Autore Topic: Il 25 aprile e la solidarietà europea  (Letto 10176 volte)

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Offline DinoRaggio

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Il 25 aprile e la solidarietà europea
« : Lunedì 25 Aprile 2016, 06:56:42 »
Fra le principali notizie di oggi, leggo le commemorazioni per l'Anniversario della Liberazione, simbolo anche della fine del più lacerante e letale conflitto che l'Europa ed il Mondo hanno sofferto. Eppure da quel conflitto nacque un nuovo sentimento, quello di una consapevolezza che solo una solidarietà fra gli stati europei (molti dei quali devastati dalle bombe) avrebbe evitato un'altra guerra. "Mai Più". Grandi uomini politici collaborarono alla nascita della Comunità. I soldi del Piano Marshall e l'abolizione dei dazi doganali, insieme alla volontà di ricostruzione dalle macerie, diedero all'Europa un periodo di benessere e pace, fino ad arrivare all'accordo di Schengen del 1985 / 1990 che in pratica trasformava la Comunità Europea in un unico grande Stato. Certo, illudersi che questo sarebbe sfociato in una sorta di Stati Uniti d'Europa era utopico, troppa è la storia dietro ogni singolo Stato europo per potersi unire politicamente. Tuttavia, l'abolizione delle barriere doganali, il libero transito all'interno dell'Unione, era qualcosa di impensabile quarant'anni prima, quando quegli stessi confini risuonavano di sinistri boati di bombe e cannoni.

La seconda notizia viene dall'Austria, che sta per costruire un muro al Brennero, nonostante le proteste, anche accese, di molti manifestanti. Alle elezioni presidenziali, il candidato che ha ottenuto più voti è Norbert Hofer, del Partito della Libertà di estrema destra, favorevole alla chiusura delle frontiere ed anti-immigrati. E in altri Stati dell'Unione, echeggiano questi stessi sentimenti (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca per fare alcuni esempi). E' come se questi Stati si richiudessero a riccio, decretando la fine di quel sentimento di solidarietà che alla fine della guerra ispirò la creazione della futura Unione. Che diventerà l'Europa fra dieci anni se si continuerà così? C'è davvero il pericolo che si ritorni alla situazione di 80 anni fa?

Buon 25 aprile a tutti.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

CP 4.0

Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #1 : Lunedì 25 Aprile 2016, 08:29:58 »
e perche' 80 anni?

Joerg Haider fu eletto una 15cina di anni fa e la democratica EU sanziono' il paese dove si svolsero le elezioni.

Offline DinoRaggio

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #2 : Lunedì 25 Aprile 2016, 08:54:07 »
Il punto è proprio questo. 15 anni fa l'Austria fu sanzionata. 80 anni fa, la maggior parte degli Stati europei erano governati da regimi autoritari, per non dire totalitari, ognuno chiuso nella propria recinzione, anzi, con lo sguardo (predatorio) rivolto al cortile altrui.

La seconda guerra mondiale è stato un conflitto che ha dato alla maggior parte degli Stati europei (ad un prezzo esosissimo), un governo democratico e la caduta delle recinzioni. Oggi si parla di Grexit e Brexit, prossimamente si potrebbe parlare di Frexit, Spexit e, perché no, di Itexit, Gerexit e via "-exitando". Insomma, un gigantesco effetto dòmino che rialzerebbe le antiche recinzioni, ognuno per conto suo, magari anche con governi tipo quelli attuali di Ungheria e Polonia, ultranazionalisti. Un salto indietro di 80 anni, appunto.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Frusta

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #3 : Lunedì 25 Aprile 2016, 09:18:50 »
Viviamo in un paese eterodiretto ed abbiamo un governo collaborazionista, più che festeggiato il 25 aprile andrebbe commemorato.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #4 : Lunedì 25 Aprile 2016, 10:20:57 »
Dino, 80 anni fa erano ben altri tempi. si era all'indomani del '29, 20 anni dalla prima guerra, il nazionalismo era ancora in auge ed il concetto di razzismo come lo conosciamo oggi non era stato ancora sviluppato.

