Nella Notturna dell’Arena exploit di Andrew che si impone sui 200 in 20”30 e torna a pensare seriamente allo sprint. Il francese e la sudafricana a segno su 100 e 800. Successi per Di Martino nell’alto (1.93) e Gibilisco nell’asta (5.70)Andrew Howe, grande protagonista nei 200 all'Arena. ApMILANO, 9 settembre 2010 - Non può saltare ma può ancora volare. Alla Notturna di Milano Andrew Howe incanta sui 200 metri vincendo in 20”30 e tagliando il traguardo felicissimo, con il braccio alzato, guardando verso la tribuna. Sembra quasi voler dire “Ci sono ancora”.
GIOIA HOWE — Il tendine d’Achille della gamba di stacco gli crea ancora problemi nel lungo e allora Howe ha deciso di chiudere la stagione con un 200, gara che ha frequentato poco quest’anno. Ma quella che doveva essere una semplice prova si trasforma in un trionfo: nonostante la temperatura fresca, nemica dei muscoli degli uomini-jet, Andrew vola in 20”30 con una leggera brezza a favore, e si stupisce per la sua prova: “Non pensavo di andare così forte a fine stagione – racconta entusiasta dopo la gara – Questa prova mi fa capire che posso ancora dire la mia nella velocità. Per un po’, fino a quando non sarò a posto fisicamente, potrei lasciare in secondo piano il lungo e puntare sui 200”.
LEMAITRE & SEMENYA — L’uomo più atteso, il “maestro” della velocità europea, non ha deluso le attese del pubblico dell’Arena. Christophe Lemaitre, primo bianco a correre i 100 metri sotto i 10”, ha vinto la gara regina della velocità in 10”18. Tempo non strabiliante, ma la temperatura non ideale e il vento contrario hanno influito. Lemaitre non è partito benissimo, poi si è disteso bene, con il suo solito stile un po’ ingobbito, e ha creato una voragine fra sé e il secondo classificato, l’azzurro Emanuele Di Gregorio (10”42). Dopo il deludente 2’07” di Rovereto, Caster Semenya torna sotto i 2’ con una prova di forza. La sudafricana controlla facilmente la gara nel primo 400, corso dal gruppo in un velocissimo 57”03. Ai 300 dal traguardo la Semenya passa a condurre e mentre l’azzurra Elisa Cusma viene colpita dalla scarpa di un’avversaria e cade, chiudendo prematuramente la gara, la sudafricana va a vincere in 1’58”16 davanti alla francese Dehiba.
SUPER MEUCCI — Splendida la prova di Daniele Meucci nei 3.000 metri: la medaglia di bronzo continentale dei 10.000 si piazza all’ottavo in una gara di altissimo livello centrando, con 7’43”85, la sesta prestazione italiana di sempre. Davanti, l’etiope Yanew Alamirew vince per distacco in 7’28”82, seconda prestazione mondiale dell’anno. Nei 400 metri Marco Vistalli fa un piccolo passo indietro rispetto alle ultime uscite, tutte sotto i 45”: l’azzurro è secondo nei 400 metri in 46”21 alle spalle del costaricano Nery Brenes (45”52), quarto quest’anno ai Mondiali indoor di Doha. Buon quarto posto del sudafricano Oscar Pistorius, che piazza la solita grande rimonta in rettilineo e chiude in 46”48. Il kenyano Job Kinyor beffa con un sorpasso all’interno lo spagnolo Antonio Reina e vince gli 800 metri in 1’46”27. Nei 100 donne la britannica Laura Turner vince in 11”51 davanti a Martina Giovanetti, con Manuela Levorato quinta. Il neozelandese Nick Willis mette in fila tutti nei 1.500 metri con 3’35”17; solo terzo Yusuf Saad Kamel. La Grenot crolla negli ultimi metri e si fa beffare dalla senegalese Amy Mbacke Thiam, che la precede di un centesimo (51”32 a 51”33).
CONCORSI — Antonietta Di Martino chiude in bellezza la stagione vincendo l’alto a 1.93. Non benissimo invece Simona La Mantia, giunta scarica al termine di un’annata trionfale, che l’ha vista ottenere la medaglia di bronzo agli Europei di Barcellona: la siciliana chiude al secondo posto in 13.95, alle spalle della rumena Adelina Gavrila (14.19). Terza centimetri più sotto si piazza Magdelin Martinez. In chiusura di serata Giuseppe Gibilisco e il tedesco Mohr si spartiscono il primo posto nell’asta con 5.70
Omar Carelli