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Quale futuro per la panchina? Biancocelesti tra la riconferma del tecnico e le possibili alternative, da Montella a MihajlovicROMA - Giorni di riflessione in casa Lazio. L’addio all’Europa è un duro colpo e il primo nodo da sciogliere è relativo al futuro. Simone Inzaghi si sta giocando una grande occasione e ha avuto un buon impatto. Merita la conferma oppure no? Da qui alla fine del campionato, Lotito e Tare valuteranno. Ma oltre al rendimento si cercherà di capire se è meglio puntare su un giovane allenatore o se scegliere un altro tipo di profilo.
SCENARI - Sul mercato sono tanti gli allenatori che potrebbero accettare la sfida della Lazio. Sono tutti in corsa dietro a Simone Inzaghi. In corsa possono entrare in tanti: Montella è uno sempre piaciuto a Tare. Domenica a Marassi ha confermato l’intenzione di restare alla Samp. Si può liberare, ma il passato romanista spaventa. Al contrario di Mihajlovic nome emerso in primavera: resta in corsa anche se ha perso quota. Se no, altri allenatori su cui bisogna investire. A Walter Mazzarri sta per scadere il contratto con l'Inter. Tante volte è stato accostato alla Lazio. Poi c'è Prandelli: l’ex ct sembra un sogno per costi e staff corposo. Ma ha tanta voglia di rigettarsi nella mischia come Mazzarri. Ha ancora più prestigio Marcello Lippi, ma non appare intenzionato a rientrare nel giro. A dicembre Lotito pensava a Guidolin nel caso di esonero di Pioli, può essere ancora un’opzione qualora lasciasse la Premier. Occhio a Ventura il cui nome gira da diverse settimane: non è chiaro se resterà al Torino. Difficile convincere Unai Emery, guadagna 4,5 milioni di euro come tecnico del Siviglia. Più abbordabile l’italiano Gianni De Biasi, ct dell’Albania, ma non sembra al momento essere nei pensieri della società.
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