Autore Topic: Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)  (Letto 141963 volte)

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Offline SAV

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #360 : Martedì 17 Maggio 2016, 16:34:40 »
nel 2012/2013 e 2014/2015 le mmerde sono ad un solo punto sopra di noi.

E soprattutto nel 2012/13 saranno finite un punto sopra, ma gli abbiamo sbattuto la coppia in faccia.
Credo che le merde avrebbero fatto volentieri a cambio... :D

Zapruder

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #361 : Martedì 17 Maggio 2016, 17:12:41 »
Intanto ti ho preparato una bella tabellina con l'incidenza degli ingaggi su ricavi sugli ultimi cinque esercizi, da cui si vede che noi siamo molto parsimoniosi (viaggiamo tra il 42 e il 59%) mentre loro sono "scriteriati" (viaggiano tra il 74 e l'89%).
Mi colpisce molto il progressivo impoverimeto della loro rosa che li ha portati nell'ultimo triennio due secondi posti e un terzo posto. La cosa mi rasserena percHé se si fosse verificato un progressivo arricchimento della loro rosa a ques'ora avremmo dovuto chiedere asilo politico in Svizzera.
Che cosa sarà di loro - se un top club europeo o meno - è abbastanza privo di interesse, specie per noi. Darei un'occhiata ai loro recenti risultati sportivi, maturati - per combinazione - a partire dal 27 maggio 2013.



Quelle percentuali di ricavi spesi per gli ingaggi (finalmente si discute sui numeri) sono insostenibili sul lungo termine. Hanno prodotto due secondi e un terzo posto? Sì, ma niente in bacheca e mai hanno lottato per il titolo. Ti svelo un segreto: la fase di avvicinamento alla vittoria ha senso se prima o poi si vince: l'attesa di Godot pare invece essere il tema unico in casa romanista.

Zapruder

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #362 : Martedì 17 Maggio 2016, 17:26:26 »
Curioso anche il fatto che i ricavi medi dei cugini stupidi, ormai padroni incontrastati di Roma e con 238 milioni di simpatizzanti nel mondooooooooo! (in attesa delle scuole, anzi delle squole calcio in Florida e dooooooo stadio che ha fatto tremare le vene e i polsi dei lazialetti da vasca da bagno qualche anno fa), ammontino in media solo al 33% in più dei nostri, nell'ultimo lustro.

Non so spiegare perché ma le spese per ingaggi da parte dell'as mi sembrano chiaramente drogate, situazione che mi ricorda un po' il periodo di transizione tra Cragnotti e Lotito. E' solo una sensazione ma ho idea che gli ammeregani potrebbero passare la mano, da qui a non molto. E che un ridimensionamento tecnico potrebbe essere alle porte: perché quel rapporto ingaggi/ricavi mi sembra veramente fuori da ogni logica di sostenibilità.

E in tutto questo frattempo non hanno vinto nulla. Zero, nada, nisba. E dire "sì ma si preparano a farlo" per un decennio di seguito dopo un po' sa di presa in giro, non di prospettiva. E un tifoso i secondi posti, senza bistecca al centro, se li dà in faccia.

Pomata

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #363 : Martedì 17 Maggio 2016, 23:10:17 »
Oltre alla coppa, ovviamente ;D

Offline LaLazioMia

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #364 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 10:22:54 »
Comunque finire 26 punti sotto le mmerdacce è indecoroso e questo lo dobbiamo alla Societa'e a chi è stato seduto in panchina e a chi è sceso in campo.
Se poi è vero che le scelte di chi va in campo le fa l'allenatore , è altrettanto vero che chi ha scelto l'allenatore deve assumersi la maggior parte delle colpe.
E badate bene, io sono convinto che la rosa messa a disposizione dell'allenatore , anche includendo gli infortuni, non era poi cosi' sgangherata da finire a 26 lunghezze dalle mmerdacce e sotto al Sassuolo( solo per fare un esempio).
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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Online Davide

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #365 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 10:30:27 »
Comunque finire 26 punti sotto le mmerdacce è indecoroso e questo lo dobbiamo alla Societa'e a chi è stato seduto in panchina e a chi è sceso in campo.
Se poi è vero che le scelte di chi va in campo le fa l'allenatore , è altrettanto vero che chi ha scelto l'allenatore deve assumersi la maggior parte delle colpe.
E badate bene, io sono convinto che la rosa messa a disposizione dell'allenatore , anche includendo gli infortuni, non era poi cosi' sgangherata da finire a 26 lunghezze dalle mmerdacce e sotto al Sassuolo( solo per fare un esempio).
Siamo finiti sotto a tutte le squadre che spendono più di noi....mai come quest anno la classifica riflette i veri valori visti in campo.

