m..de-Lazio 0-1: commenti

[giocher74]

Vittoria netta, il gol quando è arrivato era nell'aria, se l'asroma schiera una pippa questo rientra nei fattori tecnici, non nell'"imponderabile". Mourinho CIANCICATO dal dirimpettaio, al terzo tentativo, finalmente. Esemplare la gestione dal vantaggio in poi, col chiaro cambio di atteggiamento: i difensori romanisti "chiamavano" al pressing i nostri attaccanti, che rispondevano "sì col cazzo, ora tocca a voi decidere che fare del pallone". Il che testimonia anche come l'atteggiamento della Lazio fosse volto a vincere la partita: finché non ha segnato e ha cercato a quel punto di capitalizzare il gol.

E Lazio è anche più forte nelle individualità. Nonostante le assenze.

Tutto vero, voglio aggiungere anche la grande prestazione di Orsato, l'unico in Italia che "arbitra" veramente le partite con autorevolezza e personalità.
Con l'ammonizione di Mancini al minuto 8, sacrosanta per altro, ha fatto capire a tutti che ieri si doveva giocare a pallone per vincere, senza spazi per buffonate varie, cosa confermata quando nel secondo tempo ha bruciato con lo sguardo El Sharawi che da terra si é girato verso di lui chiedendo la VAR, indicando con le mani il terreno di gioco, come a dire "ho visto tutto e qui comando io"...

[Davide]

Si,probabilmente non doveva finire il primo tempo visti i 3 falli da strattonata su zaccagni,ma ci accontentiamo

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[Breizh]

Che belli 'sti lunedì!

Comunque la partita l'abbiamo vista tutti, certo; però io mi sono divertito a riprendere i numeri del derby in trasferta della stagione scorsa (inutile ricordare il risultato, mannaggia li pescetti!) e confrontarlo con quello di ieri.

La Lazio aveva tirato in porta 9 volte di cui 3 nello specchio; ieri 5 tiri ma sempre 3 nello specchio.
Il possesso palla era stato del 66%; ieri del 40%.
Avevamo fatto 623 passaggi (88% di precisione); ieri sono stati 396 (76% di precisione).

Ecco, prendete le stesse cifre, invertitele, ed avrete più o meno le statistiche dei difettosi; che se il recupero non fosse ancora finito starebbero ancora cercando di segnare (l'unica vera occasione è l'autotraversa di Marušić, infatti).

Bravo Sarri a fare di necessità virtù e a cambiare completamente lo spartito.
Bravo soprattutto perché la squadra lo ha seguito diligentemente, con un'applicazione feroce e senza distrazioni. Io ho visto solo un pallone perso pericolosamente da Cataldi prima del gol (umano che gli tremassero un po' le gambe, lo ha ammesso anche lui) ma su cui lui stesso ha contribuito a mettere una pezza. Poi, basta.
E la difesa che ha fatto un figurone, tanto che (sì, bravo Romagnoli, sorprendentemente bravo Casale, stratosferico Patric, bravino al netto di qualche cazzata Gila) dà quasi l'impressione che ci potrei stare anch'io, per dire.

Io avevo un dubbio, grosso quanto una casa, pesante come mi' sòcera, quanto alla personalità del gruppo, privato dei suoi due indiscutibili leader.
M'hanno risposto alla grande.
Innanzitutto, Ciro c'era!
Poi c'era anche tutto un gruppetto di giocatori che il carisma magari lo sfoggiano meno o lo stanno definendo più o meno rapidamente: Romagnoli, per esempio; ma anche capitan Cataldi; e pure Felipetto, match-winner e uomo-ovunque della partita.
E il comandante Sarri.
E l'immarcescibile, sorridentissimo (quanto li deve aver fatti rosicare!) Radu.

Oggi non lavoro e forse me la rivedo.
Buon lunedì a tutti!

[giocher74]

Si,probabilmente non doveva finire il primo tempo visti i 3 falli da strattonata su zaccagni,ma ci accontentiamo

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Si peró é anche vero che ha lasciato giocare parecchio da entrambe le parti, il metro era quello, non fichiava i "falletti" che io odio e ammoniva quando c'era da ammonire, i giocatori quando "sentono" che l'arbitro lascia correre tendono a fingere di meno e giocare di piú, secondo me ha arbitrato alla grande, forse il recupero troppo lungo, ma devi contare tutti i cambi e un paio di situazioni con giocatori a terra dove si é perso tempo.

