400 milioni

[franz_kappa]

Grazie fk, è esatto.

Figurati, nessun ringraziamento.

La professionalità, la misura che adotti e il dettaglio con cui hai talvolta fornito degli interessanti 'spaccati' di vicende che hai seguito personalmente (per esigenze professionali) ti hanno accreditato a sufficienza. Se una cosa la scrive chinaglia io ci credo, perché chinaglia mi pare persona dabbene.

Ci credo io f_k, beninteso. Sarebbe folle che un giornalista che legge questo forum riprendesse le indiscrezioni di chinaglia senza la minima verifica.
"Ma in passato è già successo qualcosa del genere", lamenterà qualcuno. E che vi debbo dire... Cattivi professionisti, purtroppo. Ma senza fare la caccia alle streghe.

[SAV]

Noto che nell'articolo si parla di Soros. Per me questo è sufficiente per farmi una mia personale e leggittima opinione.

Come detto da altri, l'ipotesi Soros era più che fondata.
Ne ho certezza perché se ne sono occupati miei colleghi.

Aggiungo che ho la fortuna di conoscere personalmente Chinaglia (il nostro utente e non l'ex-mito anni '70) e, per quel poco che può contare la mia parola, posso garantire la sua totale affidabilità.

[franz_kappa]

in altro topic e' uscita storia che Lotito qualche anno fa avrebbe fatto richiesta di tale cifra per vendere il proprio pacchetto azionario, tramite la Rothschild.

siccome sembra che la gran parte dei forumisti ne sanno nulla, e google sembra saperne anche meno...
qualcuno ha voglia di meglio specificare sulla storia?

cosi, giusto per evitare che una voce senza sostanza venga ripetuta fino a farla diventare un'altra verita', ed evitare che i giornalisti attingano a voci errate.

Vedi CiPpi, tu commenti un errore di fondo, se permetti.

Ti preoccupi di sincerarti se la voce sui 400 milioni sia fondata e circostanziata o infondata e basata su poche labili premesse.
E ti preoccupi perché temi che la (pigra) comunicazione sportiva locale riprenda questa indiscrezione, magari usandola per cavalcare il malcontento nei confronti della Presidenza. L'argomento è in effetti 'ghiotto', per chi si oppone al Presidente. Potremmo sentire motivazioni come la seguente: "Ha rifiutato 400 milioni, evidentemente non vuole mollare la Lazio perché pensa di ricavarci la stessa cifra con l'operazione stadio e annessi e connessi". Conosciamo l'argomento polemico, è stato usato per anni.

Ma a mio avviso chinaglia, se ritiene, non è tenuto a fornire alcun altro particolare in merito alla vicenda.
In fondo, sempre di chiacchiere su un forum stiamo parlando. E' vero che l'ambizione comune è rendere questo spazio qualcosa di più del bar sport nel quale entra chiunque e urla la prima cazz.ata che gli viene in mente sulla Lazio o sul calcio, ma non possiamo dimenticare che scriviamo su uno spazio 'non riconosciuto', non 'ufficiale' (per i meccanismi della comunicazione, intendo). Nesuno garantisce sulla veridicità e accuratezza di quello che scriviamo.

Possiamo fornire spunti, certamente. Ma nulla più di questo.

E quindi non dobbiamo temere se le parole di chinaglia verranno riprese dai giornali, anche con finalità polemiche.
Come, allo stesso tempo, non ci dobbiamo sdegnare se le parole di LaLazioMia (utente e persona stimabile, non mi stancherò mai di ribadirlo) vengono ignorate dai giornali (a dispetto di comunicazioni 'formali' a mezzo mail).

E' infatti facoltà dei comunicatori decidere cosa passa e cosa non 'passa'.
Sono come dei 'gatekeeper', stanno fermi davanti a un ideale cancello e stabiliscono se un'informazione (anche, purtroppo, non verificata) offre le caratteristiche di dignità, rilevanza, interesse o convenienza tali da farla 'transitare' dall'altra parte.

E' nelle regole del gioco e trovo sorprendente che chi non ha il controllo del cancello ma assiste da lontano alla procedura che valuta se l'informazione può transitare oppure no pretenda di sindacare cosa dovrebbe passare e cosa no.
Bada bene! Non dico che tale pretesa è 'infondata' o 'illegittima'. Semplicemente, è impropria, perché presume di poter svolgere una funzione che non si ha.

