Autore Topic: quel che resta del giorno  (Letto 74816 volte)

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borgorosso

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #520 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 00:17:25 »
In effetti Gentiletti s'è fatto male un anno fa. Possiamo dargli altri 7/8 anni per recuperare


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Pomata

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #521 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 00:30:52 »
In effetti Gentiletti s'è fatto male un anno fa. Possiamo dargli altri 7/8 anni per recuperare


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Gentiletti giocò 2/3 partite e dimostrò in quel breve lasso di tempo di essere un buon giocatore, poi l'infortunio a Genova e il ritorno nelle prime giornate di questo anno poi di nuovo infortunato. Ha fatto 7/8 partite in tutto?

Offline Jim Bowie

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #522 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 00:44:04 »
120 millioni bruciati in nome della Lazialità, però abbiamo la majetta firmata...


Quindi abbiamo fatto male a sostenerla?
e tutti quei discorsi che fai circa il tifoso non abbandona? tuta fuffa?
Gira gira carnevale finisce e le maschere se ripongono nll'armadio.
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Offline Jim Bowie

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #523 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 00:46:26 »
Gentiletti giocò 2/3 partite e dimostrò in quel breve lasso di tempo di essere un buon giocatore, poi l'infortunio a Genova e il ritorno nelle prime giornate di questo anno poi di nuovo infortunato. Ha fatto 7/8 partite in tutto?
Nella media dei giocatori che compra la Lazio, invece dell'albergo la succursale della Padeia ce dovrebbero fa col palazzo.
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Offline Frank 73

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #524 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 00:51:38 »
La Lazio fattura il doppio di quanto fattura l'intero gruppod delle aziende di proprietà dell'azionista di maggioranza della Lazio. La Juventus fattura sui 300 milioni di euro, mentre il gruppo FIAT 17 miliardi di euro. Si, la proporzione non è la stessa, ne convengo.

E quindi... essendo la Lazio l'asse portante del gruppo... dove dovrebbe prendere l'azionista le risorse in più per destinarle ad investimenti più rischiosi di quelli gestibili in autofinanziamento? Non certo dalle altre società del gruppo, che anzi sono, come ci ricordano i critici, tra i fornitori. Dove?
Se la Juve sbaglia investimenti e va sotto, FIAT ripiana, magari John s'incazza e stringe la cinghia... ma per il gruppo si tratta, come si evince dalle proporzioni che hai indicato, di bruscolini.
Situazioni analoghe per le milanesi, dove hanno deciso di rientrare. Ma dove di certo Mediaset non ha grossi contraccolpi a livello di gruppo se il Milan è in perdita.
Se la Lazio va in perdita, l'intero gruppo, essendo la Lazio l'asset principale, va in sofferenza. Ecco quindi che il gruppo non è che non vuole sostenere la Lazio e le sue ambizioni attraverso investimenti rischiosi, è che non può.
Il gruppo nel quale è inserita ha questi limiti e li gestisce più o meno bene. Qualche anno bene, in altri gli errori portano delusioni sportive. Ma è nelle cose.
La Lazio ha inoltre limiti propri in termini di bacino di utenza e quindi di ricavi, che, da un lato, la pongono in una posizione invidiabile (grazie ai diritti tv, che Lenzini non aveva... bla, bla, bla...) e difficilmente scalzabile, nel breve periodo, da chi sta dietro. Quindi, tranquilli, non si retrocede più, e questo non è di certo un merito di Lotito, non mi sfiora neanche l'idea.
Ma gli stessi diritti televisivi hanno acuito la forbice con i grandi club, in quanto pongono un divario strutturale e non modificabile neanche nel lungo periodo. La Lazio lo scudetto, se non con una annata tipo Leicester, non lo vincerà più, chiunque sia in cabina di comando. Lotito lo scudetto potrebbe vincerlo se, con la stessa politica aziendale, gestisse la Juventus, Agnelli e FIAT se prendessero la Lazio stazionerebbero in EL e magari andrebbero in CL qualche volta in più del tiranno. Ma la dimensione strutturale dei club del nostro calcio è data e non modificabile nel medio periodo.
Negli anni 70 e 80 i presidenti ci mettevano del proprio, non c'erano i diritti tv, ma anche per questo se ce ne mettevano tanti di soldi... vincevano lo scudetto. Viola, Mantovani, Felaino, anche Cragnotti sia pure in una fase di passaggio, nel momento in cui hanno investito non avevano nessuno svantaggio competitivo rispetto ai club della triade. E hanno vinto. Oggi partirebbero con un gap negativo strutturale e invalicabile.
Allo stesso tempo, come detto, non c'era la salvaguardia del diritto televisivo... se la società faceva schifo, in serie B ci potevano andare anche il Milan, la Lazio e qualsiasi club. Oggi non più.

