www.calciomercato.comdi Luca Capriotti
Quasi nessuno ci credeva, quasi nessuno riusciva nemmeno ad immaginare una serata così:
la Lazio distrugge l'Atalanta, la stende senza manco un attimo di tremore, un tiro pericoloso, un'azione avversaria degna di questa nome. E lo fa senza l'attaccante più forte, il giocatore più rappresentativo e che garantisce carrellate di gol ogni anno.
E lo fa senza Ciro Immobile. Ora, guardate i vostri Fantacalcio senza Immobile, e ditemi in totale sincerità che questa non è
un'impresa colossale. LE SCELTE E LA SETTIMANA - Senza
Immobile, ma il
bomber di scorta di Sarri è la settimana lunga: senza turno infrasettimanale la Lazio diventa una corazzata. Parte a razzo, mette le cose in chiaro, va subito avanti. Ma non è tanto il gol di vantaggio, o il raddoppio, a certificare un predominio assoluto. A guardare le statistiche, è una roba folle, da categorie diverse. Non solo: la Lazio si toglie il problema di sostituire Immobile
semplicemente tirando su una prestazione colossale del suo tridente, con un
Felipe Anderson in versione adamantina, e in generale giocandosela alla perfezione. Non era una gara senza Immobile, ma anche una gara senza Atalanta: i nerazzurri sono stati annichiliti sul fisico, il loro cavallo di battaglia, hanno subito tutto della Lazio, comprese delle uscite palla sontuose, una serie di azioni da manuale di Sarri.
L'Atalanta è sparita perché la Lazio l'ha letteralmente cacciata dal campo, a casa sua. SARRI UMILIA GASP - E arriviamo al vero nodo: mi spiace dirvi che, alla fine, l'avevo detto,
ma tutto il merito va dato a Sarri. Tutto Sarri: le sue idee e le sue intuizioni dovevano per l'ennesima volta certificarci che vale la sua fame, la passione dei tifosi per lui, la difesa oltranza anche nei momenti di difficoltà.
Non è una questione di Immobile, ma con questo tenore di gioco chiunque avrebbe potuto segnare. Il gol di Zaccagni premia due bei movimenti, il suo e quello di Pedro, ma in realtà è semplice. Semplice perché nasce da una serie di idee intelligenti, da una serie di movimenti studiati, da quello che bisognerebbe chiamare la pappa dell'allenatore, il suo tocco, il suo raggio di influenza.
Che, al contrario di quello che straparla Allegri, è immenso se l'allenatore ha idee, viene seguito in maniera fedele e zelante, se le cose girano come devono. E la Lazio gira come un orologio, sincronizzato alla perfezione col battito del palleggio e con le intuizioni dei singoli. Sarri ha umiliato Gasperini non solo perché i suoi sono fedelissimi, e perché si stanno appassionando alla sua narrazione, a questa persona, alle sue idee.
Sarri umilia Gasperini perché la sua Lazio è più forte, il suo gioco più bello, le sue idee dominanti. SENZA IMMOBILE - Senza Immobile fino al 2023, non ci saranno solo gare dominate, certo. Chi cercava però una risposta concreta, eccola.
Ma non è una risposta dell'attacco: è una risposta dell'intera squadra. La fase difensiva, che faceva acqua da tutte le parti, è diventata centrale, cruciale nello svolgimento dell'intera partita.
Chi diceva che Romagnoli non avrebbe sistemato la Lazio diceva il vero: ci ha pensato Sarri, con la complicità della fede e del rendimento di tutta la squadra. Con questa fede la Lazio può arrivare al 2023, ma non ditelo alle altre concorrenti.
C'è il rischio che questa Lazio faccia molta paura, perfino senza Ciro Immobile. C'è il forte rischio che questa Lazio tutta di Sarri faccia davvero divertire molto i suoi tifosi.