Autore Topic: La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno  (Letto 171031 volte)

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Offline Skorpius

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #520 : Giovedì 21 Aprile 2016, 11:56:42 »

Del resto abbiamo riempito fino all'inverosimile lo stadio per uno scudetto ma anche per uno spareggio salvezza, dalla serie C. Non per la formidabile volata per l'ottavo posto.

Esatto è questa la differenza.
TUTTE le squadre riempiono lo stadio per uno scudetto o per uno spareggio salvezza (ingiusto, non frutto della forza della squadra).. ripeto TUTTE.

D'altro canto ci siamo macchiati in periodi cragnotteschi di vuoti impensabili dati i risultati.. se vogliamo proprio guardare la nostra storia e quella dei "botteghini" laziali sono più fragorose le sorprese negative (tipo gli abbonati post scudetto) che gli scontati pienoni
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Skorpius

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #521 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:06:46 »
E' molto interessante per esempio scorrere la storia del Manchester City dal 98 al 2008.. un vero calvario di sofferenza per una squadra da bacino enorme (alla faccia del fatto che con gli intrioti TV non puoi soffrire se sei tra le prime)... ma la vera differenza con la lazio la fanno le presenze allo stadio.

Basta saperlo.. a credersi speciali sono buoni tutti.. poi quando si vedono le tifoserie speciali sul serio non si capisce bene come mai riescono ad ottenere più di noi
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Offline AutumnLeaves

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #522 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:11:32 »
La gente per 10 anni ha popolato lo stadio, con alti e bassi come per tutte le altre tifoserie italiane. All'undicesimo si è definitivamente rotta er cazzo. Io ero a Lazio-Empoli, potevamo contarci in distinti sud-est. Si sentivano tre bambini che cantavano romammerda dal basso del settore e penso che li sentisse anche Inzaghi in panca.
Stadio muto. Eppure leggo critiche nei confronti di chi non va più. Ma non mi pare che quelli che vanno abbiano un comportamento troppo diverso di quando sono sul divano in pantofole.
I tempi del tifoso con la sveja al collo stanno per esaurirsi. E' un dato di fatto, come quello che 30 anni fa non esistevano i cellulari. Le cose cambiano.
Utilizzare la scusa del catetere e dei capipopolo è un alibi per giustificare chi è il primo responsabile.

Offline BobLovati

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #523 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:16:47 »
Parole di un mio conoscente, imprenditore di successo, anche all'estero:
Pensare di acquistare oggi la Lazio è da folli, solo un supersfegatato tifoso penserebbe di farlo, ma forse pure lui vacillerebbe quando si inizierebbe a valutare i pro ed i contro, e non tanto per l'impegno economico, l'investimento sarebbe anche affascinante, è un club dalla storia molto intrigante, club della capitale d'Italia e con un notevole appeal anche al di fuori dai confini. Di positivo c'è che grazie alla gestione di Lotito, da qual che si racconta, troverebbe conti in ordine e nessun tipo di sorpresa, una società sana, e per l'appunto il fascino del club e della città; ma i contro superano i pro:
- innanzitutto, per quanto può sembrare assurdo, è più facile acquisire un club molto indebitato, perché l'esborso cash è cmq minore, in quanto l'accollo del debito rientrerebbe nella valutazione della somma d'acquisto, con il vantaggio che il debito puoi programmarlo con un istituto bancario che poi farebbe da intermediario all'acquisizione del club stesso, nel caso della Lazio, essendo un club senza grossi debiti a carico, l'acquisizione dovrebbe avvenire mediante somma cash da dare all'attuale presidente, poi ci sono i fattori ambientali, tutti molto contro, che dopo la gestione Lotito, per gli oggettivi risultati cmq positivi, pretenderebbe un grosso salto di qualità  a livello agonistico, e quindi ciò si dovrebbe tradurre in un grandissimo esborso iniziale, oltre alla ingente somma per l'acquisto, per non parlare del problema Ultras/Merchandising che si andrebbe a riproporre, e non parliamo di una piccola tifoseria ma di gruppi ultras legati molto incisivi e molto virulenti, per legami e comunicazione, insomma un marasma, una grossa gatta da pelare.
Quando salvi un club dal fallimento, il solo salvataggio fa sì che tu venga accolto come un messia, e la gratitudine già sarebbe per quello, nel caso della Lazio Tutti, o quasi, rivorrebbero ruoli, privilegi, e successi che erano anteriori all'epoca Lotito......

