Autore Topic: Il tappo alle ambizioni  (Letto 96026 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #120 : Lunedì 14 Marzo 2016, 14:28:06 »
"La S.S. Lazio ha conseguito ieri sera una straordinaria vittoria contro l'Atalanta. Abbiamo ritrovato un grande campione, Klose, che ha trascinato la squadra verso il successo. Davanti al nostro pubblico abbiamo fatto vedere a tutti che la Lazio c'e' ed è pronta a giocare al massimo fino all'ultimo secondo di questo campionato per riuscire a centrare il miglior piazzamento possibile in classifica. L'aquila della S.S. Lazio vola ancora alto e daremo filo da torcere alle squadre migliori di questo campionato puntando sul nostro essere squadra coesa e sempre pronta a dare il meglio per i nostri tifosi". Così commenta il presidente Claudio Lotito dopo la vittoria di ieri sera contro l'Atalanta.
Il giro a traversone di Zaprunder è accettabile per quanto interessante e discutibile. Bell'esercizio di stile, bella a buasserie, bello l'armadio, belle e cassapanche... bello, bello, bello tutto... Ma questa dichiarazione di Lotito, no, non può essere accettata (forse accettata con l'accetta si, l'utensile intendo).
Tutto l'esercizio di stile Zaprunderiano s'infrange in queste dichiarazioni, l'indice potrà pure stare 6,6 o 6,5 o 6,7 ma queste dichiarazioni dimostrano che il problema va oltre uno statistico dato di 6,6.....
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Offline franz_kappa

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #121 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:09:11 »
Tutto l'esercizio di stile Zaprunderiano s'infrange in queste dichiarazioni, l'indice potrà pure stare 6,6 o 6,5 o 6,7 ma queste dichiarazioni dimostrano che il problema va oltre uno statistico dato di 6,6.....
In realtà quello che chiami "esercizio di stile" si incentra su riflessioni che nulla hanno a che vedere con i temi della comunicazione in generale e con il ridicolo comunicato che stiamo commentando in particolare.

P.s. = E comunque l'utente si chiama Zapruder, senza 'enne' fra la 'u' e la 'di'. Non è bello storpiare gli altrui Nick, caro MangoMerlino...
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #122 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:13:08 »
Tutto l'esercizio di stile Zaprunderiano s'infrange in queste dichiarazioni,

Io l'aspetto "comunicazione" non l'ho proprio considerato, quindi perché lo mischi con il tema da me proposto per confutarlo?

Non l'ho considerato, per inciso, perché l'impatto della comunicazione sui risultati sportivi è nullo.

Io ho esposto le mie considerazioni sulla struttura attuale dei campionati e dei tornei, illustrando i motivi per cui vincere o competere è estremamente difficile, e spesso nemmeno conviene.

Repliche articolate: nessuna. La ricetta per primeggiare ce l'hanno tutti, ma nessuno la tira fuori.

In realtà non ce l'ha nessuno, al di là di desiderata che si possono riassumere in tre parole: caccia li sòrdi.

Tutti spiegano come una gestione improntata alla sana lazzzzzzzzzzzzzzzzzialità riempirebbe lo stadio. Già, peccato che quei numeri eclatanti che tanti spendono non hanno alcun riscontri storico, né sono realistici nel quadro del calo generale di pubblico della serie A. Trentasettemila persone hanno assistito nel 1998 alla PRIMA semifinale europea della nostra storia, dopo 98 anni. Il mitico Lazio-Vicenza dell'87 fu giocato di fronte a 55.000 paganti: NON E' il record di presenze di quella stagione, che spetta a Lazio-Juventus di Coppa Italia. Io a un consulente che mi spiega che mettendo Wilson a fare l'uomo-immagine porto 50.000 persone allo stadio, chiederei un Euro di penale per ogni spettatore in meno per tutte le partite: voglio vedere quale colleone firmerebbe un contratto del genere. Perché a chiacchierare e sparare numeri si fa presto, quando si tratta di mettere il proprio qulo sulla graticola le cose cambiano dimolto.

