando le nubi che affollano la mia mente (cit).  :glasses9:
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Offline franz_kappa

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1274 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:19:00 »
Grazie frank e thomas doll.
Piano piano si vanno diradando le nubi che affollano la mia mente (cit).  :glasses9:
Figurati!
Ieri ho trovato un altro video interessante sul Bielsa e l'assetto tattico del suo Marsiglia. Se lo ritrovo (debbo ricostruire le chiavi di ricerca adottate) lo posto.
Video di contenuti tecnico-tattici assai complessi, almeno per il mio modestissimo livello di conoscenze in tale ambito.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Matita

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1275 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:19:21 »
«Nei combattimenti di strada ci sono due tipi di picchiatori:
c’è quello che picchia, vede il sangue, si spaventa e soccombe,
e c’è quello che picchia, vede il sangue e va avanti per uccidere.
Bene ragazzi, io vengo da fuori e vi giuro che c’è odore di sangue».

Marcelo Bielsa, entrando nello spogliatoio dell’Argentina,
prima di una partita con la Colombia.

Ever Demaldé, ventisettenne argentino, possiede un negozio di alimentari a Mendoza. La sua passione più grande, però, non sono le verdure, ma il calcio. Nel tempo libero allena le squadre giovanili locali e si documenta sul suo mito, Marcelo Bielsa. Un giorno, Ever decide di scrivere una lettera al suo maestro in cui gli espone la sua visione del calcio. Vuoi mai che Bielsa decida di prenderla in considerazione, d’altronde non per niente lo chiamano El Loco, il pazzo. Dopo sette mesi, Bielsa telefona a Ever e lo invita a Rosario per seguire un corso intensivo con il suo staff. Ora l’ex droghiere di Mendoza è uno degli osservatori dell’Olympique Marsiglia.
Questo è Bielsa: un filosofo del pallone irascibile, perfezionista e meravigliosamente irrazionale, a cui hanno già intitolato uno stadio nella sua Rosario, quello del Newell’s Old Boys, la squadra che all’inizio degli anni ’90 trascinò al primo posto nei tornei di Apertura e Clausura e poi fino alla finale di Copa Libertadores, persa contro il San Paolo. In quel Newell’s giocavano degli imberbi Sensini, Balbo e Batistuta, scoperti nelle giovanili dallo stesso Bielsa durante delle folli sessioni di allenamento: El Loco si appostava sugli alberi carico di fogli per gli appunti per poterne studiare meglio i movimenti.
Grazie a lui il decaduto e indebitato Marsiglia – l’anno scorso eliminato con zero punti dalla Champions e poi scivolato al 6° posto in Ligue 1, fuori dalla zona Europa – ha conquistato 8 vittorie consecutive e adesso è primo in classifica, con un vantaggio di 4 punti sugli sceicchi parigini.
Eppure l’avvio della stagione marsigliese non era stato promettente, non solo a causa dei risultati (un pari e una sconfitta nelle prime due uscite). Il 4 settembre Bielsa si era infuriato con il presidente Labrune a causa della gestione del mercato: «Aveva preso degli impegni e non li ha mantenuti», lo ha accusato. E poi: «Ha mentito presentandomi un progetto che non può realizzare». L’Olympique è infatti più o meno lo stesso della precedente e fallimentare stagione, ma con un Valbuena in meno, ceduto alla Dinamo Mosca per far cassa. Oltre a lui sono partiti anche il centrale Lucas Mendes, Jordan Ayew e Amalfitano. Al loro posto non sono arrivati né i fedelissimi cileni di Bielsa Isla, Medel e Jara, allenati in Nazionale, né Ocampos o Stambouli, espressamente richiesti dall’allenatore, ma Alessadrini, Barrada, Batshuayi (non certo degli scarponi, comunque) e il difensore brasiliano Doria, che pur essendo oggetto dei desideri di molte squadre europee, Bielsa ha retrocesso in primavera. «Di Doria ho saputo quando l’ho visto alla Commanderie, mentre stava facendo le visite mediche», ha spiegato El Loco.


