Campionato mondiale 2022

[Orazio Scala]

Prima cosa: licenziare Adani.
I contribuenti non versano il canone per ascoltare un simile buffone.
Sul terzo gol ha commentato la giocata di Messi - un brevilineo che va via a uno alto il doppio, capirai - attribuendogli il merito di aver riportato Maradona su un campo di calcio.
Non contento di tanta blasfemia, ha evocato più volte il concetto di amore per poi prendersela con "chi non sa amare", intendendo verosimilmente quanti non condividono il suo culto idolatra.
Un linguaggio a metà strada fra Gramellini e Valentina Nappi, quando a noi serviva un commento tecnico.
Solidarietà al fin troppo serio Bizzotto per l'accostamento con un guitto del genere.
Sulla partita poco da dire: la Croazia ha dato tutto contro il Brasile.
Senza l'applicazione tattica e mentale alla fase difensiva, che ha permesso agli argentini di prenderla d'infilata, sono rimasti i limiti offensivi.
Unica attenuante un rigore non limpidissimo: è il portiere ad andare contro l'offendente o viceversa?
La sensazione è che, dopo aver buttato il pallone oltre l'avversario, sia piuttosto l'attaccante a cercare il contatto.
Poco lucida, nel secondo tempo, la decisione di cercare l'area con fraseggi che andavano a infrangersi contro i poveri piedi di Petković.
Meglio sarebbe stato sfruttare il fisico dell'ex bolognese, magari affiancandogli un'ulteriore torre, con lancioni alla ricerca di una soluzione aerea: ma a mancare erano ormai soprattutto le energie mentali.
Il rischio è che anche la sfida tra Francia e Marocco segua lo stesso copione.

Quando la Rappresentativa FIGC ha vinto gli Europei, il buon Repice, a RadioUno, ha potuto celebrare in modo enfatico, come dovuto per l'importante occasione (anche se nessuno potrà minimamente accostarsi al triplice "Campioni del Mondo!" di Martellini).

In TV, invece, il povero Bizzotto è stato "coperto" dalle urla stridule dell'oscena Katia Serra.

Spero vinca la Francia (o in subordine il Marocco), solo per evitarci lo scempio di questo mitomane dalla voce e dalla cadenza dialettale insopportabili.

[GEDDY]

In caso di vittoria del Marocco,assai improbabile gli argentini di ieri li faranno a brandelli, gli Adami si moltiplicheranno.
Messi mi sta antipatico da quando con il Barcellona straccio' all'Olimpico lo United del mio adorato Rooney. Pero' il confinamento in panchina del sacrilego Dybala, quel numero nove e i suoi  dribbling,accelerazioni e un repertorio tutt'altro che comune nelle conclusioni,unite a qualche giocata davvero straordinaria del numero dieci, non ultimi certamente i colori mi arruolano decisamente tra i loro. Scaloni poi.Decisamente uno dei nostri.
Vamos vamos, Argentina 

[disabitato]

Salite pure, sul carro c'è posto per tutti.

[GEDDY]

Eventualmente più sicuro il carro dei francesi. Gli argentini sono biancocelesti.Tanto basta.

[GEDDY]

Comunque gli spagnoli sono scesi in campo contro i marocchini con divisa celeste e bordini giallorossi. Blasfemia o vilipendio,forse tutte e due.Comprensibile l'ira degli dei del calcio.

[Panzabianca]

Prima cosa: licenziare Adani.
I contribuenti non versano il canone per ascoltare un simile buffone.
Sul terzo gol ha commentato la giocata di Messi - un brevilineo che va via a uno alto il doppio, capirai - attribuendogli il merito di aver riportato Maradona su un campo di calcio.
Non contento di tanta blasfemia, ha evocato più volte il concetto di amore per poi prendersela con "chi non sa amare", intendendo verosimilmente quanti non condividono il suo culto idolatra.
Un linguaggio a metà strada fra Gramellini e Valentina Nappi, quando a noi serviva un commento tecnico.
Solidarietà al fin troppo serio Bizzotto per l'accostamento con un guitto del genere.
...

concordo.  Credo (e spero), tuttavia, che in RAI non durerà. Troppo fracasso. Bizotto, da buon telecronista lo amerà così tanto da volerlo squagliare nell'acido.

