Feyenoord-Lazio: commenti

[giocher74]

Tutto congiura contro di noi, ma siamo in grado di batterli.
Bisogna farlo.

Certo, si può e si deve, domenica la butteranno in caciara gli zozzoni, ci vuole testa

[franz_kappa]

Tutto congiura contro di noi, ma siamo in grado di batterli.
Bisogna farlo.

Certamente. Ma, come ben sappiamo, anche quando hai tutte le carte in regola per superare l'avversario puoi mancare il risultato per fattori accidentali o errori (in buona fede, figli di negligenza e NON di dolo) arbitrali. Tanti gli episodi che possono orientare una partita, anche a dispetto dell'indubbio merito di una delle due contendenti.
Quindi massima fiducia nella Lazio o - se proprio non riusciamo sottrarci allo spleen che si traduce in tensione autodistruttiva che genera, nel tifoso, prematura consapevolezza di sconfitta - una sana sospensione del giudizio e dei sentimenti. Atarassia (per chi gliela fa, ovviamente).

Di certo andrebbero fugate risibili pretese - sono posizioni retoriche, lo sappiamo bene. Enunciati tutti ideali e che con la realtà nulla hanno a che vedere - di vittoria incondizionata. Andrà come andrà. E, come spesso accade, se le cose si metteranno male, potranno anche andare peggio.
Ma, ovviamente, nessuno - TRANNE I ROMANISTI - stasera spera che le cose vadano male, domenica.

[ThomasDoll]

Domenica arbitra Orsato che è garanzia di equità. Se sbaglia sbaglia, non te la tira.
In questa fase di arbitraggi ostili e pessimi è un bel passo avanti.
Poi la partita va giocata. Il risultato dipende da tante cose.

In Conference Mourinho giustamente ci sfotte e ci dà per favoriti, ma il tabellone non è quello dello scorso anno.
Non sarà una passeggiata ma è obbligatorio provarci, i detentori sono loro e non ci possiamo esimere.
Villarreal, West Ham, Nizza, Fiorentina, Az, Trabzonspor e tante altre squadre di medio calibro insidiose.

[franz_kappa]

In Conference Mourinho giustamente ci sfotte e ci dà per favoriti, ma il tabellone non è quello dello scorso anno.
Non sarà una passeggiata ma è obbligatorio provarci, i detentori sono loro e non ci possiamo esimere.
Villarreal, West Ham, Nizza, Fiorentina, Az, Trabzonspor e tante altre squadre di medio calibro insidiose.

La finale dista otto partite. E non servirebbe vincerle tutte per arrivarci. Anzi.
Potrebbe avere senso, sperando di non pescare un brutto cliente nel prossimo turno, ruotare intelligentemente i calciatori nel play-off e nell'eventuale successivo ottavo di finale. Poi, ammesso - e per nulla concesso - di arrivare a disputare i quarti di finale, quella competizione dovrebbe diventare L'OBIETTIVO stagionale.
Io ci crederei pure ma temo, come scritto prima, che mangerò in tutta tranquillità.

P.S. = avversarie potenziali nel prossimo turno sono Anderlecht, Gent, Dnipro, Cluj, Partizan, Lech Poznan e Basilea. Più la fiorentina che, credo, non potremmo incontrare.

[franz_kappa]

Ho verificato sul sito della Uefa: https://www.uefa.com/uefaeuropaconferenceleague/draws/2023/2001691/

La nostra avversaria sarà una fra queste, eccezion fatta per la viola:

- Anderlecht (BEL)
- Basel (SUI)
- CFR Cluj (ROU)
- Dnipro-1 (UKR)
- Fiorentina (ITA)
- Gent (BEL)
- Lech (POL)
- Partizan (SRB)

[violator]

dai, usciamo subito da questo fastidioso torneo di tressette e proviamo a non perdere ulteriore terreno in campionato

(o primi o quarti dovevamo arrivare, non scherzavo quando lo scrissi)

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[franz_kappa]

dai, usciamo subito da questo fastidioso torneo di tressette e proviamo a non perdere ulteriore terreno in campionato

(o primi o quarti dovevamo arrivare, non scherzavo quando lo scrissi)

Domanda: usciamo da una competizione UEFA (la ECL) dove potremmo andare avanti per concentrarsi sul campionato. E, dunque, per pervenire a cosa?
L'ennesima qualificazione a un'altra competizione UEFA (EL o, magari, CL) che non siamo in grado di gestire?
Chiedo senza polemica.

