Sponsor stagione 2015/16?

[CP 4.0]

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,23162.msg692723/boardseen.html#new

I biancocelesti incassano 21 milioni con la maglia pulita

Non un prestigio spicciolo, ché la maglia non è mercificazione di sentimenti e passioni, non è commercializzazione dello spettatore – l’odiosa profilazione dell’utente. Eppure la Lazio non è affatto estranea alle logiche del marketing: forse non tutti sanno che (aguzzate la vista!), per la stagione 2015/2016, è stato siglato un accordo annuale con la Renault – o meglio: le tre concessionarie della filiale di Roma (Autoequipe, A. Fiori e RRG Filiale di Roma) sono Premium Sponsor della S.S. Lazio. Le strutture, come stipulato, hanno poi messo a disposizione della squadra delle autovetture (la gamma Crossover: Captur, Kadjar ed Espace) per accompagnare calciatori, allenatore e membri dello staff tecnico e dirigenziale nei loro spostamenti; la partnership prevede, inoltre, la visibilità della marca sui led a bordocampo dello Stadio Olimpico, sul backdrop (i pannelli che fanno da sfondo) delle interviste, all’interno dell’area hospitality e sul sito ufficiale del Club. Ad affiancare questa collaborazione vi sono poi i sodalizi concordati con Tim, Groupama Assicurazioni, Acea, Kimbo, UniClub e Frecciarossa, oltre, ovviamente, Macron – sponsor tecnico biancoceleste. La Lazio esercita anche una partnership commerciale con Corriere dello Sport, Decò, Fortevilage Sardegna, Gatorade, ManpowerGroup, Sartoria Cardona Roma ed Uliveto – oltre ad avere in iZiplay il gaming partner e in Mediaset Premium il media partner. Tali sponsorizzazioni figureranno tra gli introiti alla voce “ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità” – le cifre, tuttavia, saranno precisate nel prospetto del bilancio a giugno. È invece già possibile analizzare e comparare le entrate dello scorso esercizio: la Lazio ha infatti terminato il primo trimestre 2015/2016 con un aumento sui ricavi dell’8,7% (21,05 milioni di euro, contro i 19,37 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno).

Il legame tra sponsor e business partner – a tal proposito è bene fare una distinzione chiarificatrice: lo sponsor è l’associazione dell’immagine di un’azienda – prodotto sponsor – a quella di un progetto, sostenuta attivamente ed economicamente e con il fine di far acquisire allo sponsor i benefici e le opportunità (cioè un accrescimento qualitativo e quantitativo della propria notorietà e culture d’impresa) costituite dal valore del progetto sponsorizzato; la partnership commerciale, invece, ha un grado variabile di integrazione tra le risorse coinvolte, e pur condividendone la visibilità ha comunque finalità economiche – ha portato dunque ad un ricavo tale da essere una delle principali fonti di guadagno della società biancoceleste, pur non facendo sfoggio – o volgar figura – di variopinti loghi o marchi.

Una scelta coerente ma forse avulsa alle strategie di mercato – quest’ultima è proprio la critica mossa dai detrattori, coloro i quali ben volentieri accetterebbero – o avrebbero accettato – una qualsiasi alleanza commerciale: pure, non è di difficile ipotesi, il tanto chiacchierato ed atteso (dato infatti per concluso, con comunicato stampa già redatto) accordo col duo Aliyev/Mammadov, culminante nello slogan “Azerbaijan – Land of Fire”. Già sponsor di Atletico Madrid, Lens e Sheffield Wednesday, il progetto Azero sembrava pronto alla conquista dell’Europa calcistica – poi il crollo del prezzo degli idrocarburi, che rappresentano il (quasi) totale delle esportazioni del paese caucasico, ne ha minato gravemente l’economia: senza i suoi pagamenti, il Lens è scivolato inesorabilmente verso la retrocessione e il disastro finanziario; l’Atletico Madrid non ha invece prolungato il suo contratto con Land of Fire. Non è tutto oro – o sponsor – quello che luccica, insomma. Ciononostante, a sentir parlare gli scontenti, la mancanza di un legame economico principale (main sponsor) ha portato ad una perdita milionaria – nulla di più falso. Il marketing si basa su equilibri precari, regole aleatorie, e il contestare al patron Lotito l’eccessiva richiesta a fronte di una sponsorizzazione – consigliando accoratamente una diminuzione delle pretese – significa ignorare che un eventuale deprezzamento porterebbe ad una rivisitazione al ribasso contrattuale degli altri sponsor – un effetto a catena che sì influenzerebbe negativamente le aspettative societarie. È una concatenazione logica: la jersey sponsorship rimpiazza (od esclude) le main sponsorship o le sponsorizzazioni minori – la cui somma totale equivale al ricavo di un logo sulla casacca.