Se non fosse stato tradito dai vertici societari, che non gli hanno procurato i giocatori-chiave per la sua Weltanschauung calcistica, difficilmente Bielsa avrebbe rinunciato al suo schieramento prediletto, un innovativo 3-3-1-3 (o 3-3-3-1) con una punta centrale di movimento affiancata da due ali capaci di rientrare sul piede opposto ma anche di andare sul fondo. Il nerbo del modulo è costituito dall’enganche, il trequartista che ha il compito fondamentale di far da raccordo fra la fase offensiva e quella difensiva. Non è necessario che sia un classico numero 10. Se c’è una cosa che Bielsa disprezza sono, infatti, i giocatori statici, per quanto tecnici essi siano: «Non esiste un solo motivo, neppure uno, perché un giocatore in campo stia fermo». Per questo, l’argentino predilige lavorare con i giovani, tatticamente ancora plasmabili e, soprattutto, con i polmoni ancora non usurati dagli anni.
Davanti alla difesa a tre, generalmente guidata da un giocatore bravo anche con i piedi, spesso un ex centrocampista, staziona un mediano in grado di rubare palloni e di far ripartire verticalmente l’azione. Verticalidad è infatti la parola d’ordine del Loco, perché alla fine l’obiettivo del calcio è banalmente quello di raggiungere la porta avversaria. Ma non bisogna pensare alle squadre di Bielsa come a delle paladine del contropiedismo più puro. Il rosarino apprezza il valore del possesso palla e vuole che il giocatore che di volta in volta gestisce il pallone diventi il regista della squadra, un po’ come accadeva con Sacchi, non a caso idolatrato da Bielsa.
Le partite, perciò, devono essere dominate: occupazione di guerra della metà campo altrui, pressing selvaggio e angoscioso, difesa alta e impulsiva, velocità assassina nella conquista della sfera, ripartenze disperate in verticale e, se necessario, possesso palla mulinante rappresentano, specularmente con il suo carattere, i dogmi dell’argentino. Molti di essi li ritroviamo in Pep Guardiola, che, dopo un colloquio di sei ore con El Loco, fu probabilmente investito dalla visione divina del tika-taka, un mix ardito fra la passione per l’orizzontalismo proprio della storia blaugrana e l’ansia del pressing offensivo tipico del bielsismo.
Il vero cruccio di Bielsa, però, risiede nello scovare le mezzali giuste per il 3-3-1-3. Da ct dell’Argentina in quel ruolo impiegava Javier Zanetti e Sorin, mentre nel Cile ricorreva a Vidal e Isla. Sia nell’Athletic Bilbao sia nell’Olympique Marsiglia è fallito l’esperimento di adattare i terzini al ruolo di mezzala (se fossi il direttore sportivo di Bielsa gli comprerei subito Blind e Lahm per quella zona di campo, ma tant’è), così il passaggio a un fluido 4-2-3-1 è stato obbligato. Nella fase di attacco, i terzini avanzano oltre la linea di centrocampo per sovrapporsi alle ali; il mediano (Romao nell’OM) arretra, in compenso, di qualche metro in copertura, formando quasi una linea a tre con i due centrali; il suo compagno di reparto (Imbula), invece, fa da collegamento fra difesa e attacco; i quattro giocatori offensivi, infine, tramano fittamente alla ricerca dello spazio. Tra loro c’è un rivitalizzato Gignac, bomber con il vizio del cibo spazzatura, che, grazie agli sfiancanti allenamenti dell’argentino, ha perso otto chili e segnato dieci gol, diventando capocannoniere.



Tipico esempio di “partitella del giovedì” sotto la gestione di Bielsa, con un intensità pazzesca e lui in mezzo al campo con le braccia dietro la schiena che urla contro tutti, soprattutto contro un certo Mario.

In questo modo, costretto ad abbandonare forzatamente il 3-3-1-3, Bielsa ha ancora una volta dimostrato, seppur con riluttanza, la sua malleabilità tattica, svestendo i panni del fondamentalista, che tanti ingiustamente gli attribuiscono. L’allenatore rosarino è, infatti, abituato ad arrangiarsi con quello che ha. A Bilbao, dove l’autarchia sul mercato impone di acquistare solo giocatori baschi, trasformò un club di metà classifica in una banda di posseduti capaci di eliminare dall’Europa League corazzate come il Manchester United e il Paris Saint-Germain. E lo stesso sta accadendo a Marsiglia, altra città anti-sistema e ribelle, come El Loco, uno che deve il suo soprannome proprio alla passione kamikaze che infonde nel suo lavoro. Quando dei tifosi del Newell’s si presentarono furenti a casa sua dopo una sconfitta per 6-0 contro il San Lorenzo, durante le sue prime settimane da allenatore dei “lebbrosi”, Bielsa reagì impugnando una granata della Seconda guerra mondiale e minacciò di farla esplodere se non se ne fossero andati. Nessuno andò più a disturbarlo, e non solo perché il Newell’s cominciò a vincere.