E' un po' come lamentarsi del traffico e attaccare i vigili che a Piazza Venezia fanno passare o star ferme le macchine.
Ma noi non siamo vigili. E' affidato ai vigili l'onere di valutare chi transita e chi no. Si presume che i vigili siano stati preparati per farlo al meglio per fare il loro lavoro.

E se non lo fanno al meglio? Se sono incapaci come l'inesperto Otello Celletti che al primo giorno di lavoro creava un maxi-ingorgo? Ci sta, purtroppo. Ognuno faccia il mestiere suo, dico io. Mi preoccupo quando i cittadini vogliono fare i vigili. Anche se i vigili sono pessimi, beninteso.

[CiPpi]

Guarda che, da come l'ho capita io, della vicenda della richiesta di Lotito di 400 milioni chinaglia non ha contezza per interposta persona. E' materia di cui si è occupato, magari non direttamente, nel suo ambito professionale.

Ho capito che tu vuoi stoppare alla radice il loop che potrebbe partire: "Ahò, Lotito ha rifiutato 400 mijoni paaa Lazzzio! Sto disgraito, nun se ne vo' anna'!". Ma siamo su un forum, ognuno può raccontare quello che vuole senza dover fornire alcuna prova.

Anche, per dire, di aver visto dal vivo contratti dei calciatori della Lazio. E chi siamo noi per smentire...
Al massimo possiamo dubitare

  certo  che ognuno  puo' raccontare cio'  che vuole.  certo pero' poi discutere  sul  come mai la contestazione duri e',  a mio avviso,  superfluo. Perche'  e' il raccontare cio'  che  si vuole  che  l'alimenta  piu'  di ogni altra  cosa. cosi come  scegliere di dubitare su  alcune notizie riportate  da  netter e essere convinti di altre a discrezione  in  mode'come  ci pare'=on. basta  pero'  accettare  il metodo anche  quando  si discute  di argomenti  in  cui riteniamo  di avere  un opinione  basata sui  fatti mentre  altri scrivono cio' che  gli pare.

[nestorburma]

Dipende, IB. In autogestione non è detto che, cambiando, si andrebbe a star peggio.
ma anche si
Cmq, quello che io intendevo è che si chiedono 400 milioni a un potenziale acquirente palesemente per NON vendere la Lazio.
sicuro
E se non vuoi vendere la Lazio, posto che per vincere gli scudetti devi investire somme che non hai, mi e ti domando: perché ti vuoi tenere la Lazio a tutti i costi, nonostante le difficoltà ambientali?
Legittima tigna, discutibile cocciutaggine o altri interessi/vantaggi che fatico/fatichiamo a individuare/immaginare?
orgoglio, amore per questa squadra e conseguente paura che la stessa possa finire in mani sbagliate, voglia di vederla vincere. Cosa che tra l'altro gli è riuscita.

[IB]

Dipende, IB. In autogestione non è detto che, cambiando, si andrebbe a star peggio.

Non dico quello. Dico restare uguale.
Dico che visto che se restiamo in autogestione a quel punto Lotito o un'altro non conta il portafoglio, contano le idee e le decisioni. E non mi sento di escludere che Lotito possa averne.
Come non mi sento di garantire che un fondo americano, cinese o paraguayano possa averne di più e migliori.
A quel punto che offrano uno, due o mille milioni di euro poco conta.
Perché sono soltanto soldi che passano di mano per acquistare il pacchetto di maggioranza.
Se invece c'é bisogno di investimenti supplementari esogeni, allora il discorso dell'autogestione é stato tutto inutile. Allora si spinge, o per un'uscita dalla borsa, o per un aumento di capitale importante. Ma anche rischioso.


Comunque, e qui ritorno a bomba sul topic, secondo me il fatto che fosse stata fatta un'offerta concreta a Lotito sarebbe una notiziona ancora oggi. Anche se poi l'offerta é stata formalmente rifiutata.