L’intera serie A, infatti, ottiene dalle sponsorizzazioni un ricavo di poco più di 85 milioni di euro, con una media di circa 4,5 milioni a squadra – la Emirates, a titolo esemplificativo, sponsorizza le maglie dell’Arsenal al doppio esatto della cifra garantita al Milan. Ancor più clamoroso: ben 71 milioni di euro, sugli 85 complessivi, sono concentrati sulle maglie di cinque club: Juventus (che ha scelto però l’autosponsorizzazione – il brand Jeep appartiene al gruppo FCA), Milan, Sassuolo (a sua volta autosponsorizzata – il gruppo Mapei è infatti di proprietà del patron Giorgio Squinzi), Inter e Napoli; nelle casse delle restanti 15 società finiscono appena 14 milioni di euro. Un dato oggettivo che trae maggior fondamento proprio dalla vicenda bianconera, società già autofinanziata: sono passati ormai quasi quattro anni dell’inaugurazione dell’avanguardista stadio di proprietà juventina – lo Juventus Stadium, che proprio nella denominazione nasconde invece un fallimento: si era detto che la struttura avrebbe portato il nome di un top sponsor, eppure nessuna azienda ha acquistato i naming rights dell’impianto, a sottolineare la difficoltà del calcio italiano ad attrarre aziende. Eppure la Lazio, ancora una volta, differisce dall’opinione comune – ne è l’eccezione: durante la tredicesima edizione dell’ormai tradizionale workshop organizzato dalla società biancoceleste in collaborazione con la Infront, appuntamento strategico a livello commerciale, si sono certificati notevoli riscontri economici e le diverse categorie di partnership e sponsorship (Top Sponsor, Premium Sponsor, Special Partner ed Official Partner) hanno manifestato il loro apprezzamento per il ritorno in termini di esposizione dell’investimento laziale. Che, dal suo canto, ha espresso la chiara volontà di internazionalizzazione dei propri prodotti, per avere un appeal sui mercati che hanno maggiore potenziale ed espandere il brand Lazio. Una progettualità, questa, per nulla inficiata dalla presenza di uno sponsor ad ingombrare i colori biancocelesti: ennesima avveduta strategia del presidente Lotito, avversata più dai luoghi comuni che da una fondata analisi.

[Davide]

OOOOOOOO SPONSORRREEEEE !!!!! lotito non vuole guadagnare con aaaa Lazioooooo !!!! ridacci lo sponsorre !!!!

[CP 4.0]

me sa che sto topic fa la fine del mezzo cinese,mezzo giapponese io nun lo so...



...quindici secondi e' ito giu' a piombo, cosi'...

[Pomata]

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,23162.msg692723/boardseen.html#new