E' una sintesi, ma sono parole di questo imprenditore, che per motivi di riservatezza non posso rivelare, trattasi di imprenditore italiano che opera nel settore alimentare in campo nazionale ed estero.

come mai questo post non ha avuto nessuna risposta ?? 
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Offline Skorpius

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #524 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:25:04 »
La gente per 10 anni ha popolato lo stadio, con alti e bassi come per tutte le altre tifoserie italiane. All'undicesimo si è definitivamente rotta er cazzo. Io ero a Lazio-Empoli, potevamo contarci in distinti sud-est. Si sentivano tre bambini che cantavano romammerda dal basso del settore e penso che li sentisse anche Inzaghi in panca.
Stadio muto. Eppure leggo critiche nei confronti di chi non va più. Ma non mi pare che quelli che vanno abbiano un comportamento troppo diverso di quando sono sul divano in pantofole.
I tempi del tifoso con la sveja al collo stanno per esaurirsi. E' un dato di fatto, come quello che 30 anni fa non esistevano i cellulari. Le cose cambiano.
Utilizzare la scusa del catetere e dei capipopolo è un alibi per giustificare chi è il primo responsabile.

Perchè parli di accuse e di responsabilità?
Qui si parla di effetto..
Se dopo dieci anni la tifoseria si è rotta il cazzo (vabbè proprio il concetto di avere un punto di "rottura del cazzo" fa la differenza tra una tifoseria e l'altra.. ma facciamo finta che capiti a tutti e non solo a noi laziali) l'effetto sarà che la lazio diventerà il chievo
Per te è un problema? Per molti sembra di no.

Cmq noto che ci si stupisce se un gruppo di tifosi NON organizzati non tifa come quelli organizzati..
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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #525 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:29:37 »
Esatto è questa la differenza.
TUTTE le squadre riempiono lo stadio per uno scudetto o per uno spareggio salvezza (ingiusto, non frutto della forza della squadra).. ripeto TUTTE.

D'altro canto ci siamo macchiati in periodi cragnotteschi di vuoti impensabili dati i risultati.. se vogliamo proprio guardare la nostra storia e quella dei "botteghini" laziali sono più fragorose le sorprese negative (tipo gli abbonati post scudetto) che gli scontati pienoni

Tu dagli una sfida e lo stadio si riempie.
L'amore per il teatro o per il cinema sono concetti vaghi. Serve quella piece, quell'attore, quel film, quel regista, quell'attore per riempire i posti disponibili.
L'amore per la Lazio non accende un fuoco. E' la partita che fa divampare la passione.

L'ottavo posto non so cosa sia. E' il niente assoluto. Meglio andare fuori porta a fave e pecorino.
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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #526 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:49:22 »
come mai questo post non ha avuto nessuna risposta ??
Perché è comodo trastullarsi e in vari Lotito Vattene, come pecore stupide.

Offline gentlemen

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #527 : Giovedì 21 Aprile 2016, 12:53:46 »
E' molto interessante per esempio scorrere la storia del Manchester City dal 98 al 2008.. un vero calvario di sofferenza per una squadra da bacino enorme (alla faccia del fatto che con gli intrioti TV non puoi soffrire se sei tra le prime)... ma la vera differenza con la lazio la fanno le presenze allo stadio.

Basta saperlo.. a credersi speciali sono buoni tutti.. poi quando si vedono le tifoserie speciali sul serio non si capisce bene come mai riescono ad ottenere più di noi
La verità è che non siamo una grande tifoseria, o meglio che non lo siamo più da molto, questa cosa fa male, ma è la pura verità, sono i fatti che fanno opinione, e non il contrario.
Il laziale è un tifoso tiepido e ipercritico, e, tranne alcune frange, non è passionale, se per passionalità intendiamo la partecipazione emotiva e fisica, stadio in primis.
E questo lo si vedeva negli anni Cragnottiani, e quando è stato il momento di decidere se rilanciare sul nostro marchio (Capitalia dal 2002 in poi...) le scelte, rispetto a quello che è avvenuto dopo con i cugini, sono state fatte in base a queste valutazioni.
Non siamo una tifoseria passionale, andiamo allo stadio quando si vince e quando ci conviene, con le dovute eccezioni, naturalmente.