Basterebbe rendersi conto della propria dimensione e dare ognuno il proprio contributo perché la si possa un po' migliorare. Ma farlo costa. Vivere una passione calcistica era, e per questo era bello, anche sacrificio. Oggi questo sacrificio non si vuole più sostenerlo, alcuni surrogati (tv, internet) ci forniscono un altro modo, più comodo, per vivere questa passione, gratuitamente, senza sforzo e, soprattutto, rendendoci protagonisti. Partecipando con le nostre opinioni, che diventano il nostro fine, e la Lazio un occasionale strumento.
La nostra idea... non la lasceremo mai sola. La Lazio ormai sì.
E, grazie alla presenza di Lotito, ma accadrebbe lo stesso OGGI con Calleri e Cragnotti, abbiamo anche l'alibi per poter rifiutare, senza avvertirne colpa, quei sacrifici, quei costi, che una volta sostenevamo spontaneamente per pura passione. Il costo di partecipare anche a una sconfitta, a una delusione, cantando il nostro Amore per la Lazio, il costo di impegnare un'intera domenica per la Lazio. Dovevi essere allo stadio quattro ore prima per prendere un posto decente (altro che le rielaborazioni postume del "potevi decidere d'anna' mezzora prima.."), prendere una mezza giornata di ferie per acquistare il biglietto tra calci e spintoni, attendere l'inizio di un match di cartello contro l'odiata rivale tra lacrimogeni e cariche della polizia (dentro la curva). Oggi, se tra il momento in cui chiudi la porta di casa e quello in cui posi le chiappe sul seggiolino dello stadio passa più di un'ora, lo stadio è "scomodo" e "irraggiungibile". E se ti dividono la curva in due, allo stesso prezzo, hai la scusa per non andare allo stadio, mentre quando nel '91 te l'hanno divisa in tre, inventandosi i Distinti a 10 mila lire a partita in più, a nessuno sano di mente è venuta l'idea di disertare lo stadio e abbandonare la Lazio per questo.
Normale che sia così, che ormai sia così... è più comodo vivere la nuova passione sul divano, con la possibilità di vedere la nostra e tante altre partite. E affacciarsi, con gioia, giusto quando c'è qualche bella festicciola e coriandoli da lanciare, a prezzi stracciati ovviamente... tipo Lazio-Empoli.
Quando c'è da soffrire con la nostra squadra che non gira, non ne vale più la pena.
E lì, in soccorso, c'è Lui. L'ALIBI.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline disabitato

