Autore Topic: sciopero dei calciatori di serie A  (Letto 17779 volte)

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TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #60 : Martedì 14 Settembre 2010, 13:47:14 »
altre:

ARTICOLO 17
- Contributi previdenziali -
17.1. La Società effettuerà agli enti previdenziali competenti i versamenti
previsti dalla legge per l’assicurazione contro
l’invalidità, vecchiaia e superstiti e quella contro le malattie,
anche per la parte a carico del calciatore, ed i relativi importi
saranno trattenuti in rivalsa dalla retribuzione versata allo
stesso.
ARTICOLO 18
- Riposo settimanale e ferie -
18.1. Il calciatore ha diritto ad un giorno di riposo settimanale,
normalmente entro i primi due giorni della settimana.
18.2. Il calciatore ha anche diritto ad un periodo di riposo annuale
della durata di quattro settimane, comprensive dei giorni festivi
e di riposo settimanale.
18.3. La scelta del periodo di godimento del riposo annuale spetta
alla Società, che decide in relazione alle esigenze dell’attività
sportiva. Il riposo annuale ha normalmente carattere continuativo.
Qualora il calciatore venga richiamato in sede durante
il periodo di riposo annuale, la Società è tenuta a rimborsargli
le spese di viaggio sia per il rientro in sede sia per il ritorno
alla località ove trascorreva detto riposo. Il calciatore ha
diritto di usufruire, in altro periodo dell’anno, dei giorni di riposo
annuale non goduti a causa del richiamo in sede.

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #61 : Martedì 14 Settembre 2010, 13:58:47 »
Insomma, a questo punto dovrebbe aver ragione Carpelo: se il contratto è stato disdetto dalla Lega di A e non da quella di B, si parla di rinnovo solo con quella di A. O no?

Aquilotta del Nord

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #62 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:01:40 »
Non ho capito una cosa, in pratica il trasferimento coatto, anche se il giocatore non è d'accordo, può avvenire solo nell'ultimo anno?
Io questo non lo trovo così scandaloso: se società e calciatore non sono riusciti a trovare una sistemazione soddisfacente (per ambo le parti) durante il contratto, l'ultimo anno decida la società, che non può tenersi sul groppone giocatori inutilizzabili che non riesce a sbolognare, per di più infelici di rimanere con la stessa casacca.

No, non li considero nemmeno io alla pari di tutti gli altri lavoratori.
Capisco che abbiano un tempo lavorativo più limitato del mio, a 36 anni si ritrovano in pensione, quello che volete.... ma il divario è veramente abnorme.

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #63 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:09:17 »
Ma (a occhio, magari mi sbaglio) non è possibile costringere qualcuno ad accettare una destinazione.
Si può, semmai, lavorare sulle conseguenze patrimoniali di un eventuale rifiuto (tipo che ti decurto l'ingaggio di un tot).
Considera che il trasferimento viene ratificato da un contratto sul quale vanno apposte tre firme. Se la norma è valida, la firma del calciatore non può essere data per scontata in nessuna situazione. E' una forma parziale e camuffata di reintroduzione del vincolo, non si può, è aberrante, sono persone, non pacchi postali, anche quelli pagati a suon di miliardi.

Offline carpelo

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #64 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:13:08 »
ribadisco il mio punto di vista: il trasferimento coatto è inaccettabile (deportazione è un po' esagerato). Lo stipendio dimezzato e la rescissione (con possibilità quindi di scegliersi una nuova destinazione) no, specie se si garantiscono delle tutele. Per esempio per giocatori con stipendi non faraonici o in età avanzata o che con i fatti (il numero di presenze) hanno dimostrato di non essere dei nullafacenti stipendiati.

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #65 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:20:56 »
ribadisco il mio punto di vista: il trasferimento coatto è inaccettabile (deportazione è un po' esagerato). Lo stipendio dimezzato e la rescissione (con possibilità quindi di scegliersi una nuova destinazione) no, specie se si garantiscono delle tutele. Per esempio per giocatori con stipendi non faraonici o in età avanzata o che con i fatti (il numero di presenze) hanno dimostrato di non essere dei nullafacenti stipendiati.

Se la controbilanci con un diritto analogo per il giocatore, mi può andar bene.
Tipo: sono un calciatore bravo, il Torino mi sottopone dei programmi, firmo e vado.
Poi quell'incapace di cairo mi fa retrocedere, io ci rimetto. Allora rinegoziamo la durata o mi consenti di svincolarmi con un artificio.
Non sono scarsi solo i giocatori, eh

Offline carpelo

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #66 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:34:14 »
Vero, però ricordiamoci che si sta parlando sempre dell'ultimo anno di contratto.
Inoltre, in caso di "tornaconto" in seguito alla retrocessione (mi libero più facilmente), non si rischierebbe di poter accusare un giocatore (o un'intera squadra) di aver remato a favore della B?
Poi, se fosse appurato che la vicenda riguarda solo i giocatori di A, sarei curioso di sapere come ci si comporterebbe appunto nel caso di retrocessione. Quale contratto collettivo vale? E da quando? Dopo il 90' dell'ultima di campionato o dal 30 giugno o?