Offline MagoMerlino

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #528 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:01:35 »
La gente per 10 anni ha popolato lo stadio, con alti e bassi come per tutte le altre tifoserie italiane. All'undicesimo si è definitivamente rotta er cazzo. Io ero a Lazio-Empoli, potevamo contarci in distinti sud-est. Si sentivano tre bambini che cantavano romammerda dal basso del settore e penso che li sentisse anche Inzaghi in panca.
Stadio muto. Eppure leggo critiche nei confronti di chi non va più. Ma non mi pare che quelli che vanno abbiano un comportamento troppo diverso di quando sono sul divano in pantofole.
I tempi del tifoso con la sveja al collo stanno per esaurirsi. E' un dato di fatto, come quello che 30 anni fa non esistevano i cellulari. Le cose cambiano.
Utilizzare la scusa del catetere e dei capipopolo è un alibi per giustificare chi è il primo responsabile.
Infatti lo stadio pieno o vuoto è solo uno specchietto per allodole, per provare a distrarre l'attenzione dal vero problema. Lotito.
Lo stadio vuoto è un effetto collaterale, del quale Lotito è il principale colpevole e del quale si disinteressa allegramente, a lui lo stadio pieno o vuoto non interessa, non gli cambia niente. Anzi, forse meno gente c'è e meno vaffanculi prende, quindi è pure più contento. A lui basta mantenere la nave in rotta di galleggiamento e garantire la continuità aziendale. Le continuità aziendali.
Se lo stadio fosse pieno, le cose starebbero esattamente dove sono. Se lo stadio rimarrà vuoto, staranno più o meno dove sono e dove ha dimostrato di poter veleggiare una società senza storia e senza tifosi come il Chievo, dal momento che qualcuno ha proposto questo parallelo. La Lazio per fare il Chievo, si autofinanzia grazie a parametri ormai consolidati, che distribuiscono i milioni dei diritti televisivi e  gli incassi del botteghino sono ormai trascurabili. Lo stadio vuoto è più un problema "sentimentale" dei tifosi, che un problema dell'ignobile padrone.
Ed è proprio la consapevolezza che nulla potrà cambiare con un personaggio come Lotito alla guida della società, se non sarà lui il primo a cambiare, che ha indotto molta gente a stufarsi e non andare allo stadio. Non basta vedere le maglie che corrono, chi indossa quelle maglie deve essere degno e capace. Altrimenti se basta vedere una maglia che rappresenta la Lazio ce ne sono migliaia in giro di rappresentative che la difendono egregiamente con passione.
Ma quello che è sufficiente per onorare la maglia in tornei semiprofessionistici, è insufficiente per un torneo iperprofessionistico come la serie A italiana.
Inutile stare a ripetere come, cosa, perché si dovrebbe modificare l'immutabilità Lotitiana, la realtà attuale è quella che vediamo e che qualcuno fa finta di non vedere e che qualcun altro prova addirittura a modificare ribaltando le responsabilità su altri soggetti.
Un dato di questo campionato è sconcertate, contro le prime tre della classifica, quelle che vanno in Champions, abbiamo giocato 6 partite, TUTTE irrimediabilmente perse, subendo 18 reti e segnandone 1! Nessuna squadra in serie A, escluse forse quelle coinvolte per la lotta per non retrocedere, hanno un ruolino peggiore (il Frosinone di sicuro no). Il dato statistico, per quanto disarmante, non riesce neppure a interpretare quanto effettivamente rappresentato in campo, perché quelle sconfitte sono TUTTE andate oltre il dato dei gol subiti, sono arrivate con prestazioni improponibili, che nessuna altra squadra di serie A ha prodotto con altrettanta continuità.
La consapevolezza di vedere chi ha confezionato questo disastro, ancora impegnato a confezionarne altri, sta allontanando i tifosi dallo stadio.  Null'altro.
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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #529 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:07:07 »
come mai questo post non ha avuto nessuna risposta ?? 
Perché  andiamo sulle illazioni, io conosco una persona, per anni con la sua azienda sponsor della Lazio, che ha provato ad entrare in società, insieme ad altri imprenditori, disponibili pure a rilevare la proprietà. Una volta prospettata a Lotito l'evenienza, ha fatto in modo di allontanarli. Riuscendovi.
E' una sintesi, ma sono fatti riportati a me da questo imprenditore, mio conoscente, che per motivi di riservatezza non posso rivelare, ma trattasi di imprenditore italiano che opera nel settore delle costruzioni in campo nazionale.
Mò?
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« Risposta #530 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:07:09 »
