Per chi tifate nella finale di Coppa Italia?

[Frusta]

La faccia di Galliani... 

Gli auguro de campà 100 anni e di mantenerla così fino a che campa. 

[Wild Bill Kelso]

Grande Juventus, la squadra più forte del campionato italiano; un'altra categoria rispetto a tutte le altre compagini.
A Torino sanno mantenere la barra dritta, non si sono fatti prendere dal panico quando erano quartultimi, zitti zitti si sono mangiati tutti gli avversari. La finale di coppa Italia è finita come doveva finire.

[Andre]

Buon Milan, anche se alla fin fine di occasioni ne avute un paio, forse

Però la partita l'hanno persa prima di iniziarla: perché mettersi in una curva famosa in tutto il mondo per vedersi continuamente alzare coppeinfaccia ?

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[DinoRaggio]

Fossi un tifoso del Milan, avrei passato la notte a bestemmiare e continuerei anche oggi, mi perdoni Santa Rita da Cascia. Juventus sotto tono specialmente nel primo tempo, era allora che il Milan (che stava giocando meglio dei bianconeri) doveva concretizzare la sua superiorità. In realtà i rossoneri le loro occasioni le hanno o mancate o tirate fuori. Neto non ha dovutto dannarsi particolarmente per mantenere la porta inviolata. Certo, un po' come è successo a noi durante la gestione tecnica di Inzaghi, credo che anche i tifosi milanisti abbiano pensato a dove il Milan poteva essere in campionato se avesse giocato sempre (o quasi) in questa maniera.

Evidentemente Allegri negli spogliatoi si dev'essere fatto sentire parecchio, perché nel secondo tempo la partita diventa più equilibrata, grazie anche ad Alex Sandro che frena il buon Calabria e comincia a metterlo in difficoltà sulle discese in attacco. In ombra Hernanes, travolto anche dal gran ritmo dei centrocampisti del Milan. Alla fine dei 90' è ancora 0-0. Nei supplementari esce fuori la Juventus, Allegri indovina il cambio vincente facendo entrare Morata che va subito a segno e andando ad esultare sotto la curva nord abbracciato dai compagni, segno di come la Juventus ci tenesse molto a questa seconda "doppietta".

Ai milanisti, in curva sud, resta l'amaro in bocca di una squadra che poteva giocare in ben altro modo una stagione, se ognuno non avesse giocato per i ca**i suoi. In queste condizioni è anche difficile giudicare l'operato di un allenatore. E comunque, visto che erano in curva sud, avranno trovato la loro risposta all'eterno dilemma di chi ripone le proprie chiappe su quei seggiolini.

[AlenBoksic]

Una juve semibalneare basta e avanza per centrare il doppio double non appena l'uscita di Hernaes ristabilisce la parità numerica.

[giamma]

Juventus in 10 per quasi 110 minuti, il prossimo che rimpiange Hernanes si guardi questa partita.

[Holly]

avete detto tutto voi, significativo il fatto che tutti concordiamo sull'inutilità o quasi del Lacrimatore Solitario (l'ho gufato talmente tanto quest'anno che sono riuscita a fargli segnare l'unico gol stagionale in una partita più inutile di Juve A - Juve B di luglio)

ho seguito la partita a tozzi e bocconi, solo a metà del secondo tempo mi sono fermata a guardarla per bene, quando sono iniziati i tempi supplementari e ancora Allegri non dava cenni di rinsavimento, ho cominciato a dubitare, poi finalmente il cambio, con lo strisciato vicino a me che si è pure lamentato! "Ma che fa, leva un rigorista?" mannaggia la miseria, l'avrei preso a badilate.... "Ma che stai a di, mo vedrai, col gatto nero* in meno vincete sicuro" TAC!

delle ultime cinque stagioni juventine mi sento di dire che questa è la più soddisfacente - dal loro punto di vista - perché appunto iniziata in un modo disastroso, ma il materiale su cui è stato possibile lavorare (tanto che anche in CL sono stati a un soffio dal raggiungimento dei quarti di finale superando una squadra fortissima) è di primissima qualità, non lo scopriamo solo ora, e non parlo della bravura tecnica o della forza fisica, parlo proprio della capacità mentale di tutti di dare il 100%, laddove in altri lidi - anche in presenza di abilità tecniche non infime -  la barra a dritta non la si sarebbe potuta portare manco con Rocco Siffredi come personal trainer.... ogni riferimento alla nostra Amata non è puramente casuale (e anche il Milan non scherza)


*io ringrazio sempre Hernanes per ciò che ha fatto con noi, ma non dimentico la sua esultanza del tutto fuori luogo dopo la scellerata Lazio - Inter dell'anno scorso....