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #525 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 01:19:05 »
E quindi... essendo la Lazio l'asse portante del gruppo... dove dovrebbe prendere l'azionista le risorse in più per destinarle ad investimenti più rischiosi di quelli gestibili in autofinanziamento? Non certo dalle altre società del gruppo, che anzi sono, come ci ricordano i critici, tra i fornitori. Dove?
Se la Juve sbaglia investimenti e va sotto, FIAT ripiana, magari John s'incazza e stringe la cinghia... ma per il gruppo si tratta, come si evince dalle proporzioni che hai indicato, di bruscolini.
Situazioni analoghe per le milanesi, dove hanno deciso di rientrare. Ma dove di certo Mediaset non ha grossi contraccolpi a livello di gruppo se il Milan è in perdita.
Se la Lazio va in perdita, l'intero gruppo, essendo la Lazio l'asset principale, va in sofferenza. Ecco quindi che il gruppo non è che non vuole sostenere la Lazio e le sue ambizioni attraverso investimenti rischiosi, è che non può.
Il gruppo nel quale è inserita ha questi limiti e li gestisce più o meno bene. Qualche anno bene, in altri gli errori portano delusioni sportive. Ma è nelle cose.
La Lazio ha inoltre limiti propri in termini di bacino di utenza e quindi di ricavi, che, da un lato, la pongono in una posizione invidiabile (grazie ai diritti tv, che Lenzini non aveva... bla, bla, bla...) e difficilmente scalzabile, nel breve periodo, da chi sta dietro. Quindi, tranquilli, non si retrocede più, e questo non è di certo un merito di Lotito, non mi sfiora neanche l'idea.
Ma gli stessi diritti televisivi hanno acuito la forbice con i grandi club, in quanto pongono un divario strutturale e non modificabile neanche nel lungo periodo. La Lazio lo scudetto, se non con una annata tipo Leicester, non lo vincerà più, chiunque sia in cabina di comando. Lotito lo scudetto potrebbe vincerlo se, con la stessa politica aziendale, gestisse la Juventus, Agnelli e FIAT se prendessero la Lazio stazionerebbero in EL e magari andrebbero in CL qualche volta in più del tiranno. Ma la dimensione strutturale dei club del nostro calcio è data e non modificabile nel medio periodo.
Negli anni 70 e 80 i presidenti ci mettevano del proprio, non c'erano i diritti tv, ma anche per questo se ce ne mettevano tanti di soldi... vincevano lo scudetto. Viola, Mantovani, Felaino, anche Cragnotti sia pure in una fase di passaggio, nel momento in cui hanno investito non avevano nessuno svantaggio competitivo rispetto ai club della triade. E hanno vinto. Oggi partirebbero con un gap negativo strutturale e invalicabile.
Allo stesso tempo, come detto, non c'era la salvaguardia del diritto televisivo... se la società faceva schifo, in serie B ci potevano andare anche il Milan, la Lazio e qualsiasi club. Oggi non più.

Basterebbe rendersi conto della propria dimensione e dare ognuno il proprio contributo perché la si possa un po' migliorare. Ma farlo costa. Vivere una passione calcistica era, e per questo era bello, anche sacrificio. Oggi questo sacrificio non si vuole più sostenerlo, alcuni surrogati (tv, internet) ci forniscono un altro modo, più comodo, per vivere questa passione, gratuitamente, senza sforzo e, soprattutto, rendendoci protagonisti. Partecipando con le nostre opinioni, che diventano il nostro fine, e la Lazio un occasionale strumento.
La nostra idea... non la lasceremo mai sola. La Lazio ormai sì.
E, grazie alla presenza di Lotito, ma accadrebbe lo stesso OGGI con Calleri e Cragnotti, abbiamo anche l'alibi per poter rifiutare, senza avvertirne colpa, quei sacrifici, quei costi, che una volta sostenevamo spontaneamente per pura passione. Il costo di partecipare anche a una sconfitta, a una delusione, cantando il nostro Amore per la Lazio, il costo di impegnare un'intera domenica per la Lazio. Dovevi essere allo stadio quattro ore prima per prendere un posto decente (altro che le rielaborazioni postume del "potevi decidere d'anna' mezzora prima.."), prendere una mezza giornata di ferie per acquistare il biglietto tra calci e spintoni, attendere l'inizio di un match di cartello contro l'odiata rivale tra lacrimogeni e cariche della polizia (dentro la curva). Oggi, se tra il momento in cui chiudi la porta di casa e quello in cui posi le chiappe sul seggiolino dello stadio passa più di un'ora, lo stadio è "scomodo" e "irraggiungibile". E se ti dividono la curva in due, allo stesso prezzo, hai la scusa per non andare allo stadio, mentre quando nel '91 te l'hanno divisa in tre, inventandosi i Distinti a 10 mila lire a partita in più, a nessuno sano di mente è venuta l'idea di disertare lo stadio e abbandonare la Lazio per questo.
Normale che sia così, che ormai sia così... è più comodo vivere la nuova passione sul divano, con la possibilità di vedere la nostra e tante altre partite. E affacciarsi, con gioia, giusto quando c'è qualche bella festicciola e coriandoli da lanciare, a prezzi stracciati ovviamente... tipo Lazio-Empoli.
Quando c'è da soffrire con la nostra squadra che non gira, non ne vale più la pena.
E lì, in soccorso, c'è Lui. L'ALIBI.
Perfetto.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

esculapio

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #526 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 07:01:14 »
...........................

Perfetto.
benissimo
vorrei conoscere in dettaglio la "vostra" definizione di investimenti rischiosi, la "vostra" opinione su quali pensate siano gli investimenti rischiosi della maggioranza che contesta questa società ed infine se ritieni giusto che, VOI in qualità di tifosi della SSLAZIO, questa sia l'asset portante (e di conseguenza quello che sovvenziona in modo diretto ed indiretto) tutte le altre attività dell'attuale proprieta'.

