quanto so' brutti......cesaroni...

[Matita]

tutta la garbatella è in festa.

 

[jegue98]

Mammamei a che punto so arivati.... 

[disabitato]

è vero stasera ce so' i ceseroni!!!!

[zorba]

(Il Messaggero)

Giovedì 09 Settembre 2010       
   
di CLAUDIO AMENDOLA

Per caso qualche romano ha polemizzato sul serio quando è uscito nelle sale il film “padano” su Barbarossa? Eppure non era certo un capolavoro. Qualcuno, a Roma, ha forse recriminato con insistenza sui costi, non certo bassi, dell’opera, e sugli esiti, non certo buoni? La risposta è no. Roma è caput mundi anche per la tolleranza che l’ha sempre contraddistinta. Per la dignità che mai l’abbandona. Per la (felice) rivendicazione che ogni romano fa di essere tale.
Veniamo ai Cesaroni. Gli ascolti della nostra fiction sono strepitosi; la nostra famiglia della Garbatella piace a tutti. Qualcuno rosica (lasciatemi usare il gergo), è normale. Qualcuno straparla e sottolinea l’inesistenza d’altri linguaggi, oltre il romanesco, in una storia che si svolge a Roma e in uno dei quartieri più schietti, caratterizzati e popolari della città.
Lasciamo correre, è la politica migliore, quella che più assomiglia alla grandezza romana. Si tratta di polemiche sterili, che dal Nord vengono create e mosse ciclicamente. E a diffonderle sono sempre gli stessi, appena torniamo in onda. Quello che il giornale “La Padania” trova disdicevole è esattamente ciò che ha costruito il successo della serie. Vogliamo ripetere (nessuno svenga, per carità) che gli ascolti dell’anno scorso hanno fatto una media di oltre sette milioni di spettatori in quindici puntate? E sia a livello di contenuti, sia nella forma abbiamo sempre avuto presso il pubblico, ad ogni livello, un riscontro positivo, dall’estremo Nord alla Sicilia.
I Cesaroni sono il risultato del lavoro di gente che cerca di far bene il proprio mestiere, in vernacolo o in italiano, e la gente lo capisce, lo gradisce. Il Moige diffonda pure le sue osservazioni («I Cesaroni? Superficiali e non adatti a un pubblico di minori»). Noi, per tutta risposta, veniamo chiamati da tanti genitori che ci ringraziano per come rappresentiamo problemi e argomenti quotidiani che tutti vivono, che tutti si trovano a dover risolvere.
Vogliamo tagliare la testa al toro? Realizziamo finalmente la serie di cui si è parlato l’anno scorso: i Brambilloni. C’è caso che esca bene, che faccia i nostri stessi ascolti e, parlando padano, piaccia a quelli cui non piacciamo noi. Io, da romano, vivrei bene lo stesso. Anzi, sarei contento del risultato di un altro gruppo di lavoro. Si sa, la filosofia spicciola di Roma ha 2763 anni. Ma funziona ancora. E aiuta. Tanto.

[Ataru]

ed ecco un raro esemplare di brambillone:



ma comunque, sempre:

[Sanfatucchio]

E' inutile parlare di loro basterebbe non guardarli. Personalmente ho un avversione contro tutto ciò che mi ricorda i riommici. Quando vedo Amendola cambio canale e lo stesso vale anche per er pupazzo. Evito accuratamente di frequentare fornitori dichiaratamente estremisti riommici preferisco dare i miei soldi agli amici Laziali.

[borges]

(Il Messaggero)

Giovedì 09 Settembre 2010       
   
di CLAUDIO AMENDOLA

Per caso qualche romano ha polemizzato sul serio quando è uscito nelle sale il film “padano” su Barbarossa? Eppure non era certo un capolavoro. Qualcuno, a Roma, ha forse recriminato con insistenza sui costi, non certo bassi, dell’opera, e sugli esiti, non certo buoni? La risposta è no. Roma è caput mundi anche per la tolleranza che l’ha sempre contraddistinta. Per la dignità che mai l’abbandona. Per la (felice) rivendicazione che ogni romano fa di essere tale.
Veniamo ai Cesaroni. Gli ascolti della nostra fiction sono strepitosi; la nostra famiglia della Garbatella piace a tutti. Qualcuno rosica (lasciatemi usare il gergo), è normale. Qualcuno straparla e sottolinea l’inesistenza d’altri linguaggi, oltre il romanesco, in una storia che si svolge a Roma e in uno dei quartieri più schietti, caratterizzati e popolari della città.
Lasciamo correre, è la politica migliore, quella che più assomiglia alla grandezza romana. Si tratta di polemiche sterili, che dal Nord vengono create e mosse ciclicamente. E a diffonderle sono sempre gli stessi, appena torniamo in onda. Quello che il giornale “La Padania” trova disdicevole è esattamente ciò che ha costruito il successo della serie. Vogliamo ripetere (nessuno svenga, per carità) che gli ascolti dell’anno scorso hanno fatto una media di oltre sette milioni di spettatori in quindici puntate? E sia a livello di contenuti, sia nella forma abbiamo sempre avuto presso il pubblico, ad ogni livello, un riscontro positivo, dall’estremo Nord alla Sicilia.
I Cesaroni sono il risultato del lavoro di gente che cerca di far bene il proprio mestiere, in vernacolo o in italiano, e la gente lo capisce, lo gradisce. Il Moige diffonda pure le sue osservazioni («I Cesaroni? Superficiali e non adatti a un pubblico di minori»). Noi, per tutta risposta, veniamo chiamati da tanti genitori che ci ringraziano per come rappresentiamo problemi e argomenti quotidiani che tutti vivono, che tutti si trovano a dover risolvere.
Vogliamo tagliare la testa al toro? Realizziamo finalmente la serie di cui si è parlato l’anno scorso: i Brambilloni. C’è caso che esca bene, che faccia i nostri stessi ascolti e, parlando padano, piaccia a quelli cui non piacciamo noi. Io, da romano, vivrei bene lo stesso. Anzi, sarei contento del risultato di un altro gruppo di lavoro. Si sa, la filosofia spicciola di Roma ha 2763 anni. Ma funziona ancora. E aiuta. Tanto.

