Anche nel 1978, quando si aggiudicò - unico italiano a farlo - il Super Prestige Pernod, classifica a punti d'antan (secondo nel 1977, terzo nel 1975 e 1980).
Dai su, il Super Prestige Pernod...
Si parla di rivalità, e dopo l'entrata in scena di Saronni, Moser non ha vinto quasi più nulla al cospetto del Beppe. Nel mio immaginario personale è quello che, soprattutto, si accontentava di vederlo perdere. Sentimento reciproco tra i due a quanto pare, con due lievi differenze: Saronni spesso vinceva; Saronni non aveva certo il potere sulle "carovane" di Moser. Così, se uno poteva sfruttare (e lo faceva) la sua squadra per contrastare il rivale, l'altro metteva in campo mezzi e mezzucci di ogni tipo. Il Mondiale su strada del '78 già puzza parecchio in questo senso, quello di Praga dell'81 ancora grida vendetta. Vinto quest'ultimo, a proposito di doping, dallo strapippato reo confesso Maertens dopo una volata "preparata" dal simpatico Baronchelli. Più leale il comportamento di Moser l'anno successivo, va detto, quando il passare del tempo aveva delineato ormai senza discussione le gerarchie tra i due.
Ho scoperto, e con sincero dispiacere, che il record dell'ora dell'84 è stato annullato nel 2000, perché conseguito con le ruote lenticolari. A parte l'assurdità di una decisione presa a 16 anni di distanza, si può riflettere su quanto certe evoluzioni fossero, per l'epoca, innovative. Anche troppo... Io sulla carriera moseriana post-Conconi, da tifoso, farei calare il silenzio.