In caso di vittoria del Marocco, assai improbabile gli argentini di ieri li faranno a brandelli, gli Adami si moltiplicheranno.

e noi siamo da sempre per la moltiplicazione delle Eve.
Sciabolata. Non va!


Infine, per ciò che riguarda la squadra per cui parteggiare, mah, dell'Argentina - al netto della mia gioia e simpatia per Scaloni - non me ne frega na ceppa, e i francesi me stanno sulle uallere. Il Marocco sarebbe una sorpresa ma è improbabile. Semplice osservatore.

si, certo, si intende, ...aspettando la moltiplicazione delle Eve.

[Frusta]

Che il Marocco stasera (ci credo poco) vinca o (ci credo assai) perda, le banlieue ribolliranno. Speriamo solo che non ci scappi il morto.
Poi forza Messi e soprattutto forza hidalgo Scaloni, viejo corazon laziale, che i colori sono gli stessi.
P.s.
Se Adani non parlasse con la bocca a culo di gallina, anzi, se non parlasse proprio, sarebbe perfetto.
Se poi cambiasse mestiere dedicandosi per esempio alla rivendita porta a porta di corde di contrabasso di seconda mano, avrebbe trovato finalmente la sua giusta strada.

[Orazio Scala]

Va detto che Lionel Messi è di fronte al bivio definitivo della sua carriera: se perde per la seconda volta una finale di Coppa del Mondo, passerà alla storia come un incompiuto, nonostante le quattro Coppe dei Campioni: vero è che anche un certo Crujiff ha collezionato tre "anfore" e perduto una finale, ma la traccia lasciata nella storia del calcio dall'olandese è di quelle che resteranno per sempre: tanto è radicato il Profeta del gol nell'immaginario collettivo, quanto poco lo ha esaltato Messi.

Se invece vince la Coppa, la Pulce ascenderà definitivamente all'Olimpo: il suo palmares diverrebbe tale che porlo al disotto delle quattro Divinità calcistiche riconosciute (Di Stefano, Pelé, il citato Crujiff e Maradona) non sarebbe spiegabile.

[Er Matador]

Se invece vince la Coppa, la Pulce ascenderà definitivamente all'Olimpo: il suo palmares diverrebbe tale che porlo al disotto delle quattro Divinità calcistiche riconosciute (Di Stefano, Pelé, il citato Crujiff e Maradona) non sarebbe spiegabile.

Rimarrebbe anche in quel caso una distanza non rimontabile: l'aver praticato sport diversi.
Pensiamo a quale giungla di marcature, raddoppi e calcioni hanno dovuto affrontare i Quattro, ma anche Zico, Platini o van Basten.
Pensiamo poi a questi campioni-videogioco thuthelathi, i cui avversari sono preoccupati di non causare loro infortuni, e solo in subordine di fermarli.
Messi, CR7 e compagnia sono confrontabili con gli Haarlem Globetrotters, non con gli Immortali del calcio che fu.

[Orazio Scala]

Rimarrebbe anche in quel caso una distanza non rimontabile: l'aver praticato sport diversi.
Pensiamo a quale giungla di marcature, raddoppi e calcioni hanno dovuto affrontare i Quattro, ma anche Zico, Platini o van Basten.
Pensiamo poi a questi campioni-videogioco thuthelathi, i cui avversari sono preoccupati di non causare loro infortuni, e solo in subordine di fermarli.
Messi, CR7 e compagnia sono confrontabili con gli Haarlem Globetrotters, non con gli Immortali del calcio che fu.

