www.leggo.itClub e giocatori contestatiNella quiete di Norcia si sentono solo le urla di Simone Inzaghi. Si lavora e si suda nella piccola cittadina umbra dove il neo tecnico della Lazio sta provando a ridare motivazioni ad un gruppo annientato dal pesante 4-1 subito al derby, ultimo tassello di una stagione fallimentare.
Non scherza Inzaghino: doppie sedute di allenamento da oltre due ore e tanta, tantissima tecnica per provare a ridare dignità ad una squadra in cui molti giocatori hanno già la testa alla prossima stagione. In società hanno gradito l'approccio del tecnico, che in sette gare si gioca la possibilità di poter restare sulla panchina biancoceleste. Lui ci crede, non è l'unico, ma compattare un gruppo così spaccato sarà un'impresa. Il tecnico sa che potrà contare soprattutto su capitan Biglia, che nel lungo faccia a faccia di lunedì gli ha promesso massimo impegno e su Lulic, che dopo l'uscita dall'Europa League non era stato di certo tenero con i compagni accusati davanti alle telecamere di scarso attaccamento alla maglia.
Come detto però sono diversi i giocatori che considerano la loro avventura alla Lazio giunta al termine. Su tutti c'è sicuramente Candreva. La sua testa è già all'Europeo in Francia. Lui è la Lazio sono ormai due separati in casa. In estate era certo che avrebbe vestito lui la fascia di capitano, si è dovuto scontrare con uno spogliatoio che l'ha voluta dare a tutti i costi a Biglia. Un affronto che non ha mai digerito e che lo ha convinto a mollare tutto. La sua è stata una stagione di qualche alto e tanti bassi. Al derby è apparso svogliato, tanto che in una delle sue azioni solitarie, Matri ha allargato le braccia in segno di rassegnazione. Domenica a Palermo si gioca un posto da titolare con Keita. A giugno è pronto per l'addio e per quel tanto ambito top club che sogna da una vita.
Ieri intanto nuova contestazione a Norcia dopo quella di Formello a poche ore dalla sconfitta contro la Roma. Questa volta nel mirino dei tifosi biancocelesti sono finiti soprattutto Lotito e Tare, che ieri ha raggiunto il ritiro. Fuori dall'Hotel Salicone alcuni sostenitori hanno esposto ben sei striscioni contro squadra e dirigenti. La richiesta, come avviene ormai da settimane, è quella di lasciare la società.