Autore Topic: Alla resa dei conti con il Genoa Pioli: "Europa, crederci fino all’ultino"  (Letto 475 volte)

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Corriere della Sera - ed. romana



La Lazio alla resa dei conti con il Genoa Pioli: «Europa, crederci fino all’ultimo»
Stasera la trasferta a Marassi (20.45): niente centravanti, il tecnico sceglie il trio Anderson-Keita-Lulic


Conti e resa dei conti. «Fino a quando la matematica non ci dirà una cosa diversa dobbiamo credere all’Europa», così Pioli che poi aggiunge: «Alla fine non mi tirerò indietro nel fare delle valutazioni». Sembrano frasi di maggio, quando - nel bene o nel male - la stagione è già andata. Entrambe, insolitamente pronunciate a inizio febbraio, fissano il momento di grande confusione che, tra flop e mezzi flop, ululati razzisti, partite sospese, chiusura di porzioni d’Olimpico per altro già desertificate da scioperi e proteste, vede la Lazio allontanarsi sempre di più (-9 dalla Roma quinta) dall’obiettivo di stagione: la conferma in Europa.
In effetti, anche se mancano 15 partite alla fine del campionato e l’Europa League è ancora in piedi, è l’inaffidabilità globale della Lazio (9 sconfitte in 23 partite con appena 29 gol fatti e ben 32 subiti) in reLazione ad un calendario che propone difficoltà crescenti, che non regala pensieri positivi. E che, anzi, quasi non riesce a contenere un piano di ritirata, la più strategica possibile.
Con il tecnico che ribalta la squadra per inoltrarsi nell’ennesimo esperimento (fuori tutti i centravanti, tridente con Lulic, Keita e Felipe Anderson, più Parolo, Cataldi e Milinkovic-Savic a centrocampo) e che promette le proprie «valutazioni» ma solo alla fine dei giochi. Con la società che già pensa ad andare oltre alle delusioni della stagione corrente (il tecnico del Crotone Ivan Juric?) e con i giocatori, i big soprattutto, che o si chiamano fuori o promettono di farlo a breve. «L’Inter? È una possibilità - ha detto ieri Enzo Montepaone, l’agente di Lucas Biglia - Il rinnovo di contratto con la Lazio non è una cosa certa: nei prossimi giorni ci saranno tante questioni da affrontare...». E pure Candreva, attraverso il procuratore, parlò di «ciclo che potrebbe essere finito». Più che il Genoa stasera (dalle 20,45 su SkySport 1, Sky Supercalcio, SkyCalcio 1 e Premium Sport), Pioli si ritrova a combattere sempre più in solitudine contro la smobilitazione anticipata, un avversario che si può battere solo acciuffando un obiettivo ad oggi oggettivamente molto difficile anche solo da mettere a fuoco e, magari, attraverso il sostegno dei tifosi. Se l’anno scorso l’Olimpico pieno rappresentava il capolavoro di Pioli, oggi l’assenza dei tifosi rappresenta l’autentico cruccio del tecnico. «Siamo indietro rispetto a quello che vogliamo e che dovevamo fare - le parole di Pioli - Nelle ultime undici abbiamo perso due partite contro le più forti d’Italia, mentre con le altre ce la siamo giocata. Ma stiamo tirando le somme troppo presto, il campionato non è finito. Mi aspetto co Genoa una grande reazione, la prestazione con il Napoli non è stata così insufficiente come è stata descritta, però abbiamo perso. Bisogna fare in modo di far tornare i tifosi, invece stiamo facendo tutto il contrario».
A proposito di tifosi: il club ieri sera ha presentato il ricorso contro la chiusura per due giornate della curva Nord decisa dal giudice sportivo.

Andrea Arzilli

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