Autore Topic: La campanella dell'ultimo giro  (Letto 28287 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #160 : Martedì 5 Aprile 2016, 19:16:43 »
Il "Dottor Parisi", come lo introduceva, rispettosamente, quell'Ugo Ulivieri (inventore dell'esultanza a mitraglietta "Retetetetetetete te!") che lo ha fatto conoscere al grande pubblico delle radio romane.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline J G

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La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #161 : Martedì 5 Aprile 2016, 19:25:39 »
Forse il buon Lotito ci stupisce ancora. Ha appena emesso un comunicato dove accetta le critiche e si addossa le responsabilita'. Non era cio' che molti tifosi volevano in mancanza dell'infallibilita'? Vediamo se alle parole seguiranno i fatti ma forse si intravvede una luce alla fine del tunnel. Per me questo e' un segnale molto piu' forte di un eventuale panegirico dopo una vittoria inutile in un derby. Forse questa mazzata e' stata piu utile di una vittoria striminzita.


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Offline Jim Bowie

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #162 : Martedì 5 Aprile 2016, 19:42:28 »
Forse il buon Lotito ci stupisce ancora. Ha appena emesso un comunicato dove accetta le critiche e si addossa le responsabilita'. Non era cio' che molti tifosi volevano in mancanza dell'infallibilita'? Vediamo se alle parole seguiranno i fatti ma forse si intravvede una luce alla fine del tunnel. Per me questo e' un segnale molto piu' forte di un eventuale panegirico dopo una vittoria inutile in un derby. Forse questa mazzata e' stata piu utile di una vittoria striminzita.


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veramente dice che da buon capofamiglia si addossa anche responsabilità non sue. Ogni riferimento a Pioli e' volutamente non casuale

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Offline cartesio

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #164 : Martedì 5 Aprile 2016, 19:54:41 »
Si, vabbè, la mafia.
 
Fish, sfrondando la parola mafioso dei suoi aspetti simbolici, tanto cari ai cinematografari, potremmo limitarci alla definizione che ne dà l'art. 416-bis:

« L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali. »

Quindi potremmo chiederci se nel mondo del tifo - tutto, mica solo a Roma - ci siano associazioni che si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo ... per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche ...

 
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline BobLovati

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #165 : Martedì 5 Aprile 2016, 20:31:52 »
Che l'uomo (pubblico) sia questo lo sappiamo ci siamo interrogati sulla opportunità e necessità di quella uscita.
Se ne avesse i colleoni pieni avrebbe una unica soluzione: vendere la Lazio.
Se invece continua a fare il presidente della Lazio ha come ambito di responsabilità quello di scegliere cona ccuratezza il tono, il linguaggio e gli argomenti giusti per stare sulla scena pubblica.
Non è una minaccia, ma non glielo ha ordinato il dottore di stare lì dove sta.

questa non è una deduzione, ma solo un tuo irrealizzabile sogno   ;)
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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #166 : Martedì 5 Aprile 2016, 20:57:31 »
e perché sarebbe dispregiativo ? Se in 40-50.000 non vanno da un anno allo stadio, ma vanno al maxi-schermo o alle ripetute e ritrite ricorrenze come possono ancora considerarsi tifosi ??

Non si tratta di offendere o di dare patenti: tifoso è chi fa il tifo; con tutti gli annessi e connessi (bandiere al vento, critiche, abbonamenti, dimostrazioni CIVILI anti questo e/o quello.

Semanticamente ineccepibile all'apparenza ma:

1. Sono tifoso anche se non faccio l'abbonamento allo stadio (il ce l'ho, ma la mia è proprio curiosità)
2. Sono tifoso se tifo ma non faccio garrire bandiere al vento?
3. E poi, cosa più importante, se vengo allo stadio, tifo, porto la bandiera ma sono incivile nelle mie dimostrazioni contro il Presidente, o l'allenatore, o un giocatore in tribuna che mi sta su coglioni, non sono un tifoso anche se sono in possesso degli altri requisiti? La civiltà esattamente in cosa consiste? La delimita e circoscrive il codice civile oppure il bon ton? Se ti vesti male sei incivile e quindi non tifoso anche se hai il bandierone?