Poi ci sono quelli che fanno i sarcastici sugli acquisti, e mettendo insieme i loro "mercati" verrebbero fuori disastri tremendi, altro che "l'incapacità del fantastico duo".

Io me lo auguro fortemente che un riccone arabo o cinese si innamori della Lazio, ma la vedo molto, molto difficile. Siamo in periferia nel calcio ormai, e anche estrema. Così come l'idea di fare "salti di qualità" in autofinanziamento - cioè come ormai fanno tutti - resta un pio desiderio, al quale nessuno sa dare corpo con idee o proposte credibili e strutturate.

Certe forme di mal di panza non hanno semplicemente alcun senso. Certo sarcasmo sulla Lazio squalifica solo chi lo spende, a mio modesto avviso.

Zapruder

Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #123 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:15:15 »
P.s. = E comunque l'utente si chiama Zapruder, senza 'enne' fra la 'u' e la 'di'. Non è bello storpiare gli altrui Nick, caro MangoMerlino...

Con MagoManfredino non ci sono problemi, scherziamo tranquillamente.

Offline MagoMerlino

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #124 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:21:14 »
In realtà quello che chiami "esercizio di stile" si incentra su riflessioni che nulla hanno a che vedere con i temi della comunicazione in generale e con il ridicolo comunicato che stiamo commentando in particolare.

P.s. = E comunque l'utente si chiama Zapruder, senza 'enne' fra la 'u' e la 'di'. Non è bello storpiare gli altrui Nick, caro MangoMerlino...
Una svista, senza malizia, anzi... Avessi scritto Zapruderie invece di Zaprunderiano, quell'assonanza con pruderie, poteva essere mal interpretato.

Le riflessioni non hanno nulla a che vedere con la comunicazione (anche se, a loro modo, fanno comunicazione), ma si infrangono comunque come onde sugli scogli di quelle dichiarazioni. Qualsiasi iniziativa di buona volontà atta a superare (o spiegare, o giustificare) l'attuale empasse, anche cercando di dimostrare che è tutto nei limiti della normalità, s'infrangerebbe in dichiarazioni del genere.
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Offline franz_kappa

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #125 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:21:44 »
Con MagoManfredino non ci sono problemi, scherziamo tranquillamente.
Ce lo so.  ;)
Comunque hai ragionissima: repliche articolate al tuo post pari a zero. Peccato perché l'esercizio lo trovo francamente interessante e pone dei temi che andrebbero sviscerati. Avrei parecchio da dire. Mi impegnerò per postare nei prox giorni.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #126 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:31:23 »
Ce lo so.  ;)
Comunque hai ragionissima: repliche articolate al tuo post pari a zero. Peccato perché l'esercizio lo trovo francamente interessante e pone dei temi che andrebbero sviscerati. Avrei parecchio da dire. Mi impegnerò per postare nei prox giorni.
Però Esculapio e Breizh hanno affrontato il discorso.
Ampliando la traccia suggerita da Zapruder senza enne.
Adesso sono curioso di leggere le tue considerazioni. Voglio proprio capire dove vogliamo andare a parare, come disse Adalberto Grigioni a Muslera durante un fatidico Lazio Milan......
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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #127 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:34:31 »
Però Esculapio e Breizh hanno affrontato il discorso.
Ampliando la traccia suggerita da Zapruder senza enne.
Adesso sono curioso di leggere le tue considerazioni. Voglio proprio capire dove vogliamo andare a parare, come disse Adalberto Grigioni a Muslera durante un fatidico Lazio Milan......

