Elezioni amministrative Roma Capitale 2016 - vota il tuo sindaco

[Il lodolaio]

Considerato che il PD, per quanto mi riguarda, è soltanto un acronimo, vorrei dire al mio amico Arch che una persona di Sinistra non voterebbe MAI il M5S.
Anche dando uno sguardo al cosiddetto Direttorio e considerate le famiglie dei vari Di Battista (noto anche come Di Fascista) e Di Maio (di cui si ricorda una militanza nel FUAN), oppure l'abbraccio e la devozione totale alla fede neocatecumenale della Sora Taverna, sì proprio quella che anticipò la Meloni nelle proteste di Tor Sapienza, alcuni dubbi dovrebbero sorgere.

Come ha fatto notare qualcuno, è assodato che i grillini peschino a piene mani nell'elettorato di destra proprio ora che La Destra si è praticamente dissolta. Non mi riferisco naturalmente ai vari gruppuscoli sparsi nella galassia nazifascista romana o milanese, quello lo do per scontato.
Mi riferisco a quella maggioranza di cittadini incazzata (anche per giusti motivi, ci mancherebbe) ma fatta anche da tassinari, tranvieri e vigili urbani, da gente che vuole abolire Equitalia, da quelli che "io nun so razzista ma i zingari (o a piacere gli ebrei, i calabresi, i froci) basta che me stanno lontano", da quelli che se ne vanno a zonzo col Suv a Trastevere e si incazzano perché non trovano posto e da quell'area di Sinistra Radical-chic la cui attività è sempre stata quella di passare da che un partito all'altro magari durante un party con degustazioni gourmet sulle terrazze romane.
Insomma, pescano voti a piene mani in ciò che Frankie Hi-Nrg ha definito in un bellissimo brano Quelli che ben pensano.

Ecco, i grillini sono la nuova destra. Moderna, liberale, e moderatamente razzista.


D'altra parte, un tale che morì nelle carceri fasciste aveva ben chiaro come sarebbe andata a finire.

"Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato"

Antonio Gramsci, L'Ordine Nuovo, 26 aprile 1921.

Discorso lungo e complesso, che sarebbe da fare a voce.
Posto i link agli articoli di un ottimo giornalista, Alessandro Gilioli, uno di sinistra che non fa sconti a nessuno e che ha realizzato la migliore intervista alla Raggi, mettendola in difficoltà.
Un articolo e il pezzo finale di un altro articolo, dove dichiara cosa voterà al ballottaggio (al primo turno ha votato disgiunto, Fassina e i radicali)

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

Durante le settimane che hanno preceduto il primo turno delle elezioni a Roma, il Messaggero ha parteggiato senza molti infingimenti per Alfio Marchini, di cui è stato enfatizzato ogni passo, ogni promessa, ogni dichiarazione, ogni mossa, ogni parola, comprese le photogallery e i soffietti a chiunque gli si alleasse.

Curiosamente, in tutto quel periodo il Messaggero si è scordato di aggiungere, almeno in una nota, che Marchini è amico e socio d'affari storico di Caltagirone, cioè del suo proprietario, ma pazienza: tanto poi alle urne il suo candidato ha floppato lo stesso.

Subito dopo, però, si è profilata l'ipotesi che a Roma venisse eletto un sindaco contrario a ospitare le Olimpiadi e allora il Messaggero ha iniziato a giocare duro, dedicando una o due pagine al giorno ai Giochi, con la testatina "Roma 2024 / La Grande Occasione".

Vi si spiegano, quotidianamente, i presunti benefici per la città e i suoi abitanti, con numeri tipo «48 mila posti di lavoro in più», «tasso di rendimento dell'investimento del 31 per cento», «incassi per 900 milioni», fino alla divertente cifra di «tre miliardi di euro in più per il reddito delle famiglie».

All'uopo si scomoda oggi anche la case history di Barcellona 1992 che addirittura avrebbe aiutato la Spagna a "uscire dalla dittatura", che era finita 17 anni prima ma non stiamo troppo a sottilizzare.

Silenzio invece sulla lievitazione dei costi che caratterizza quasi tutti questi eventi (per Italia '90, più 184 per cento), sul profondo rosso delle Olimpiadi invernali di Torino (che per pagarsi i Giochi si è pure riempita di titoli tossici), sul lascito vergognoso dei Mondiali di Nuoto 2009 a Roma, per non dire della catastrofe di Atene 2004.