Vero. Si parla sempre della marcatura di Gentile, ma tempo fa mi presi la briga di rivedere quella partita contando tutti i falli: El Pibe ne subì SEI in tutto, un paio dei quali (uno di Scirea e uno di Gentile) autentiche randellate, ma non meno gravi di altre stecche tremende che volarono in quella gara. Maradona invece fu pestato di brutto nell'ottavo contro il Brasile nel '90, ma questo non gli impedì di restituire le legnate, né di fornire quella palla meravigliosa a Caniggia.

Quanto a Pelé, la Perla Nera fu vittima di un vero e proprio agguato premeditato nel '66, quando (guardacaso) un arbitro tedesco e uno inglese, contro Bulgaria e Portogallo, consentirono agli avversari di massacrarlo senza pietà e metterlo fuori combattimento: già, la finale Inghilterra-Germania era da tutti auspicata come la più desiderabile per i padroni di casa, mentre Pelé, al top della sua carriera, avrebbe potuto rovinare il copione.

Forse un tempo si esagerava col gioco duro, le immagini di Olanda-Brasile del '74 sono oggettivamente raccapriccianti; sui Mondiali del '66 le cronache sono altrettanto truculente e si racconta di Ungheria-Brasile (toh, i brasiliani ci sono sempre quando volano calci) del 1954 come di una rissa totale, con tanto di bottigliate, dall'inizio alla fine. L'atletismo introdotto dall'era sacchiana ha reso devastanti gli effetti di quel tipo di falli; l'occhio ormai dominante delle telecamere li ha resi poco "televisivi": la lotta al gioco duro va di pari passo con l'evoluzione calcistica, c'è poco da fare. Resta il fatto che il Soccer è sport di contatto e decidere una gara, con un rigore, in base al fatto che due scarpini si sfiorino o meno, fa davvero molto circo.

[Il frigorifero]

Bel primo tempo tra Francia e Marocco.

Da rivedere il contatto tra Hernandez e un attaccante marocchino.

Possibile rigore

[Orazio Scala]

Direzione di gara discutibile, ma questo arbitro almeno lascia giocare e si sta vedendo finalmente CALCIO. Partita bella e coinvolgente.

[disabitato]

Il selezionato africano resiste alle continue folate offensive del Marocco.

[MCM]

Ci aggrappiamo a Messi.

[Panzabianca]

Rimarrebbe anche in quel caso una distanza non rimontabile: l'aver praticato sport diversi.
Pensiamo a quale giungla di marcature, raddoppi e calcioni hanno dovuto affrontare i Quattro, ma anche Zico, Platini o van Basten.
Pensiamo poi a questi campioni-videogioco thuthelathi, i cui avversari sono preoccupati di non causare loro infortuni, e solo in subordine di fermarli.
Messi, CR7 e compagnia sono confrontabili con gli Haarlem Globetrotters, non con gli Immortali del calcio che fu.

Si, totalmente d'accordo. Premesso che è sempre difficile paragonare giocatori appartenenti ad ere diverse ma, come dici tu, anche a sport diversi.

Quanto a Francia-Marocco, complimenti al Marocco.  Bella partita.

Questa Francia è uno squadrone. Sembrano stare in campo  indolentemente, ma sono fortissimi. Alla fine, de riffe o de raffe la portano sempre a casa.

Vediamo contro l'Argentina. Francesi ancora favoriti, ma devono stare molto attenti perché er culo, che pure hanno, prima o poi...

Cmq ottimo Marocco. Mondiale splendido.

[Er Matador]

Il rischio è che anche la sfida tra Francia e Marocco segua lo stesso copione.