Il messaggio è abbastanza chiaro. Si sono scomodate numerose descipline scientifiche (e non) per arrivare a dimostrare che il Lotitismo non è soltanto  il migliore dei mondi possibili per un laziale, ma anche il sole dell'avvenire che si è finalmente realizzato da più di un decennio e che soltanto la becera e miope propaganda ci ha impedito di apprezzare. Peraltro questo nuovo modello della felicità biancoceleste primeggia anche nei confronti delle esperienze passate, nessuna esclusa.
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Offline MagoMerlino

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #128 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:38:08 »
Il messaggio è abbastanza chiaro. Si sono scomodate numerose descipline scientifiche (e non) per arrivare a dimostrare che il Lotitismo non è soltanto  il migliore dei mondi possibili per un laziale, ma anche il sole dell'avvenire che si è finalmente realizzato da più di un decennio e che soltanto la becera e miope propaganda ci ha impedito di apprezzare. Peraltro questo nuovo modello della felicità biancoceleste primeggia anche nei confronti delle esperienze passate, nessuna esclusa.

Viste le specifiche, anche su quelle future....
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Zapruder

Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #129 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:40:50 »
Il messaggio è abbastanza chiaro. Si sono scomodate numerose descipline scientifiche (e non) per arrivare a dimostrare che il Lotitismo non è soltanto  il migliore dei mondi possibili per un laziale, ma anche il sole dell'avvenire che si è finalmente realizzato da più di un decennio e che soltanto la becera e miope propaganda ci ha impedito di apprezzare. Peraltro questo nuovo modello della felicità biancoceleste primeggia anche nei confronti delle esperienze passate, nessuna esclusa.

Stronzate che nessuno ha scritto.

Offline franz_kappa

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #130 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:45:46 »
Adesso sono curioso di leggere le tue considerazioni. Voglio proprio capire dove vogliamo andare a parare, come disse Adalberto Grigioni a Muslera durante un fatidico Lazio Milan......
Zapruder si è impegnato per apportare elementi meno soggettivi alla riflessione sulle prospettive vs aspettative di crescita della Lazio.
Ha offerto dati che sono, a mio avviso, lungi dall'essere oggettivi.
Ma sono dati, per Dio! Elementi tutto fuorché totalmente soggettivi (all'insegna dell'enunciato "Io tifoso voglio vincere e pretendo una dirigenza che 'accompagni' i miei sogni!").
Ha aperto un piano di discussione che, per amore di riflessione, si poteva accettare, assumendo (non per concessione retorica ma per amore di discussione) le sue conclusioni come oggettive.
Zapruder aveva offerto un simile contributo. Nessuno o quasi, se non ho letto male, ha accettato di porsi sul suo piano.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #131 : Lunedì 14 Marzo 2016, 15:53:38 »
Quando qualcuno si lamenta del silenzio della società, non si riferisce ai comunicati che manco er papa ai tempi der marchese del grillo.
Ci siamo lamentati che quando c'era da difendere la Lazio, la società se ne è sbattuta er cazzo, al netto delle puntuali ed immancabili (all'epoca) dichiarazioni farneticanti appena si vinceva.
Mauri e quindi la SS Lazio, ad esempio, sono stati oggetto di un massacro da parte dei media puntualmente riportato qui. Lotito zero, uno sticazzismo assordante.
Il problema razzismo, silenzio.
Te rubano una partita come quella diretta dal sig. Massa e sento Tare dire che "non siamo soddisfatti". E Lotito? Silenzio.
Quindi, invece di sparare cazzate sul fatto che il tifoso lobotomizzato non è mai contento, se parla perché parla, se non parla perché non parla, mi interrogherei sul perché che la società sia assente quando dovrebbe FAR PARLARE qualcuno in grado di conoscere la lingua, e TACERE quando si batte un'Atalanta qualsiasi.
La nuova era.
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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #132 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:05:06 »
Quando qualcuno si lamenta del silenzio della società, non si riferisce ai comunicati che manco er papa ai tempi der marchese del grillo.
Ci siamo lamentati che quando c'era da difendere la Lazio, la società se ne è sbattuta er cazzo, al netto delle puntuali ed immancabili (all'epoca) dichiarazioni farneticanti appena si vinceva.
Mauri e quindi la SS Lazio, ad esempio, sono stati oggetto di un massacro da parte dei media puntualmente riportato qui. Lotito zero, uno sticazzismo assordante.
Il problema razzismo, silenzio.
Te rubano una partita come quella diretta dal sig. Massa e sento Tare dire che "non siamo soddisfatti". E Lotito? Silenzio.
Quindi, invece di sparare cazzate sul fatto che il tifoso lobotomizzato non è mai contento, se parla perché parla, se non parla perché non parla, mi interrogherei sul perché che la società sia assente quando dovrebbe FAR PARLARE qualcuno in grado di conoscere la lingua, e TACERE quando si batte un'Atalanta qualsiasi.
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la canzone recitava questione di feeling ma il nostro l'ha modificata in
questione di gaining.