non c'erano le ricchezze nel mondo occidentale che ci sono oggi, ne il tipo di popolazione multietnica che c'e' oggi.

l'idea che sorga qualche stato sul modello nazista del 3o reich di Hitler e' qualcosa di completamente anacronistico.

i pericoli di oggi sono ben altri e sono insiti in ben altri aspetti della nostra vita, aspetti di cui spesso si preferisce non rendersene conto (di cui si e' gia' ampiamente discusso a mio avviso qui http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,21928.0.html)

se dobbiamo preoccuparci della democrazia del domani e' per un mondo occidentale che '...will not apologize for our way of life, nor will we waver in its defense. ...'

Offline DinoRaggio

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #5 : Lunedì 25 Aprile 2016, 11:38:28 »
Ho fatto l'esempio degli 80 anni per indicare un'Europa ancora divisa e con gli Stati che si guardavano molto in cagnesco l'uno con l'altro, e con molti governi poco democratici. Sono d'accordo con te che una forma di totalitarismo così violentemente razzista ed anti-democratica come il nazismo sia anacronistica, se non altro perché appunto non ci sono più le condizioni di profondo razzismo e nazionalismo che c'erano all'epoca, basti leggere qualcosa sulla Conferenza di Berlino e le motivazioni con le quali gli Stati europei si spartirono l'Africa cinquant'anni prima, per tacere di Nietszche e della deriva presa dalla degenerazione delle idee romantiche sul concetto di Patria.

Mi ha fatto riflettere molto l'eco di queste due notizie, molto in contrasto fra di loro. Nel 25 aprile vedo anche la nascita dell'Europa odierna (o almeno quella fino a qualche mese fa), quella nella quale si può circolare liberamente senza passaporti vari, quella della moneta unica da Rovaniemi a Faro in Algarve, quell'Unione ideale sognata e pensata sulle macerie della seconda guerra mondiale. E poi, accanto, la notizia sull'esito delle elezioni presidenziali austriache, con la vittoria (per ora, in attesa del ballottaggio) di un candidato che credo sia in esatta antitesi con quegl'ideali. E mi sono chiesto se anche l'Austria non si orienti verso la politica ultranazionalista ed anti-immigrazione di altri Stati ad essa vicini quali, appunto, Ungheria e Polonia. E' una tendenza? E che cosa succederà man mano che questa ondata migratoria continuerà?

Una ventina di anni fa si parlava di "Fortezza Europa", un insieme di Stati mediamente ricchi e benestanti, chiusi nel loro benessere da mura altissime. Queste mura si stanno sgretolando sotto la spinta di migliaia di persone che vogliono far parte di questo benessere, a loro negato nel Paese d'origine. Anzi, se si sgretolano le mura esterne della Fortezza, di nuove ne sorgono al suo interno. Nel titolo di questo topic parlavo di solidarietà europea, sia verso questi immigrati, ma soprattutto all'interno dell'Unione stessa. Se queste mura interne che stanno sorgendo non siano un sintomo della fine dell'Unione e di una rinascita degli egoismi nazionali, forse mai sopiti del tutto.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Arch

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #6 : Lunedì 25 Aprile 2016, 11:48:13 »
Bella Ciao a tutti quelli che ancora credono nei valori della Resistenza.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #7 : Lunedì 25 Aprile 2016, 12:11:47 »
W l'Italia libera, w la Resistenza, onore e gloria a patrioti!
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Er Matador