«Il mio sogno è allenare in un calcio che sia più moderato, dove si accetta di perdere senza traumi. Ci sono due Paesi al mondo in cui succede: la Svizzera e il Cile. In Argentina quello che succede alla squadra incide sulla vita privata dei tifosi», racconta Bielsa, che però, per primo, ammette di non riuscire a scindere il calcio dalla sua stessa anima.
Durante le partite El Loco se ne sta a bordo campo piegato sulle ginocchia, in una postura irrequieta al confine fra la disperazione e la gloria, fra il crollare per terra a causa di un gol subito e il saltare con una rincorsa liberatoria per festeggiare il vantaggio. Per Bielsa la sconfitta è un inestinguibile dolore fisico, che lo scava nel profondo. «Voi lo sapete che io “muoio” dopo ogni sconfitta? La settimana successiva è un inferno. Non posso giocare con mia figlia, non posso andare a mangiare con i miei amici. È come se non mi meritassi queste allegrie quotidiane. Mi sento inabilitato alla felicità per sette giorni». Durante un viaggio in aereo con Jorge Valdano, Bielsa sorprese il suo interlocutore domandandogli se avesse mai pensato al suicidio dopo una sconfitta. Valdano, povero lui, credette che El Loco stesse scherzando.
La vittoria, invece, dona solo momentaneamente una percezione di compiutezza, per poi ritirarsi lasciando dietro di sé soltanto l’insensata frenesia dei nostri sforzi per raggiungerla. «La gioia di una vittoria in una partita dura cinque minuti, la partita finisce e c’è un senso di effervescenza, una sensazione di adrenalina al massimo che genera eccitazione e felicità. Ma sono solo cinque minuti, e dopo c’è un enorme e grandissimo vuoto. È una solitudine indescrivibile». Per sperimentare quei cinque minuti di felicità, però, Bielsa sarebbe disposto a tutto, anche a tagliarsi un dito, come rivelò a un suo giocatore, le cui motivazioni non gli sembravano sufficientemente guerresche.
El Loco, comunque, è consapevole che una filosofia di vita che mira a identificare la felicità con il successo ci condannerebbe a una perenne insoddisfazione. Così ha imparato a trarre il meglio dal fallimento. «Dovremmo chiarire alla maggioranza delle persone che il successo è l’eccezione, che gli esseri umani solo a volte trionfano. Il successo è deformante, rilassa, inganna, ci peggiora e ci spinge a innamorarci di noi stessi. Il fallimento, al contrario, è formativo, ci solidifica, ci dona coerenza». Ed è forse anche per questo che non lo si vede quasi mai esultare per una rete: perché sa che non sarà un singolo gol segnato a temprargli lo spirito e a rafforzarne le convinzioni. A Bielsa, infatti, non importa vincere per essere amato, ma essere amato per vincere. E per essere amato Bielsa ha bisogno di convertire i calciatori al suo credo, di battezzarli col sudore dei suoi allenamenti, di tramutarli nell’incarnazione delle sofferenze dei tifosi e di assurgere a loro leader. Chi non lo segue, viene ostracizzato, a prescindere dalla fama che lo accompagna. In allenamento e nelle partite ufficiali i calciatori devono scagliarsi su ogni pallone come fosse la loro unica opportunità di segnare, «perché un’opportunità è un gol, e un gol per noi è la vita». Bielsa non riesce a immedesimarsi nel calciatore frivolo e viziato dei nostri tempi, quello che corricchia sul campo come se temesse che, andando più veloce, i milioni guadagnati gli scivolassero dalle tasche. El Loco richiede da tutti i suoi uomini una concentrazione totalizzante. Se non si impegnano, li equipara a degli stupratori e giura di ucciderli.
Non stupisce, quindi, che Bielsa sia un fanatico dei dettagli, al limite dell’ossessivo. Si dice che, prima di una partita con lo Schalke 04, ai tempi dell’Athletic Bilbao, abbia visionato più di quaranta filmati della squadra tedesca, o che abbia inventato ventisei modi diversi per battere una rimessa laterale. A Marsiglia si è fatto consegnare un mazzo di chiavi personale del centro di allenamento, non solo perché ha una concezione della segretezza che farebbe impallidire la Cia, ma anche perché così ha la possibilità di dormire la notte sul posto di lavoro. Saranno contenti la moglie e le figlie, che, secondo la leggenda, Bielsa sveglia periodicamente alle ore piccole perché provino in giardino le sue nuove intuizioni tattiche.