dociamo pure che Lotito non e' uomo di principi, ma di opportunita'.

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till i die

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #133 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:07:19 »
Ho avuto modo di leggere il ponderoso post con cui presenti questo topic, uno sforzo il tuo non inedito, ma comunque aggiornato dallo spirito polemico di cui non sei privo. E a me la polemica piace anche perché siamo in un forum e si chiacchera in un forum.

Nel presentare questo topic parti da alcune premesse come i punteggi per i risultati della partita vai a calcolare la media dei risultati delle 25, 50, 100 partite precedenti. Qualcuno ha tentato di mettere in crisi questo assunto (ristretto campo delle incognite e arbitraria scelta delle stesse) e su questo punto non mi impegno perché non è il mio campo. Piuttosto credo che sia il lato logico-storico a mettere in crisi l’assunto di valutare una sequenza di 25, 50 e anche 100 partite, visto che ogni campionato fa storia a sé e visto che il punto di partenza per iniziare a contare questa più o meno lunga sequenza di partite esprime un approccio del tutto arbitrario: da dove si parte? E perché si parte proprio da lì?

I punti in cui, dopo l’abbondante premessa di metodo, sottolinei come il Lotitismo sia il migliore dei mondi possibili anche in confronto a quelli precedenti sono diversi.
Ad esempio questo passaggio

Nessuno si sogna di dire che le migliori Lazio viste nel periodo 2004/16 siano tecnicamente paragonabili a quelle delle stagioni 72/75, ma l'andamento di risultati lo è: a questa Lazio di oggi è riuscito, più di una volta, di esprimere rendimenti sul breve (25 partite) e medio (50) termine, del tutto paragonabili a quelli della Lazio di quei tre anni d'oro. Naturalmente il tutto va confrontato: 1) con il livello diverso dei competitori in campionato, visto che attualmente in serie A militano 4 formazioni che all'epoca avrebbero giocato in B, con conseguente aumento della media dei rendimenti; 2) soprattutto, con la durata sensibilmente superiore del torneo, che finisce per annullare gli effetti delle "eversioni" rappresentate da queste fiammate.

Interessante anche il punto in cui dici che le Lazio di Lotito esprimono un andamento dei risultati “del tutto paragonabili a quelli della Lazio di quei tre anni d'oro”. Si vero, ma in che senso? Migliore o peggiore? Su questo non mi sembra che aggiungi nulla, prudentemente forse.
Uno scudetto si può “paragonare” con un terzo posto? Oppure un terzo posto, primo risultato di una serie di tre da podio (il periodo 72-73 fino al 74-75) possiamo paragonarlo con il terzo posto ultimo di una serie di tre risultati non proprio da podio (settimo- nono-terzo)?

E i "mancati salti di qualità"? Fisiologici, sul lungo termine: su una media di 100 partite ogni Lazio del passato, compresa quella della metà dei Settanta, non ha mai espresso rendimenti superiori alla Lazio dell'epoca lotitiana.
Qui ti fai prendere un pochino la mano dall’entusiasmo, ma va bene lo stesso: va bene tutto a questo punto.

Con un'unica eccezione: il periodo di Cragnotti. La miglior serie di 100 partite, messa insieme tra il dicembre 1998 (Juventus-Lazio 0-1 in campionato) e il novembre 2000 (Sparta Praga-Lazio 0-1, chiusura del primo girone di CL), coincide con tutte le vittorie più importanti di quel periodo, scudetto Coppa delle Coppe eccetera.