Del resto, la rilevanza che il Messaggero dà all'assegnazione dei Giochi non è nascosta, anzi è brandita dai suoi editoriali, tipo questo: «Ben più che un ballottaggio. Roma sta per affrontare un passaggio cruciale della sua storia. In ballo non c’è solo l’ardua scelta del prossimo sindaco ma uno spartiacque sulla visione che si ha o si vuole avere della Capitale. Tra la rassegnazione al declino e il rilancio di un prestigio e di una grandezza che ormai da troppi anni sono alle spalle. Tutto questo è incarnato, per chi non se ne fosse accorto, in un solo tema che li racchiude tutti: la scelta sulla candidatura ai Giochi del 2024. Il voto che ci attende fra una decina di giorni è apertamente una sorta di solenne referendum sulle Olimpiadi».

Ancora, l'editoriale parla di «potenziali 177 mila nuovi posti di lavoro» (in altra pagina dello stesso quotidiano sono 48 mila, ma anche qui non stiamo troppo a sottilizzare, quando si sparano cifre a caso una vale l'altra) e vi si sostiene che i Giochi sarebbero «un concentrato di anticorpi al declinismo che ha infettato la nostra città»: laddove particolarmente apprezzabile è il neologismo "declinismo" che si riferisce, suppongo, a chi punta il dito su sprechi e malgoverno della capitale, non a chi questi sprechi e questo malgoverno ha creato o ci si è pasciuto.

L'importante comunque, conclude il Messaggero, è evitare il «ritornello disfattista» (con il quale si arriva all'apoteosi del linguaggio mussoliniano applicato al business) e ricordarsi il "referendum sulle Olimpiadi" a cui noi residenti a Roma saremo chiamati a votare domenica 19, scegliendo tra il candidato favorevole (Giachetti) e quello contrario (Raggi).

A proposito, il business, ohibò.

Non è del tutto ignoto che se l'impatto positivo dei Giochi sul bilancio delle famiglie romane è tutto da dimostrare, assolutamente certo è invece quello sulle casse del proprietario del Messaggero, a iniziare dai cantieri della Città dello Sport (che hanno già inutilmente succhiato centinaia di milioni ai contribuenti, e con le Olimpiadi ne succhierebbero molti altri) fino alla rivalutazione delle proprietà immobiliari del Caltagirone medesimo nella zona est della Capitale.

Insomma, il più diffuso giornale della capitale italiana prima fa campagna elettorale per il socio del suo proprietario, poi parte per una crociata quotidiana in favore di un business del suo proprietario, trasformando le elezioni comunali in un referendum tra il candidato che quel business appoggia e il candidato che invece lo ostacola.

Va bene tutto, per carità.

Però poi non sorprendiamoci se una vasta fascia di elettori, appena un filo consapevoli, è disposta a votare chiunque mandi a casa questi poteri così intrecciati, ipocriti e nauseabondi.

E non c'è praticantato da Previti o endorsement di Salvini che riesca a prevalere sull'esigenza di liberarsene, di quei poteri, e in fretta.

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Voterò con ogni probabilità Raggi, al ballottaggio, per i motivi che ho elencato all'inizio di questo post: mandare casa tutti i poteri incrostati che si spartiscono il sottogoverno, le clientele e le prebende di questa città da almeno un ventennio. Per vedere se lei riesce a fare ciò che non è riuscito a Marino, essendo - al contrario di lui -  libera dalla zavorra del Pd.

Un certo sistema di potere deve andare a casa, se si vuole salvare la città, anche se non si stima e si hanno tanti dubbi sui grillini.

Inoltre, CettoLaqualunque Giachetti in preda alla disperazione si è buttato sullo stadio e sulle olimpiadi per recuperare consenso.
Si propone come colui che farà gli interessi di una squadra di calcio, quella per la quale fa il tifo.
Basta.
Il potere romanista deve andare a casa.
Io come cittadino mi sento umiliato che il tema del dibattito siano le Olimpiadi, che servono pure a nascondere il vero obiettivo: lo stadio.

La Raggi è al 35,25%.
Giachetti parte dal 24,9% preso al primo turno, ma il PD ha preso il 17,2%.
Il resto è andato alle altre sei liste che lo sostenevano: due liste civiche, i radicali, i socialisti, i verdi e l'Italia dei valori. Se fosse eletto, di queste liste entrerebbero in consiglio comunale tre candidati: due della civica ed un radicale. Quindi la gran parte degli elettori e eletti di queste liste non è molto motivato ad andare a votare al ballottaggio.
Gli elettori che hanno votato Fassina non ascolteranno le indicazioni dei loro politici di riferimento, qualunque esse siano, ma voteranno con la loro pancia e la loro testa, si divideranno tra l'astensione ed il voto alla Raggi.
Ce li vedete gli elettori della Meloni votare per un radicale ?
Ecco perché l'unica speranza è la chiamata al voto del tifo romanista.
Ecco perché, per una volta, l'interesse del cittadino romano e tifoso laziale coincidono perfettamente.