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Offline AutumnLeaves

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #366 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 10:51:03 »
Molto interessante. Tra l'altro e' bene ricordare nel 2010/2011 e nel 2011/2012 siamo finiti sopra le mmerde, nel 2012/2013 e 2014/2015 le mmerde sono ad un solo punto sopra di noi.
Diciamo che nell'ultimo lustro gli anni orribilis sono il 2013/2014 e il 2015/2016.
180 punti nell'arco di questi 12 anni e tu parli degli unici due anni in cui siamo finiti sopra? Tra l'altro con un +3 e +6, mica 36. Gli anni horribilis sono tutti, perché 180 punti sotto nemmeno nei sogni bagnati der pupone.

Offline LaLazioMia

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #367 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 11:21:45 »
Siamo finiti sotto a tutte le squadre che spendono più di noi....mai come quest anno la classifica riflette i veri valori visti in campo.

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Non è vero siamo finiti anche sotto chi spende meno, come Fiorentina e Sassuolo e abbiamo rischiato di finire pure sotto al Chievo se non avesse fatto la comparsata contro le mmerde.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #368 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 11:26:58 »
180 punti nell'arco di questi 12 anni e tu parli degli unici due anni in cui siamo finiti sopra? Tra l'altro con un +3 e +6, mica 36. Gli anni horribilis sono tutti, perché 180 punti sotto nemmeno nei sogni bagnati der pupone.

Hai ragione, ma io avevo fatto solo una misera considerazione dell'ultimo lustro. Le mmerdacce comunque hanno vinto meno di noi e hanno avuto pure nacoppanfaccia che non è male. Quindi er pupone puo' stare tranquillo , che con quello che gli è stato permesso di spendere da banche e politica , comunque alla fine sempre zerutituli sono.
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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #369 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 11:42:02 »
Non è vero siamo finiti anche sotto chi spende meno, come Fiorentina e Sassuolo e abbiamo rischiato di finire pure sotto al Chievo se non avesse fatto la comparsata contro le mmerde.
Fiorentina e Sassuolo non hanno speso meno,tra giugno e gennaio...

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Offline fish_mark

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #370 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 12:25:55 »
Quelle percentuali di ricavi spesi per gli ingaggi (finalmente si discute sui numeri) sono insostenibili sul lungo termine. Hanno prodotto due secondi e un terzo posto? Sì, ma niente in bacheca e mai hanno lottato per il titolo. Ti svelo un segreto: la fase di avvicinamento alla vittoria ha senso se prima o poi si vince: l'attesa di Godot pare invece essere il tema unico in casa romanista.

si parla di un periodo particolare e lo si valuta in termini anche sportivi, che è poi il vero ambito di discussione: cosa spendi a fare i soldi se non per ricavare risultati sportivi?

Nel primo triennio 2011-13 vince Lotito su tutta la linea, oltre alla coppa Italia la Roma è fuori dalle coppe. Spende meno ma sicuramente meglio.
Nel secondo triennio 2014-16 vince Pallotta su tutta la linea, sempre nei primi tre, sempre in Champions e la Lazio che alterna due pessime stagioni a una da incorniciare.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline LaLazioMia

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #371 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 14:37:22 »
Fiorentina e Sassuolo non hanno speso meno,tra giugno e gennaio...

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Quanto spendi in una o due sessioni di mercato vuol dire poco, anche perchè vai di prestiti, dilazioni e paghero'. Cio' che conta è il monte ingaggi, e la Lazio ha speso e  spende piu' di Fiorentina e Sassuolo.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Pomata

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #372 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 14:53:06 »
si parla di un periodo particolare e lo si valuta in termini anche sportivi, che è poi il vero ambito di discussione: cosa spendi a fare i soldi se non per ricavare risultati sportivi?

Nel primo triennio 2011-13 vince Lotito su tutta la linea, oltre alla coppa Italia la Roma è fuori dalle coppe. Spende meno ma sicuramente meglio.
Nel secondo triennio 2014-16 vince Pallotta su tutta la linea, sempre nei primi tre, sempre in Champions e la Lazio che alterna due pessime stagioni a una da incorniciare.

Si chiama gioco del calcio, a volte fai bene a volte fai male. Ne più ne meno.

Offline fish_mark

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #373 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 14:56:42 »
Si chiama gioco del calcio, a volte fai bene a volte fai male. Ne più ne meno.