Ad un certo punto dice più o meno: “bisogna mantenere la velocità del pallone”, uno dei concetti base del suo calcio.

In Francia osservano con distaccata sufficienza l’exploit dell’Olympique e non solo perché sulla panchina marsigliese sono seduti un apparente caso clinico e un ex droghiere. In molti puntano il dito contro l’irragionevolezza dello schieramento di Bielsa: talvolta la squadra sembra come spezzata a metà fra i reparti e si espone fatalmente al contropiede avversario se la prima linea del pressing viene superata. Dietro i terzini, infatti, si trova una zona di campo totalmente incontaminata, dove un’ala rapida e dal buon dribbling potrebbe comodamente sguazzare. Per ora il Marsiglia non l’ha ancora incontrata. I giornalisti sportivi francesi, un po’ malignamente, sostengono che ciò non si sia ancora verificato perché l’OM ha affrontato solo club di basso profilo e che, al primo grosso ostacolo (leggere alla voce “Psg”), capitolerà in maniera rovinosa. Vedremo. Se dovessimo chiedere un parere a Bielsa, lui probabilmente ci risponderebbe: «Un uomo con delle nuove idee è un pazzo, fino a quando le sue idee non trionfano». A quel punto, allora, saremmo costretti a trovargli un nuovo soprannome.

Jacopo Di Miceli
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sweeper77

Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1276 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:21:35 »
Queste sono previsioni e notizie molto avanzate e delicate ....
e' quello che pensi tu o altro  ??
Ma Tare ha appena rinnovato
la mia fonte è un giornalista del cds che conosco sin da bambino, è un ragazzo serio (riommico ma di quelli che riconoscono i meriti) quindi gli do piena fiducia.

grande matita ottimi contributi  ;)

Offline Jim Bowie

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1277 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:26:14 »
è un 4231 in cui uno dei terzini può giocare sia a centrocampo che in difesa. immaginati un 4231 in cui basta gioca piu avanti, in linea coi 2 di centrocampo.
No, non e proprio così. Bielsa gioca per linee verticali e gioca ad uomo.
Chi nella fase difensiva non ha l'uomo da prendere perché l'avversario non sale attacca il portatore e gli impedisce di giocare palla, costringendolo al retro passaggio o a perderla.
Riguardatevi la finale coppa America dello scorso anno e come ha giocato Sampaoli ed avrete un'idea del gioco del El Loco.
Su Amazon ci sono 3 libri sul Loco che io ho già comprato e che dovrebbero spiegare la filosofia di vita del maestro.


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Ex En_rui da Shanghai

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till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

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Offline Drenai

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1278 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:34:54 »
che c'entra questo? io ho solo provato a spiegare in modo semplice com'è fatto questo misterioso 3331 dal punto di vista della disposizione in campo. tra l'altro fra le righe è scritto anche nell'articolo postato proprio qui sopra: la difficoltà nel trovare questo terzino-centrocampista è la discriminante fra schierarsi a 3 o a 4.
ma bastava pensare a chi giocava in quel ruolo in nazionale prima argentina (zanetti) poi cilena (isla). essenzialmente dei terzini di spinta.
nella lazio attuale le mezzali se si usasse questo 3331 sarebbero probabilmente basta e lulic, sicuramente almeno uno dei due.
 
sui compiti specifici di giocatori e reparti non ho detto una parola. aspetto con curiosità di vederli dal vivo.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
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Offline Wasicu

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Re:Allenatore Lazio 2016/17 reprise
« Risposta #1279 : Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:43:45 »
Ma Tare ha appena rinnovato

Infatti c e' molto da distinguere.   Ci sono le opinioni PERSONALI che vanno bene in
un * Forum * e ci mancherebbe, e ci sono le cose lette e prese da articoli sullo Sport
e vanno altrettanto bene.   Ma la differenza deve essere detta ... altrimenti diventa un
GIOCO AL MASSACRO E BASTA   !!