caio giulio cesare
i fratelli gracchi
la gens julia tutta
i cicerone
publio cornelio scipione
ringraziano

[mapalla]

E' inutile parlare di loro basterebbe non guardarli. Personalmente ho un avversione contro tutto ciò che mi ricorda i riommici. Quando vedo Amendola cambio canale e lo stesso vale anche per er pupazzo. Evito accuratamente di frequentare fornitori dichiaratamente estremisti riommici preferisco dare i miei soldi agli amici Laziali.

pari pari

[rione 13]

merde siete e merde resterete

[RobCouto]

Chi pensa che i Cessaroni rappresentino, anche minimamente, la Garbatella, non è evidentemente mai entrato in questo quartiere.

Amendola (uno che fa campanilismo del settecentocinquantatréaccì con un cognome stranapoletano fa un po' pena) fa danni gravissimi a Roma, alimentando l'immagine da burinozzo caciarone tanto cara a Nerchiaset, fin dagli '80 quando misero er roscio a fare il soggettone in una nota trasmissione. Non essendo romano, forse lo fa apposta.

[lacasettaincanada]

a me piacciono i Cesaroni 

[Ataru]

a me piacciono i Cesaroni 

chi è che vorrebbe condannare le lapidazioni?

[Whistle]

Qualcuno sa se la sacca di resistenza del Lazio Club Garbatella esiste ancora?
Simpatico club presieduto da donne laziali agguerritissime che, nato prima di loro (come sempre), aveva (o ha) la sede proprio davanti all'orrido bar dei Cesaronici.

Non uniformiamoci alla loro merda!
Boicottiamo i Cesaroni!

Amendola... che dire di questo squallido individuo... il povero papá (persona degnissima seppur riomanista) si stará rivoltando nella tomba.
Senza un padre di tal livello si sarebbe ritrovato a sturare i cessi (giusto destino per lui) e invece ce lo ritroviamo dappertutto.
Vergogna!

[lacasettaincanada]

chi è che vorrebbe condannare le lapidazioni?

 

 

[RobCouto]

Qualcuno sa se la sacca di resistenza del Lazio Club Garbatella esiste ancora?

Purtroppo no, perché la titolare-animatrice è passata a miglior vita e il club ha chiuso.

[Whistle]

Purtroppo no, perché la titolare-animatrice è passata a miglior vita e il club ha chiuso.

Eh giá, lo sapevo, pensavo che qualcuno avesse continuato la sua opera...

Comunque di laziali alla Garbatella ce ne sono tanti, immagino come possano vivere la popolaritá di una fiction cosí squallida come i Cesaroidi!
Ne ho incontrati parecchi quando sono andato a comprare i biglietti per la finale di Coppa Italia contro la Samp alla ricevitoria di Via delle Sette Chiese...

[disabitato]

Roma è caput mundi anche per la tolleranza che l’ha sempre contraddistinta. Per la dignità che mai l’abbandona.

io mi sono fermato qui:

cfr puncicatori rampanti, pollici versi, festeggiamenti sguaiati scudo del 2001, vesseggiamenti vari ecc ecc

[POMATA]

Sono polemiche superficiali, io sempre lo dico a tutti:

PATRIZI E PLEBEI DALL'ANTICO IMPERO...ANCORA OGGI RESISTE LA DIFFERENZA

Loro prendono un gladiatore (schiavo di roma) come immaggine...

CE SERVONO VIVI 

[Holly]

fossi in voi non scherzerei tanto.... qui in negozio ogni tanto qualche turista (italiano, naturalmente) mi chiede come si arriva alla Garbatella

[Daniela]

io non ho mai visto una puntata di questa insulsa fiction.
e questo aiuta. e tanto