Il timore di una nuova Argentina-Croazia, credo abbastanza diffuso, aveva preso corpo dopo il rapidissimo vantaggio di Theo Hernández e le continue sbandate della difesa maghrebina.
Va dato quindi merito al Marocco per aver ripreso in mano la partita, trasformandola in uno spettacolo incerto e appassionante quasi fino alla fine.
Nel periodo di maggior pressione, i rossoverdi sono arrivati a chiudere nella loro area i Campioni del Mondo in carica, pagando l'assenza di attaccanti all'altezza delle individualità negli altri reparti.
C'è di che essere orgogliosi per una simile prestazione, ma non mancano le note agrodolci.
Intanto perché questa Francia, coi suoi tanti campioni, non era imbattibile.
In secondo luogo per alcuni errori evitabili che hanno contribuito alla sconfitta.
Regragui merita comunque il Seminatore d'Oro per aver condotto fra le prime quattro un super-outisder, ma nel definire la formazione iniziale è apparso meno lucido del solito.
Rischiare un elemento di personalità come Saiss, anche se i fatti gli hanno dato torto, aveva un senso.
Partire con la difesa a cinque un po' meno, poiché il ricorso a tale modulo aveva provocato contro le due Nazionali iberiche un immediato abbassamento del baricentro.
Prova ne siano i pericoli creati nella fase iniziale dagli avanti transalpini, risucchiati verso la porta da quello schieramento troppo sbilanciato all'indietro.
Prova ne sia il fatto che la prestazione del Marocco sia cominciata proprio con l'uscita del claudicante capitano e il ritorno a una linea a quattro.
Poco comprensibile, data la sterilità offensiva, lo scarso ricorso alle soluzioni dalla media e lunga distanza.
Ora Argentina-Francia, con una curiosità statistica: se il giovane Thuram dovesse riportare a casa la Coppa già vinta dal celebre genitore nel '98, sarebbe il primo caso in cui padre e figlio diventano Campioni del Mondo?

[Orazio Scala]

Sì Matador, non ci sono precedenti.

[ThomasDoll]

Marocco commovente che perpetua lo stereotipo del calcio secondo il quale il più debole gioca e merita gli applusi e il più forte lo raccoglie, alla fine, col cucchiaino.
La Francia però nei due gol è stata nettamente aiutata dalla fortuna, mentre i marocchini non hanno avuto suerte nell'occasione della rovesciata sul palo e del salvataggio sulla linea finale. Considerati i due gol fatti mangiati da Giroud (incredibile ma vero, er sentenza ha sbagliato due volte!) la Francia passa il turno sia perché è più forte sia perché lo merita, andandosi a giocare la finale da favorita anche se priva di Kanté, Benzema, Pogba. Mica tre a caso. Se pensiamo agli ultimi 24 anni di calcio questi sono alla quarta finale mondiale, due vinte e una persa con noi ai rigori essendo più forti di noi, e hanno anche vinto un europeo per soprannumero. Direi che la gerarchia mondiale, un po' stantia, vada aggiornata, visto che il Brasile manca a questi livelli da vent'anni e proprio lui ha dato il via, perdendo nel '98, alla saga dei francesi. Che ormai il Brasile sono loro.
Forza Argentina, per Scaloni, ma l'Emiro ha già vinto: la finale se la giocano i suoi due superstipendiati.

Chiave tattica che ha chiuso la partita l'ingresso di Thuram con lo spostamento di Mbappé che ha chiuso l'autostrada arata da Hakimi.
Avessero avuto un centravantaccio starebbero ancora giocando, comunque.

[GEDDY]

Partita equilibrata,molto bella.
Si cambia coppa? Francesi e argentini sono alla terza vittoria, quindi chi vince se la dovrebbe tenere per sempre.

[Er Matador]

Partita equilibrata,molto bella.
Si cambia coppa? Francesi e argentini sono alla terza vittoria, quindi chi vince se la dovrebbe tenere per sempre.

Valeva per la Coppa Rimet, assegnata definitivamente al Brasile nel 1970.
Per l'attuale non mi risulta nulla di simile, ma forse mi sbaglio.