visto che se ne discute ampiamente ed ampiamente OT in altro Thread ne ho aperto uno apposito.
metto in chiaro la mia posizione.
Posizione Filosofica del Lavoro:
Non riesco proprio a credere che un miliardario pagato per giocare sia un povero lavoratore vessato. Lo so è una mia tara ma è così
Posizione Giurisprudente:
Il calciatore è un lavoratore atipico. Ha molti dei vantaggi riservati ai lavoratori indipendenti come ad esempio attori e professionisti dello spettacolo ma ha anche delle tutele più aderenti ai lavoratori dipendenti. Bisogna inoltre valutare che un giocatore è anche un bene patrimoniale delle società e quindi deve secondo me rientrare nelle disposizioni dell'amministrazione. faccio un esempio: se una normale società vuole affittare un appartamento lo può fare e l'appartamento non può rifiutarsi di essere affittato anche se le persone che lo vengono ad occupare non gli piacciono. Ne che un giocatore a parità di trattamento economico(trasferimento ad altra società del medesimo livello o superiore alle stesse condizioni economiche) possa rifiutare il trasferimento. Quest'ultima ipotesi poi è allucinante magari ti trovano una squadra nella quale giocheresti e tu non ci vuoi andare e preferisci fare tribuna tutto l'anno. Se poi un giocatore fa ostruzionismo perché già d'accordo con altro club oppure per ottenere un miglioramento economico secondo me va punito. Per contro la società deve garantirgli di allenarsi ad un livello adeguato ed a remunerare quanto deciso in fase di contratto.
Posizione relativa ai casi Pandev e Ledesma:
sono sempre convinto che due errori non fanno una cosa giusta e questa è l'idea che mi sono fatta di questa storia:
Caso Pandev:
il buon Goran, dopo aver detto per tutto l'anno precedente di voler rinnovare e di non avere nessun problema a farlo, improvvisamente si imbizzarrisce e predente di essere ceduto all'Inter per una cifra prestabilita. Lotito rifiuta e Pandev rifiuta di rinnovare e quindi viene messo fuori squadra quindi ricorre all'arbitrato. L'arbitrato, nel quale la maggioranza dei giudici era espressione dell'associazione Calciatori, delibera a favore del calciatore comminando una sanzione a mio avviso veramente eccessiva: la risoluzione del contratto.
Caso Ledesma: per Ledesma il suo procuratore comincia a battere cassa subito dopo il primo anno di contratto. Si arriva al rinnovo probabilmente con colpevole ritardo della società, che viene rifiutato in quanto il giocatore vuole andare a giocare in un "top club". Anche questa volta il top club in questione è guarda caso l'Inter e sempre per pura coincidenza il prezzo è già deciso Ledesma viene messo fuori rosa e ricorre all'arbitrato nel quale la maggioranza dei giudici è espressione dei Presidenti. La sua mozione viene ritenuta inammissibile e quindi resta nella Lazio.
in entrambe i casi i giocatori sono stati messi fuori rosa scatenando una ridda di polemiche. Fossi stato io Lotito li avrei riammessi in squadra dopo la finale di Pechino ma trovo stucchevole la pantomima del lavoratore vessato utilizzata per i due.
e mo fuoco alle polveri!!