PS ma quello con il bandierone della Sora lella è tifoso? Perché se io porto il bandierone ma non raffigura neanche un giocatore della Lazio o il suo presidente che lo porto a fare?

Offline Jim Bowie

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #167 : Martedì 5 Aprile 2016, 21:02:17 »
Semanticamente ineccepibile all'apparenza ma:

1. Sono tifoso anche se non faccio l'abbonamento allo stadio (il ce l'ho, ma la mia è proprio curiosità)
2. Sono tifoso se tifo ma non faccio garrire bandiere al vento?
3. E poi, cosa più importante, se vengo allo stadio, tifo, porto la bandiera ma sono incivile nelle mie dimostrazioni contro il Presidente, o l'allenatore, o un giocatore in tribuna che mi sta su coglioni, non sono un tifoso anche se sono in possesso degli altri requisiti? La civiltà esattamente in cosa consiste? La delimita e circoscrive il codice civile oppure il bon ton? Se ti vesti male sei incivile e quindi non tifoso anche se hai il bandierone?

PS ma quello con il bandierone della Sora lella è tifoso? Perché se io porto il bandierone ma non raffigura neanche un giocatore della Lazio o il suo presidente che lo porto a fare?
Per essere dichiarato tifoso devi avere i tre requisiti.
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Offline WombyZoof

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #168 : Martedì 5 Aprile 2016, 22:06:05 »
E no eh! Quale scelta dei tifosi? Ma che veramente uno deve andare allo stadio a subire gli olè degli avversari? Per piacere.

se non è scelta volontaria che cosa è?
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Offline BobLovati

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #169 : Martedì 5 Aprile 2016, 23:58:30 »
Semanticamente ineccepibile all'apparenza ma:

1. Sono tifoso anche se non faccio l'abbonamento allo stadio (il ce l'ho, ma la mia è proprio curiosità)
2. Sono tifoso se tifo ma non faccio garrire bandiere al vento?
3. E poi, cosa più importante, se vengo allo stadio, tifo, porto la bandiera ma sono incivile nelle mie dimostrazioni contro il Presidente, o l'allenatore, o un giocatore in tribuna che mi sta su coglioni, non sono un tifoso anche se sono in possesso degli altri requisiti? La civiltà esattamente in cosa consiste? La delimita e circoscrive il codice civile oppure il bon ton? Se ti vesti male sei incivile e quindi non tifoso anche se hai il bandierone?

PS ma quello con il bandierone della Sora lella è tifoso? Perché se io porto il bandierone ma non raffigura neanche un giocatore della Lazio o il suo presidente che lo porto a fare?

Per essere dichiarato tifoso devi avere i tre requisiti.

no, basterebbe tifare e non stare a fare i finti esperti de ´sta fava; sarebbe un ottimo inizio   ;)
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borgorosso

Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #170 : Mercoledì 6 Aprile 2016, 00:00:54 »
Mi pare un'idea eccellente. Ma se io dico A e tu dici B magari non sono io l'esperto de sta fava. Quantomeno siamo al 50 e 50


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Offline fish_mark

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #171 : Mercoledì 6 Aprile 2016, 00:08:48 »
Nel frattempo, in ossequio all'afflato fishmarkiano, il buon Parisi di NeverSupporters, quello che faceva le conferenze stampa assieme al non-avvocato Bellantonio, scrive al Perfetto chiedendo di togliere la scorta a Lotito, che non se la merita perché è cattivo e comunque potrebbe pagarsela da solo.

E' il momento dei peggiori, purtroppo, che si infilano bene nella delusione dei laziali disinteressati. Per fortuna sono del tutto innocui.