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #8 : Lunedì 25 Aprile 2016, 15:08:47 »
La domanda posta da DinoRaggio ricalca uno schema, per così dire, ideologicamente fondante: il mondo uscito dal 1945 come garante di armonia, pace e sviluppo, gli Stati nazionali come simbolo della ringhiosa chiusura che aveva portato alla catastrofe.
Qualunque cosa se ne pensi, è urgente sottolineare come tale polarità risulti oggettivamente invertita.
I poteri sovranazionali, che hanno rottamato gli Stati, ci stanno portando a testa bassa e a tutti i costi verso la Terza Guerra Mondiale (cfr. Siria).
Un conflitto così distruttivo, dati gli armamenti a disposizione, da materializzare la profezia di Einstein: una Quarta Guerra Mondiale combattuta con pietre e bastoni.
Una feroce rinazionalizzazione politico-economica (cfr. Putin), con gli Stati e il diritto internazionale a (ri)ordinare il pianeta, è l'unica alternativa verosimile a questa folle corsa verso il burrone.

Quanto alla ricorrenza odierna, i commemorati volevano semplicemente un'Italia del tutto destatualizzata e priva di sovranità, con gli Italiani infilati a forza in un gulag sovranazionale e il loro partito a spadroneggiare come luogotenente.
L'Italia di Napolitano è la realizzazione di questo progetto.
Curiosamente, stanno riuscendo da neoliberisti laddove avevano fallito da comunisti: per parafrasare Curzio Malaparte, vincendo coi nemici (di un tempo) la guerra che avevano già perso con gli amici.
Ma la sostanza, vale a dire annientamento metodico di Stati e popoli e ruberia epocale di ricchezza privata, è la stessa.

Offline Arch

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #9 : Lunedì 25 Aprile 2016, 15:42:01 »
Sotto una sintassi perfetta e un registro piacevole, con termini scelti con cura e che denotano buoni studi e letture non banali, si cela una visione della storia puerile, semplicistica, di comodo, acritica. Le affermazioni assumono valori assiomatici e pertanto indiscutibili, ma sono viziati nei contenuti da presupposti errati. Difficile argomentare con i demagoghi, sia pur còlti.
W la Resistenza.


Un fascista e dieci qualunquisti fanno undici fascisti (cit. Don Milani).

Offline chemist

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #10 : Lunedì 25 Aprile 2016, 16:31:39 »
E' possibile evitare di commentare politicamente la commemorazione della liberazione dal nazifascismo? Cerchiamo di rimanere in tema alla domanda di dinoraggio, grazie.

Offline Arch

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #11 : Lunedì 25 Aprile 2016, 16:59:02 »
Non penso di aver cominciato io, però la moderazione ha ragione e pertanto, nello specifico, chiedo scusa.

Offline Er Matador

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #12 : Lunedì 25 Aprile 2016, 17:09:05 »
Nella prima parte credo di aver risposto alla domanda di DinoRaggio.
Per quanto eccede l'argomento del topic mi scuso anch'io con la moderazione.

Offline chemist

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #13 : Lunedì 25 Aprile 2016, 17:19:55 »
La mia nota era diretta a tutti e 3 ovviamente. Grazie.

