www.corrieredellosport.itdi Carlo Roscito
Nessun altro difensore come lo juventino (arrivato già a 10) e il biancoceleste: «Voglio segnare di più». Ma l’ex milanista ha dato anche maggiore solidità al suo reparto ROMA - Spirito da leader e istinto da attaccante. Segnare non è il suo compito principale, lo svolge lo stesso con una regolarità impressionante. Ci ha messo 8 giornate per timbrare il cartellino in biancoceleste, Alessio Romagnoli. Il sogno di una vita: il sinistro all'angolino da fuori area e la corsa sotto la Nord, la sua Curva. Un tiro che rimarrà a lungo nell'album dei ricordi e che ha anche una valenza statistica: il classe 1995, con il gol allo Spezia, è riuscito a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori per 7 campionati di fila. Una striscia ininterrotta iniziata nella Serie A 2016-2017: da quel momento in poi ha sempre realizzato almeno una rete, tutte perle trovate con il Milan prima dell'arrivo nella squadra del cuore.
Score
Leonardo Bonucci è l'altro difensore a esserci riuscito (quest'anno è salito addirittura a 10 stagioni consecutive), insieme rappresentano le due unicità nel calcio italiano. Nessuno, oltre a loro, ha messo la firma negli ultimi 7 campionati. Romagnoli si è messo in scia dello juventino, ha dimostrato di avere il vizietto fin da giovanissimo con la Roma. La prima gioia in assoluto fu contro il Genoa all'Olimpico il 3 marzo del 2013, stessa porta e stesso angolino di domenica scorsa. Corner di Totti e colpo di testa vincente: era alla seconda gara assoluta, l'esordio da titolare. Mica male come modo di festeggiare.
Filotto
Contro lo Spezia Romagnoli ha raggiunto quota 12. Ha distribuito le soddisfazioni in 9 diverse Serie A e con 4 maglie diverse: Roma, Sampdoria (2 gol nel 2014-2015), Milan e Lazio. Tra le reti in blucerchiato e il filotto cominciato in rossonero si è preso una singola "pausa" nel 2015-2016, primo anno a Milano. Il passaggio alla Lazio gli ha ridato un ruolo centrale e il supporto totale da parte dell'ambiente. Idolo della tifoseria, accolto con il massimo del calore fin dal giorno delle visite mediche in Paideia. Sta ripagando l'affetto con dedizione e prestazioni, l'ultima giovedì sera in Austria, condizionato da problemi gastrointestinali contro lo Sturm Graz. Ha stretto i denti e aiutato la Lazio a centrare il primo clean-sheet europeo. Pareggio pienamente rivalutato, tra l'altro, dopo il 2-2 serale tra Midtjylland e Feyenoord.
Solidità
Romagnoli non si è mai accontentato, non vuole farlo neanche ora che è tornato a casa. «Mi piace segnare e vorrei farne di più», ha detto una settimana fa una volta rotto il ghiaccio. Finora in carriera ha segnato al massimo 2 gol nello stesso campionato (2014-15, 2017-18, 2018-19), spera di superare la soglia proprio con la Lazio. Che intanto beneficia della solidità trovata dopo 12 mesi di Sarri anche grazie al suo prezioso contributo. Stasera proverà ad arginare la Fiorentina, il ds Pradè in estate aveva provato a portarlo in viola. Giocherà al Franchi da avversario, come colonna biancoceleste. La Lazio, non dovesse subire gol, diventerebbe la migliore difesa della Serie A insieme all'Atalanta, ieri rimontata 2-2 dall'Udinese. Fin qui soltanto 5 gol incassati. Per 4 volte su 8 la porta è rimasta inviolata, si cerca il poker consecutivo dopo il Verona (2-0), la Cremonese (0-4) e lo Spezia (4-0).