[franz_kappa]

Buongiorno a tutti.
Ammetto la mia ignoranza su un aspetto non irrilevante circa le conseguenze di una vittoria dell'uno o dell'altro candidato, cui andrebbe il premio di maggioranza.

Ciò detto, i seggi in consiglio, in caso di vittoria dell'avvocato Raggi, sarebbero tutti 'CinqueStelle'?
In sostanza, ad appoggiarla con proporzione di maggioranza assoluta sarebbe una compagine di consiglieri omogenei, non appartenenti ad altri partiti?

[Frusta]

Togliere urrrrrgentissimamentementemente il diritto di voto a FK 

[polentones]

Voterò con ogni probabilità Raggi, al ballottaggio, per i motivi che ho elencato all'inizio di questo post: mandare casa tutti i poteri incrostati che si spartiscono il sottogoverno, le clientele e le prebende di questa città da almeno un ventennio. Per vedere se lei riesce a fare ciò che non è riuscito a Marino, essendo - al contrario di lui -  libera dalla zavorra del Pd.[/i]

Un certo sistema di potere deve andare a casa, se si vuole salvare la città, anche se non si stima e si hanno tanti dubbi sui grillini.

Inoltre, CettoLaqualunque Giachetti in preda alla disperazione si è buttato sullo stadio e sulle olimpiadi per recuperare consenso.
Si propone come colui che farà gli interessi di una squadra di calcio, quella per la quale fa il tifo.
Basta.
Il potere romanista deve andare a casa.
Io come cittadino mi sento umiliato che il tema del dibattito siano le Olimpiadi, che servono pure a nascondere il vero obiettivo: lo stadio.

La Raggi è al 35,25%.
Giachetti parte dal 24,9% preso al primo turno, ma il PD ha preso il 17,2%.
Il resto è andato alle altre sei liste che lo sostenevano: due liste civiche, i radicali, i socialisti, i verdi e l'Italia dei valori. Se fosse eletto, di queste liste entrerebbero in consiglio comunale tre candidati: due della civica ed un radicale. Quindi la gran parte degli elettori e eletti di queste liste non è molto motivato ad andare a votare al ballottaggio.
Gli elettori che hanno votato Fassina non ascolteranno le indicazioni dei loro politici di riferimento, qualunque esse siano, ma voteranno con la loro pancia e la loro testa, si divideranno tra l'astensione ed il voto alla Raggi.
Ce li vedete gli elettori della Meloni votare per un radicale ?
Ecco perché l'unica speranza è la chiamata al voto del tifo romanista.
Ecco perché, per una volta, l'interesse del cittadino romano e tifoso laziale coincidono perfettamente.

bravissimo
 

[Il lodolaio]

Buongiorno a tutti.
Ammetto la mia ignoranza su un aspetto non irrilevante circa le conseguenze di una vittoria dell'uno o dell'altro candidato, cui andrebbe il premio di maggioranza.

Ciò detto, i seggi in consiglio, in caso di vittoria dell'avvocato Raggi, sarebbero tutti 'CinqueStelle'?
In sostanza, ad appoggiarla con proporzione di maggioranza assoluta sarebbe una compagine di consiglieri omogenei, non appartenenti ad altri partiti?

Ciao Franz. Confermo, sarebbe un monocolore M5S ma tieni conto che se vincesse Giachetti la maggioranza sarebbe formata, da quel che ho letto, in questo modo: un consigliere radicale, due della lista civica e il resto da consiglieri del PD. Non ci vedo una grande differenza.

[franz_kappa]

Togliere urrrrrgentissimamentementemente il diritto di voto a FK 

 

Hai ragione, ma se ho un problema o accuso una mancanza mi rivolgo agli amici. In trasparenza e senza reticenze. 
Ringrazio Il lodolaio della risposta. 

[Frusta]

 

.. ma se ho un problema o accuso una mancanza mi rivolgo agli amici...

  chiedi e non te ne crucciare, il poeta ha il diritto d'adoperare il filosofo, diceva più o meno  monsieur de Lautreaumont

[disabitato]

Il possibile assessore all'urbanistica della giunta Giachetti è una mia ex compagna di uni.

[zorba]

Il possibile assessore all'urbanistica della giunta Giachetti è una mia ex compagna di uni.

Quindi per Roma un'eventuale buona notizia o no?

[disabitato]

Lorenza è molti brava.

[Arch]

Io spero sia Berdini o, ancor meglio, Paolo Avarello.

[AlenBoksic]

Il possibile assessore all'urbanistica della giunta Giachetti è una mia ex compagna di uni.

Per le condizioni date penso che Giachetti abbia già fatto il possibile qualificandosi al secondo turno.
Mi stupirei non dico se evitasse il doppiaggio, ma se perdesse di "soli" 10 punti.