[Panzabianca]

Si,probabilmente non doveva finire il primo tempo visti i 3 falli da strattonata su zaccagni,ma ci accontentiamo

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anche la sbracciata di Zaggggnolo nel primo tempo. Ammonizione tutta la vita.
Cmq è bello sentirli dire che noi siamo pochissima cosa... ah ah ah ah

[Batiza]

Tornato letteralmente sfatto. Forse il più faticoso da tifoso mai vissuto dopo il 26 maggio. Non finiva mai, poi 8 minuti di recupero diventati 10 sono stati un altra fatica. Che poi in fondo grossi pericoli non se sono mai corsi. Un derby vinto con la grinta, bravissimi tutti ma su tutti Sarri che ieri ha rinnegato in parte il suo modo di vedere il calcio e si è immedesimato nel senso profonde della stracittadina... Ci sono due modi per tornare da una battaglia: con la testa del nemico o senza la propria.

[Panzabianca]

Quando i più inflessibili accaniti anti-sarriani avranno tempo, mi aspetterei che dedicassero qualche parola al tema del tecnico che non cambia idea e che si intestardisce sui propri teoremi tattici.
Per dirla alla Wasiku, prego...

[GEDDY]

Ieri era palla a Provedel che la lancia lunga e di nuovo a loro.Per 70 minuti circa.Un po' come il Feyenord con noi, per una mezz'oretta pero'. Teoremi? Quelli che scrive so teoremi dici?

[Panzabianca]

Ieri era palla a Provedel che la lancia lunga e di nuovo a loro.Per 70 minuti circa.Un po' come il Feyenord con noi, per una mezz'oretta pero'. Teoremi? Quelli che scrive so teoremi dici?

ehhmmm... stai a fa la solita supercazzola?
E' un uomo ordinato. Sur taccuino ce scrive la lista della spesa.

Ieri però i malinconici, quelli del gioco pragmatico, so stati accontentati me pare.

Tu di quale schiatta fai parte?

[GEDDY]

Di quelli che dicono che prima se ne va e meglio e'.Inutilevparlarne,sta lì. E quando perde male,perché ha sto vizio di perdere di brutto, ha il raro privilegio di prendersi anche il mio di vaffanculo.A volte a voce e a volte scritto o per pochi.Privilegio perché pochi tesserati della Lazio l'ho insultati pubblicamente. Forse il solo Peruzzi.Che ai tempi di Bergodi i forum non li frequentavo.Abbiamo la squadra per vincere lo scudetto, vedi che puoi fare.

[Orazio Scala]

Ieri sera ha vinto la Lazio, e tanto basta.

Ma ha vinto anche il Calcio, quello vero.

Nel calcio si contano i gol. Chi si lamenta della mancanza di "spettacolo" non ha capito nulla di questo gioco. Si gioca per vincere, non per divertire il pubblico. Chi ha giocato anche solo una partita con qualcosa, pure una birra, in palio, lo sa bene.

La bellezza della partita è stata nella sua complessitá tattica e nella continua ricerca di soluzioni e di varianti da parte dei rispettivi Mister. Un vero spettacolo, questo sì. E si può dire in tutta onestà che Sarri si è messo in tasca il rivale e ci si è soffiato il naso, se solo Sarri conoscesse l'esistenza dei fazzoletti da naso.

A metà primo tempo abbondante l'impressione che la Lazio avesse il controllo della gara era netta. Così come la certezza che si stesse giocando per vincere: la ricerca dello scambio corto, continuo, palla a terra, fin dal portiere, era la replica del copione con cui era stata strapazzata l'Atalanta a Bergamo.

Il gol è arrivato, frutto di un pressing perfetto e organizzato. Attribuirlo a un "accidente", ancora una volta, dimostra scarsa comprensione del calcio: il pressing alto ben fatto serve proprio a sfruttare al massimo i limiti tecnici e organizzativi degli avversari.

Ottenuto il vantaggio, la Lazio ha consegnato l'iniziativa agli avversari: che non hanno saputo cosa farsene. Un vero dramma per una squadra che fa del controgioco più sconcio il suo marchio di fabbrica. Tanto che i difensori romanisti invitavano scolasticamente al pressing i nostri attaccanti, che forti del vantaggio se ne guardavano bene.

