La campanella dell'ultimo giro

[fish_mark]

In verità qualcosa ve l’ha detta, en passant, niente meno (per coloro a cui piace) che Berlusconi. E cioè che i club calcistici sono della gente che li sostiene e non “appartengono” a chi detiene la maggioranza delle azioni. Il quale, se contestato, dovrebbe semplicemente mettere a disposizione il mandato, fissando una cifra congrua. Calleri è stato un esempio, tanto per dire. Quando ha ceduto, guadagnandoci il giusto, tutto l’ambaradam a Cragnotti. Una fortunaccia per noi. E’ un vecchio principio, quello della “specificità” delle società di calcio, che ricordo sostenuto ferocemente da Carraro e Matarrese, tra gli altri, in occasione della sentenza Bosman. Non aspettatevi niente del genere da Malagò, che è super partes. E poi a novembre deve essere rieletto. La peculiarità è che un club di calcio non può vivere senza tifosi. Mentre può sopravvivere a un presidente non tifoso, se una parte di tifosi glielo permette.

Un’altra cosa l’aggiungo io, sommessamente, a me stesso. La Lazio non è entità tale da provocare in Italia, e neanche a Roma, il minimo sommovimento. Vale il principio storico o fideistico: aiutati che Dio ti aiuta.

E io, per esempio, che farò?
Continuerò a scrivere, su Laziopolis, altrove non potrei. Senza paura di essere identificato. E’ l’unica cosa che un po’ so fare.
In alternativa potrei non andare a votare, fare lo sciopero della fame (che mi farebbe dimagrire e ne avrei bisogno), non andare più allo stadio o andarci pure di lunedì.
O semplicemente aspettare seduto lungo il fiume, non più davanti a una tv…
Come un cinese molto più celebre di me.


Un saluto a Vincenzo Cerracchio

[franz_kappa]

[...]
Un saluto a Vincenzo Cerracchio

Mi unisco al saluto. Con l'occasione ricordo quanto segue:

2 luglio 2010. Il Messaggero pubblica il corsivo "Non è un Club per giovani", a firma di Vincenzo Cerracchio. Il pezzo si concludeva con la seguente frase: [...] Ma non è di questioni di puntiglio che purtroppo si tratta: piuttosto di un mercato a mosca cieca che renderà la Lazio un insieme di giocatori presi a caso. Tanti da farne due, di squadre. Da iscrivere a un unico campionato, quello della mediocrità senza futuro [...]
26 maggio 2013: la Lazio conquista il derby dei derby, la gara ultima che ha concluso, PER SEMPRE, la questione della supremazia cittadina tra i due Club della Capitale.

Io non dimentico.

[fish_mark]

Anche io ho buona memoria, ma le riflessioni valgono per il momento.
E questo è il momento per fare queste riflessioni, evidentemente condivisibili.

[franz_kappa]

Anche io ho buona memoria, ma le riflessioni valgono per il momento.
E questo è il momento per fare queste riflessioni, evidentemente condivisibili.

Chi va di duediluglio, impara a duediluglieggiare. 

[MagoMerlino]

26 maggio 2013: la Lazio conquista il derby dei derby, la gara ultima che ha concluso, PER SEMPRE, la questione della supremazia cittadina tra i due Club della Capitale.

Io non dimentico.

Neppure io. Potremmo aver vinto pure il derby finale di Champions League, ma MAI ti dovevi permettere di perdere 1-4 un derby che avresti dovuto vincere dopo averne già persi 2 consecutivi ed essere senza vittorie da 7....
Ma che veramente adesso perchè abbiamo vinto uno in coppa Italia non li dobbiamo più vincere e neppure pareggiare?

Ma in quanti le lavate le mutande di Lotito? Cos'è uno gliele leva, un altro le mette a mollo, uno le risciacqua, uno le strizza, uno le stende, uno le stira e il primo gliele rimette, togliendogli quelle sporche?
(non ce l'ho con te F_K che usi il sarcasmo, ma con chi crede veramente a questa cosa, che va bene se rappresentata a loro, per non dargliela vinta, ma tra noi..... nun se pijamo pe'r culo per piacere!)

P.S. Cerracchio può anche mettere su la bancarella della ragione al mercato, perchè di ragione ne ha da vendere....

[franz_kappa]

Ma che veramente adesso perchè abbiamo vinto uno in coppa Italia non li dobbiamo più vincere e neppure pareggiare?
(non ce l'ho con te F_K che usi il sarcasmo, ma con chi crede veramente a questa cosa, che va bene se rappresentata a loro, per non dargliela vinta, ma tra noi..... nun se pijamo pe'r culo per piacere!)