[fish_mark]

Molto si sono chiesti come mai un presidente-azionista di maggioranza abbia avuto il coraggio di chiedere una cifra del genere conscio che non gliela avrebbero data. Pensa di arrivare a quella cifra o anche di più tenendo il controllo della Lazio.
Su questo punto sottolineo come, secondi i calcoli di Legambiente, con l'edificazione dei terreni della Tiberina per complessivi 1 milione di metri cubi, il nostro (ma non il mio) si aspetterebbe di avere un ritorno di un miliardo di euro. La cifra sembra esagerata, ma certo spiega, almeno in parte, il forte interesse di cui si parlava.

"I numeri della speculazione, l’operazione dell’AS Lazio
In questo caso il terreno proposto è già nella disponibilità della famiglia del Dott. Lotito.
Considerato che nella nostra città, al di fuori dei parchi regionali, il costo medio delle aree
agricole è pari a circa 25 Euro al metro quadro, il valore di acquisto ipotizzabile per i 600
ettari interessati dal progetto è comunque stimabile una cifra pari a 150 milioni di Euro.
Stimando in 1.500 appartamenti, la parte residenziale del progetto, equivalenti a
700mila metri cubi, è facile calcolare l’enorme aumento di valore che avrebbero
quelle aree, una volta ottenute le necessarie varianti urbanistiche, e quindi il cambio
di destinazione d’uso da agricolo ad edificabile: i nuovi valori immobiliari stimabili
daranno una rendita fondiaria, così si chiama, pari ad almeno 1 Miliardo di Euro,
considerando la sola parte residenziale, 25 volte cioè il valore iniziale, alla quale
vanno aggiunte la parte commerciale, alberghiera, i nuovi complessi sportivi e lo stadio
stesso con ristoranti annessi."


In ogni caso questo topic ha (l'involontario?) merito di aver fatto chiarezza su un punto. L'assoluta mancanza di soggetti interessati alla Lazio, argomento sempre sbandierato - spesso a sproposito, sempre senza alcun fondamento - dai sostenitori di questa presidenza. Del resto, anche lo stesso presidente con alcune sue dichiarazioni aveva ammesso che ci fossero degli acquirenti interessati ("c'è la fila").

[chinaglia]

Legittima tigna, discutibile cocciutaggine o altri interessi/vantaggi che fatico/fatichiamo a individuare/immaginare?
orgoglio, amore per questa squadra e conseguente paura che la stessa possa finire in mani sbagliate, voglia di vederla vincere. Cosa che tra l'altro gli è riuscita.

Permettimi di dubitarne. Tratto da un'intercettazione di una telefonata tra Lotito e Previti. Saranno anche parole estrapolate dal contesto, ma quantomeno mi fanno escludere che "orgoglio, amore per questa squadra" possano essere una ragione.
 
http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=76804

L.: però cesare posso dì na cosa"?

P.: "(?)..finisce il campionato, però io me faccio da parte perché".

L.: "cesare posso dì na cosa scusami eh, tu nella vita, me pare sei un uomo d'esperienza, non è che le cose s'affrontano, uno va lì domani, oltretutto lui mi ha dato un giudizio obiettivamente, io nanni non so neanche se è alto o basso, (?)..non lo voglio più tra le altre cose, me l'hanno messo dentro con la storia della lazialità, ste cazzate che esistono in giro, perché vedi questi so i risultati, allora il dato qual è?
Lui mi ha detto che è un elemento valido, quindi non m'ha detto vabbè lo dobbiamo far giocare lo facciamo giocare, che lo faceva giocare, m'ha portato un esempio guarda questo ha giocato una partita sola, se poi tu dici non lo doveva portare dagli allievi nazionali a quelli regionali perché così".

PS: prima che qualcuno lo ricordi, Lotito se n'è fregato delle richieste di Previti, e poco tempo dopo previtino ha lasciato la Lazio e ora milita nell'Atletico Roma.

[chinaglia]

Non dico quello. Dico restare uguale.
Dico che visto che se restiamo in autogestione a quel punto Lotito o un'altro non conta il portafoglio, contano le idee e le decisioni. E non mi sento di escludere che Lotito possa averne.
Come non mi sento di garantire che un fondo americano, cinese o paraguayano possa averne di più e migliori.
A quel punto che offrano uno, due o mille milioni di euro poco conta.
Perché sono soltanto soldi che passano di mano per acquistare il pacchetto di maggioranza.
Se invece c'é bisogno di investimenti supplementari esogeni, allora il discorso dell'autogestione é stato tutto inutile. Allora si spinge, o per un'uscita dalla borsa, o per un aumento di capitale importante. Ma anche rischioso.