Ora metti il piede sul freno. Prudentemente, forse.

C'è da dire, infine, che sul lungo termine (100 partite) la Lazio degli ultimi anni dimostra una forte stabilità, attestandosi in modo continuo su un rendimento del 60-62%: a dispetto dell'opinione comune su, appunto, i cosiddetti "mancati salti di qualità": percezione comprensibile perché il tifoso mette a confronto una stagione con la precedente, ma si tratta di un fenomeno - quello dell'oscillazione intorno a una posizione media - inevitabile: la "continuità" - a un livello non elevato - è evidente, nel lungo periodo: che è l'unico che conta, nel calcio attuale.

Stabilità è un concetto che a me fa venire l’orticaria. Mi scuserai, visto che esprimo un punto di vista parziale, particolare e soprattutto insostenibile, ma nello sport il concetto di stabilità è difficilmente sostenibile: un corridore, un pilota di formula 1, una squadra di calcio non esprimono mai stabilità se non per periodi brevi o anche brevissimi. La competizione non consente periodi di stabilità, ma alti e bassi di rendimento: questo vale per tutti in tutte le discipline sportive, salvo rarissimi casi. Ma sono veramente rari. Questo perché i competitor sono sempre lì pronti a scalzarti e la vittoria è sempre un attimo, non un periodo. Puoi portarmi tutte le statistiche che vuoi, ma poi alla fine si arriva sempre a questo punto: ed è anche giusto se ci pensi.
La critica sul mancato salto di qualità inerisce alla riluttanza di questa proprietà a provare – PROVARE – a fare l’ultimo scatto, quello decisivo per arrivare, una volta (UNA VOLTA) a competere per il massimo risultato, chiamalo scudetto o quello che vuoi. Lo hanno capito ormai anche i sassi, ma la difesa d’ufficio ultimamente ha elaborato lo scudo della STABILITA’. La Lazio ha risorse inespresse: questo tu lo sai ed è facilmente dimostrabile: a Lotito sta bene tutto questo; ai tifosi no. Sta qui il corto circuito di un rapporto che non si sanerà mai se non si risolve questo vizio di fondo.

Insomma, la Lazio va come deve andare e la sacrosanta aspirazione a "competere" si scontra con una realtà che di competizione ne permette ben poca: non la permette all'attuale gestione societaria e, temo, non la permette a qualsiasi altra gestione, per quanto illuminata o empatica al tifoso possa essere. Né sarebbero auspicabili quanto improbabili iniezioni di soldi a cambiare il quadro: perché se la Lazio di Lotito viaggia su un 60-62% sul famoso arco di cento partite, quella di Cragnotti ha vinto molto alzando il tiro fino a 75-76: e oggi visto il minor tasso tecnico del nostro torneo e la presenza di altre due squadre, che hanno portato il totale a 20, occorre puntare fino a 80, come del resto dimostra la Juventus degli ultimi anni, che ha fatto polpette anche di un'avversaria riuscita a totalizzare 85 punti: la piramide della qualità è costosa, al vertice, e quel 15% mancante per "competere" e, FORSE, vincere, costa almeno quanto il 60 di partenza.

La Juventus degli ultimi 5 anni è una corazzata inespugnabile, grazie anche alla mediocrità degli avversari (non ce n’è uno che sia uno in grado di scalzarla), ma presto arriverà per lei il momento di riposarsi un attimo.
In questo passaggio si esprime l’impossibilità, tecnicamente documentata, di poter fare di meglio, anche con le attuale risorse a disposizione di Formello.

Siamo in un tunnel, e l'uscita di scena di un Lotito, ammesso arrivi uno più bravo di lui e che alzi di 5 punti percentuali (moltissimo, secondo me) la famosa media su 100 partite, non cambia un fico secco in termini di risultati e quindi di percezione (le famose "ambizioni"): invece che due terzi posti in dieci anni potrai ottenere un secondo e un terzo e magari vincere una Coppa Italia in più: bruscolini.