Lotitus delendus est (semi-cit)
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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #531 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:10:10 »
Lotitus delendus est (semi-cit)
Ma portare una volta, una,  un contributo costruttivo alla discussione mai?
In due-tre sempre e solo co' ste frasette  7-8 parole massimo un paio di righe, a cojonella, quando qualcuno non tracima nelle offese. Boh!
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« Risposta #532 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:16:01 »
Infatti lo stadio pieno o vuoto è solo uno specchietto per allodole, per provare a distrarre l'attenzione dal vero problema. Lotito.
Lo stadio vuoto è un effetto collaterale, del quale Lotito è il principale colpevole e del quale si disinteressa allegramente, a lui lo stadio pieno o vuoto non interessa, non gli cambia niente. Anzi, forse meno gente c'è e meno vaffanculi prende, quindi è pure più contento. A lui basta mantenere la nave in rotta di galleggiamento e garantire la continuità aziendale. Le continuità aziendali.
Se lo stadio fosse pieno, le cose starebbero esattamente dove sono. Se lo stadio rimarrà vuoto, staranno più o meno dove sono e dove ha dimostrato di poter veleggiare una società senza storia e senza tifosi come il Chievo, dal momento che qualcuno ha proposto questo parallelo. La Lazio per fare il Chievo, si autofinanzia grazie a parametri ormai consolidati, che distribuiscono i milioni dei diritti televisivi e  gli incassi del botteghino sono ormai trascurabili. Lo stadio vuoto è più un problema "sentimentale" dei tifosi, che un problema dell'ignobile padrone.
Ed è proprio la consapevolezza che nulla potrà cambiare con un personaggio come Lotito alla guida della società, se non sarà lui il primo a cambiare, che ha indotto molta gente a stufarsi e non andare allo stadio. Non basta vedere le maglie che corrono, chi indossa quelle maglie deve essere degno e capace. Altrimenti se basta vedere una maglia che rappresenta la Lazio ce ne sono migliaia in giro di rappresentative che la difendono egregiamente con passione.
Ma quello che è sufficiente per onorare la maglia in tornei semiprofessionistici, è insufficiente per un torneo iperprofessionistico come la serie A italiana.
Inutile stare a ripetere come, cosa, perché si dovrebbe modificare l'immutabilità Lotitiana, la realtà attuale è quella che vediamo e che qualcuno fa finta di non vedere e che qualcun altro prova addirittura a modificare ribaltando le responsabilità su altri soggetti.
Un dato di questo campionato è sconcertate, contro le prime tre della classifica, quelle che vanno in Champions, abbiamo giocato 6 partite, TUTTE irrimediabilmente perse, subendo 18 reti e segnandone 1! Nessuna squadra in serie A, escluse forse quelle coinvolte per la lotta per non retrocedere, hanno un ruolino peggiore (il Frosinone di sicuro no). Il dato statistico, per quanto disarmante, non riesce neppure a interpretare quanto effettivamente rappresentato in campo, perché quelle sconfitte sono TUTTE andate oltre il dato dei gol subiti, sono arrivate con prestazioni improponibili, che nessuna altra squadra di serie A ha prodotto con altrettanta continuità.
La consapevolezza di vedere chi ha confezionato questo disastro, ancora impegnato a confezionarne altri, sta allontanando i tifosi dallo stadio.  Null'altro.
Concordo con la tua analisi, però convieni con me che in questi ultimi 12 anni (ci siamo al 12°) la Lazio non è stato il Chievo, abbiamo fatto finali, vinto 3 trofei, vinto derby, vinto contro le prime della classe, siamo stati competitivi, e questo, fuori dl GRA viene tranquillamente riconosciuto (pensa che a me un tifoso del Torino mi dice che siamo fortunati ad avere Lotito, perché almeno noi ogni tanto un 3°-4° posto, qualche coppa la vinciamo o ce la giochiamo, loro con Cairo se lo sognano, e sono un club con una grande storia....), certo quello che è mancato è il colpo emotivo, la cosiddetta "calla", che ne so un Lampard a parametro zero, la facemmo con Cissè che accogliemmo come un eroa all'aeroporto, mentre Klose arrivò in sordina....se parliamo di comunicazione è verissimo, ma dire che in questi 12 anni siamo stati il Chievo a livello agonistico è una Falsità enorme.
Allo stadio del Chievo invece ci siamo avvicinati, e non in una partita di fine campionato, agli ottavi di EL.
Si può tranquillamente essere un grande club, con una grande tifoseria ed essere per qualche stagione ottavi, si può, ci sono tantissimi esempi concreti.

