Autore Topic: Ledesma: “26 Maggio? Prima sapevo già che avremmo vinto e vi svelo perché"  (Letto 820 volte)

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"Prandelli? Abbia delle pretese!”. L’ex centrocampista Laziale parla del 26 Maggio… e non solo

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di redazionecittaceleste, 26/05/2016, 12:37

ROMA – Ai microfoni di Cittaceleste.it, per il terzo anniversario del 26 Maggio, è intervenuto Cristian Ledesma. “Come sto? Bene, benissimo. E oggi ancor di più, ricordando il 26 maggio. E’ sempre bello ricevere l’abbraccio della gente Laziale che prima di ogni cosa, ti riconosce l’impegno. Di quella giornata ricordo tutto, dal primo all’ultimo minuto. La partita iniziò un mese prima, la tensione era moltissima e non scorderò mai le fitte allo stomaco poco prima del fischio iniziale. Guardai negli occhi i miei compagni prima del match: sapevo che l’avremmo vinta. C’era uno sguardo fiero, consapevole, Laziale. E poi? Il tripudio. Bambini, famiglie: tutti a festeggiare qualcosa di incredibile. Non scorderò mai le facce di quelle persone. Sapere che ogni bambino il giorno dopo sarebbe andato a scuola con quella Coppa nel cuore, è stata la cosa più emozionante di tutte. Io il Laziale l’ho apprezzato molto di più quando ero fuori squadra che nei bei momenti. In quei momenti bui è scattato qualcosa. Ci siamo innamorati a vicenda. Contatti con Lotito? Ultimamente non c’è stato nulla. Sono io che non volevo più vivere un altro anno come l’ultimo. Con incertezza. Questo è quanto e nulla più. Cataldi? Non gli è stato dato il tempo necessario per confermarsi. Mi dispiace, ma è così. Andava sostenuto molto di più. Secondo me può fare tranquillamente il ruolo di vice-Biglia. La crisi dello scorso anno? Pioli non si è confermato, così come accadde a Petkovic. Le colpe comunque sono generali”. Sulla vicenda Klose: “Parlare da fuori non è facile. Ma una cosa è sicura: non sono stati chiari”. Su Prandelli: “Lo conosco poco, in Nazionale sono stato solo 1 settimana. Però lo apprezzo come mister, alla Fiorentina ha fatto sicuramente bene. Quello che conta però è altro. Qualunque mister verrà, deve avere delle pretese. E non solo a livello di risultati”.

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