[AlenBoksic]

Visto vince tutto la juve giova ricordare da quanti anni le altre squadre restano a bocca asciutta:

calcionapoli 2014
LAZIO         2013
Merdlan       2011
Inter           2011
me**e        2008
Alèviola       2001

[zorba]

Pensierino del pomeriggio (Murphy's law style...).
Se nella situazione del Sassuolo ci fosse stata la Lazio, scommetto che Morata sarebbe stato ugualmente decisivo al suo ingresso al secondo supplementare, solo che lo sarebbe stato segnando un clamoroso autogol alle spalle del povero Neto.
😎😎😎

[DinoRaggio]

O avrebbe preso un doppio palo. 

Avviando il contropiede del Milan concluso con un rocambolesco quanto inaspettato gol di Balotelli, che prima di entrare in campo stava uscendo addirittura dallo stadio, incavolato. Ma il destino (e Murphy) lo chiamavano ad un'ultima impresa prima di lasciare per sempre il Milan...

[DinoRaggio]

Juventus in 10 per quasi 110 minuti, il prossimo che rimpiange Hernanes si guardi questa partita.

L'esperta conferma:




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[Er Matador]

La signora (signora...) Morić se ne è uscita con una frase che può ancora lasciare perplessi se proveniente da una donna, ma che non va oltre la battuta da bar.
Vogliamo parlare delle reazioni al suo post?
Lì non si può neanche parlare di maleducazione ma direttamente di post-linguaggio e post-pensiero, data la sostanziale mancanza sia di articolazione concettuale e verbale sia di relazione col concetto cui in teoria si sta ribattendo.
Allegherei la schermata di cui sopra a una proposta di legge per l'abolizione dei social network.

[zorba]

Intervista dell'ASRai a Russell Crowe, scontatissima la prima domanda sul fesso.

http://m.lalaziosiamonoi.it/lazio-social/russell-crowe-saluta-roma-e-twitta-forza-lazio-foto-69020

[Andre]

La signora (signora...) Morić se ne è uscita con una frase che può ancora lasciare perplessi se proveniente da una donna, ma che non va oltre la battuta da bar.
Vogliamo parlare delle reazioni al suo post?
Lì non si può neanche parlare di maleducazione ma direttamente di post-linguaggio e post-pensiero, data la sostanziale mancanza sia di articolazione concettuale e verbale sia di relazione col concetto cui in teoria si sta ribattendo.
Allegherei la schermata di cui sopra a una proposta di legge per l'abolizione dei social network.

amen

[Davide]

Aaaaa che belli i social....

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[CP 4.0]

La signora (signora...) Morić se ne è uscita con una frase che può ancora lasciare perplessi se proveniente da una donna, ma che non va oltre la battuta da bar.
Vogliamo parlare delle reazioni al suo post?
Lì non si può neanche parlare di maleducazione ma direttamente di post-linguaggio e post-pensiero, data la sostanziale mancanza sia di articolazione concettuale e verbale sia di relazione col concetto cui in teoria si sta ribattendo.
Allegherei la schermata di cui sopra a una proposta di legge per l'abolizione dei social network.

scusa Mata, ma le battute al bar prima ottenevano risposte piu' intelligenti, elaborate ed articolate?

e come di solito si dice, te lo chiede uno che l'unico social network che usa e' questo froum.

[franz_kappa]

[...]
Allegherei la schermata di cui sopra a una proposta di legge per l'abolizione dei social network.

Primo firmatario.

Se il comitato per la raccolta delle firme finalizzate a proporre una legge di iniziativa popolare finalizzata a tale scopo (divieto assoluto di utilizzo dei social e, mi pare ovvio, conseguente punibilità a norma di legge dei contravventori) avesse bisogno di finanziamenti mi si forniscano, per cortesia, le coordinate bancarie. Provvederò tosto.

[Davide]

Senza social forse si vedrebbero in giro tavolate di persone a colloquiare invece che ognuno intento a messaggiare con altri "amici" di rete,dicendo cosa stanno x mangiare...

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[aaronwinter]

Il milan mi sta sul cazzo. Ogni volta che vedo quelle maglie ripenso all'osceno tripudio di zio Fester dopo lo scippo dello scudetto del 99 e mi auguro che crepi.

