www.gazzetta.itdi Elmar Bergonzini
Da quando è tornato a Roma, il brasiliano ha giocato tutte le partite di campionato (49) in tutti i ruoli possibili. A Bergamo anche al posto di Ciro. E Sarri lo esalta: "Ha un potenziale enorme"Lui c'è sempre. E si adatta, in base alle esigenze della squadra. Da quando è tornato a Roma Felipe Anderson non ha saltato una partita di campionato. Nemmeno una. Sarri lo ha schierato 49 volte su 49, ben 44 dall'inizio. E il brasiliano parte da destra, da sinistra o, come accaduto a Bergamo, eredita il ruolo di Immobile. Corre, copre, punta gli avversari e segna. Non è più il giocatore tecnicamente straripante e inarrestabile di inizio carriera, ma è molto più completo. Gioca di squadra, pensa alle esigenze tattiche, ha accettato di essere meno esteta e più pragmatico. Antepone la Lazio. E i risultati si vedono.
Complimenti --- In questa stagione ha segnato 3 gol (2 in campionato) e servito 3 assist. Sarri lo coccola, consapevole di quanto sia importante per l'equilibrio della squadra: "Conosciamo tutti il potenziale di questo ragazzo. E' enorme, lo ha espresso molto spesso ma alternandolo a partite incolore. Gli capita, anche nel corso di una partita, di accendersi e spegnersi. Spero che sia arrivato a un'età in cui trovi quello che gli è sempre mancato, la continuità". Il tecnico lo preferisce a Pedro come sostituto di Immobile perché attacca di più la profondità, consentendo alla squadra di non snaturarsi troppo. Dovrà fare gli straordinari fino al ritorno di Immobile ma su questo Sarri può stare tranquillo. Perché Felipe Anderson c'è ed è disponibile. Sempre.
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