Offline Frusta

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #14 : Lunedì 25 Aprile 2016, 22:29:24 »
La domanda posta da DinoRaggio ricalca uno schema, per così dire, ideologicamente fondante: il mondo uscito dal 1945 come garante di armonia, pace e sviluppo, gli Stati nazionali come simbolo della ringhiosa chiusura che aveva portato alla catastrofe.
Qualunque cosa se ne pensi, è urgente sottolineare come tale polarità risulti oggettivamente invertita.
I poteri sovranazionali, che hanno rottamato gli Stati, ci stanno portando a testa bassa e a tutti i costi verso la Terza Guerra Mondiale (cfr. Siria).
Un conflitto così distruttivo, dati gli armamenti a disposizione, da materializzare la profezia di Einstein: una Quarta Guerra Mondiale combattuta con pietre e bastoni.
Una feroce rinazionalizzazione politico-economica (cfr. Putin), con gli Stati e il diritto internazionale a (ri)ordinare il pianeta, è l'unica alternativa verosimile a questa folle corsa verso il burrone.
Ok, omettiamo pure la seconda parte del discorso per non mandare il topic in rissa, ma in quella che riporto ci vedo l'unica risposta possibile, e soprattutto sensata, alla domanda di DinoRaggio. Che ripeto:
...E' come se questi Stati si richiudessero a riccio, decretando la fine di quel sentimento di solidarietà che alla fine della guerra ispirò la creazione della futura Unione. Che diventerà l'Europa fra dieci anni se si continuerà così? C'è davvero il pericolo che si ritorni alla situazione di 80 anni fa?
Ed a cui rispondo facendogli notare che purtroppo la sua domanda parte da un presupposto sbagliato, e cioè che questa Europa (possiamo parlarne di "questa" Europa, se vuoi) sia il frutto del sentimento di solidarietà a cui si riferisce.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #15 : Martedì 26 Aprile 2016, 06:27:51 »
le chiavi di lettura alla domanda di Dino sono molteplici.

io sono dell'avviso che l'Unione intendeva essere un polo alternativo agli USA, soprattutto economico, nell'interno dell'economia occidentale.

tra gli anni 80, in cui era necessario far saltare il muro, e i 90 in cui l'amministrazione Clinton ha creduto nella necessita' di avere un'alternativa economica alla propria, e durante entrambe le decadi grazie anche alle riserve petrolifere dei mari del nord, l'Unione ha potuto proliferare.

con il cambio di guradia in USA 15 anni fa, oltre alle crisi energetiche, che ha portato ad uno scontro, i tempi di SuperMario e le tariffe import, e l'assalto all'Iraq prossimo fornitore di petrolio alla Francia, ed il depauperamento delle riserve dei mari del nord, l'Unione ha lentamente perso forza.

tale indebolimento ha dato forza ai movimenti anti-Europei.

con la caduta del muro si e' anche buttato giu' il concetto di ideologia politica, decretando in una certa maniera la sconfitta del pensiero marxista, ed ecco che cio' che rimane e' una deriva estremista che indossa in genere i panni della cosidetta destra.

cosa accadra' nei prossimi 10 anni sara' determinato dal progresso delle singole economie e dall'assestamento del controllo delle fonti energetiche.

socuramente l'europa non sara' quella di prima, ne quella di 80 anni fa, ne quella che si era immaginato potesse essere dai tempi di Napoleone.

ma fra 3 anni festeggeremo il 50esimo dal Balzo dell'Umanita', che non e' mai avvenuto. ci sara' molta carne al fuoco dell'analisi di cosa ci ha portato il 20esimo secolo.

Offline DinoRaggio

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #16 : Martedì 26 Aprile 2016, 08:10:53 »
Be', io il focus dell'obbiettivo lo centravo soprattutto su due momenti che ritengo in netto contrasto fra di loro. Dopoguerra: Europa sotto le macerie, condizioni economiche disastrose, voglia di ricostruire tutto, mancanza del denaro necessario. Mancanza di denaro in Europa che indirettamente colpiva anche gli Stati Uniti, che vedevano nell'Europa un grande mercato da sfruttare, nonché un posto ideale e fidato dove mettere i missili antisovietici. Il Piano Marshall non era solo un generoso aiuto finanziario, ma una maniera per, come dire, fidelizzare (si direbbe oggi) l'Europa occidentale. Infatti De Gasperi appena tornato dagli USA nel 1947, la prima cosa che fece fu quella di estromettere comunisti e socialisti dal governo, ma questa è un'altra storia.