Frusta, che come me vive tutta la ripugnante sofferenza di frequentare zozzoneri in abbondanza nelle sue trasferte da queste parti, mi ha tolto le parole di bocca.
Una per una.
A partire dalle prime 6, che riassumono tutte le altre.

Vincere con quelli, ha sempre un sapore particolare. 

[Er Matador]

scusa Mata, ma le battute al bar prima ottenevano risposte piu' intelligenti, elaborate ed articolate?

e come di solito si dice, te lo chiede uno che l'unico social network che usa e' questo froum.

Nel complesso sì, per due motivi:

1) sia pure ciascuno al proprio livello, si cercava perlomeno di interagire: esattamente ciò che manca nel caso in questione e non solo in quello, dove parte in automatico un insulto generico scollegato dalla frase a cui si risponde.
Se prima esisteva un minimo di disponibilità a scambiare idee e ascoltare anche la controparte, ora prevalgono a tutto campo lo sfogo, la soddisfazione narcisistica e fine a sé stessa della visibilità, l'imposizione del proprio ego oratorio e opinionistico prescindendo anche dalla presenza di un pubblico.
Materializzando di fatto un assemblearismo caotico, disarticolato, del tutto autoreferenziale, sottratto a qualsiasi confronto: del quale i social network non rappresentano certo l'unica causa, ma al quale hanno fornito un devastante braccio armato imponendo standard destinati a dilagare nella stessa vita reale.
Funari, col suo Aboccaperta, aveva capito con decenni d'anticipo cosa bolliva in pentola

2) Anche a parità di contenuti, essi vengono sopraffatti dal rumore di fondo dei troll, dei provocatori, dei battutisti seriali.
Qui il rapporto causa-effetto coi social network - e con la loro controparte hardware, vale a dire i dispositivi mobili - appare molto più nitido.
Per capirci, è come se in epoca di boom della motorizzazione si fosse improvvisamente permesso di guidare un'automobile senza conseguire la patente, con una malintesa democratizzazione che in realtà puntava a drogare il mercato forzando a tutti i costi le vendite: facile immaginarne le conseguenze.
La traumatica immissione di un pubblico pletorico, impreparato e privo della minima consapevolezza del mezzo, non avendo dovuto imparare nulla (a differenza di quanto accadeva col computer) per accedere a tali tecnologie, ha letteralmente divelto i fragili equilibri e le consuetudini del Web 1.0.
Il venir meno di filtri, regole comportamentali, formalismi linguistici tipici del contesto ha tolto alle comunità virtuali preesistenti, peraltro travolte dai parvenu cibernetici anche sul piano numerico, i riferimenti attorno ai quali organizzare un minimo di difesa.
Se in precedenza una community era in grado di fronteggiare e assorbire qualche disturbatore, ora il medesimo soggetto può trattare qualsiasi discussione come una terra di conquista senza incontrare un'opposizione strutturata.
Venendo a dissolversi il sistema immunitario rappresentato dalla cultura del dialogo, si perde giorno dopo giorno il gusto - e con esso la civiltà - della comunicazione.
In più agisce un fattore logistico: essere sempre connessi è qualcosa di potenzialmente meraviglioso, ma applicato a un'utenza così informe e irresponsabile finisce con l'inflazionare - e quindi svalutare - l'utilizzo del mezzo.
E si sa che nulla quanto la disponibilità illimitata di un bene, senza doverselo meritare in alcun modo, istiga in troppe teste sprechi, istinti vandalici, barbarie assortita.
Cosa c'entra con le risposte da bar, mi dirai? L'ho già accennato: gli automatismi acquisiti a colpi di tweet e di "messaggiare" passano senza frontiere nella comunicazione da persona a persona.
Un po' come accade con la pornografia, i cui utenti troppo assidui finiscono per smarrire a livello subliminale la differenza fra uno streaming e un partner fisico.
Credo che proprio il bar sia un osservatorio ideale per cogliere i sintomi di questo processo degenerativo: notando ad esempio come in tante piccole abitudini, dal seguire le partite alla più elementare delle discussioni, l'approccio legato alla condivisione sia stato soppiantato da un antagonismo isterico e autistico.
E non è un caso che proprio attorno al "condividere" ruoti l'attività dei social network, in una logica perversa nella quale le parole non descrivono ma sostituiscono le estinte realtà corrispondenti.
In fondo, non si è cominciato a parlare ossessivamente di "privacy" quando tale concetto era ormai sparito dalla nostra quotidianità?