Offline kalle

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #527 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 08:28:26 »
E quindi... essendo la Lazio l'asse portante del gruppo... dove dovrebbe prendere l'azionista le risorse in più per destinarle ad investimenti più rischiosi di quelli gestibili in autofinanziamento? Non certo dalle altre società del gruppo, che anzi sono, come ci ricordano i critici, tra i fornitori. Dove?
Se la Juve sbaglia investimenti e va sotto, FIAT ripiana, magari John s'incazza e stringe la cinghia... ma per il gruppo si tratta, come si evince dalle proporzioni che hai indicato, di bruscolini.
Situazioni analoghe per le milanesi, dove hanno deciso di rientrare. Ma dove di certo Mediaset non ha grossi contraccolpi a livello di gruppo se il Milan è in perdita.
Se la Lazio va in perdita, l'intero gruppo, essendo la Lazio l'asset principale, va in sofferenza. Ecco quindi che il gruppo non è che non vuole sostenere la Lazio e le sue ambizioni attraverso investimenti rischiosi, è che non può.
Il gruppo nel quale è inserita ha questi limiti e li gestisce più o meno bene. Qualche anno bene, in altri gli errori portano delusioni sportive. Ma è nelle cose.
La Lazio ha inoltre limiti propri in termini di bacino di utenza e quindi di ricavi, che, da un lato, la pongono in una posizione invidiabile (grazie ai diritti tv, che Lenzini non aveva... bla, bla, bla...) e difficilmente scalzabile, nel breve periodo, da chi sta dietro. Quindi, tranquilli, non si retrocede più, e questo non è di certo un merito di Lotito, non mi sfiora neanche l'idea.
Ma gli stessi diritti televisivi hanno acuito la forbice con i grandi club, in quanto pongono un divario strutturale e non modificabile neanche nel lungo periodo. La Lazio lo scudetto, se non con una annata tipo Leicester, non lo vincerà più, chiunque sia in cabina di comando. Lotito lo scudetto potrebbe vincerlo se, con la stessa politica aziendale, gestisse la Juventus, Agnelli e FIAT se prendessero la Lazio stazionerebbero in EL e magari andrebbero in CL qualche volta in più del tiranno. Ma la dimensione strutturale dei club del nostro calcio è data e non modificabile nel medio periodo.
Negli anni 70 e 80 i presidenti ci mettevano del proprio, non c'erano i diritti tv, ma anche per questo se ce ne mettevano tanti di soldi... vincevano lo scudetto. Viola, Mantovani, Felaino, anche Cragnotti sia pure in una fase di passaggio, nel momento in cui hanno investito non avevano nessuno svantaggio competitivo rispetto ai club della triade. E hanno vinto. Oggi partirebbero con un gap negativo strutturale e invalicabile.
Allo stesso tempo, come detto, non c'era la salvaguardia del diritto televisivo... se la società faceva schifo, in serie B ci potevano andare anche il Milan, la Lazio e qualsiasi club. Oggi non più.