Non sono io che lo dico. Fu la città laziale che testimoniò quanto è vero quel che ho scritto (il derby conclusivo, fine della rivalità cittadina): non fu neanche necessario esporre a finestre e balconi sciarpe e bandiere della Lazio, essendosi conclusa la vicenda della rivalità cittadina.
Si disse che i laziali avevano preferito, da gran signori quali sono, festeggiare all'insegna del riserbo. Vero, ma solo in parte: molti non festeggiarono perché dal 26 maggio 2013 la rivalità cittadina è finita.
La xxxx potrebbe anche vincere cinque Champions League di fila. Trionfi che non varrebbe NULLA ai fini della rivalità cittadina: gli potremmo sempre sbattere in faccia l'unica vera Coppa.

[fish_mark]

Chi va di duediluglio, impara a duediluglieggiare. 

a proposito di date.
Dal 26 maggio del 2013 non abbiamo più vinto un derby. Sono passati 3 anni. Cominciano ad essere parecchi.

[franz_kappa]

a proposito di date.
Dal 26 maggio del 2013 non abbiamo più vinto un derby. Sono passati 3 anni. Cominciano ad essere parecchi.

Non contano nulla, i derby di campionato. Ancora me state coi derby di campionato. Robetta da competizione minore. Partita ordinaria.

[fish_mark]

Non contano nulla, i derby di campionato. Ancora me state coi derby di campionato. Robetta da competizione minore. Partita ordinaria.

Oh si, proprio nulla. Come quello dello scorso anno ...

[polentones]

Non sono io che lo dico. Fu la città laziale che testimoniò quanto è vero quel che ho scritto (il derby conclusivo, fine della rivalità cittadina): non fu neanche necessario esporre a finestre e balconi sciarpe e bandiere della Lazio, essendosi conclusa la vicenda della rivalità cittadina.
Si disse che i laziali avevano preferito, da gran signori quali sono, festeggiare all'insegna del riserbo. Vero, ma solo in parte: molti non festeggiarono perché dal 26 maggio 2013 la rivalità cittadina è finita.
La xxxx potrebbe anche vincere cinque Champions League di fila. Trionfi che non varrebbe NULLA ai fini della rivalità cittadina: gli potremmo sempre sbattere in faccia l'unica vera Coppa.

due cose
una: quando scrivi così c'è solo da strabuzzare gli occhi
uno ionesco con in più il graffio alla marchesi

due: non fu solo nei seggiolini vuoti ma, soprattutto, nel dopo, nel godere, che delimitammo la ns gioia in un cerchio ristretto, quello dei figli di bigiarelli - sempre lode e gloria, però, insomma stamo nel 2016, eh - troppo aulici e nobili per sbracare come un tifoso di calcio avrebbe dovuto e soprattutto potuto fare
a parte le sventolate di striscione sul litorale, la città è stata risparmiata - come è giusto - e risparmiata è stata anche la somma destinata dai Laziali all'acquisto di stoffe e bandiere per avvolgere di biancoceleste le sue mura
sembrava, come al solito, che non volessimo disturbare (si, lo so: mo adesso tutti avete appeso vessilli alle finestre), magari per paura di ritorsioni da parte dei condomini che signora mia so' rompicoioni
quelle - poche - scritte fatte sull'onda della goduria, sono state abrase e (s)cancellate in poche notti e te pare che in amore de sta città (demmerda) se potevano reiterare? no no che poi il sindaco piange
peccato che come te giri, ce stanno ancora i colori del 1982 a zozzalla

ma noi, no
signori, noi

[polentones]

ah, va detto che scelleratissima fu anche la scelta della birretta pre-derby di settembre

[Drenai]

demagogia e populismo a palate. fa il paio con quell'altro illuminato di jacobelli.

[Zapruder]

In verità qualcosa ve l’ha detta, en passant, niente meno (per coloro a cui piace) che Berlusconi. E cioè che i club calcistici sono della gente che li sostiene e non “appartengono” a chi detiene la maggioranza delle azioni. Il quale, se contestato, dovrebbe semplicemente mettere a disposizione il mandato, fissando una cifra congrua. Calleri è stato un esempio, tanto per dire. Quando ha ceduto, guadagnandoci il giusto, tutto l’ambaradam a Cragnotti. Una fortunaccia per noi. E’ un vecchio principio, quello della “specificità” delle società di calcio, che ricordo sostenuto ferocemente da Carraro e Matarrese, tra gli altri, in occasione della sentenza Bosman. Non aspettatevi niente del genere da Malagò, che è super partes. E poi a novembre deve essere rieletto. La peculiarità è che un club di calcio non può vivere senza tifosi. Mentre può sopravvivere a un presidente non tifoso, se una parte di tifosi glielo permette.