E infatti se dovesse arrivare qualcuno dovrebbe investire. Anche perché nessun fondo o proprietario straniero avrebbe la semplice convenienza e il ritorno di business che dà l'essere presidente di una società di Serie A.

[IB]

E infatti se dovesse arrivare qualcuno dovrebbe investire. Anche perché nessun fondo o proprietario straniero avrebbe la semplice convenienza e il ritorno di business che dà l'essere presidente di una società di Serie A.

Beh, già se é straniero il discorso lazialità parte in cavalleria.
Comunque investire come ? Con un aumento di capitale ? Con quali garanzie.
Cioé, quello che voglio dire é che a fronte di assolute certezze a scatola chiusa nei confronti dei potenziali nuovi acquirenti, non si capisce perché il presidente Lotito goda invece di indefettibile acrimonia e sfiducia.
Se Lotito non vuol vendere la Lazio la ragione non puo' che essere speculativa o al limite del paranoico. Perché ?
Perché il presidente non puo' voler tener la Lazio perché j'é piaciuto vince una coppa Italia e una supercoppa, perché ce sta a prene gusto, perché in fondo pensa che con un sforzo supplementare e qualche errore in meno si puo' fare qualcosa di buono ?

Cioé gli ultimi due post pubblicati prima di questo vorrebbero dimostrare che Lotito se ne frega della Lazialità e vuole soltanto valorizzare i suoi terreni sulla tiberina.
Usando argomenti traballanti pero'.
A mio avviso molto traballanti.

[franz_kappa]

Cioé gli ultimi due post pubblicati prima di questo vorrebbero dimostrare che Lotito se ne frega della Lazialità e vuole soltanto valorizzare i suoi terreni sulla tiberina.
Usando argomenti traballanti pero'.
A mio avviso molto traballanti.

Se non ricordo male (gli abili utilizzatori di google verranno in mio aiuto), la prima intervista di Lotito che parla del progetto stadio risale al GIORNO SUCCESSIVO al suo ingresso nella Lazio. Ovvero al 20 luglio 2004.

Ammettiamo che la memoria non mi abbia tirato un brutto scherzo, IB.

'Traballerebbe' sempre? Mmm... 

[bak]

da il giornale.it

mercoledì 22 giugno 2005,
Stadio delle Aquile, Lotito va avanti. Da solo
di Andrea Cuomo