Basterebbe rendersi conto della propria dimensione e dare ognuno il proprio contributo perché la si possa un po' migliorare. Ma farlo costa. Vivere una passione calcistica era, e per questo era bello, anche sacrificio. Oggi questo sacrificio non si vuole più sostenerlo, alcuni surrogati (tv, internet) ci forniscono un altro modo, più comodo, per vivere questa passione, gratuitamente, senza sforzo e, soprattutto, rendendoci protagonisti. Partecipando con le nostre opinioni, che diventano il nostro fine, e la Lazio un occasionale strumento.
La nostra idea... non la lasceremo mai sola. La Lazio ormai sì.
E, grazie alla presenza di Lotito, ma accadrebbe lo stesso OGGI con Calleri e Cragnotti, abbiamo anche l'alibi per poter rifiutare, senza avvertirne colpa, quei sacrifici, quei costi, che una volta sostenevamo spontaneamente per pura passione. Il costo di partecipare anche a una sconfitta, a una delusione, cantando il nostro Amore per la Lazio, il costo di impegnare un'intera domenica per la Lazio. Dovevi essere allo stadio quattro ore prima per prendere un posto decente (altro che le rielaborazioni postume del "potevi decidere d'anna' mezzora prima.."), prendere una mezza giornata di ferie per acquistare il biglietto tra calci e spintoni, attendere l'inizio di un match di cartello contro l'odiata rivale tra lacrimogeni e cariche della polizia (dentro la curva). Oggi, se tra il momento in cui chiudi la porta di casa e quello in cui posi le chiappe sul seggiolino dello stadio passa più di un'ora, lo stadio è "scomodo" e "irraggiungibile". E se ti dividono la curva in due, allo stesso prezzo, hai la scusa per non andare allo stadio, mentre quando nel '91 te l'hanno divisa in tre, inventandosi i Distinti a 10 mila lire a partita in più, a nessuno sano di mente è venuta l'idea di disertare lo stadio e abbandonare la Lazio per questo.
Normale che sia così, che ormai sia così... è più comodo vivere la nuova passione sul divano, con la possibilità di vedere la nostra e tante altre partite. E affacciarsi, con gioia, giusto quando c'è qualche bella festicciola e coriandoli da lanciare, a prezzi stracciati ovviamente... tipo Lazio-Empoli.
Quando c'è da soffrire con la nostra squadra che non gira, non ne vale più la pena.
E lì, in soccorso, c'è Lui. L'ALIBI.

Grazie . Veramente.
Sei riuscito ad esprimere con un discorso preciso e concreto ciò che cerco disperatamente e credo molto male di spiegare da ANNI.

CP 4.0

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #528 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 08:37:24 »
benissimo
vorrei conoscere in dettaglio la "vostra" definizione di investimenti rischiosi, la "vostra" opinione su quali pensate siano gli investimenti rischiosi della maggioranza che contesta questa società ed infine se ritieni giusto che, VOI in qualità di tifosi della SSLAZIO, questa sia l'asset portante (e di conseguenza quello che sovvenziona in modo diretto ed indiretto) tutte le altre attività dell'attuale proprieta'.

puoi cominciare da qui e seguire la discussione fatta allora http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,22464.msg679628.html#msg679628

esculapio

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #529 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 08:38:23 »
puoi cominciare da qui e seguire la discussione fatta allora http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,22464.msg679628.html#msg679628
Perché non ti va di rispondere a domande precise? Li non ci sono risposte altrettanto precise

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Offline Eagles71

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #530 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:07:05 »
Frank da 10 e lode.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

esculapio

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #531 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:16:14 »
Perfetto benissimo. ... è riuscito ad esprimere ...... 10 e lode ...ma nessuno risponde alle mie 3 domande che.mi chiarirebbero dei dubbi sulla questione.

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Offline Drenai

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #532 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:45:28 »
alla seconda domanda come si fa a rispondere? io non sto nella tua testa e oltretutto probabilmente le tue idee non coincidono alla lettera con quelle di chiunque altro la pensi come te. magari a te andrebbe bene che la lazio andasse sotto di quanto ripianabile cedendo i migliori un anno dopo, magari qualcun altro vorrebbe seguire la roma sulla strada del debito senza rete (senza banca nel nostro caso). ognuno può pensarla come vuole, non è questo che io contesto. io contesto l'assunto che siccome lotito non fa come dici tu (o voi) allora è una disgrazia e affossa la lazio, e quindi va rimosso. perchè lotito fa esattamente quello che fanno i suoi competitor, quindi o della valle, lotito e de laurentiis sono dei coglioni che non sanno gestire le loro società e invece esculapio sì, oppure tutti costoro sono delle disgrazie che cercano di far scomparire le loro società nella mediocrità.

la terza domanda è speciosa e lo sai bene. a me delle correlate non me ne importa nulla finchè qualcuno non mi dimostra che questi soldi sono sottratti alla lazio creandole un danno (in altre parole che la lazio risparmierebbe soldi rivolgendosi ad altri) finchè qualcuno non si prende la briga di portare esempi concreti di prezzi gonfiati e simili. fino ad allora l'unica posizione ragionevole su questo aspetto è che lotito faccia benissimo a sfruttare le altre aziende del suo gruppo e che chiunque sano di mente farebbe lo stesso.