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #67 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:45:25 »
Secondo me non puoi mettere sul contratto valutazioni che non siano oggettivamente misurabili.
Le ricette sono tante: contratti più brevi, innanzitutto. Anche di un solo anno. Mica esisterebbe il calciatore precario...
Il fatto è che devono essere equiparati DAVVERO ai lavoratori, con la sola limitazione del trasferimento nelle finestre di mercato.
L'equilibrio attuale dipende dall'incontro tra la domanda e l'offerta, ed è la DOMANDA che ha creato queste condizioni, facendo carte false per fregare calciatori alla concorrenza, facendo incetta di giocatori, arrivando a pagare più del 100% del fatturato in ingaggi.
I contratti sono stati firmati tra parti consenzienti. I presidenti si lamentano delle scorrette richieste di ritocco di un contratto ma dimenticano che si tratta, sempre, di trattative. In  certi casi (vedi Roma/Emerson) ci si stupiva del modo di trattare del giocatore, dopo averlo ingaggiato esattamente nello stesso modo. Il potere dei procuratori, poi, è assurdo: alleggeriscono società e tesserati di una bella fetta dell'ingaggio, senza essere per niente necessari. Oppure sì, ma al di fuori delle prerogative a loro riservate.
E' un ambiente fuori controllo: presidenti, dirigenti, allenaatori, giocatori, procuratori, tifosi sono fuori controllo.
La mia preferenza va ai calciatori, perché senza di loro il calcio non esiste. E perché sono loro che mi fanno divertire. Le società hanno il potere di cambiare, ma non lo fanno. Non vogliono. Poi scaricano le loro colpe sui tesserati e sui loro assistenti. Imparino a dire no.

Offline Andre

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #68 : Martedì 14 Settembre 2010, 14:57:23 »
può capitare di lavorare in una società che ti trasferisce in un'altra città ... non trovo quindi scandaloso che non si ammetta il rifiuto di un trasferimento a pari condizioni in un altro club ...

sui contratti annuali mi trovo d'accordo con TD, anche se è vero che se non proproni un contratto pluriennale è facile che il giocatori ti dica di no ... diamo anche per assunto che tutte le squadre italiane si accordino per contratti annuali: tempo 5 minuti ed arriva una squadra estera ad offrire un pluriennale ...



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TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #69 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:05:22 »
e quindi, come vedi, tutto torna ai club. E' la loro concorrenza selvaggia che porta lo squilibrio.

Per quello che riguarda i trasferimenti, il datore di lavoro ti può mandare in un altro luogo di lavoro, non in un'altra ditta. In ogni caso puoi decidere di non andarci, e se non riescono a ricollocarti ti considerano dimissionario. Nel caso dei calciatori c'è un contratto scritto e una sola sede di lavoro. L'unica via è stabilire il modo di stracciare il contratto.

Offline Andre

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #70 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:26:05 »
e i calciatori ? ... io non credo sarebbero tanto contenti dei contratti annuali, soprattutto in un contesto calcistico come quello di oggi dove il calendario della legapro viene devastato dai fallimenti e la serie b si tiene in piedi perchè gli organi competenti chiudono tutti e due gli occhi ... le squadre sono sempre di meno, e con un lungo infortunio rischi di restare fuori dal giro ...

bhò, io vedo la coperta corta da qualunque parte la giro ... che poi è il motivo per cui sto qui  ;D
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TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #71 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:32:01 »
Non dico che sarebbero contenti, ma se un contratto corto è quello che ti viene offerto, alla fine firmi.
Non si vedrebbero gli anni insensati di Bonetto alla Lazio, se così fosse.

Offline Andre

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #72 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:39:52 »
e come blocchi la concorrenza dall'estero ? clausole compromissorie non sarebbero consentite e comunque i giocatori si metterebbero sicuramente di traverso ...

in altre epoche i giocatori erano "schiavi" dei club, nel calcio di oggi mi sembra che abbiano totalmente il coltetto dalla parte del manico ... che ci siano rinunce da ambo le parti altrimenti non se ne esce ...

i punti dove non si trova l'accordo sono i trasferimenti coatti e gli allenamenti fuori rosa ... come si posso venire incontro le due parti ?
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TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #73 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:53:55 »
Fossi nell'AIC non mollerei niente. E' il mercato, baby. Tanto quando non vai più sono calci nelle gengive.
Fossi nella Lega e nella FIGC cercherei di mettere i bastoni tra le ruote ai procuratori. E offrirei contratti meno ricchi e più brevi, cercando di muovere il culo e di pescare in giro calciatori bravi, che ce ne sono eccome.

Offline carpelo

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #74 : Martedì 14 Settembre 2010, 15:57:13 »
scusate, visto che ci si sta spingendo un po' in la con le proposte...ma una serie A a sedici squadre, come la vedete?

