Autore Topic: Lazio-Sparta Praga 0-3: che disastro all'Olimpico, l'Italia saluta l'Europa  (Letto 881 volte)

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I cechi volano ai quarti con i gol di Dockal, Krejci e Julis nel primo tempo: nessun club italiano in corsa nelle coppe dopo gli ottavi, non succedeva da 15 anni

Anche la Lazio saluta la Coppa. Amarissima l’eliminazione contro lo Sparta: 0-3. Il salto ai quarti di Europa League sembra nel mirino dopo l’1-1 di Praga. Ma all’Olimpico la squadra di Pioli si inabissa già nel primo tempo. Anzi, al 12’ è già sotto di due reti. E prima dell’intervallo arriva anche il terzo gol a inghiottire speranze e sogni laziali. Sparta Praga cinico e vincente. Inutile la ripresa per uscire dal tunnel, la Lazio becca la prima sconfitta stagionale in Europa League e chiude nell’eco della contestazione dell’Olimpico che investe anche il presidente Lotito. Dopo gli ululati razzisti dei tifosi laziali nella gara d’andata, massima allerta anche per i 1500 sostenitori arrivati da Praga: prima della partita, nel tragitto verso lo stadio, lancio di bottigliette verso le forze dell’ordine.

TRIS CECO — Pioli recupera Konko e conferma il 4-2-3-1 con Mauri e Klose dal primo minuto. Avvio arrembante della Lazio. Passano appena 15 secondi dal via e Candreva porta via la palla a Costa per impegnare Bicik. Ma è lo Sparta a schiodare il risultato. Al 10’, su traversone di Zahustel dalla destra, Bisevac a vuoto, si inserisce Krejci che appoggia su Dockal: sinistro fulminante e Marchetti è battuto. Gelo sull’Olimpico. Ma è appena l’inizio. E due minuti dopo ancora dalla destra, sbuca lo Sparta: Julis serve Krejci che firma il raddoppio. Quindicesimo gol stagionale per la Lazio subito nel quarto d’ora iniziale di gioco. La squadra di Pioli è spiazzata ma non si smonta. Al 14’ Klose si fa largo in area senza però trovare sponda nei compagni. Al 26’, da posizione propizia, Mauri non riesce a infilare Bicik, che si salva in angolo. Al 34’ trema ancora la Lazio: botta di Dockal ribattuta da Marchetti. Difetta di lucidità e precisione la manovra dei biancocelesti. Cechi guardinghi anche se non irreprensibili negli ultimi sedici metri. Nel finale di tempo, la Lazio prova a lanciare l’assalto, ma al 44’ colpisce ancora lo Sparta: traversone di Frydek dalla sinistra, un elegante tocco a volo di Julis sigla il terzo gol. Pioggia di fischi sui biancocelesti.

SENZA SCAMPO — Nella ripresa la Lazio prova a riaprire la partita. Sciupate due buone chance con Mauri e Klose. Pioli tenta di scuotere il fronte offensivo con gli innesti di Felipe Anderson e Matri che rilevano Mauri e Klose. Anche lo Sparta cambia: Konatè al posto di Julis. La Lazio mantiene l’iniziativa senza però riuscire a graffiare. Konko si arrende ai suoi guai muscolari e al 23’ viene sostituito da Mauricio. Il ritmo si abbassa lentamente, lo Sparta controlla senza affanni, la gara sfuma. La Lazio esce a testa bassa dall’Europa League nel modo più doloroso. L'Italia perde così anche l'ultima rappresentante nelle coppe europee dopo gli ottavi di finale: non succedeva da 15 anni.

INCIDENTI — È terminato senza alcun problema il deflusso dei tifosi al termine della partita, mentre per i due tifosi dello Sparta arrestati nel pomeriggio dalla Polizia di Stato sono stati emessi due Daspo di tre anni. Prima della gara erano stati fermati trenta tifosi cechi per lancio di oggetti, soprattutto bottigliette, verso le forze dell'ordine.

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