Autore Topic: Lazio, Immobile ko: Cancellieri è un rebus, Anderson prima scelta  (Letto 269 volte)

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Lazio, Immobile ko: Cancellieri è un rebus, Anderson prima scelta
« : Giovedì 20 Ottobre 2022, 09:04:24 »
www.corrieredellosport.it



di Daniele Rindone

L’ex Verona scelto come vice Ciro in estate, ma resta in attesa. Mau pensa sempre al brasiliano. Cancellieri per il tecnico deve migliorare nei movimenti

                   Ill ko di Immobile è una calamità che si abbatte sulla Lazio, su Sarri, sulla società, su tutti e che riporta alle anomalie di inizio estate, al concordamento del mercato estivo e rischia di rinfrescare ruggini. Lotito e Sarri avevano appuntato su un foglio strategie e obiettivi da centrare: nella lista era segnato anche il nome di Matteo Cancellieri, individuato dal diesse Tare come vice Immobile e del quale dirigente e tecnico avevano parlato già prima, durante il summit di metà giugno a Castelfranco di Sopra. Che Sarri in principio avesse individuato in Caputo della Samp un vice Ciro ideale è assodato, era così già da gennaio. Ma stando a quella famosa scrittura, sul nome di Cancellieri c’era stata un’accettazione di Mau se proprio non vogliamo chiamarla approvazione. Non a caso è stata programmata una spesa di 7 milioni più 1,5 di bonus (che saranno pagati al termine del prestito con riscatto, nei fatti è obbligatorio). Cancellieri, da vice Immobile, non s’è mai visto dall’inizio né in corsa, a parte nel finale con lo Sturm Graz (nel match di ritorno). Sarri, inventore di Mertens falso nueve (dopo l’infortunio di Milik), pensa di continuare a proporre la formula con Felipe Anderson finto centravanti a partire da Atalanta-Lazio di domenica. E si tiene nella manica l’asso Milinkovic, da prima punta. La soluzione Pedro, provata l’anno scorso, non lo convince. E per Cancellieri non sembrano esserci chance imminenti.


I fatti

Sarri alla vigilia di Lazio-Feyenoord (8 settembre) inquadrò così Cancellieri: « In questo momento è il vice-Immobile, perlomeno in allenamento. Ha una gamba eccezionale, con strappi, se si cala nel ruolo può fare anche il centravanti. Non ho grandi dubbi». L’ultimo Sarri, risalente alla conferenza post-Udinese, è sembrato meno possibilista: « Se si pensa che Cancellieri possa fare quello che fa Immobile dopo un mese che ci prova siamo lontani dalla realtà ». Sarri è convinto che l’apprendistato di Cancellieri debba continuare, che debba migliorare nei movimenti offensivi, più volte lo ha ripreso in partita o s’è raccomandato prima dei cambi. Mau si sente più sicuro nel puntare su un tridente leggero, formato da Zaccagni, Felipe e Pedro. E’ la prima opzione, se ne sperimenterà altre (soprattutto in Europa) si vedrà. Cancellieri aspetta e spera in una vera chance. Sarri si difende ricordando che a Verona ha giocato 217 minuti l’anno scorso in A, sempre da ala. Quest’anno è a 81’ in A, 168’ contando l’Europa. Di contro va detto che il ringiovanimento deciso in estate cozza con la gestione di alcuni acquisti da parte del tecnico. Al di là di ciò che è stato e delle ripercussioni che crea il mancato utilizzo di Cancellieri da vice Ciro, Sarri ha pianificato il piano post-Immobile. Felipe è in pole da falso nueve e sono stati scelti i rigoristi. In caso di penalty toccherà allo stesso Felipe, a Luis Alberto (se sarà in campo) e Zaccagni. Tutti e tre in carriera qualche volta si sono esibiti dal dischetto. Milinkovic non s’è mai proposto come tiratore.


La ripresa

Sarri ieri ha ritrovato la squadra dopo il giorno di riposo concesso martedì. Ha tutti a disposizione tranne il capitano, spera che da qui al 13 novembre non si verifichino altri stop. In avanti non potrà contare soltanto su Zaccagni, Felipe e Pedro. Cancellieri dovrà entrare nelle rotazioni, se non da centravanti almeno da ala. E il baby Romero dovrà garantire un cambio in corsa. Milinkovic e Luis Alberto saranno ancora più decisivi con il loro talento, da suggeritori di centrocampo e da mezzali offensive. Vecino si sta dimostrando un jolly preziosissimo, mezzala da titolare o regista in corsa. Saranno tre uomini chiave insieme a Cataldi per garantire munizioni agli attaccanti. Senza Ciro tutti dovranno raddoppiare sforzi e intuizioni, per tutte le soluzioni.

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