I cambi, ben gestiti dalla nostra panchina, si sono risolti sull'altro fronte in un ammucchiare punte da torneo parrocchiale. L'as ha messo insieme una quantità enorme di cross ma nemmeno un tiro nello specchio: anche se le palle alte costituivano un loro punto forte e un nostro punto debole. Questo perché mandare palla in area in situazione di vantaggio tattico dovuto alla manovra è un conto; scaraventare palloni tanto per, su una difesa ben piazzata, è altro.
La Lazio ha effettuato UN cross in tutta la gara: segno della rinuncia precisa al gioco aereo, visti gli attaccanti a disposizione: ricordando sempre che tenere palla a terra è peculiarità di chi è superiore sul piano tecnico. Ecco, oltre l'organizzazione superiore e la lettura della partita perfetta, la Lazio è sembrata nettamente migliore anche nella somma delle individualità.

Oggi straccioni e rosiconi si esercitano nel parlare di "brutta partita di basso livello": le due squadre di "basso livello" hanno offerto uno spettacolo al confronto del quale Juventus-Inter è stata uno scapoli-ammogliati ridicolo; sul piano dell'interpretazione Sarri si è CIANCICATO un maestro del catenaccio zozzo come Mourinho.

Infine la direzione di Orsato: perfetta, sontuosa, a riprova del fatto che un arbitro di livello DIRIGE IN CAMPO, senza bisogno di un monitor chiuso in uno sgabuzzino a 600 km di distanza, nonché del fatto che in partita le spinte, le spallate, i piccoli trucchi fanno parte del gioco.

[Wasicu]

Ieri era palla a Provedel che la lancia lunga e di nuovo a loro.Per 70 minuti circa.Un po' come il Feyenord con noi, per una mezz'oretta pero'. Teoremi? Quelli che scrive so teoremi dici?

L unico problema forse era che se non segnavamo su un regalo loro, non avremmo
mai segnato ....    Gli attacchi erano laterali ma di fatto non si vedevano proprio ... ma
il calcio e' cosi' .... accettarlo in todo e basta ...

[giocher74]

L unico problema forse era che se non segnavamo su un regalo loro, non avremmo
mai segnato ....    Gli attacchi erano laterali ma di fatto non si vedevano proprio ... ma
il calcio e' cosi' .... accettarlo in todo e basta ...

Ma non sono tanto d'accordo, la Lazio ha pressato alto fino al gol, c'era un preciso piano di gioco, che é cambiato dopo il gol cuando abbiamo lasciato la palla a loro, magari avremmo segnato lo stesso o magari no, peró il piano era quello

[Ataru]

Chi e' lo scemo che si e' fatto espellere

mi immagino la scena di moufrigno che dice al collaboratore: "vai, insulta, vai!!!!" e arriva il rosso. se non fosse arrivato il rosso l'avrebbe ripetuta lui, l'offesa

[ThomasDoll]

Il commento di Orazio è una secchiata di cemento sui luoghi comuni sul sarrismo.
Basati sulla non conoscenza di meridiani e paralleli del calcio: uno che si è formato nel calcio provinciale toscano, fucina inesauribile di minestrari, da Sonetti a Fascetti ad Agroppi a Lippi a Baldini a Semplici a Mazzarri eccetera, conosce tutte le arti velenose del controgioco e le applica, all'occorrenza, senza il minimo rimorso, tra una porca nonna e un ioboia.
Abbiamo in panchina un pozzo di scienza calcistica e di saggezza, teniamocelo stretto: Pipe prima restituito al calcio e poi trasformato in centravanti di scorta/arma letale è un capolavoro.

[Ataru]

comunque orsato, che nel nostro immaginario collettivo ha arbitrato anche bene, ha sorvolato su due falli di mano (meritori di cartellino giallo), di cui uno volontario su una ripartenza, ha tenuto il giallo in tasca due volte su altrettanti falli di mancini (già ammonito) saltato su nostre ripartenze, ha giustamente non fischiato due plateali simulazioni in area nostra, ma senza ammonire nessuno, e ha invertito un paio di falli dei loro difensori tramutandoli in nostri falli in attacco, oltre un paio di manate e gomitate su cui ha glissato.


il fatto di aver ben visto (e ignorato) le due simulazioni in nostra area, evitando il biscottone cui siamo abituati e che temevamo, quasi dandolo per scontato, ci condiziona un po'.


comunque, in culo pure a orsato!!!

[Panzabianca]

Ieri sera ha vinto la Lazio, e tanto basta.

Ma ha vinto anche il Calcio, quello vero.

Nel calcio si contano i gol. Chi si lamenta della mancanza di "spettacolo" non ha capito nulla di questo gioco. Si gioca per vincere, non per divertire il pubblico. Chi ha giocato anche solo una partita con qualcosa, pure una birra, in palio, lo sa bene.