Cinquantacinque mila posti a sedere. Una copertura mobile per un intero campo da gioco alimentato da energia solare. Una vasta area ricavata nei volumi retrostanti gli spalti dove ospitare una piscina coperta olimpionica, con una tribuna da 2700 posti, due campi coperti per calcetto, pallavolo, pallamano, tennis, hockey, un fitness center, palestre varie, il museo della Lazio, attività commerciali, di ristorazione, culturali e di svago. È questo il sogno di Claudio Lotito, presidente della Lazio: lo Stadio delle Aquile, il cui progetto è stato presentato ieri nel Centro sportivo di Formello.
Lo Stadio delle Aquile rappresenta il miraggio del patròn, non certo quello della tifoseria, che ha priorità molto più immediate, come è apparso chiaro dalla protesta organizzata ieri mattina nel centro sportivo biancoceleste prima della presentazione. Una manifestazione, quella di un centinaio di supporter laziali, in realtà goliardica e molto tranquilla. Ma non per questo meno significativa. «Lotito, noi non siamo il Borgorosso...», lo slogan utilizzato dai manifestanti, che si sono ispirati al film con Alberto Sordi in cui il sogno di un presidente di calcio malato di protagonismo naufraga in maniera grottesca. In realtà ai tifosi del nuovo stadio importa fino a un certo punto. A loro piacerebbe intanto una campagna acquisti che garantisca una squadra dignitosa per la prossima stagione, che per la Lazio inizierà tra pochi giorni per preparare l’Intertoto. «A una settimana dal ritiro della Lazio, la squadra ancora non c’è», protestano i tifosi, che nel corso della conferenza stampa hanno donato a Lotito una confezione di costruzioni giocattolo e una di giocatori del Subbuteo.
Ma torniamo allo stadio che Lotito vorrebbe vero e non fatto di mattoncini di plastica. Il presidente le idee ce l’ha chiare: «Dalla realizzazione dello stadio - ipotizza - potrebbe scaturire una crescita di ricavi per la società che le permetterebbe di rilanciarsi ad alti livelli. Diventerebbe una cittadella dello sport aperta 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, dove poter praticare sport, trascorrere il tempo libero e fare shopping». Quanto al luogo in cui la struttura potrebbe sorgere, le ipotesi sono varie e molto differenti. Quella cittadina prevede la costruzione sulla Tiberina, a Roma Nord. Ma per tenere un po’ sulle spine il sindaco Walter 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', Lotito ha tenuto a precisare che esistono anche altre ipotesi in provincia. «I sindaci di Fiumicino e di Valmontone - ha garantito Lotito - mi hanno già dato la loro disponibilità, credo che anche l’amministrazione capitolina non si lascerà scappare questa occasione. Servono però almeno 150 ettari». Ma l’ubicazione del nuovo stadio, sottolinea Lotito, «non è importante. Ora non resta che attendere la risposta da parte delle istituzioni di questa città». Ecco un’altra dolente nota. Alla presentazione del progetto non era presente alcun rappresentante del Comune o della Regione. «Io avevo invitato tutti...», si rammarica il presidente.
L’indifferenza del pubblico e delle istituzioni sono indizi del fatto che la costruzione dello Stadio delle Aquile non sarà una partita facile. E di questo Lotito sembra essere cosciente. «Per realizzare lo stadio in cui tutti i tifosi potranno riconoscersi sono pronto a fare nuova battaglia come quella con il fisco...». Che poi i tifosi preferiscano spendere sui per i giocatori e «accontentarsi» del Flaminio, come ieri ricordava un altro striscione, poco importa. Per Lotito lo stadio più centrale di Roma, anche dopo un’adeguato maquillage, sarebbe troppo piccolo. E troppo poco remunerativo. «Questo impianto ha un valore economico importante: che consentirà di patrimonializzare per 500 milioni di euro e non credo che 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' si possa lasciare sfuggire un’occasione così importante. Senza considerare i ricavi, che dovrebbero essere all’incirca di 150 milioni di euro l’anno che saranno investiti nel settore sportivo. Oltre a tutto questo, la cosa più importante è riportare le famiglie allo stadio».

[IB]

Se non ricordo male (gli abili utilizzatori di google verranno in mio aiuto), la prima intervista di Lotito che parla del progetto stadio risale al GIORNO SUCCESSIVO al suo ingresso nella Lazio. Ovvero al 20 luglio 2004.

Il progetto Stadio é una cosa, il progetto Stadio sulla tiberina é un altro.
Quello che non capisco é perché l'eventuale ritorno economico di Lotito é la prova provata della sua avidità e della eventuale sua inadeguatezza a gestire le sorti della SS Lazio a fronte dell'arrivo di un investitore (che se non prospetta un ritorno economico che ce viene a fa a roma ?)
Intendiamoci, io sono abbastanza indifferente, se non contrario, all'idea di un nuovo stadio a Roma.
Pero' sono abbastanza sensibile a quest'opera incessante di dellegittimazione di Lotito utilizzando argomentazioni che stanno poco in piedi e eccessivamente strumentali.
Diteme che é un cazzone ambulante perché so du anni che la Lazio arriva decima in campionato e ve seguo,
ma se me raccontate che non accetta offerte di acquisto perché ha tigna (legittima ma sempre tigna), é cocciuto o ha interessi che abbiamo difficoltà a immaginare ve seguo de meno. Perché pare che stiamo parlando di un ragazzino deficiente che sbatte i piedi per terra.
Come se invece gli interessi di un fondo d'investimento, per definizione, che vuole comprare la Lazio fossero chiarissimi.

Che poi, e qui lo dico, sto famoso acquirente per ora resta nei post di Chinaglia e in un accenno di un articolo di giornale che non scende in particolari.
Un po poco per farlo diventare un assioma indefettibile.

[chinaglia]

Se non ricordo male (gli abili utilizzatori di google verranno in mio aiuto), la prima intervista di Lotito che parla del progetto stadio risale al GIORNO SUCCESSIVO al suo ingresso nella Lazio. Ovvero al 20 luglio 2004.

Ammettiamo che la memoria non mi abbia tirato un brutto scherzo, IB.