[violator]

 arrivare quarti e arrivare quinti equivale alla distanza estetica tra la Bellucci e la Mazzamauro. L'Europa League è una competizione triste che scombussola una stagione (ancor più se non passi il girone da primo), mentre l'altra che si sono inventati non è neanche una competizione.

[ThomasDoll]

Ho verificato sul sito della Uefa: https://www.uefa.com/uefaeuropaconferenceleague/draws/2023/2001691/

La nostra avversaria sarà una fra queste, eccezion fatta per la viola:

- Anderlecht (BEL)
- Basel (SUI)
- CFR Cluj (ROU)
- Dnipro-1 (UKR)
- Fiorentina (ITA)
- Gent (BEL)
- Lech (POL)
- Partizan (SRB)

Questa coppa deve diventare un obiettivo, mentre l'EL non poteva esserlo. Vedo però nomi che mi ricordano le avversarie che abbiamo affrontato nel girone appena concluso. Mi pare che il livello sia quello. E quindi non ce la portiamo certo da casa. La Lazio di questa prima fase la coppa non la vince.

[Er Matador]

Scrivere cento volte alla lavagna: bastava un pari per arrivare primi nel girone.
Sufficiente, considerando anche il misero livello tecnico degli olandesi, per mangiarsi altro che le mani.
L’aspetto più disperante di un risultato ingiustificabile è la sua provenienza da situazioni note, se non croniche, che neppure si è cercato di affrontare.
In ordine sparso:


- Giménez. Quando è entrato ho pensato istintivamente “questo ci fa gol”.
Pronostico avveratosi nel giro di un minuto e non per particolari doti divinatorie, ma per il ricordo di come l’argentino-messicano aveva spaccato la partita all’andata.
Affidandosi a un movimento elementare – vale a dire il taglio in diagonale fra i due centrali – che, in un mondo normale, avrebbe spinto il tecnico a rinchiudere Romagnoli e collega in un convento per tre giorni, mostrando a nastro le immagini.
E col sottinteso che, se la cosa si fosse ripetuta al ritorno, stavolta avrebbe buttato la chiave.
Detto fatto, l’attaccante degli olandesi ha potuto agire indisturbato, come all’Olimpico sul punteggio di 4-0, causando l’eliminazione dei biancocelesti

- Le palle perse. Il gol subito nasce da un probabile fallo, forse più netto di quello su Patric e, a catena, su Provedel.
Ma prescindiamo un attimo da tale dato per confrontare l’azione con altre, scevre da implicazioni arbitrali, sulle palle perse dai vari Cataldi e Cancellieri.
In tutti i casi la squadra si è lasciata cogliere di sorpresa, a dispetto della superiorità numerica, per una combinazione di pessima copertura del campo e atteggiamento scarsamente proattivo.
Che lascia all’avversario la prima mossa, e con essa la possibilità di aggredire lo spazio

- Sarri. Copio, incollo e sottoscrivo:

Quando critico Sarri non lo faccio per cattiveria...ma porca troia di quella vacca,ma lo capite che pure il Barcellona, nei momenti in cui doveva recuperare la partita,gli ultimi 10-15 minuti alzava piquet e buttava a raffica palloni verso di lui per creare qualcosa! No,il nostro genio continua ad imporre sta merda di passaggeti che per 50 minuti del secondo tempo non hanno prodotto un solo tiro in porta! Non uno cazzo!!! Ma alza Savic e Vecino,li piazzi nella loro area e butti palloni su,vedi che qualcosa crei!!! A sto punto ho la sensazione ha volessero uscire,peccato che ora siamo nell' intertoto con obbligo di vincerla perché è una coppa di merda...siamo dei coglioni.