[Fabio70rm]

Comunque stanno incentrando la sfida del ballottaggio sulle Olimpiadi, quando via Collatina e Via Prenestina, fuori GRA, utilizzate da quasi 100.000 persone al giorno (tacendo dei camion, bus etc.) per andare a lavorare sembrano la superficie di Ganimede per le buche che ci stanno....

[lazio_alè]

Comunque stanno incentrando la sfida del ballottaggio sulle Olimpiadi, quando via Collatina e Via Prenestina, fuori GRA, utilizzate da quasi 100.000 persone al giorno (tacendo dei camion, bus etc.) per andare a lavorare sembrano la superficie di Ganimede per le buche che ci stanno....

...Solo quelle??
io sto all'Appio, quindi direi abbastanza "centro" e qui sarebbe mejo che ce fosse 'na sterrata
almeno co' la pioggia pian piano se pareggia! 'nvece pare un rallye da far invidia alla Paris-Dakar.

[Frusta]

Comunque stanno incentrando la sfida del ballottaggio sulle Olimpiadi...

Più che "stanno" lo sta incentrando il PD, non avendo altri argomenti.
In più facendo finta di non sapere che non è assolutamente detto che olimpiadi vengano assegnate a Roma, e soprattutto a cosa sicuramente si andrebbe incontro.
Qui il Fatto Qutidiano ce ne da una vaga idea: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/14/olimpiadi-moderne-barcellona-pechino-2008-affare-solo-sulla-carta/191192/
Considerando poi che la gestione di tutto l'ambaradan finirebbe nelle mani del trio Montezemolo-Malagò-Caltagirone non vedo cos' altro ci sia da aggiungere.

E dato che stiamo parlando di gestione approfitto per parlare un po' di Milano, qui Barbacetto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/15/elezioni-milano-2016-perche-non-votero-beppe-sala/2829858/
Questo mentre il bilancio dell'expo continua a risultare introvabile:
http://www.ilpopulista.it/news/16-Giugno-2016/1938/Bilancio-Expo-introvabile--Sala-sputtanato.html

[Frusta]

Intanto finalmente il PD, fruga che ti rifruga, (dopo la palata di fango andata a vuoto della sosia  che  cantava per-fortuna-che-silvio-c'e')  è riuscito a trovare qualcosa di ribaldo, losco und delittuoso nel passato della ormai vergine solo nel nome Virginia: nientepopodimenoche' una consulenza non dichiarata (o comunque mal dichiarata dato che le tasse in merito sono state comunque pagate) da ben 1800 euro.
Ewwiwa ewwiwa! Squillino quindi le trombe e rullino i tamburi, che con un asso nella manica di questa portata Bob Jack non dovrà far altro che balzare sull'arcione e galoppare diritto e pettoruto verso la più immancabile delle vittorie. Alé!!

[Fabio70rm]

La Raggi mi pare abbia difeso Previti, e non l'ha fatto solo per lavoro, sembra l'abbia fatto con entusiasmo.

Fonte: una mia amica avvocato che l'ha conosciuta ai tempi della denuncia alla Guzzanti.

[disabitato]

Se fossi avvocato difenderei con entusiasmo qualsiasi mio cliente. Non vorrei mai un avvocato che mi difende in maniera svogliata.

[Frusta]

La Raggi mi pare abbia difeso Previti, e non l'ha fatto solo per lavoro, sembra l'abbia fatto con entusiasmo.

Fonte: una mia amica avvocato che l'ha conosciuta ai tempi della denuncia alla Guzzanti.

Scusa Fabio, ma come si fa a credere a queste stupidaggini? Eppure ad informarsi non ci vuole niente. Previti è stato un cliente 13 anni fa dello studio Sammarco, presso cui l'allora neolaureata ventiquattrenne Raggi faceva (gratis come sempre succede) il praticantato. End of story. E poi ci vuole davvero parecchia immaginazione per pensare che un vecchio volpone come Previti potesse affidare la propria difesa ad una ragazzina appena laureata.
E' che dalle parti del PD si stanno attaccando al fumo della pippa. In attesa di attaccarsi al cazxo

[AlenBoksic]

Intanto finalmente il PD, fruga che ti rifruga

No il PD ma ilFatto quotidiano - quotidiano non certo filogovernativo - con Marco Lillo, ossia quel medesimo giornalista il cui libro "i re di Roma" è stato indicato dalla Raggi come una delle sue cinque letture preferite.
 
Poi la cosa sarà anche priva di qualsiasi rilievo, certo è che dovendo indicare a norma di legge se aveva ricevuto incarichi da altre amministrazioni pubbliche per ben due anni la Raggi non lo ha fatto.
Per la cronaca del milione che avrebbe dovuto recuperare ancora nelle casse dell'ASL non è rientrato niente.