Vediamo un po'. Leggiamo cosa scriveva Repubblica il 7 settembre 2004 - http://www.kataweb.it/articolo/648089

[...]Ed ora? Punta anche sull¿edilizia. Genero di Gianni Mezzaroma, storico costruttore romano, di cui ha sposato la figlia Cristina, adesso vuol mettere all¿incasso quei 500 ettari che ha comprato sulla Tiberina. E a un certo punto delle trattative, quando l¿amico Previti e l¿amico Storace gli telefonavano per spingerlo a firmare quel maledetto assegno e a salvare la Lazio dal burrone del crac finanziario («Mica mi vorrai far perdere lo spettacolo del derby» lo implorava il giallorosso sfegatato Francesco), faceva arrivare in Campidoglio il progetto per una Cittadella dello Sport in biancazzurro da costruire proprio su quei pratoni dorati della Tiberina.

A ottobre 2004 poi ufficializza la cosa. Ecco il Corriere della Sera del 14 ottobre: http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/14/Rivoluzione_Lotito_Lazio_cambia_struttura_co_10_041014026.shtml

L' intenzione di Lotito è quella di patrimonializzare al massimo la società attraverso investimenti mirati. «A Formello, se ci verrà data la possibilità, vogliamo concentrare tutta l' attività tecnica e costruire una cittadella tutta della Lazio. Inoltre, vogliamo costruire uno stadio con servizi collaterali che svincolerebbero la società dalla valutazione aleatoria dei giocatori. Ci sarebbe un incremento dei ricavi ed anche la possibilità di riunire le famiglie, che potrebbero passare una domenica insieme concentrando gli interessi di ogni componente su varie tematiche: la partita, il cinema, il ristorante. Il nostro obbligo è anche quello di mandare messaggi morali alla società. Su questo progetto ho trovato tanto interesse ma non quello del Comune ha proseguito Lotito - Ognuno si assume le responsabilità del proprio operato. Vietare questo, è andare contro i tifosi della Lazio». La risposta del Comune non si è fatta attendere. «L' amministrazione non ha mai avuto alcun contatto, né una richiesta di incontro da parte del presidente della Lazio Lotito circa la costruzione di un nuovo stadio, né proposte di localizzazione su presunte aree della Tiberina», ha dichiarato l' assessore all' Urbanistica Roberto Morassut. «Roma non ha bisogno di un nuovo stadio. Il sindaco 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e l' amministrazione comunale hanno sin dall' inizio parlato con chiarezza».

[fish_mark]

Se non ricordo male (gli abili utilizzatori di google verranno in mio aiuto), la prima intervista di Lotito che parla del progetto stadio risale al GIORNO SUCCESSIVO al suo ingresso nella Lazio. Ovvero al 20 luglio 2004.

Ammettiamo che la memoria non mi abbia tirato un brutto scherzo, IB.

'Traballerebbe' sempre? Mmm... 

Non sembra che la memoria ti abbia tirato un brutto scherzo, proprio per niente.