Il limite più insopportabile del tecnico riguarda proprio l’assenza di correttivi quando la gara si mette male, frutto della propensione a preparare le partite come i tedeschi preparano le guerre.
Il valdarnese è uno che, nel bel mezzo della campagna, viene sorpreso da una pressante urgenza fisiologica.
Cosa fa, si sfoga dietro un cespuglio e rimedia qualche foglia per limitare i danni?
No, continua a immaginare il Cacatore di Michelangelo al cui progetto lavora da tempo imprecisato.
Col risultato che nel frattempo, e ovviamente...

- Il gruppo. Un brano di svernatori e mezzi uomini senza dignità, da anni e con qualsiasi allenatore.
Del resto, cosa accomuna un primo tempo positivo, ma inconcludente, e un secondo inconcludente e basta?
Oppure le occasioni fallite per braccino tremante e l’incapacità di cambiare spartito e ritmo, quando gli avversari avevano il pallino del gioco?
Naturalmente, la mancanza di personalità.
Ormai, se ragiono da sportivo, li disprezzo più dei romettari, perché quelli almeno dimostrano di tenerci.
A rubare, ma almeno ci tengono

- La società. Vale a dire chi non solo presenta a ogni finale di mercato un gruppo monco ma, cosa più grave, ha veicolato nei giocatori la mentalità di cui al punto precedente.
Una mentalità da parastatali, che timbrano il cartellino e tirano fino all’orario di chiusura, senza obiettivi da raggiungere e sapendo che a fine mese ritireranno comunque lo stipendio.
Anzi, consapevoli che un maggiore impegno, scomodando ulteriori e indesiderate complessità gestionali, disturberebbe il tran tran del manovratore


Prospettive per la stagione? Scucire dal petto un trofeo, per quanto risibile, alle merde ha sempre un senso.
Non riuscirci, dopo aver nobilitato il loro avversario nella farsa di Tirana (come giustamente rilevato da Frank 73), rappresenterebbe un fallimento.
Non provarci neanche imporrebbe, per decenza, di non iscriversi alle competizioni europee anche in caso di qualificazione conquistata sul campo.

[Batiza]

Una vergogna un disonore. Siamo riusciti a rovinare una stagione, noi fuori loro  dentro e costretti a fare una competizione che loro hanno vinto e che se non vinciamo dopo averli sperculati ci fa fare la figura dei coglioni. Una catastrofe. Con la speranza che non arrivino fino in fondo perché chi sta sulla loro panchina sa come gestire certe partite a differenza del nostro.

[Orazio Scala]

C'è ancora chi pensa che un allenatore possa fare miracoli e quindi attenderà l'anno prossimo l'arrivo del guru di turno; c'è ancora chi pensa che l'anno prossimo verrà fatto il mercato "giusto", quello che secondo i tifosi tutti i presidenti di tutti i club da quattrocento anni si ostinano a non fare; c'è ancora chi crede che un pubblico vulcanico a due metri dalla linea laterale ti faccia guadagnare venti punti a stagione.

Queste visioni romantiche, per fortuna, rappresentano il motivo per cui il Football rimane il gioco più bello e popolare al mondo.

La realtà, tuttavia, parla di una "griglia" ormai ghiacciata da vent'anni, in cui la dilatazione dei ricavi ha scavato solchi irrimontabili anche di una sola posizione; in cui le rose sterminate e l'universalità del mercato hanno tarpato le ali ai voli estemporanei: se peschi un Re Cecconi e un Garlaschelli in Serie B gli altri ne troveranno dodici più forti a gennaio, salvo non comprino direttamente i tuoi gioielli; in cui la durata infinita dei tornei e il sistema di "selezione all'ingresso" ha ridotto al minimo le eversioni anche nelle Coppe.

In questo quadro, la Lazio si muove col suo passo solito, salvo le oscillazioni intorno a quel perimetro ben definito. Può sfoderare il partitone stile Bergamo e farsi randellare in casa dalla Salernitana; può arrivare a un quarto di EL ovvero uscire in un girone che continuiamo a definire di "scappati di casa" (e allora o siamo "scappati di casa" anche noi, o abbiamo commesso un terribile peccato di presunzione).