I biancocelesti incassano 21 milioni con la maglia pulita

Non un prestigio spicciolo, ché la maglia non è mercificazione di sentimenti e passioni, non è commercializzazione dello spettatore – l’odiosa profilazione dell’utente. Eppure la Lazio non è affatto estranea alle logiche del marketing: forse non tutti sanno che (aguzzate la vista!), per la stagione 2015/2016, è stato siglato un accordo annuale con la Renault – o meglio: le tre concessionarie della filiale di Roma (Autoequipe, A. Fiori e RRG Filiale di Roma) sono Premium Sponsor della S.S. Lazio. Le strutture, come stipulato, hanno poi messo a disposizione della squadra delle autovetture (la gamma Crossover: Captur, Kadjar ed Espace) per accompagnare calciatori, allenatore e membri dello staff tecnico e dirigenziale nei loro spostamenti; la partnership prevede, inoltre, la visibilità della marca sui led a bordocampo dello Stadio Olimpico, sul backdrop (i pannelli che fanno da sfondo) delle interviste, all’interno dell’area hospitality e sul sito ufficiale del Club. Ad affiancare questa collaborazione vi sono poi i sodalizi concordati con Tim, Groupama Assicurazioni, Acea, Kimbo, UniClub e Frecciarossa, oltre, ovviamente, Macron – sponsor tecnico biancoceleste. La Lazio esercita anche una partnership commerciale con Corriere dello Sport, Decò, Fortevilage Sardegna, Gatorade, ManpowerGroup, Sartoria Cardona Roma ed Uliveto – oltre ad avere in iZiplay il gaming partner e in Mediaset Premium il media partner. Tali sponsorizzazioni figureranno tra gli introiti alla voce “ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità” – le cifre, tuttavia, saranno precisate nel prospetto del bilancio a giugno. È invece già possibile analizzare e comparare le entrate dello scorso esercizio: la Lazio ha infatti terminato il primo trimestre 2015/2016 con un aumento sui ricavi dell’8,7% (21,05 milioni di euro, contro i 19,37 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno).

Il legame tra sponsor e business partner – a tal proposito è bene fare una distinzione chiarificatrice: lo sponsor è l’associazione dell’immagine di un’azienda – prodotto sponsor – a quella di un progetto, sostenuta attivamente ed economicamente e con il fine di far acquisire allo sponsor i benefici e le opportunità (cioè un accrescimento qualitativo e quantitativo della propria notorietà e culture d’impresa) costituite dal valore del progetto sponsorizzato; la partnership commerciale, invece, ha un grado variabile di integrazione tra le risorse coinvolte, e pur condividendone la visibilità ha comunque finalità economiche – ha portato dunque ad un ricavo tale da essere una delle principali fonti di guadagno della società biancoceleste, pur non facendo sfoggio – o volgar figura – di variopinti loghi o marchi.

Una scelta coerente ma forse avulsa alle strategie di mercato – quest’ultima è proprio la critica mossa dai detrattori, coloro i quali ben volentieri accetterebbero – o avrebbero accettato – una qualsiasi alleanza commerciale: pure, non è di difficile ipotesi, il tanto chiacchierato ed atteso (dato infatti per concluso, con comunicato stampa già redatto) accordo col duo Aliyev/Mammadov, culminante nello slogan “Azerbaijan – Land of Fire”. Già sponsor di Atletico Madrid, Lens e Sheffield Wednesday, il progetto Azero sembrava pronto alla conquista dell’Europa calcistica – poi il crollo del prezzo degli idrocarburi, che rappresentano il (quasi) totale delle esportazioni del paese caucasico, ne ha minato gravemente l’economia: senza i suoi pagamenti, il Lens è scivolato inesorabilmente verso la retrocessione e il disastro finanziario; l’Atletico Madrid non ha invece prolungato il suo contratto con Land of Fire. Non è tutto oro – o sponsor – quello che luccica, insomma. Ciononostante, a sentir parlare gli scontenti, la mancanza di un legame economico principale (main sponsor) ha portato ad una perdita milionaria – nulla di più falso. Il marketing si basa su equilibri precari, regole aleatorie, e il contestare al patron Lotito l’eccessiva richiesta a fronte di una sponsorizzazione – consigliando accoratamente una diminuzione delle pretese – significa ignorare che un eventuale deprezzamento porterebbe ad una rivisitazione al ribasso contrattuale degli altri sponsor – un effetto a catena che sì influenzerebbe negativamente le aspettative societarie. È una concatenazione logica: la jersey sponsorship rimpiazza (od esclude) le main sponsorship o le sponsorizzazioni minori – la cui somma totale equivale al ricavo di un logo sulla casacca.