l grande sogno di Lotito nuovo stadio sulla Tiberina

Repubblica — 21 luglio 2004   pagina 11   sezione: ROMA
REALIZZATO un sogno, quello di acquistare la «sua» Lazio, Claudio Lotito ne culla già un altro, anche se a lungo termine, diciamo tra quattro-cinque anni: costruire uno stadio tutto della Lazio, proprio su quei terreni di sua proprietà sulla via Tiberina dove è già previsto che nasca la cittadella dello sport biancoceleste. Di quest' ultimo progetto, Lotito ha parlato nei mesi scorsi con 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', che aveva dato l' ok all' iniziativa. D' altronde «bisogna trovare soluzioni e creare strutture affinché la Lazio si autofinanzi», ha detto ieri Lotito. La cittadella della Lazio, con gli impianti sportivi e il centro commerciale, è una di queste soluzioni. La più interessante, la più coinvolgente. In un secondo tempo, il nuovo presidente punta poi ad ottenere le concessioni e le licenze per realizzare quello che era già un progetto di Cragnotti: appunto l' impianto tutto della Lazio, modernissimo, con capienza non superiore ai 50.000 posti. Intanto va avanti anche l' iniziativa del sindaco di Valmontone: ieri mattina è stato presentato il progetto per lo «Stadio delle Aquile», una struttura che può accogliere 40.000 spettatori e che nascerebbe in un' area appunto nei pressi della cittadina, su una superficie di 38mila metri quadrati; i lavori durerebbero 2 anni, costo di 120 milioni. E a proposito di sogni, stavolta della tifoseria: il ritorno di Di Canio è un' idea che si potrà concretizzare in breve tempo. I contatti ci sono già stati. Lui ieri ha rilasciato dichiarazioni significative: «Se la Lazio mi chiama, io torno subito, anche se non mi sento l' unica bandiera di questo club. Tifo biancoceleste fin da bambino, e ora sono strafelice che Lotito abbia salvato la società: la gente laziale merita una squadra sempre in serie A. Ho già trasmesso questa passione alle mie figlie, peccato che abbia due fratelli romanisti... ». E Lotito: «Il ritorno di Di Canio? Non posso escluderlo». In effetti gli uomini del presidente si sono già mossi per riportarlo a Roma. Il suo apporto è ritenuto importante soprattutto nello spogliatoio. I tifosi sono mobilitati e sperano di rivederlo con la maglia della Lazio. La clausola inserita nel contratto con il Charlton facilita le cose (se la Lazio lo chiama, può liberarsi gratis). Intanto già oggi potrebbe essere depositato il contratto di Peruzzi. Sereni è stato chiesto in prestito dal Palermo. Nuovi contatti con l' Inter: dei quattro giocatori che dovevano arrivare nell' ambito dell' affare Mancini, sono sicuri Adani e il giovane Eliakwu. Kallon è andato al Monaco, ora si parla di Ventola. Sempre in ballo anche Karagounis. Intanto con Lotito è entrato in società anche il suo amico Emilio Innocenzi, 48 anni, imprenditore titolare della Teamservice, cooperativa nel settore delle pulizie con 8.000 dipendenti e sedi anche in Brasile, Russia, Romania, Cile: ha acquistato il 2 per cento della Lazio, ma potrebbe arrivare al 5 per cento entro settembre. -"

[CiPpi]

dai 400 milioni si e' finito per parlare di stadio.

a quanto lo danno il in 4 anni faccio tornare la Lazio ai livelli che gli spettano?

[LaLazioMia]

dai 400 milioni si e' finito per parlare di stadio.

a quanto lo danno il in 4 anni faccio tornare la Lazio ai livelli che gli spettano?

Tranquillo , sulla questione stadio c'è chi , dichiarandosi tifoso della Lazio, c'ha la fissa contro

Dipende, IB. In autogestione non è detto che, cambiando, si andrebbe a star peggio.

Cmq, quello che io intendevo è che si chiedono 400 milioni a un potenziale acquirente palesemente per NON vendere la Lazio.

E se non vuoi vendere la Lazio, posto che per vincere gli scudetti devi investire somme che non hai, mi e ti domando: perché ti vuoi tenere la Lazio a tutti i costi, nonostante le difficoltà ambientali?

Legittima tigna, discutibile cocciutaggine o altri interessi/vantaggi che fatico/fatichiamo a individuare/immaginare?

E se fosse realmente tifoso? e se volesse fare grande la Lazio in regime di obbligatoria autoregolamentazione? Ma come , Rozzella piena de buffi può rifiutare Soros e Lotito, con una Lazio risanata non può ? .Se questi signori volevano realmente la Lazio, perchè dopo il rifiuto anche a trattare non si sono fatti pubblicamente avanti non solo rendendo palese l'offerta ma, cosa ancora piu' importante, con un piano industriale garantito a fare della Lazio la stella d'Italia e d'Europa?

Ma il nome di  Tacopina quando esce? ( angelini con quel nome ci potrebbe fare una medicina)

[geddy]

Non riesco a immaginare quale rassicrazione abbia ricevuto Lotito per lo stadio sulla tiberina. Forse Obamo e Putin a questo punto. Altri non me ne vengono,perchè se davvero non ha fatto neanche sedere  gliemissari dei rotshild gelandoli con una richiesta di 400 milioni. è piùche sicuro di guadagnarci almeno una miliardata dalla Lazio.
Forse lui ha chiesto 400 e loro ne hanno offerti un ottanta.Non ha avuto torto a rifiutare. Gli mancherebbero, una volta venduta la Lazio,l'esposiizone mediatica e gli agganci garantiti dal mondo del calcio.Poi magari ha scoperto che cisi diverte pure a fare il presidente.