Offline Andre

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #75 : Martedì 14 Settembre 2010, 16:11:05 »
in Inghilterra c'è il tetto a 25 giocatori (mi pare, più o meno) ... questo risolverebbe il problema dei giocatori esclusi dalle lezioni tattiche ... già che ci siamo si potrebbe anche pensare di introdurre l'analoga regola inglese che gli stranieri debbono avere un tot di numero di partite nella propria nazionale ...

sui procuratori d'accordo, sui contratti aumenterei al massimo la percentuale legata al rendimento della squadra ... so bene che così lo stipendio può passare anche da un rigore negato dall'arbitro, ma non trovo alcuna valutazione che si possa definire oggettiva ...

16 squadre mi sembrano pochine ... al limite 18 ma non mi sembra che le squadre giochino così tante partite (top team esclusi se vanno in fondo alle coppe europee)
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TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #76 : Martedì 14 Settembre 2010, 16:12:39 »
scusate, visto che ci si sta spingendo un po' in la con le proposte...ma una serie A a sedici squadre, come la vedete?

necessaria. Improcrastinabile. Impossibile.

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #77 : Martedì 14 Settembre 2010, 16:38:24 »
CALCIO: RIVERA, SCIOPERO? PREVALGA LA REGOLA DEL BUONSENSO

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 13 set. - “Sono tra i molti che sono convinti che c’e’ una regola in piu’ rispetto alle 17 norme che regolano le norme del calcio ed e’ la 18esima quella del buonsenso”. Gianni Rivera, responsabile del settore giovanile e scolastico della Figc commenta a Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno il braccio di ferro dei calciatori che hanno proclamato lo sciopero per il 25-26 settembre. “Conviene a tutti usare il buonsenso e poi le richieste dei calciatori non sono cose cosi’ drammatiche -continua Rivera- accettata l’idea che il contratto vada rivisto, non si puo’ pretendere che i calciatori vadano dove vuole la societa’, un tentativo mascherato di tornare al vincolo. Io ero tra quanti pensavano che superato il concetto del vincolo il cosiddetto ‘mercato delle vacche’ non ci sarebbe piu’ stato e invece si prosegue. Questa cosa andrebbe rivista ed eliminata. C’e’ un problema di fondo, se non si risolve questo ci saranno negativita’ da una parte e dall’altra. Un calciatore firma un contratto pluriennale, se poi viene meno un accordo, il calciatore deve scegliere dove vuole andare. Se vuole andare al Chievo invece che al Real Madrid gli si deve concedere questa possibilita’. Sciopero impopolare? No, dipende da come viene presentato dai media. Molti tifosi si fanno condizionare dai titoli, ma moltissimi hanno le loro idee e sono disposti a capire perche’ l’associazione calciatori propone uno sciopero. Nel ‘68 quando volevamo creare l’Associazione calciatori tutti ridevano. L’abbiamo creata in nazionale per proteggere i giocatori della serie C di quei tempi che a febbraio, quando non potevano piu’ vincere il campionato, non venivano piu’ pagati. Non credo che la gente sia contro i calciatori”. (AGI) Red/Gav

Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #78 : Domenica 19 Settembre 2010, 01:08:06 »
posso dire che sia una cosa RIDICOLA? sarò demagogo, quello che volete, ma quando faranno lo sciopero (ammesso che lo facciano), migliaia di bambini, ragazzi, adulti, saranno in campo a giocare, in tutta Italia, nei vari campionati FIGC e CSI. Il giorno dopo, andranno a lavorare, a scuola, magari saranno in cassa integrazione, magari andranno all'università, in studio, si metteranno una divisa... assoluta mancanza di rispetto, e assoluto distacco dalla realtà.

TD

Re:sciopero dei calciatori di serie A
« Risposta #79 : Domenica 19 Settembre 2010, 10:48:19 »
E quindi, Nebbia?
Nun possono trattà il rinnovo del contratto per rispetto a chi non ha un contratto?
E i datori di lavoro non sò tenuti al rispetto per nessuno? Loro, sì, stanno a contatto con la realtà, soprattutto quando fanno contratti da 2.85 milioni a stagione per uno sciamannato come Adriano, loro non mancano di rispetto a nessuno.Mi spieghi quale rispetto e per chi c'è nella tesi che una parte, siccome è privilegiata, deve rinunciare a trattare un contratto collettivo alla luce del sole? Considera che lo sciopero non si farà quasi certamente perché sul piano economico i datori l'hanno avuta vinta e sul piano dei diritti si arriverà a un accordo, come sempre accade nei contratti degli ultimi anni nei settori industriali: ti faccio qualche concessione sul piano dei diritti, che poi non rispetto nelle singole realtà, e t'attacchi al ciufolo sul piano economico.
Il fatto che siamo su una brutta china significa che dobbiamo mordere chi ha dei privilegi? Certe "battaglie" possono essere anche simboliche, ma sembra che di difendere quello che è costato sangue, sudore e lacrime in questo paese non importi niente a nessuno. Tra qualche anno ci sveglieremo e non sarà un bel momento.