L’intera serie A, infatti, ottiene dalle sponsorizzazioni un ricavo di poco più di 85 milioni di euro, con una media di circa 4,5 milioni a squadra – la Emirates, a titolo esemplificativo, sponsorizza le maglie dell’Arsenal al doppio esatto della cifra garantita al Milan. Ancor più clamoroso: ben 71 milioni di euro, sugli 85 complessivi, sono concentrati sulle maglie di cinque club: Juventus (che ha scelto però l’autosponsorizzazione – il brand Jeep appartiene al gruppo FCA), Milan, Sassuolo (a sua volta autosponsorizzata – il gruppo Mapei è infatti di proprietà del patron Giorgio Squinzi), Inter e Napoli; nelle casse delle restanti 15 società finiscono appena 14 milioni di euro. Un dato oggettivo che trae maggior fondamento proprio dalla vicenda bianconera, società già autofinanziata: sono passati ormai quasi quattro anni dell’inaugurazione dell’avanguardista stadio di proprietà juventina – lo Juventus Stadium, che proprio nella denominazione nasconde invece un fallimento: si era detto che la struttura avrebbe portato il nome di un top sponsor, eppure nessuna azienda ha acquistato i naming rights dell’impianto, a sottolineare la difficoltà del calcio italiano ad attrarre aziende. Eppure la Lazio, ancora una volta, differisce dall’opinione comune – ne è l’eccezione: durante la tredicesima edizione dell’ormai tradizionale workshop organizzato dalla società biancoceleste in collaborazione con la Infront, appuntamento strategico a livello commerciale, si sono certificati notevoli riscontri economici e le diverse categorie di partnership e sponsorship (Top Sponsor, Premium Sponsor, Special Partner ed Official Partner) hanno manifestato il loro apprezzamento per il ritorno in termini di esposizione dell’investimento laziale. Che, dal suo canto, ha espresso la chiara volontà di internazionalizzazione dei propri prodotti, per avere un appeal sui mercati che hanno maggiore potenziale ed espandere il brand Lazio. Una progettualità, questa, per nulla inficiata dalla presenza di uno sponsor ad ingombrare i colori biancocelesti: ennesima avveduta strategia del presidente Lotito, avversata più dai luoghi comuni che da una fondata analisi.

Difatti ci sono 7 squadre che stanno seguendo il disegno dello "scemo del villaggio" (cit)

[fish_mark]

Un articolo davvero interessante di cui ho preso tre pezzi per fare alcune considerazioni.
Intanto partiamo dall’inizio, ossia dal titolo “I biancocelesti incassano 21 milioni con la maglia pulita”. Messo così induce un certo ottimismo anzi entusiasmo, perché si potrebbe pensare che con la maglia pulita, paradosso della vita, si ottengono 21 milioni. Poi si spiega da dove arrivano questi 21 milioni.

Nel pezzo ci si impegna ad esaltare la spiccata capacità imprenditoriale che ha portato tanto beneficio alle casse della società ma di cui potremo avere riscontro soltanto prossimo bilancio a giugno (basta avere pazienza). Intanto però ci fornisce una nota positiva, con i ricavi dalla trimestrale pubblicata lo scorso 11 novembre da dove emerge che “la Lazio ha infatti terminato il primo trimestre 2015/2016 con un aumento sui ricavi dell’8,7% (21,05 milioni di euro, contro i 19,37 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno)”.
Ah, ecco da dove arriverebbero questi 21 milioni di cui parlava il titolo! Poteva magari arrivare a citare la più aggiornata semestrale pubblicata sul sito della SSLazio poco più di un mese fa (29 febbraio), ma forse andava bene la trimestrale: vai a sapere perché. Effettivamente, dalla semestrale risulta un aumento delle entrate da 38.617 a 48.881 milioni di euro, un dato molto incoraggiante.

Sul tema dello sponsor però il pezzo si abbandona a ricostruzioni storiche (la nota querelle Azerbaijan che si è ritirata dal calcio a causa del ribasso del prezzo del petrolio, dopo aver però coperto di soldi l’Atletico Madrid, non la Lazio: forse perché 4 anni fa a Formello erano già al corrente dell’imminente calo del greggio), per poi riportare una tesi abbastanza curiosa per cui i piccoli sponsor, quelli che si accontentano del posacenere sul tavolo delle Conferenze stampa, potrebbero fare richieste al ribasso laddove il nostro potrebbe acconcentarsi di cifre minori da quanto preteso per lo spazio sul main sponsor.