Ma dai! Quindi dici che se scrivo che la Roma di Palotta ha fatto meglio della Lazio di Lotito nell'ultimo triennio e che forse si potrebbe fare qualcosa di simile rischio di non passare per romanista?
Sarebbe un'interessante novità.
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Pomata

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #374 : Mercoledì 18 Maggio 2016, 15:47:34 »
Ma dai! Quindi dici che se scrivo che la Roma di Palotta ha fatto meglio della Lazio di Lotito nell'ultimo triennio e che forse si potrebbe fare qualcosa di simile rischio di non passare per romanista?
Sarebbe un'interessante novità.

Nel triennio anteriore ci siamo riusciti, il futuro è tutto da scrivere.

Offline Fabio70rm

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #375 : Venerdì 20 Maggio 2016, 09:12:00 »
Un articolo di ieri:

https://lalaziomia.wordpress.com/2016/05/19/lazio-a-defcon-2-quale-futuro/



LAZIO A DEFCON 2. QUALE FUTURO?

NAUFRAGIO – DefCon è un acronimo statunitense che letteralmente significa stato di difesa (Defense Condition) e specifica il grado di allerta delle forze armate U.S.A. L’allarme DefCon è stabilito dal presidente degli Stati Uniti e dai suoi collaboratori militari e comprende cinque gradi. Dopo il mesto finale di stagione biancoceleste, conclusa con la stesa dell’Olimpico da parte della Fiorentina e l’addio polemico a Miro Klose, adattando il termine al momento Lazio, si potrebbe tranquillamente affermare che la Lazio è passata a DefCon 2, ovvero allarme rosso (rischio elevatissimo): questo grado di allarme caratterizza lo stato di guerra, quando ogni dispositivo difensivo è ai massimi livelli. La stagione della Lazio è stata uno sgretolamento costante del castello di speranze costruito l’anno precedente. Quelli che erano considerati bastioni difficilmente rafforzabili, sono presto caduti sotto i devastanti colpi avversari, tanto poderosi quanto umilianti. I segnali emersi nelle amichevoli estive sono stati trascurati e la Lazio non si è presentata pronta agli impegni ufficiali, finendo surclassata dalla Juventus nella supercoppa italiana e travolta dal Bayer Leverkusen nel preliminare valido per l’accesso alla fase a gironi della Champions League. Sfumati subito due importanti obiettivi stagionali, la tolda biancoceleste ha imbarcato acqua, finendo travolta dalle ondate scatenate dal Napoli di Sarri e persino dal modesto Chievo, proseguendo nel suo naufragio fino ad incagliarsi sul quarto di finale in Europa League, umiliata dallo Sparta Praga. Un paio di isolate soddisfazioni non sono bastate a salvare dall’esonero il suo nocchiero, quel Pioli che nella prima metà dello scorso anno incantò l’Italia intera con un gioco tanto spumeggiante quanto redditizio. Al tecnico emiliano, al quale in verità erano state consegnate ben poche munizioni alla vigilia, è stato fatale il derby di ritorno, stravinto dalla Roma. Esonerato Pioli, la società ha offerto un periodo di praticantato a Simone Inzaghi, brillante tecnico della primavera, il quale ha portato a termine l’impegno senza infamia e senza lode, cogliendo quattro vittorie e tre sconfitte con 13 reti all’attivo e 10 al passivo. Il primo passo compiuto dal tecnico alla guida della Lazio è stato bocciare il mercato condotto dalla società in estate: valutata la necessità di recuperare palloni a centrocampo, Inzaghi ha messo fuori Milinkovic-Savic e dentro Onazi, da tempo ai margini con Pioli. Il mister ha inoltre tentato di irrobustire quella che alla fine è risultata la 13^ (!) difesa del campionato giocando alle tre carte (Bisevac, Hoedt e Gentiletti) con tre profili di difensori che hanno dimostrato di non farne uno. Il fallimento è stato certificato dalla bordata di fischi che ha investito il presidente Lotito durante la premiazione di Klose nell’ultimo impegno con la Lazio, consegnando alla storia l’ennesima dimostrazione di un rapporto mai sbocciato.