l'unica domanda sensata è la prima, ma ne abbiamo già discusso alla nausea. io penso che lotito GIA faccia gli investimenti che la lazio può permettersi. tutte le società gestite in autofinanziamento fanno mercato come lo fa la lazio (ovviamente ognuno con le sue potenzialità), puoi contestare le scelte ovviamente. io pure mi auguro che chi arriverà l'estate prossima si riveli un campione stratosferico che ci farà vincere tutto.
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Offline Drenai

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #533 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:48:47 »
Io sono basito.
Una pippa non è una pippa se l'hai pagata poco?
Quindi se Mauricio fa una minchiata evitano di segnarci perché l'abbiamo pagato dopo? Ci fanno un buono?

non rivoltare la frittata. la domanda non era chi è una pippa e chi no. era chi è stato un acquisto sbagliato e chi no.
se io prendo un carneade a zero euro per completare la rosa è molto probabile che costui si riveli un calciatore modesto, che cerca di fare il suo quando serve e per il resto non crea casini. questo non ne fa un acquisto sbagliato. in una rosa ci saranno sempre giocatori piu o meno forti, ma non è che quelli meno forti sono acquisti sbagliati, che ragionamento è?
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borgorosso

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #534 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:51:32 »
Un ragionamento del cazzo, a uso e consumo di una tesi, ne convengo.
I giocatori non sono più valutati in base alle capacità ma al rapporto qualità / prezzo. Che, per inciso, non scende in campo


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Offline Davide

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #535 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 09:55:29 »
Diciamo una cosa,se io compro cr7 pretendo,esigo che valga non un centesimo in meno rispetto all oceano di soldi che ho stanziato x acquistarlo...se prendo saurini,mi aspetto talmente poco che a volte possono passare inosservate le sue enormi lacune...ecco,nel senso che mi incazzo molto di più con chi potrebbe ma non fa piuttosto che con chi più di così non può...e di solito più spendi più hai qualità,di solito.

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esculapio

Re:quel che resta del giorno
« Risposta #536 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 10:00:14 »
alla seconda domanda come si fa a rispondere? io non sto nella tua testa e oltretutto probabilmente le tue idee non coincidono alla lettera con quelle di chiunque altro la pensi come te. magari a te andrebbe bene che la lazio andasse sotto di quanto ripianabile cedendo i migliori un anno dopo, magari qualcun altro vorrebbe seguire la roma sulla strada del debito senza rete (senza banca nel nostro caso). ognuno può pensarla come vuole, non è questo che io contesto. io contesto l'assunto che siccome lotito non fa come dici tu (o voi) allora è una disgrazia e affossa la lazio, e quindi va rimosso. perchè lotito fa esattamente quello che fanno i suoi competitor, quindi o della valle, lotito e de laurentiis sono dei coglioni che non sanno gestire le loro società e invece esculapio sì, oppure tutti costoro sono delle disgrazie che cercano di far scomparire le loro società nella mediocrità.

la terza domanda è speciosa e lo sai bene. a me delle correlate non me ne importa nulla finchè qualcuno non mi dimostra che questi soldi sono sottratti alla lazio creandole un danno (in altre parole che la lazio risparmierebbe soldi rivolgendosi ad altri) finchè qualcuno non si prende la briga di portare esempi concreti di prezzi gonfiati e simili. fino ad allora l'unica posizione ragionevole su questo aspetto è che lotito faccia benissimo a sfruttare le altre aziende del suo gruppo e che chiunque sano di mente farebbe lo stesso.

l'unica domanda sensata è la prima, ma ne abbiamo già discusso alla nausea. io penso che lotito GIA faccia gli investimenti che la lazio può permettersi. tutte le società gestite in autofinanziamento fanno mercato come lo fa la lazio (ovviamente ognuno con le sue potenzialità), puoi contestare le scelte ovviamente. io pure mi auguro che chi arriverà l'estate prossima si riveli un campione stratosferico che ci farà vincere tutto.
e non hai risposto...
ti assicuro che la stragrande maggioranza di chi contesta la pensa come me sugli investimenti quindi io vorrei sapere TU cosa credi che investimenti io voglia.... un'idea te la sarai fatta no? tu come gli altri.. o mi dite che pretendo troppo più o meno velatamente senza neanche sapere cosa voglio?
la terza perché è speciosa? cos'è la lazio? una società sportiva che ambisce a determinati risultati sportivi o deve esistere per sostenere altre attività del suo proprietario? a me puo anche star bene che si faccia la seconda fase.. MA QUESTA NON DEVE E NON PUO COMPROMETTERE LA PRIMA... anche per te è cosi?