[fish_mark]

Cosa è un nervo scoperto? Sì, lo stadio c'entra, anche se non è il tema del topic ma solo un OT.

Parliamoci chiaro, visto che siamo tutti grandi e grossi e abbiamo fatto il militare a Cuneo.
Per quale motivo un presidente si prende la gatta da pelare di una società di calcio?
Forse perché è tifoso? Sì, forse, ma anche qualora io fossi un facoltoso finanziere o imprenditore andarmi a prendere una squadra importante come la Lazio sarebbe fonte di problemi ma anche occasione di nuove e allettanti prospettive per i miei interessi. Non farei un passo del genere senza valutare i pro e i contro, i costi e i benefici.
Sotto questo punto di vista, le ragioni che hanno spinto un imprenditore come Lotito alla presidenza della Lazio non sono né nuove, né peccaminose, se messe a confronto con quelle della totalità del cucuzzaro dei presidenti di società di calcio.

Moratti ha preso l'Inter perché è soltanto un tifoso?
E il Berlusca soltanto perché da ragazzino il padre lo portava a vedere il Milan ("voglio trasformare l'Italia come il Milan" ...)?

Non riesco a immaginare quale rassicrazione abbia ricevuto Lotito per lo stadio sulla tiberina. Forse Obamo e Putin a questo punto. Altri non me ne vengono,perchè se davvero non ha fatto neanche sedere  gliemissari dei rotshild gelandoli con una richiesta di 400 milioni. è piùche sicuro di guadagnarci almeno una miliardata dalla Lazio.
Forse lui ha chiesto 400 e loro ne hanno offerti un ottanta.Non ha avuto torto a rifiutare. Gli mancherebbero, una volta venduta la Lazio,l'esposiizone mediatica e gli agganci garantiti dal mondo del calcio.Poi magari ha scoperto che cisi diverte pure a fare il presidente.

Beh, 80 a fronte di 30 spesi non sono da buttare. Ma in ogni caso ha fatto i suoi calcoli e evidentemente il giochetto di andare in tribuna, in TV o da altre parti ha giocato il suo ruolo. Questo comportamento è perfettamente lecito e indiscutibile: è nelle sue facoltà e nel suo potere.

[nestorburma]

Cosa è un nervo scoperto? Sì, lo stadio c'entra, anche se non è il tema del topic ma solo un OT.

Parliamoci chiaro, visto che siamo tutti grandi e grossi e abbiamo fatto il militare a Cuneo.
Per quale motivo un presidente si prende la gatta da pelare di una società di calcio?
Forse perché è tifoso? Sì, forse, ma anche qualora io fossi un facoltoso finanziere o imprenditore andarmi a prendere una squadra importante come la Lazio sarebbe fonte di problemi ma anche occasione di nuove e allettanti prospettive per i miei interessi. Non farei un passo del genere senza valutare i pro e i contro, i costi e i benefici.
Sotto questo punto di vista, le ragioni che hanno spinto un imprenditore come Lotito alla presidenza della Lazio non sono né nuove, né peccaminose, se messe a confronto con quelle della totalità del cucuzzaro dei presidenti di società di calcio.

Moratti ha preso l'Inter perché è soltanto un tifoso?
E il Berlusca soltanto perché da ragazzino il padre lo portava a vedere il Milan ("voglio trasformare l'Italia come il Milan" ...)?


Beh, 80 a fronte di 30 spesi non sono da buttare. Ma in ogni caso ha fatto i suoi calcoli e evidentemente il giochetto di andare in tribuna, in TV o da altre parti ha giocato il suo ruolo. Questo comportamento è perfettamente lecito e indiscutibile: è nelle sue facoltà e nel suo potere.

Se Lotito trovasse da guadagnare facendo contemporaneamente del "bene" alla Lazio non ci troverei veramente nulla di male.
E te?
Pensi che quei tali aspiranti acquirenti rappresentati da banca rothschild volevano la Lazio perchè tifosi disinteressati? Boh.


Dimenticavo, a proposito del tuo  "Forse perché è tifoso? Sì, forse" toglierei il forse, tifoso lo è sicuramente. Tutto il resto poi si può discutere.