Autore Topic: Lotito: “Lazio grande come i suoi tifosi. Al lavoro per lo stadio…”  (Letto 249 volte)

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Risultati sportivi, tifosi, nuovo stadio, politica. È un Lotito a tutto tondo quello che emerge dall'editoriale che uscirà sul nuovo numero di Lazio Style Magazine di novembre e che la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha la possibilità di proporvi in anteprima. Un messaggio d'amore rivolto a tutto il popolo laziale.

"Cari tifosi biancocelesti,
siamo entrati nel vivo della stagione sportiva e la nostra Lazio è ancora una volta tra le grandi protagoniste. A suon di prestazioni convincenti, con tanti gol fatti e pochissimi subiti, la squadra sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per rimanere nella parte più alta della classifica.
Non siamo più una sorpresa, ma una certezza. La continuità data al progetto societario e sportivo costruito negli anni e confermato anche per questa stagione attorno a Mister Maurizio Sarri sta dando i suoi frutti e credo che tutti i tifosi ne possano essere fin qui soddisfatti.
Perché questa Lazio non smette mai di stupire. Un triplo 4-0 come quello realizzato con Cremonese, Spezia e Fiorentina non si era mai visto in serie A. Così come non è facile trovare su un campo di calcio, in Italia e oltre i nostri confini, un gioco così spettacolare e concreto come quello visto a Bergamo in occasione della trasferta vittoriosa contro l’Atalanta e una determinazione volitiva come quella dimostrata nella sfida dell’Olimpico contro i danesi. Un vero “marchio di fabbrica” del suo allenatore e di una squadra che lo segue. L’intelligente gestione degli spazi in campo e dei momenti della partita fa veramente riflettere sulla qualità del lavoro svolto in questi mesi: la Lazio oggi è molto più matura di ieri.
I nostri giocatori sono ambìti da molti club e stanno dimostrando una continuità eccezionale in termini di prestazioni, gol, assist, giocate spettacolari: non tutti sono contenti di questo, specie alcune testate che ad ogni exploit dei nostri tesserati cercano di far emergere estemporanee trattative per portarli lontano da Roma. Mentre la Lazio è ormai da tempo un punto di arrivo: qui si arriva per la realizzazione personale, da qui si parte per grandi obiettivi con questa maglia.
Ad accompagnare la Lazio c’è un pubblico che non stento a definire straordinario per attaccamento, in casa e in trasferta: finalmente numeroso come ho sempre sperato e voluto che fosse, per stare vicino alla nostra Lazio dalle curve e dalle tribune. Merito certamente di una campagna abbonamenti importante e di altre iniziative come “effetto domino”, una sorta di pacchetto per fare risparmiare chi sceglie di vedere più partite di fila, che certamente replicheremo in altre occasioni per avvicinare tante persone, tante famiglie allo stadio.
La Lazio è una grande famiglia: ce lo diciamo sempre, senza eccedere in retorica, sapendo di dire una verità incontrovertibile. E in queste settimane la famiglia biancoceleste ha voluto celebrare, in diverse occasioni istituzionali come quella della Protomoteca al Campidoglio ma anche a Formello e soprattutto allo stadio, i 100 anni dalla scomparsa di un Padre di questa società: parlo ovviamente di Tommaso Maestrelli.
Il Maestro, così lo ricordano tutti i tifosi laziali, ci guarderà dalla curva opposta alla Nord, a lui intitolata per le partite casalinghe della Lazio. Vorrei che quel bellissimo ritratto che lo raffigura in uno dei momenti più “iconici” possa essere sventolato dagli stessi tifosi, in una Curva “Tommaso Maestrelli” piena di amore. E un domani, speriamo e lavoriamo per questo, in uno stadio tutto nostro.
La Lazio è quindi pronta alle sfide, a testa alta, con grande rispetto e senza paura di alcuno dei suoi avversari. Dovremo fare a meno per qualche partita del grande bomber e capitano, Ciro Immobile, a causa di un infortunio. A lui un abbraccio e l’augurio di ritrovarlo ancora più forte e carico di prima. Tutti tifiamo per lui e per chi scende in campo al suo posto con la maglia biancoceleste, come fa una grande e bella famiglia, come la sua che ha accolto in questi giorni il quartogenito Andrea.
Concludo con una mia considerazione personale: nei giorni scorsi, come sapete, sono entrato a far parte del Parlamento italiano come Senatore della Repubblica. È per me un grande onore e una grande responsabilità, cui voglio adempiere con disciplina e onore, come recita l’articolo 54 della nostra Costituzione. Questo però non mi distoglierà da essere guida e riferimento per questa Società, per mantenerla ai livelli più alti raggiunti e spingerla verso gli ambiziosi traguardi che merita".

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