In quanto alla primna domanda.. ok sono uno ritadato e non trovo ste risposte di cui parlate che sobn dovunque perché nonb me le date qui? perché non mi date questa risposta specifica con I NUMERI? quanto è l'ivestimento che secondo voi ..SECONDO VOI ... la lazio si puo permettere senza fallire? 10 20 50 100 200???
qual è? non lo sapete??? se non lo sapete se non ve lo siete mai chiesto come fate a criticare chi lo chiede???????? nessuno puo criticare una cosa di cui non ha idea.. idea giusta o sbagliata che sia!
quale paura c'è a dare questo numero? magari siamo d'accordo e stiamo discutendo da anni del nulla!

Offline Drenai

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #537 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 10:02:38 »
ma che c'entra. io l'ho premesso che per me mauricio è sempre stato scarso, pure quando arrivò che sembrava il salvatore della patria. ma non è questo di cui si stava parlando. un conto è valutare le qualità tecniche di un giocatore e un altro è valutarne la riuscita dell'acquisto.

mauricio è scarso, ma in quel momento serviva come il pane e il suo acquisto è stato fondamentale per il terzo posto dell'anno scorso, quindi non lo si puo considerare un acquisto sbagliato.
chiaro che finita l'emergenza sarebbe dovuto tornare al suo posto di riserva da giocarsi quando serviva un cagnaccio in marcatura. purtroppo quella che sarebbe dovuta essere la coppia titolare di fatto non l'abbiamo mai vista e mauricio e hoedt si sono ritrovati a giocare sempre. con le stesse conseguenza che ci sarebbero state se ad esempio al napoli si fossero sfondati albiol e koulibaly o in qualsiasi altra squadra i titolari.
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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #538 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 10:08:09 »
Lotito vuole crescere alle proprie condizioni. Prima incassa e poi spende. Pensare che possa agire, dopo 12 anni, in maniera diversa vuol dire essere rimasti con cervello a fine secolo scorso.
Da tifoso non me ne frega un beneamato cazzo che le sue aziende lavorino per la Lazio, visto che erogano servizi che qualcuno erogherebbe lo stesso.
Il problema è che parte di quei soldi finiscono nelle saccocce del tiranno, diciamola tutta. Ve rode per questo motivo..

Trading calciatori: stante entrate ridicole da sponsor e botteghino, e i diritti TV che coprono a malapena i costi, la Lazio non può esimersi a vendere OGNI SESSIONE ESTIVA uno/due pezzi da novanta.
Non ci sono altre maniere di fare mercato, stante una incapacità societaria di trovare sponsorizzazioni, ed una tifoseria (clientela) di stronzi.
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Offline Drenai

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Re:quel che resta del giorno
« Risposta #539 : Mercoledì 9 Marzo 2016, 10:11:43 »
esculapio, secondo me non ci capiamo su cosa vuol dire investimento.
se per te "investimento" significa prendere X milioni soldi da fuori (tasche di lotito o prestito bancario) e con quelli andarci a comprare i calciatori, allora quello che IO mi aspetto e ZERO. e non ho la minima idea di qualto pensi tu debba essere, qualsiasi sia la cifra per me è sbagliato, nessuno lo fa.
la lazio investe sul mercato quello che il suo bilancio le consente. per avere piu margine sui cartellini si può abbassare il monte ingaggi, ma poi dopo aver preso i giocatori questo torna a crescere e ti ritrovi ad avere poche risorse. alternativamente si può finanziare il mercato con qualche cessione, ma sono tutte cose ovvie che la lazio già fa. non sempre le riesce ma la strategia è quella, non ce ne sono altre.

quanto alle correlate te l'ho detto prima. al momento non è stato dimostrato in nessuna maniera che la gestione sportiva ne sia intaccata, o addirittura compromessa. anzi per quanto ne sappiamo noi potrebbe pure essere che i costi sono convenienti. nessuno finora si è preso la briga di comparare queste spese. io posso capire che ti rode che lotito tragga beneficio da una sua azienda, ma newsflash, è un imprenditore e gli imprenditori quello fanno. o ti aspetti che il suo successore sia un benefattore?
mostrami che la gestione della lazio soffre a causa dei soldi che lotito paga per i sevizi e ti darò ragione, fino ad allora è una lamentela vuota.
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Larry Bird