In attesa del famigerato emiro che arrivi a Roma e tiri fuori 200 milioni di euro per soddisfare le aspettative dell’attuale presidente, più altri 300 milioni di euro per farci finalmente una squadra competitiva, conservo un po’ di ottimismo. Basterebbe guardare al lavoro svolto da tale De Laurentiis per capire che si può fare anche di meglio di quanto ottimamente già realizzato dall’attuale azionista di maggioranza.
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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #134 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:12:26 »
A difendere la società dalle accuse di "comprarsi le partite" e che Lotito era parte della cupola, ci pensò la nostra magnifica tifosería che chiedeva la serie B...

Un po' de memoria...

Per i cori razzisti, basterebbe che parte di merda della tifoseria che abbiamo smettesse di farli.

Quando Di Canio ci sputtanò in mondovisione, quanto era bello...

Vergognateve

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #135 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:17:25 »
A difendere la società dalle accuse di "comprarsi le partite" e che Lotito era parte della cupola, ci pensò la nostra magnifica tifosería che chiedeva la serie B...

Un po' de memoria...

Per i cori razzisti, basterebbe che parte di merda della tifoseria che abbiamo smettesse di farli.

Quando Di Canio ci sputtanò in mondovisione, quanto era bello...

Vergognateve

A Poma ...  :D
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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #136 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:25:15 »
Zapruder si è impegnato per apportare elementi meno soggettivi alla riflessione sulle prospettive vs aspettative di crescita della Lazio.
Ha offerto dati che sono, a mio avviso, lungi dall'essere oggettivi.
Ma sono dati, per Dio! Elementi tutto fuorché totalmente soggettivi (all'insegna dell'enunciato "Io tifoso voglio vincere e pretendo una dirigenza che 'accompagni' i miei sogni!").
Ha aperto un piano di discussione che, per amore di riflessione, si poteva accettare, assumendo (non per concessione retorica ma per amore di discussione) le sue conclusioni come oggettive.
Zapruder aveva offerto un simile contributo. Nessuno o quasi, se non ho letto male, ha accettato di porsi sul suo piano.
E quali sarebbero queste conclusioni, dal momento che or ora ha bollato come stronzate l'interpretazione Markiana?
Dove vuole andare a parare Zapruder con le sue riflessioni e i suoi dati?
Perchè sai benissimo che si può estrarre qualunque dato e applicarlo a qualunque cosa si voglia dimostrare.
Se vuoi ti posso dimostrare che vincendo l'80% di partite e pareggiando il restante 20%  di partite (dato di per se impressionante per una squadra di calcio...) non vinceresti il torneo a cui stai partecipando e non ti ci avvicineresti neppure, mentre lo  vince chi ha vinto il 51% di partite e perso il 49%. Poi cambiamo scenario e applicando gli stessi dati statistici dimostreremmo che è impossibile per chi vince il 51% di partite riuscire ad avvicinarsi al podio, mentre chi vince l'80% e pareggia il 20% delle partite vincerebbe il torneo con assoluta certezza, per quanto di statisticamente ad oggi conosciuto e comprovato.
Il tutto concludendo con un sonoro quanto emerito G.A.C.
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esculapio

Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #137 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:32:33 »
 Poi parliamoci chiaro: io non avrei mai pensato, mantenendo la squadra dello scorso anno più SMS e Kishna, di fare questa stagione di merda. Qualcuno lo aveva predetto a parte quelli che tutti gli anni dicono che lotteremo per la salvezza?

 Le altre si sono rinforzate, è vero, ma ad organico oggi il Milan e l'Inter sono superiori a noi? Non credo proprio.

