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Lazio: tutti alla porta
« : Venerdì 29 Aprile 2016, 09:11:41 »
Il Messaggero



Lazio: tutti alla porta
Marchetti non è più sicuro del suo posto: dopo il rinnovo di contratto adesso i biancocelesti possono monetizzare.
Da Biglia a Candreva sono tanti i big che hanno la valigia in mano e a Formello c’è sempre più un ingorgo allenatori
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Alberto Abbate

ROMA Tutti alla porta. Dentro o fuori, solo il mercato lo deciderà. Persino Marchetti non è sicuro di restare, nonostante abbia rinnovato il contratto qualche mese fa. La Lazio si è solo premurata di non perderlo a parametro zero, ma questo non significa nulla. Se arrivasse un’offerta da 8-10 milioni, i cancelli di Formello si spalancherebbero. In Premier il Liverpool monitora la situazione, la Juve lo avrebbe preso solo a parametro zero. Eppure Federico rivela ai piccoli dell’Istituto Comprensivo Parco della Vittoria: «Da bambino tifavo per i colori bianconeri, poi questa fede è diminuita sempre più. Ora tifo per la squadra in cui gioco». Strepitoso, nonostante il passivo di tre reti allo Stadium. In totale 43 gol subiti in 32 partite (fra campionato e coppe), Marchetti è stufo di fare figuracce non per colpa sua: «Come mi sento quando prendo gol? Un po' come quando si prende l'insufficienza a scuola». A Genova, domenica, si era sfogato con un membro dello staff biancoceleste: «Ancora parliamo di annata storta? Se sbagli, sbagli…». Per questo anche lui, come gli altri big, non si opporrebbe a una cessione. Sebbene sia stato lui a scegliere in inverno di restare a Roma.
INSOFFERENZA
Era circolato non a caso il nome di Loris Karius, estremo difensore del Mainz. Da tempo con le valigie in mano, Berisha. E se alla fine non fosse Etrit a salutare? L’albanese adesso vuole essere il primo. Un po’ come Vargic, portiere della Nazionale croata già acquistato dal Rijeka e certo della sua forza: «Non mi spaventa nessuno dei miei concorrenti. Mi ispiro a Neur e Buffon». Marchetti gli suggerisce di sbirciare anche Handanovic, prossimo avversario di dopodomani sera, nel campionato italiano. Quello biancoceleste di quest’anno non è andato affatto bene: «Ma vogliamo chiudere al meglio la stagione. Inzaghi? Lo conoscevamo già, e quando cambia un tecnico si azzera tutto», chiosa Federico.
I PROBLEMI DI INZAGHI
Un’altra volta? Potrebbero in realtà essere le ultime tre gare d’Inzaghi sulla panchina biancoceleste. Il turbillon di nomi sulla sua testa prosegue (da Mihajlovic e Prandelli, passando per l’esoso Mazzarri, le piste estere Iachin e Sampaoli o il sogno Bielsa) e Simoncino non ha nemmeno l’aiuto della sorte: out anche Biglia, dopo Parolo. Cataldi e Milinkovic si giocano la chance dal 1' in caso di forfait dell'argentino. Due maglie, con il recupero di Konko (schierato come terzino sinistro), sono già sulle spalle di Onazi e Lulic. Davanti Klose si riprenderà il posto in attacco.


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