PASSIONE – Lotito non credo piaccia a più di una decina di persone nell’universo biancoceleste, considerando anche i dipendenti più stretti da lui nominati e il parentado. Tuttavia è il presidente della Lazio e bisogna dare a Claudio ciò che è suo. La sua altalenante gestione ha prodotto l’evoluzione di figure particolari tra i tifosi laziali: c’è quello obiettivo, aperto ad ogni possibile mediazione in nome della ragione, quello che tifa solo la maglia, come se un indumento, per quanto nobile, potesse correre su un campo di calcio senza nessuno che lo indossi. C’è il pretoriano che difende a spada tratta il presidente perché senza il suo avvento chissà in quali mani sarebbe finita ed allontana qualsiasi polemica per il terrore di ripiombare nel caos. Poi c’è il detrattore a prescindere, il quale accusa Lotito anche per l’anidride carbonica che emette durante la respirazione. Siccome tornare poveri dopo aver vissuto da ricchi non piace a nessuno, questa categoria di tifosi considera poco esaltante la tranquillità finanziaria che ha caratterizzato fino ad oggi la gestione Lotito se paragonata a quella scintillante dell’era Cragnotti. In fondo, nell’ultimo decennio, osservano i pretoriani, la Lazio, superato il periodo di assestamento successivo alla concreta possibilità di fallimento, ha vinto persino tre trofei, pur osservando una politica di austerity. Bene, direbbe un osservatore esterno. Sebbene stritolata dall’Inter tricampione, dalla Juventus pigliatutto nell’ultimo lustro e dalla prepotente ascesa del Napoli, la Lazio lotitiana (non è un insulto) è stata capace di ritagliarsi discreti spazi di notorietà, vincendo in definitiva come il Napoli sopra citato. Sempre il solito osservatore direbbe: benone, allora qual è il problema? Il problema è che la Lazio di Lotito non ha seguito alcun percorso logico di crescita: partita in emergenza assoluta, ha intrapreso una politica incentrata sull’autofinanziamento livellato, caratterizzato da inusitate formule di pagamento dei calciatori poi adottate da tutti, senza mai provare ad alzare l’asticella, trascurando le occasioni di crescita che stagioni positive le offrivano. Mai un briciolo di passione ad esclusione di qualche avventato proclama seguente agli isolati successi e zero ammissioni di responsabilità di fronte agli errori, solo freddo calcolo. Ovviamente, in un mondo il cui principale motore è la passione dei tifosi, una politica del genere, anche se attuata alla perfezione (e non è questo il caso), non suscita molti entusiasmi. Ad ogni latitudine infatti, il tifoso ama sognare e quello della Lazio spesso lo ha fatto quando non c’erano neanche le premesse per farlo, esprimendo, talvolta con spunti polemici, una passione incrollabile. Il laziale è sempre stato un tifoso divertente quanto realista, con pochi punti cardine nella sua storia secolare, affogato nell’odio sportivo per la controparte capitolina, quella Roma così accreditata tra i media nonostante un albo d’oro non propriamente da big. A differenza dei “cugini”, ai quali piace pensare di essere ai massimi livelli planetari, il tifoso biancoceleste, proprio perché la sua storia è stata avara di vittorie, crede fermamente nell’identità e si aggrappa a chiunque possa esaltarla: da Chinaglia a Giordano, da Fiorini a Signori fino a Di Canio, il laziale idealizza chi lo ha fatto gioire durante la sua esistenza travagliata.

REALTA’ – Per questo, Lotito non ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. Per non aver saputo cogliere le sfumature dell’anima biancoceleste. Il presidente parla di “solide realtà” quando i tifosi ricordano con incredibile affetto un centravanti sgraziato e guascone o un inglese alcolizzato, matto come un cavallo, divertente come pochi. Oggi sbarcano a Formello giocatori “coesi” e “moralizzati”, dalle poche parole stereotipate e zero conoscenza del pianeta Lazio. Siccome senza grandi valori tecnici e consapevolezza di chi si è di strada se ne fa poca, ecco che lentamente l’ambiente Lazio si è staccato dalla realtà proposta da Lotito, celebrando la lazialità in manifestazioni diverse da quelle tipicamente agonistiche. La società ha sperato di incontrare i tifosi con qualche trovata azzeccata, come riproporre maglie storiche o far volare un’aquila prima delle partite, ma esse sono risultate insufficienti a sancire la pace tra la maggioranza dei i tifosi e la società. Anche il rapporto con i media soffre della grande difficoltà comunicativa della Lazio. La società si sente evidentemente assediata dal sistema mediatico e non fa nulla per uscire dal guscio: il calciomercato è condotto con riunioni fiume, sovente notturne, così segrete da far invidia persino ai carbonari. Ad ogni illazione corrisponde una reazione di carattere giudiziario, i giocatori sono invisibili, a parte qualcuno la cui immagine è finita sui biglietti dei mezzi pubblici più per par condicio che per reale interesse nella promozione del marchio Lazio. Nessun “main sponsor” spicca sulle maglie biancocelesti se non in sporadiche occasioni. I pretoriani salutano l’isolamento, soddisfatti dal gioco dell’oca al quale, nonostante le promesse, partecipano da anni, mentre i detrattori sono lividi di rabbia nell’assistere al ridimensionamento della propria passione. Così, mentre in casa Lazio si lascia andare, senza troppi patemi, un campione silenzioso come Klose, sulla sponda opposta del Tevere si chiede a gran voce la conferma di Totti, nonostante una media realizzativa ben inferiore a quella del tedesco nell’ultimo quinquennio. In questi giorni, centinaia di notizie filtrano dai rubinetti mediatici, sempre aperti nell’erogare informazioni vere o fasulle sui movimenti di mercato. Tare e Calveri setacciano l’Europa a caccia di prospetti “moralizzati” da inserire in un “progetto” intuibile solo da chi possieda facoltà medianiche, mentre, per dirne una, il Torino ritrova la sua casa grazie al presidente Cairo ed ai contributi regionali. Tuttavia il Piemonte è lontano e qua siamo a Roma. Nella capitale che il buon Totti reputa pronta ad ospitare le Olimpiadi, il Flaminio marcisce lentamente, abbandonato dalle istituzioni e dagli antichi inquilini. A DefCon 2, il pericolo è reale e si sta attuando in questo momento. Di solito il presidente fa un discorso alla nazione, spiega quali saranno le azioni che intraprenderà per fronteggiare le criticità, rassicurando la popolazione e preparandola a ciò che verrà. Nella Lazio non accade: Lotito prosegue per la sua strada, i tifosi sono divisi e disertano lo stadio, il piatto piange. Come si esce dall’impasse?

