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di Marco Calabresi
Vietato sbagliare domani contro i gialloblu fanalino di coda. Il tecnico punta ancora al quinto posto: “Finché la matematica non ci condanna, noi ci crediamo”. Tornano in campo Candreva e Biglia
Con undici punti di ritardo sul quinto posto, Lazio-Verona è forse l’ultima chance per Pioli di inseguire l’obiettivo Europa League. E il tecnico si aggrappa ai suoi big, Antonio Candreva e Lucas Biglia, entrambi disponibili dopo aver superato i rispettivi infortuni: “Antonio è a disposizione, come Lucas, che ha bisogno di giocare e ritrovare il ritmo”.
Che la Lazio sembra invece aver perso di nuovo: due punti nelle ultime tre partite, ma soprattutto nessun gol contro Udinese, Napoli e Genoa, in una stagione in cui i centravanti (Klose, Djordjevic e Matri) si sono dimenticati di come si segna. “Dobbiamo vincere”, dice Pioli. “Per come stanno lavorando, i giocatori ci credono ancora. Non farò calcoli sull’Europa League (anche perché la sfida con il Galatasaray è in programma tra una settimana, ndr), domani giocherà la formazione migliore”.
Stadio vuoto — Non ci sarà invece l’ambiente migliore. L’Olimpico si annuncia deserto: curva Nord e Distinti chiusi per decisione del Giudice sportivo, solo poche centinaia di biglietti venduti per gli altri settori. “Ci sono le nostre responsabilità, ma preferisco sempre giocare in uno stadio pieno, polemico e critico, che in uno semivuoto. Le parole di Irrati? Preferisco non replicare…”.
Futuro — Pioli preferisce anche rimandare discorsi sul futuro a fine stagione: “Non bisogna fare valutazioni a stagione in corso, le cose cambiano velocemente. Poi a fine campionato ognuno trae le proprie conclusioni. Siamo indietro rispetto ai programmi di inizio stagione e alle aspettative: ero partito con la consapevolezza e la speranza di dare continuità al lavoro dello scorso anno, ma non ci stiamo riuscendo. Eppure credo ancora tantissimo nella mia squadra: finché la matematica non ci farà cambiare idea, vogliamo provare a entrare in Europa”. A patto di tornare a vincere, e soprattutto a segnare.
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