Offline BobLovati

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #533 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:20:34 »
Ma portare una volta, una,  un contributo costruttivo alla discussione mai?
In due-tre sempre e solo co' ste frasette  7-8 parole massimo un paio di righe, a cojonella, quando qualcuno non tracima nelle offese. Boh!

il fatto è che tu (ed altri 3-4) CREDETE di contribuire, ma dite sempre e solo le stesse cose da 27 pagine per questo topic; da 29 sulla Consulta dei 100 (già spariti, come in moltissimi predicevamo da subito).

Sentirsi importanti fa bene; ma solo al proprio ego  ;)
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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #534 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:24:59 »
Concordo con la tua analisi, però convieni con me che in questi ultimi 12 anni (ci siamo al 12°) la Lazio non è stato il Chievo, abbiamo fatto finali, vinto 3 trofei, vinto derby, vinto contro le prime della classe, siamo stati competitivi, e questo, fuori dl GRA viene tranquillamente riconosciuto (pensa che a me un tifoso del Torino mi dice che siamo fortunati ad avere Lotito, perché almeno noi ogni tanto un 3°-4° posto, qualche coppa la vinciamo o ce la giochiamo, loro con Cairo se lo sognano, e sono un grande club....), certo quello che è mancato è il colpo emotivo, la cosiddetta "calla", che ne so un Lampard a parametro zero, la facemmo con Cissè che accogliemmo come un eroa all'aeroporto, mentre Klose arrivò in sordina....se parliamo di comunicazione è verissimo, ma dire che in questi 12 anni siamo stati il Chievo a livello agonistico è una Falsità enorme.
Allo stadio del Chievo invece ci siamo avvicinati, e non in una partita di fine campionato, agli ottavi di EL.
Si può tranquillamente essere un grande club, con una grande tifoseria ed essere per qualche stagione ottavi, si può, si sono tantissimi esempi concreti.
Posso concordare, ma c'è modo e modo anche per arrivare ottavi.
Concordo che ci sono stati fantastici lampi nel buio, che sono rimasti sempre tali.
Il livello Chievo non è chiaramente quello che è stato, soprattutto a livello di posizionamento, ma quello a cui questa società tende, ovvero una squadra di centro classifica senza pubblico.
Non so se più o meno involontariamente ma l'esempio Chievo, calza, purtroppo.
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« Risposta #535 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:30:17 »
il fatto è che tu (ed altri 3-4) CREDETE di contribuire, ma dite sempre e solo le stesse cose da 27 pagine per questo topic; da 29 sulla Consulta dei 100 (già spariti, come in moltissimi predicevamo da subito).