 I punti noi li abbiamo persi con squadre inferiori a noi, e di molto. Frosinone e Carpi su tutti.
russotto, senza alcuna vis polemica, ma come fai a dire era imprevedibile? io non sono affatto uno di quelli che ogni anno dicono che lotteremo per la salvezza, anzi lo scorso anno ero convinto che sarebbe stato un buon campionato (non pensavo terzi ma sicuramente un buon campionato) ma quest'anno sia io che decine di persone con cui discutevo di lazio si pensava che.. magari non un  crollo cosi ma sarebbe stato impossibile ripetere o anche avvicinarsi alla stagione scorsa... i motivi sono semplicissimi, prima di tutto sappiamo benissimo chi sono stati i veri giocatori pilastro della bella stagione dello scorso anno. klose e mauri che probabilmente han fatto il loro miglior campionato da quando sono alla lazio, Anderson e de vrji. ora... i pèrimi 2 per motivi anagrafici sapevamo benissimo che difficilmete si sarebbero ripetuti ......... de vrji e da meta agosto che si sapeva che avrebbe saltato, nelle migliore delle ipotesi gran parte della stagione .... quindi 3 su 4 di quelli che avevano fatto grande questa squadra fuori,,, in più ci sarebbero stato molte partite in europa.... a fronte di cio si son presentati con 2 ragazzini di 20 anni .... come pensavi di potere ripetere la stagione dello scorso anno?

il secondo punto ... qui è questione di opinioni.... secondo me si, hanno rose migliori delle nostre... ma io e te non possiamo decidere... per quanto possa valere.. mettiamo un terzo giudice... l'unico secondo me ha ha qualche minma credibilità è transfermarket... guarda i valori delle rose li....

il terzo punto non è semplicemente vero, di quelle sopra a noi abbiamo perso con juve napoli roma milan e sassuolo, abbiamo vinto con fiorentina e inter ... 5 perse e 2 vinte ... non mi sembra un ruolino da ammazza grandi no?  :D .... se poi le piccole le battessi tutte, anche perdendo con le grandi vinci lo scudetto o arrivi secondo eh  ;) .. ma questo vale per tutti.

esculapio

Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #138 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:43:18 »
Zapruder si è impegnato per apportare elementi meno soggettivi alla riflessione sulle prospettive vs aspettative di crescita della Lazio.
Ha offerto dati che sono, a mio avviso, lungi dall'essere oggettivi.
Ma sono dati, per Dio! Elementi tutto fuorché totalmente soggettivi (all'insegna dell'enunciato "Io tifoso voglio vincere e pretendo una dirigenza che 'accompagni' i miei sogni!").
Ha aperto un piano di discussione che, per amore di riflessione, si poteva accettare, assumendo (non per concessione retorica ma per amore di discussione) le sue conclusioni come oggettive.
Zapruder aveva offerto un simile contributo. Nessuno o quasi, se non ho letto male, ha accettato di porsi sul suo piano.
scusami ma più che dire che quei dati non sono oggettivi ... e non lo sono  vi sto che l'ho stradimostrato... che altro bisogna fare o dire? tu più di chiunque altro sai che spesso i dati non sono assuluti e sono usati per giungere alla conclusione che uno vuole. anche sul vincere mi sembrava avessimo chiarito benissimo che nessuno pretende la luna.... eppure ancora siamo qui a ripetere sempre le stesse cose.... boh...

Offline AutumnLeaves

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Re:Il tappo alle ambizioni
« Risposta #139 : Lunedì 14 Marzo 2016, 16:50:43 »
A difendere la società dalle accuse di "comprarsi le partite" e che Lotito era parte della cupola, ci pensò la nostra magnifica tifosería che chiedeva la serie B...

Un po' de memoria...

Per i cori razzisti, basterebbe che parte di merda della tifoseria che abbiamo smettesse di farli.

Quando Di Canio ci sputtanò in mondovisione, quanto era bello...

Vergognateve
Veramente, l'unico che si dovrebbe vergognare è colui il quale è sempre in mezzo ad ogni cazzo di scandalo/intercettazione/inchiesta a discapito della SS LAZIO e che, quando si trattava di difendere un suo tesserato disse "che era un problema suo".
Però avevo dimenticato l'opzione B, e cioè che è sempre colpa de sta tifoseriademmerda. ;D