Il marketing si basa su equilibri precari, regole aleatorie, e il contestare al patron Lotito l’eccessiva richiesta a fronte di una sponsorizzazione – consigliando accoratamente una diminuzione delle pretese – significa ignorare che un eventuale deprezzamento porterebbe ad una rivisitazione al ribasso contrattuale degli altri sponsor – un effetto a catena che sì influenzerebbe negativamente le aspettative societarie. È una concatenazione logica: la jersey sponsorship rimpiazza (od esclude) le main sponsorship o le sponsorizzazioni minori – la cui somma totale equivale al ricavo di un logo sulla casacca.

All’estensore del pezzo consiglierei la lettura della semestrale alla voce sponsor. In attesa di trovare il sito con i più potenti motori di ricerca gli riporto i dati pubblicati:

Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità 5.052,20 (4.243,95)
Di cui
Sponsorizzazioni 574,93 (556,17)
Proventi pubblicitari 3.117,22 (2.656,59)
Canoni per licenze, marchi, brevetti  1.360,05 (1.031,19)

Una progettualità, questa, per nulla inficiata dalla presenza di uno sponsor ad ingombrare i colori biancocelesti: ennesima avveduta strategia del presidente Lotito, avversata più dai luoghi comuni che da una fondata analisi.

Si, forse si.

[Davide]

Criticare a prescindere fa solamente rendere meno credibile la critica successiva......radio6 e compagnia bella hanno creato una sorta di mondo polemico giusto per fare ascolti....hanno cavalcato il finto problema sponsor per avere qualcosa da dire....chissa' se parleranno di questi 20 milioni di ricavi, io penso di no, sia mai dare una notizia positiva !!! c'e' il rischio che possano calare gli ascolti se si parla bene della Lazio......sotto sotto penso che qualcuno di loro preghi per una scoppola nel derby, li si che gli ascolti avranno un picco....

[CP 4.0]

Un articolo davvero interessante di cui ho preso tre pezzi per fare alcune considerazioni.
Intanto partiamo dall’inizio, ossia dal titolo “I biancocelesti incassano 21 milioni con la maglia pulita”. Messo così induce un certo ottimismo anzi entusiasmo, perché si potrebbe pensare che con la maglia pulita, paradosso della vita, si ottengono 21 milioni. Poi si spiega da dove arrivano questi 21 milioni.

Nel pezzo ci si impegna ad esaltare la spiccata capacità imprenditoriale che ha portato tanto beneficio alle casse della società ma di cui potremo avere riscontro soltanto prossimo bilancio a giugno (basta avere pazienza). Intanto però ci fornisce una nota positiva, con i ricavi dalla trimestrale pubblicata lo scorso 11 novembre da dove emerge che “la Lazio ha infatti terminato il primo trimestre 2015/2016 con un aumento sui ricavi dell’8,7% (21,05 milioni di euro, contro i 19,37 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno)”.
Ah, ecco da dove arriverebbero questi 21 milioni di cui parlava il titolo! Poteva magari arrivare a citare la più aggiornata semestrale pubblicata sul sito della SSLazio poco più di un mese fa (29 febbraio), ma forse andava bene la trimestrale: vai a sapere perché. Effettivamente, dalla semestrale risulta un aumento delle entrate da 38.617 a 48.881 milioni di euro, un dato molto incoraggiante.

Sul tema dello sponsor però il pezzo si abbandona a ricostruzioni storiche (la nota querelle Azerbaijan che si è ritirata dal calcio a causa del ribasso del prezzo del petrolio, dopo aver però coperto di soldi l’Atletico Madrid, non la Lazio: forse perché 4 anni fa a Formello erano già al corrente dell’imminente calo del greggio), per poi riportare una tesi abbastanza curiosa per cui i piccoli sponsor, quelli che si accontentano del posacenere sul tavolo delle Conferenze stampa, potrebbero fare richieste al ribasso laddove il nostro potrebbe acconcentarsi di cifre minori da quanto preteso per lo spazio sul main sponsor.