L'afflato fishmarkiano ... neanche fossi l'ispiratore di chissà quale torbida manovra.
No, la questione che stai toccando - potevi fare un copia incolla con il comunicato, ma si sa, tu non dai spazio alle pinzillacchere cateterar-lazialoidi, ma di cui sembri avido consumatore  - è troppo delicata e seria da essere trattata qui in un forum, dove parliamo di 433 e di correlate. 
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Frank 73

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Re:La campanella dell'ultimo giro
« Risposta #172 : Mercoledì 6 Aprile 2016, 00:43:24 »
Il tifo è un po'... una "malattia".
Per cui ne può essere contagiato quello che va allo stadio, così come quello che, per varie ragioni o per scelta, non ci va.
E' perfettamente possibile che un tifoso laziale che non viene mai allo stadio sia più "malato" (tifoso) di me che ci vado sempre.
Io per esempio sono molto tranquillo nelle mie reazioni e nel mio rapporto con la Lazio e le sue vicende. Domenica sono stato allo stadio, è stato abbastanza (eufemismo) umiliante.
Ma la notte ho dormito come al solito, è un mio modo di essere relativo non solo al tifo ma a varie vicende della vita che affronto sempre con una certa dose di fatalismo, magari un laziale che non c'è venuto allo stadio non chiude occhio da tre giorni per il rammarico, la rabbia e il dispiacere.

Credo che la definizione più corretta, e non vuole essere attribuzione di "patente", per quanto poi credo che le patenti si diano anche in positivo ("conosco Sempronio, sai... è proprio un grande laziale!") ed è solo un modo di esprimere il proprio modo di vivere una passione e confrontarla con quella degli altri, magari anche in modalità critica quando alcuni comportamenti contraddicono alcuni principi fondanti della tua passione (uno può essere la presenza e la partecipazione...), la definizione corretta non sia quella di "tifoso", che appunto attiene ad un modo di "essere", quanto quella di "sostenitore", che sottintende una attività, un "fare"...
In questa accezione, la partecipazione e il sostegno "incondizionato" (non condizionato dai risultati, dai protagonisti in campo e nella dirigenza, dalla qualità dello spettacolo offerto dalla squadra, ecc.) possono rappresentare, nella visione dei tifosi "sostenitori", un motivo e un criterio utili a preferire un certo modo di seguire la squadra e a criticare (le patenti...) altre modalità, in maggior misura condizionate dagli eventi e dalle situazioni tecniche, dirigenziali e umorali.

Ma, ribadisco, il tutto è soggettivo. Io per esempio, a chi mi chiede "sei laziale?", rispondo "Sono tifoso della Lazio". In tal senso, non ho mai apprezzato la definizione di "lazialità". Che interpreto come l'attribuirsi una qualità propria, interiore, personale e quindi un motivo individualistico e "presuntuoso" di accedere ad una passione. Un modo di spostare il "merito" o la "ragione" della propria passione da quello che è la Lazio a quello che si è.
Per cui mi sento migliore del tifoso della Xxxxx perché la Lazio è meglio della Xxxxx, non perché sia migliore io del fesso che tifa quegli altri.
Mi sono sempre considerato fortunato ad essere della Lazio e per questo non ho mai qualificato questa circostanza come un "merito" o un mio modo di essere "laziale". No, semplicemente per puro caso e fortuna ho avuto la possibilità di conoscere la Lazio, me ne sono innamorato e da allora ho voluto, insieme a tanti appassionati, esserle vicino, sia nei momenti bui, sia in quelli gloriosi.

Sulla base di quelli che sono i principi della mia passione, che da quarantanni mi portano domenicalmente allo stadio, qualunque Lazio ci sia, mi permetto anche, ogni tanto, di distribuire patenti, che però riguardano solo me e il mio modo di vivere la mia passione. Ho tutto il diritto di pensare, e anche di esprimere, che "Sempronio è un grande laziale!", così come quello di gridare, senza fare nomi ma riferendomi ai comportamenti, che chi ulula allo stadio facendo danno alla Lazio non lo è, che ci non viene allo stadio perché non può o perché non se la sente è tifoso come e più di me, che chi non viene perché la dirigenza è indegna e lui intende boicottarla è della Xxxxx. E' la mia patente, non serve ad una mazza, ma solo per circolare nella mia considerazione e nel mio apprezzamento e condivisione della stessa passione. Poca roba insomma, non deve mica offendersi nessuno.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)