Francesco Di Cicco


Al di là delle considerazioni direi che fotografa forse bene il momento che stiamo vivendo nell'immaginario collettivo del tifo...che ne dite?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Zapruder

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #376 : Venerdì 20 Maggio 2016, 09:15:23 »
Ma dai! Quindi dici che se scrivo che la Roma di Palotta ha fatto meglio della Lazio di Lotito nell'ultimo triennio e che forse si potrebbe fare qualcosa di simile rischio di non passare per romanista?
Sarebbe un'interessante novità.

Non certo spingendo gli ingaggi fino a eguagliare quasi i ricavi.

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #377 : Venerdì 20 Maggio 2016, 09:49:52 »

Al di là delle considerazioni direi che fotografa forse bene il momento che stiamo vivendo nell'immaginario collettivo del tifo...che ne dite?

Direi che ci siamo.
Interessante la raffigurazione del pretoriano. Riutilizzabile al posto dell'ormai stantio lotitiano.
Il passaggio dal nostro defcon 2 al loro  defecon 1 è 'n'attimo.
Certo è che o decide di darsi una mossa, o l'impasse si trasforma in disaster.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

sweeper77

Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #378 : Venerdì 20 Maggio 2016, 11:07:59 »
fotografia molto pertinente fabio, anche sui rischi in corso.
Vedremo, di certo le "idee chiare" non mi sembra ci siano al momento, come discorsi alla nazione.

Offline LaLazioMia

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Re:Lotito: pregi e difetti (dal punto di vista del tifoso biancoceleste)
« Risposta #379 : Venerdì 20 Maggio 2016, 11:24:32 »
C’è il pretoriano che difende a spada tratta il presidente perché senza il suo avvento chissà in quali mani sarebbe finita ed allontana qualsiasi polemica per il terrore di ripiombare nel caos. Poi c’è il detrattore a prescindere, il quale accusa Lotito anche per l’anidride carbonica che emette durante la respirazione.

Il problema che , come detto nell'articolo , di pretoriani ormai ce ne saranno una decina( tra questi Galasso) e quindi il loro potere di incidere sul resto della tifoseria non c'è mai stato ed  è assolutamente nullo.
I detrattori a prescindere ( nati in coincidenza con i tagli di privilegi e prebende a pochi mesi dall'insediamento del gestore)sono invece sempre piu' numerosi  e il proselitismo tra la tifoseria e' sempre piu' numeroso ( del resto l'antipatia fisica suscitata da lotito unita alle opposte azioni delle mmerdacce aiuta).
Il problema è che tutto questo implica il rischio di buttare con l'acqua sporca pure il bambino, che in questo caso e' una anziana signora di nome SS LAZIO.

Per tutto questo o la Società cambia registro immediatamente o ormai il bambino sta cadendo nella mondezza.
Alternative a Lotito ? neanche in lontananza e non sara' certo la defezione allo stadio o le manifestazioni reloaded a risolvere il problema. Problema aggravato da questa situazione in cui nessun magnate, sia pure poco intelligente e masochista si avvicina a questa Societa' e a questa piazza.
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