Quello che m'importa è soprattutto centrare il discorso sul sentimento che c'era in Europa subito dopo la seconda guerra mondiale, quel sentimento di "Mai più". Un sentimento di voglia di pace, voglia anche di superare tutti insieme quella devastazione e quella povertà. Fu una gran fortuna che a capo dei principali Stati europei furono degli uomini politici come De Gasperi, Adenauer e Schumann. La CECA nacque anche per metterein comune le produzioni di carbone e acciaio fra i sei Stati che fondarono il primo nucleo dell'Unione. Un sentimento di solidarietà, appunto.

L'altro focus è su quello che sta succedendo all'Unione di questi tempi. Si rialzano muri, si minacciano uscite dall'Unione, si eleggono politici deciamente contrari a quel sentimento che animava i loro succitati predecessori.

Che fine ha, dunque, fatto quel sentimento di solidarietà? Era un sentimento momentaneo, vista la situazione dell'Europa di allora? E' un sentimento che esiste ancora ma prevalgono gli egoismi nazionali? E come sarà l'Europa fra 10 / 20 anni? Ritorneremo a singoli Stati con dazi doganali e ognuno rinchiuso nel proprio orticello?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline BobLovati

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #17 : Martedì 26 Aprile 2016, 10:04:04 »
io credo che la differenza fra essere nati quando il 25 aprile era una data importante ed essere nati 30-40 anni fa abbia scavato un solco inesorabilmente non colmabile fra generazioni, nel nostro Paese.

Io sono felicissimo di essere nella "parte vecchia" della divisione
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

CP 4.0

Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #18 : Martedì 26 Aprile 2016, 10:20:05 »
scusami dino ma hai a ,io avviso. una visione un po' romantica ed inaccurata del periodo. non tanto perche' alla fine ci si scannava comunque, e per certi versi lo si faceva, ma soprattutto per quello che dice Bob.

nel 45 chi aveva 35 aveva appena vissuto due delle piu' atroci guerre l'Europa ed il mondo abbiano visto, atrocita' frutto soprattutto della tecnologia avanzata tanto da chiudere la seconda con due bombe che riverberarono fino agli anni 80, con film come Wargames ed il giorno dopo, come deterrente per una terza guerra.

oggi chi ha 35 anni ha visto quello che hanno passato le televisioni delle guerre in Iraq o in Afghanistan.

negli anni 50 si era ancora all'inizio dell'era petrolifera, che ha permesso il gran benessere di cui oggi godiamo, tanto che alla sola parola riduzione di consumi energetici si reagisce con la paura del ritorno alle caverne.

oggi, appunto, se non stiamo alla fine, sicuramente abbiamo passato il picco.

ovvio quindi che si 'dimentichino' certe cose e si abbiano diverse necessita' 'Maslowiane' per cui il passato sia ormai ...passato.

come e' anacronistico pensare che si ritorni ad 80 anni fa, lo e' altrettanto pensare che si rimanga a quando il 25 aprile fu istituito.

Offline Fabio70rm

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Re:Il 25 aprile e la solidarietà europea
« Risposta #19 : Martedì 26 Aprile 2016, 10:55:42 »
Credo che la crisi economica che attanaglia Italia e UE è la principale causa di tanti sentimenti anti immigrati e contro politiche europee di integrazione.

Dimenticando che spesso le guerre nel vicino oriente e nel nord africa le abbiamo pagate e sovvenzionate noi.

Oggi, con una crescita demografica prossima allo zero, con poco lavoro, disoccupazione e crisi economica, l'europeo vede con diffidenza il profugo o l'immigrato che arriva nel suo paese proveniente da una realtà di guerra e/o povertà che spesso ha creato lo stesso paese europeo o gli stati uniti.

D'altronde se si vuole cambiare un cellulare all'anno o farsi le peggio vacanze, qualcuno dovrà pagare il conto.

I paesi sottosviluppati sono una miniera d'oro di manodopera a basso mercato, e per tenerli buoni dal punto di vista civile ci sono guerre e povertà organizzate ad hoc.

Discorso molto complesso che meriterebbe approfondimenti maggiori, ma ora non ho molto tempo.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!