Il marketing si basa su equilibri precari, regole aleatorie, e il contestare al patron Lotito l’eccessiva richiesta a fronte di una sponsorizzazione – consigliando accoratamente una diminuzione delle pretese – significa ignorare che un eventuale deprezzamento porterebbe ad una rivisitazione al ribasso contrattuale degli altri sponsor – un effetto a catena che sì influenzerebbe negativamente le aspettative societarie. È una concatenazione logica: la jersey sponsorship rimpiazza (od esclude) le main sponsorship o le sponsorizzazioni minori – la cui somma totale equivale al ricavo di un logo sulla casacca.

All’estensore del pezzo consiglierei la lettura della semestrale alla voce sponsor. In attesa di trovare il sito con i più potenti motori di ricerca gli riporto i dati pubblicati:

Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità 5.052,20 (4.243,95)
Di cui
Sponsorizzazioni 574,93 (556,17)
Proventi pubblicitari 3.117,22 (2.656,59)
Canoni per licenze, marchi, brevetti  1.360,05 (1.031,19)

Una progettualità, questa, per nulla inficiata dalla presenza di uno sponsor ad ingombrare i colori biancocelesti: ennesima avveduta strategia del presidente Lotito, avversata più dai luoghi comuni che da una fondata analisi.

Si, forse si.

quindi?

te lo dice pure

...
L’intera serie A, infatti, ottiene dalle sponsorizzazioni un ricavo di poco più di 85 milioni di euro, con una media di circa 4,5 milioni a squadra – la Emirates, a titolo esemplificativo, sponsorizza le maglie dell’Arsenal al doppio esatto della cifra garantita al Milan. Ancor più clamoroso: ben 71 milioni di euro, sugli 85 complessivi, sono concentrati sulle maglie di cinque club: Juventus (che ha scelto però l’autosponsorizzazione – il brand Jeep appartiene al gruppo FCA), Milan, Sassuolo (a sua volta autosponsorizzata – il gruppo Mapei è infatti di proprietà del patron Giorgio Squinzi), Inter e Napoli; nelle casse delle restanti 15 società finiscono appena 14 milioni di euro.

la Lazio e' tra quelle che si spartisce i 14 milioni rimasti. come i maestri dell'immagine trigoriota di cui in questo caso sono sicuro non interessera' nulla ovviamente.

[Pomata]

Criticare a prescindere fa solamente rendere meno credibile la critica successiva......radio6 e compagnia bella hanno creato una sorta di mondo polemico giusto per fare ascolti....hanno cavalcato il finto problema sponsor per avere qualcosa da dire....chissa' se parleranno di questi 20 milioni di ricavi, io penso di no, sia mai dare una notizia positiva !!! c'e' il rischio che possano calare gli ascolti se si parla bene della Lazio......sotto sotto penso che qualcuno di loro preghi per una scoppola nel derby, li si che gli ascolti avranno un picco....

Hai dubbi?

Se vinciamo, sarà stato x fortuna o aver incontrato una Roma distratta. Sui 20 millioni, potranno anche dire che allora i soldi ci sono e confermare che Lotito ce magna...

Manco le basi Arfioooo 

[fish_mark]

quindi?

te lo dice pure

la Lazio e' tra quelle che si spartisce i 14 milioni rimasti. come i maestri dell'immagine trigoriota di cui in questo caso sono sicuro non interessera' nulla ovviamente.

E allora? Mal comune mezzo gaudio?
Lo sapevamo tutti che ci sono oggettive difficoltà. Ma non è una nota di merito nascondersi con le difficoltà di tutti.
Resta il fatto di uno spazio pubblicitario invenduto: da quasi 10 anni per la cronaca.
E questo è il record.

[Davide]

Hai dubbi?

Se vinciamo, sarà stato x fortuna o aver incontrato una Roma distratta. Sui 20 millioni, potranno anche dire che allora i soldi ci sono e confermare che Lotito ce magna...

Manco le basi Arfioooo 

lotito vuole guadagnare con la Lazio !!! pensa che io con la mia azienda invece voglio andare in perdita !!! scemo io o scemo lui  

[CP 4.0]

E allora? Mal comune mezzo gaudio?
Lo sapevamo tutti che ci sono oggettive difficoltà. Ma non è una nota di merito nascondersi con le difficoltà di tutti.
Resta il fatto di uno spazio pubblicitario invenduto: da quasi 10 anni per la cronaca.
E questo è il record.