La bellezza della partita è stata nella sua complessitá tattica e nella continua ricerca di soluzioni e di varianti da parte dei rispettivi Mister. Un vero spettacolo, questo sì. E si può dire in tutta onestà che Sarri si è messo in tasca il rivale e ci si è soffiato il naso, se solo Sarri conoscesse l'esistenza dei fazzoletti da naso.

A metà primo tempo abbondante l'impressione che la Lazio avesse il controllo della gara era netta. Così come la certezza che si stesse giocando per vincere: la ricerca dello scambio corto, continuo, palla a terra, fin dal portiere, era la replica del copione con cui era stata strapazzata l'Atalanta a Bergamo.

Il gol è arrivato, frutto di un pressing perfetto e organizzato. Attribuirlo a un "accidente", ancora una volta, dimostra scarsa comprensione del calcio: il pressing alto ben fatto serve proprio a sfruttare al massimo i limiti tecnici e organizzativi degli avversari.

Ottenuto il vantaggio, la Lazio ha consegnato l'iniziativa agli avversari: che non hanno saputo cosa farsene. Un vero dramma per una squadra che fa del controgioco più sconcio il suo marchio di fabbrica. Tanto che i difensori romanisti invitavano scolasticamente al pressing i nostri attaccanti, che forti del vantaggio se ne guardavano bene.

I cambi, ben gestiti dalla nostra panchina, si sono risolti sull'altro fronte in un ammucchiare punte da torneo parrocchiale. L'as ha messo insieme una quantità enorme di cross ma nemmeno un tiro nello specchio: anche se le palle alte costituivano un loro punto forte e un nostro punto debole. Questo perché mandare palla in area in situazione di vantaggio tattico dovuto alla manovra è un conto; scaraventare palloni tanto per, su una difesa ben piazzata, è altro.
La Lazio ha effettuato UN cross in tutta la gara: segno della rinuncia precisa al gioco aereo, visti gli attaccanti a disposizione: ricordando sempre che tenere palla a terra è peculiarità di chi è superiore sul piano tecnico. Ecco, oltre l'organizzazione superiore e la lettura della partita perfetta, la Lazio è sembrata nettamente migliore anche nella somma delle individualità.

Oggi straccioni e rosiconi si esercitano nel parlare di "brutta partita di basso livello": le due squadre di "basso livello" hanno offerto uno spettacolo al confronto del quale Juventus-Inter è stata uno scapoli-ammogliati ridicolo; sul piano dell'interpretazione Sarri si è CIANCICATO un maestro del catenaccio zozzo come Mourinho.

Infine la direzione di Orsato: perfetta, sontuosa, a riprova del fatto che un arbitro di livello DIRIGE IN CAMPO, senza bisogno di un monitor chiuso in uno sgabuzzino a 600 km di distanza, nonché del fatto che in partita le spinte, le spallate, i piccoli trucchi fanno parte del gioco.

Si, io son d'accordo con quanto dici, ma ciò non toglie che ieri si sia vinto diversamente dalle manichee intenzioni che alcuni attribuiscono al nostro venerabile annotatore de taccuino.
O no?

Poi, che il calcio sia solo il risultato e la conta dei gol a fine partita si può discutere per l'eternità.

Geddy maiuscolo, arrenditi tosto. Nun c'hai scampo e lo sai.

[Panzabianca]

Il commento di Orazio è una secchiata di cemento sui luoghi comuni sul sarrismo.
Basati sulla non conoscenza di meridiani e paralleli del calcio: uno che si è formato nel calcio provinciale toscano, fucina inesauribile di minestrari, da Sonetti a Fascetti ad Agroppi a Lippi a Baldini a Semplici a Mazzarri eccetera, conosce tutte le arti velenose del controgioco e le applica, all'occorrenza, senza il minimo rimorso, tra una porca nonna e un ioboia.
Abbiamo in panchina un pozzo di scienza calcistica e di saggezza, teniamocelo stretto: Pipe prima restituito al calcio e poi trasformato in centravanti di scorta/arma letale è un capolavoro.

già.
(E pensà che il Geddy bazzica pure quelle parti. E' imbevuto de toscanità. Sarriano inside senza sapello).

[ThomasDoll]

quella di Geddy è una comprensibile reazione all'accerchiamento di scoreggioni avvinazzati bestemmianti magnasarcicce sotuttoio
Della Toscana conoscete l'incomparabile bellezza, ma vi manca la convivenza con certi soggetti assurdi, soprattutto fiorentini, ehehe

[GEDDY]

Qui ne parlano malissimo.Vero che da queste parti raramente parlano bene di qualcuno o qualcosa.