Sentirsi importanti fa bene; ma solo al proprio ego  ;)
E allora cosa c'entri a fare, in questo topic, se si dicono sempre e solo le stesse cose da 27 pagine? Che EVIDENTEMENTE non ti interessano. Soprattutto tu, cosa fai per cambiare questo malcostume di ripetere sempre e solo le stesse cose da 27 pagine? Pensi che con la cojonella migliora? Ti divertirai e divertirsi fa bene; ma solo al proprio ego..... 
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« Risposta #536 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:32:39 »
Posso concordare, ma c'è modo e modo anche per arrivare ottavi.
Concordo che ci sono stati fantastici lampi nel buio, che sono rimasti sempre tali.
Il livello Chievo non è chiaramente quello che è stato, soprattutto a livello di posizionamento, ma quello a cui questa società tende, ovvero una squadra di centro classifica senza pubblico.
Non so se più o meno involontariamente ma l'esempio Chievo, calza, purtroppo.
Il vero problema è che, a fronte anche di buoni risultati, questa gestione non da messaggi chiari di ambizione, che nello sport è tutto, dicasi TUTTO, e la juve di quest'anno ne è esempio lampante.
Questa stagione, che è iniziata con gli stessi giocatori che ha terminato lo scorso anno, non è scarso, quello che è mancato è che anche i più autorevoli ed esperti giocatori quest'estate hanno compreso che di più la società non voleva/poteva fare, e questo chi fa sport a certi livelli lo sa benissimo, e quindi l'ambiente si è sfaldato.
 

Online Davide

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #537 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:33:00 »
Ragazzi, parliamoci chiaro e poi non diro' piu' nulla sull'argomento lotito, mediocrita', ao semo la Lazio meritiamo di piu' e tutto il resto....la Lazio in 116 anni di storia e' arrivata due volte prima, tre volte seconda e sette terza....no dico, con quale convinzione uno dice che la Lazio con la storia che ha meriterebbe di piu' ? tutti noi vorremmo di piu', ci mancherebbe, ma avete letto ? la Lazio in 116 anni bene o male e' sempre stata questa, anzi, un pelino peggio.....ripeto, speriamo sempre in meglio ci mancherebbe, ma lamentarsi fino allo sfinimento, non andare allo stadio, polemizzare pure sui peli del culo di questo e di quello, mettendo in mezzo la "storia" , le nostre ambizioni, le vittorie !!! ma proprio per i nostri 116 anni dovremmo capire che e' raro,rarissimo che la Lazio abbia lottato per qualcosa o per i primi posti.Non significa mollare e farsi andare bene tutto,significa essere consapevoli di cosa la nostra squadra possa fare, di come sempre e' stata gestita, di come si e' posta nel panorama calcistico....116 anni fanno statistica, eccome se la fanno!!! ma siamo questi, non capisco l'incazzarsi per una cosa che e' sempre stata difficile se non impossibile da ottenere, ovvero la tranquillita' e la costanza di campionati al vertice, sempre in coppa, vincendo qualcosa......minchia !!! mammagari !!! siamo la Lazio !!! vero, verissimo, e ci siamo sempre distinti per tante cose positive, che fossimo in B od in cima al mondo, ricominciamo da questo, poi si vedra'.

Offline lazio_alè

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #538 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:37:04 »
....Si può tranquillamente essere un grande club, con una grande tifoseria ed essere per qualche stagione ottavi, si può, ci sono tantissimi esempi concreti.

Si può anche essere un club che retrocede ma ha migliaia di cuori che battono e pronti a sostenerli SEMPRE E COMUNQUE!
...cosa che NOI abbiam smesso di fare DA ANNI!
Leggasi Verona (giusto per rimanere in tema "scaligero").


Ma pensa te...a ME me tocca porta' come esempio li veronesi!!  :o :o :o
...mejo che faccio l'esempio co' quelli del Toro, va'...
...ma anche dell'Atalanta...
...ma me sa anche 'n po' co QUALUNQUE tifoseria...
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

“Il mano di Bastos” is the new “er go’ de Turone” (Cit.TD)

Offline Fabio70rm

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Re:La leggenda: dopo Lotito non c'è' nessuno
« Risposta #539 : Giovedì 21 Aprile 2016, 13:45:50 »
ma dire che in questi 12 anni siamo stati il Chievo a livello agonistico è una Falsità enorme.
Allo stadio del Chievo invece ci siamo avvicinati, e non in una partita di fine campionato, agli ottavi di EL.
Si può tranquillamente essere un grande club, con una grande tifoseria ed essere per qualche stagione ottavi, si può, ci sono tantissimi esempi concreti.

Parole sacrosante.

Tre Coppe vinte da incompetenti, megalomani, incapaci.

Pensa se erano capaci.

Invece il pubblico, quello sì, si è rivelato incapace.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!