Abbiano cominciato prima a fare ciò che fanno in molte. La Juve manco uno sponsor per lo stadio è riuscita a trovare.

[fish_mark]

Abbiano cominciato prima a fare ciò che fanno in molte. La Juve manco uno sponsor per lo stadio è riuscita a trovare.

Ah, allora siamo dei fenomeni. Apriamo nuove strade. Al ribasso.

[borgorosso]

Ah, allora siamo dei fenomeni. Apriamo nuove strade. Al ribasso.

Che scherzi?

"Amore ma lo stipendio è così basso?"
"Cara, mi cuggino non je danno popo gnente"

Una cosa del genere. Non guardiamo mai avanti, guardiamo solo chi fa peggio.
Le merde (sia detto tra noi) tra poco doppiano il nostro fatturato.
eeeeeh, ma i debbbiti, mo' falliscono sicuro.

[CP 4.0]

O forse all'alternativa in un mercato che va al ribasso, per tutti.

[fish_mark]

O forse all'alternativa in un mercato che va al ribasso, per tutti.

Dove quindi tu fai quel che fanno tutti. E allora dove sarebbe l'originalità della scelta? L'avanguardia del calcio moderno? La spiccata acapacità imprenditoriale?

[franz_kappa]

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,23162.msg692723/boardseen.html#new

I biancocelesti incassano 21 milioni con la maglia pulita
[...]

Il "Nuovo Corriere laziale", in un pezzo a firma di Arianna Michettoni, riferisce che la Lazio, senza sponsor, incassa 21 milioni.
Capita!, mi sono detto: davvero un bel risultato senza main sponsor.

Poi leggi l'articolo e apprendi che i 21 milioni incassati sono il fatturato del primo trimestre 2015-2016. Aumentato dell'8,7% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.
L'autrice dell'articolo non menziona se il contributo all'upside sia giunto da proventi riconducibili ai “ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità”. Ci rimanda al bilancio annuale, che verrà chiuso il 30 giugno 2016.

Urgono ulteriori commenti, a vostro avviso?

[Drenai]

comunque c'è da dire che la tipa in questione si da da fare nel difendere a spada tratta l'operato di lotito. sebbene il suo palcoscenico sia piccolo, non le si può negare un tentativo di approfondimento perlopiu sconosciuto nella maggior parte degli scritti che riguardano la lazio (siti web o carta stampata che sia).

qua c'è un altra ramanzina al pensiero comune:
http://www.nuovocorrierelaziale.it/2016/03/02/la-bufala-del-calo-degli-introiti-per-la-societa-biancoceleste-circolata-in-rete-affonda-le-sue-radici-su-calcoli-forse-volutamente-errati/

se lotito scopre la sua esistenza la macchioni ha le ore contate

[franz_kappa]

comunque c'è da dire che la tipa in questione si da da fare nel difendere a spada tratta l'operato di lotito. sebbene il suo palcoscenico sia piccolo, non le si può negare un tentativo di approfondimento perlopiu sconosciuto nella maggior parte degli scritti che riguardano la lazio (siti web o carta stampata che sia).

qua c'è un altra ramanzina al pensiero comune:
http://www.nuovocorrierelaziale.it/2016/03/02/la-bufala-del-calo-degli-introiti-per-la-societa-biancoceleste-circolata-in-rete-affonda-le-sue-radici-su-calcoli-forse-volutamente-errati/

se lotito scopre la sua esistenza la macchioni ha le ore contate

Tu dici? Mah, non saprei.
Macchioni... Michettoni...

[Jim Bowie]

te ed  il pesce sempre con i freddi numeri, echeccazzo, lasciate la gente sognare.
Pensa se io mentre stessi sognando di essere a piedi nudi nel parco rincorrendo una leggiadra fanciulla, magari tenendo tra le mani un po di weeds arrotolata con sottofondo musicale "you can leave your hats on" mi si facesse davanti la tua figura o peggio quella del pesce a ricordarmi quanto e' dura la realta'.


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[CP 4.0]

Me sa c'è l'unico sponsor adatto al tifoso biancoceleste sia questo