Le partite con Atalanta e Salernitana, per motivi opposti, ci sorprendono: fuori perimetro. Ma in realtà di gare così, negli ultimi vent'anni, è pieno il carniere. Oscillazioni, come detto, intorno al perimetro, solidissimo e inscalfibile e per questo quanto mai triste, del sesto posto medio.

Si andrà avanti così, finché qualche evento non cambierà, ancora una volta, la storia del calcio.

[Davide]

Miracoli?!?!?!?!? Per te battere ste 3 squadre scarse come la merda sarebbe un miracolo? Ieri bastava uno squallido pareggio,hai fatto di tutto per non segnare...ma dai su,facciamo i seri,la rosa non è adatta x vincere il campionato, ma per passare un ridicolo girone di Europa league bastava la mia squadra di calcetto ma dai

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[Orazio Scala]

Miracoli?!?!?!?!? Per te battere ste 3 squadre scarse come la merda sarebbe un miracolo?

Non le abbiamo battute.

Chi lo dice che siano più scarse di noi?

Il campo ha detto altro. E sarebbe ora di cominciare dai verdetti del campo, non dalle valutazioni "sulla carta". Magari, allo spareggio di Conference (sigh) si arriva con la modestia e la motivazione necessarie.

[Davide]

Il campo ha detto che se non scendi con la testa giusta,fai figure di merda pure coi peracottari...se hai un mister che in conferenza dichiara che l'Europa è una scocciatura,pensa te che carica può dare ai giocatori...guardati le peossime gare di sti scappati da casa e vedrai che mazzate prenderanno...ieri facendo cagare ti hanno concesso,svirgolando la palla,ripeto svirgolando la palla,due occasioni d'oro!!! Questi se buttavano 5 palloni in area a cazzo si facevano 2 autogol...ma no,meglio uscire dal basso a 5 minuti dalla fine e non tirare mai

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[Amolalazio71]

Il campo ha detto che se non scendi con la testa giusta,fai figure di merda pure coi peracottari...se hai un mister che in conferenza dichiara che l'Europa è una scocciatura,pensa te che carica può dare ai giocatori...guardati le peossime gare di sti scappati da casa e vedrai che mazzate prenderanno...ieri facendo cagare ti hanno concesso,svirgolando la palla,ripeto svirgolando la palla,due occasioni d'oro!!! Questi se buttavano 5 palloni in area a cazzo si facevano 2 autogol...ma no,meglio uscire dal basso a 5 minuti dalla fine e non tirare mai

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Quanti gol di testa su cross abbiamo segnato negli ultimi 5 anni?
Quanti gol abbiamo segnato su calcio da fermo?

Ecco. Da queste statistiche si capirà che più di tanto non si può fare.

[Davide]

Se continuiamo a tirare in porta da corner invece di metterla,bene,in mezzo,te credo non segneremo mai...

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[Panzabianca]

C'è ancora chi pensa che un allenatore possa fare miracoli e quindi attenderà l'anno prossimo l'arrivo del guru di turno; c'è ancora chi pensa che l'anno prossimo verrà fatto il mercato "giusto", quello che secondo i tifosi tutti i presidenti di tutti i club da quattrocento anni si ostinano a non fare; c'è ancora chi crede che un pubblico vulcanico a due metri dalla linea laterale ti faccia guadagnare venti punti a stagione.

Queste visioni romantiche, per fortuna, rappresentano il motivo per cui il Football rimane il gioco più bello e popolare al mondo.

La realtà, tuttavia, parla di una "griglia" ormai ghiacciata da vent'anni, in cui la dilatazione dei ricavi ha scavato solchi irrimontabili anche di una sola posizione; in cui le rose sterminate e l'universalità del mercato hanno tarpato le ali ai voli estemporanei: se peschi un Re Cecconi e un Garlaschelli in Serie B gli altri ne troveranno dodici più forti a gennaio, salvo non comprino direttamente i tuoi gioielli; in cui la durata infinita dei tornei e il sistema di "selezione all'ingresso" ha ridotto al minimo le eversioni anche nelle Coppe.