Un’altra cosa l’aggiungo io, sommessamente, a me stesso. La Lazio non è entità tale da provocare in Italia, e neanche a Roma, il minimo sommovimento. Vale il principio storico o fideistico: aiutati che Dio ti aiuta.

E io, per esempio, che farò?
Continuerò a scrivere, su Laziopolis, altrove non potrei. Senza paura di essere identificato. E’ l’unica cosa che un po’ so fare.
In alternativa potrei non andare a votare, fare lo sciopero della fame (che mi farebbe dimagrire e ne avrei bisogno), non andare più allo stadio o andarci pure di lunedì.
O semplicemente aspettare seduto lungo il fiume, non più davanti a una tv…
Come un cinese molto più celebre di me.


Un saluto a Vincenzo Cerracchio

Un falso storico, quello di Calleri che cede la Lazio appena Cragnotti gliela chiede. Ma per costruire raccontini filosofici di amore per la Lazio va bene tutto, qual è il problema?

Calleri la Lazio la cedette quando gli fece comodo, non un secondo prima.

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[fish_mark]

Un falso storico, quello di Calleri che cede la Lazio appena Cragnotti gliela chiede. Ma per costruire raccontini filosofici di amore per la Lazio va bene tutto, qual è il problema?

Calleri la Lazio la cedette quando gli fece comodo, non un secondo prima.

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Stiamo aspettando tutti con ansia, sempre più crescente, che lo stesso comodo gli faccia all'attuale presidente. Non ci sono problemi: abbiamo pazienza.

[Zapruder]

Per il momento certifichiamo la tua ennesima tirata alla St. Pauli, redatta partendo da un falso.

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[franz_kappa]

Per il momento certifichiamo la tua ennesima tirata alla St. Pauli, redatta partendo da un falso.

Proposta: dopo l'invenzione del termine "sansirizzazione" (presa a calci nel sedere in pubblico ambito) si può immaginare la codificazione del verbo "sanpaulizzare" come sinonimo di avvio di discussione iperbolica e decorrelata dalla realtà, per giunta basata su false premesse?

La scelta del termine "decorrelata" nella definizione è una mia finezza. 

[MagoMerlino]

Un falso storico, quello di Calleri che cede la Lazio appena Cragnotti gliela chiede. Ma per costruire raccontini filosofici di amore per la Lazio va bene tutto, qual è il problema?

Calleri la Lazio la cedette quando gli fece comodo, non un secondo prima.

Beh certo un contrappunto essenziale nell'economia del discorso. Mò per accontentarti ed essere più preciso e credibile (ovviamente), doveva ripercorre tutta la cronaca dell'ultimo lustro che portò alla cessione della Lazio da Calleri a Cragnotti dei giorni pari delle settimane dispare, dei mesi che finiscono con lo "o", degli anni non bisestili.....
Se so' asciugate le mutande di Lotito? t'aspettano per stirarle....

[fish_mark]

Per il momento certifichiamo la tua ennesima tirata alla St. Pauli, redatta partendo da un falso.

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A proposito del St. Pauli ti comunico quanto segue:
NON ME NE FREGA NIENTE, MENO DI ZERO.
mi interessa soltanto la Lazio, la squadra per cui tifavo da ragazzino e che tiferò per sempre.

Ti stai appigliando a una quisquilia illudendoti di attaccare in maniera micidiale il senso di un ragionamento molto più ampio e che ti sintetizzo in queste due parole: ha perso la fiducia di tutti.
Sarebbe ora di trarne le conclusioni: o il rilancio, vero, completo, convincente, degno di una società e di una storia come la Lazio, oppure l'abbandono, immediato e senza condizioni.

La Lazio è una proprietà collettiva, una sorta di municipalizzata, insomma di una collettività.

[franz_kappa]

La Lazio è una proprietà collettiva, una sorta di municipalizzata, insomma di una collettività.

Ammesso sia vero, tale proposizione si scontra col fatto che il 66% del capitale di questa 'public company' è - legittimamente - in mano a Claudio Lotito.

Un bel problema, se ambiamo a trovare una soluzione a medio termine. 

[fish_mark]

Ammesso sia vero, tale proposizione si scontra col fatto che il 66% del capitale di questa 'public company' è - legittimamente - in mano a Claudio Lotito.

Un bel problema, se ambiamo a trovare una soluzione a medio termine. 

Sul piano del diritto privato è incontestabile quanto tu affermi.
Sul piano del diritto privato lui ha il diritto di vita e anche di morte sulla Lazio.
Potrebbe convocare domani mattina una assemblea dei soci con all'ordine del giorno lo scioglimento della società sportiva Lazio, da mettere in votazione dopo ampia relazione dei componenti del Collegio sindacale.
Potrebbe ...

La soluzione a medio termine l'ho prospettata: il rilancio o l'abbandono. Ha queste due alternative.