In questo quadro, la Lazio si muove col suo passo solito, salvo le oscillazioni intorno a quel perimetro ben definito. Può sfoderare il partitone stile Bergamo e farsi randellare in casa dalla Salernitana; può arrivare a un quarto di EL ovvero uscire in un girone che continuiamo a definire di "scappati di casa" (e allora o siamo "scappati di casa" anche noi, o abbiamo commesso un terribile peccato di presunzione).

Le partite con Atalanta e Salernitana, per motivi opposti, ci sorprendono: fuori perimetro. Ma in realtà di gare così, negli ultimi vent'anni, è pieno il carniere. Oscillazioni, come detto, intorno al perimetro, solidissimo e inscalfibile e per questo quanto mai triste, del sesto posto medio.

Si andrà avanti così, finché qualche evento non cambierà, ancora una volta, la storia del calcio.

La Lazio di Materazzi, quella che schierava Bertoni, il Carneade che segna al derby su respinta di un tiro di Ruben, bè, quella Lazio là se avesse giocato all'Olimpico sarebbe retrocessa matematicamente a 10 giornate dalla fine.

Invece al Flaminio le suonava quasi a tutti. E il pubblico era lì. L'Arbitro Di Cola credo che abbia ancora gli incubi.

Io credo che per il Laziale sia giunta l'ora di abbandonare i fantasmi degli anni 80 e di smettere di vergare leggi impostate su quanto di più osceno le ns erinni ci riportino alla mente.

Il tifoso deve smettere di temere catastrofi, deve smetterla di borbottare e di piagnucolare.

Ieri, il tifoso, quello che intendo io, vede 11 coglioni scesi in campo a fare la solita partita di merda come, a prescindere dalla gestione tecnica - un netter intellettualmente onesto lo ricordava ieri in sede di primo commento - ci capita ormai da tempo immemore.

La squadra poi risente di alcune lacune in sede di costruzione estiva. Non  si può affrontare la stagione - e chissà perché i critici di Sarri non lo sottolineino mai - con una solo punta di ruolo. Tre competizioni col solo Immobile. E' da idioti col cartellino al collo (+ la sveglia).

Per il resto, Cancellieri sbaglia tutto. Dopo quello di Genova è il secondo gol che subiamo su ripartenza  per palla persa dal ragazzotto.  Comincerei ad averne le palle piene di questi errorini di crescita.

Giocare con Sarri è volontà di potenza che vuole non già l'esoterica ricerca del miracolo o della magia indotti dal santone ma maturità e responsabilità e consapevolezza. Questi tecnici elargiscono, anzi, somministrano conoscenze. Dovrebbe essere per tutti l'età della luce e invece come dei topi usciti dopo la pioggia andiamo a cercare il cadavere dell'entusiasmo, casomai avesse attecchito pure tra i più gotici.
Già, ma nun ve date pena. Sarri è la Lazio. Se tifi Lazio, ora, tifi per Sarri. E non c'è veleno da spargere perché nessuno muore se non la quella lazialità anomala, mortifera, da menagrami.

Quanto infine all'altro ragazzotto che appena ammonito scaglia la palla fuori (o verso il pubblico), che andasse fanculo prima di mo.     

[Whistle]

E' molto triste vedere una societá che dimostra con dichiarazioni varie che l'Europa del Giovedí é solo un disturbo.
Dov'é l'ambizione? Dov'é la voglia di crescere?
Che ci qualifichiamo a fare se dobbiamo affrontarla cosí?
Boh.

[MCM]

Le gestione della comunicazione post vittoria del rioma in conference è stata fallimentare.

Non solo li abbiamo presi per il culo sminuendola, ma lo abbiamo fatto sapendo che era molto probabile finirci anche noi prima o poi.

Ora che ci siamo finiti a tempo record, siamo obbligati a vincerla anche noi, pena dimostrare inequivocabilmente che quella lì, per quanto terziaria , è una coppa difficile e lunga, che vinci solo se sei bravo a farlo.

Prego, somari.