Riportando tutto a casa

[BobLovati]

e mica sarei sorpreso, semo laziali nati pe' soffri'

nooo; VOI Laziali sete nati pe rompelico .... pure se state lontani     

[Jim Bowie]

Siamo un po' la coscienza, tipo grillo parlante di Pinocchio, stesso funzione che ti diletti ad esercitare tu qui dentro. Per questo anche te fai parte di quel l'insieme che tu hai definito con VOI, dove un NOI sarebbe stato più' appropriato.


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[Most]

e da quando il tifoso ragiona? Se ragionasse quest'anno invece di andare a vedere la Lazio si faceva l'abbonamento si all'Olimpico, ma al Teatro Olimpico. Sono state piu le incazzature delle gioie.

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Da sempre, io lo sono, tu fai la tua scelta ma non puoi affibbiare del tifoso, che quindi non ragiona, ad 1 milione di laziali. Perchè questo è il numero stimato della tifoseria biancoazzurra.

O no?

[cartesio]

e da quando il tifoso ragiona? Se ragionasse quest'anno invece di andare a vedere la Lazio si faceva l'abbonamento si all'Olimpico, ma al Teatro Olimpico. Sono state piu le incazzature delle gioie.

In casa 6 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte. Quindi almeno un paio di vittorie t'hanno rovinato la settimana.

[Jim Bowie]

Perche' pensi che godo quando la Lazio perde? quello che hai scritto me lo devi spiega' perche' io di mente semplice non lo capisco.

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[BobLovati]

Perche' pensi che godo quando la Lazio perde? quello che hai scritto me lo devi spiega' perche' io di mente semplice non lo capisco.

infatti non ha capito che: nooo; VOI Laziali sete nati pe rompelico .... pure se state lontani     

era solo ´na battuta; infatti c´era anche la faccina impertinente; ma sicuro che, se t´impegni, ce la puoi fare   

(mo´ arinkazzate ´n´antra vorta, m´ariccomanno    )

[Jim Bowie]

seeee incazzamme, ahivoja quanto ce ne no. Never, never personal remarks.


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[cartesio]

Jim, non penso che tu gioisca quando la Lazio perde, penso che tu non abbia voglia di contare. La mia risposta era ironica.

e da quando il tifoso ragiona? Se ragionasse quest'anno invece di andare a vedere la Lazio si faceva l'abbonamento si all'Olimpico, ma al Teatro Olimpico. Sono state piu le incazzature delle gioie.

In casa 6 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte. Quindi almeno un paio di vittorie t'hanno rovinato la settimana.

[Jim Bowie]

Adesso ho capito, grazie per la spiegazione.

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[Jim Bowie]

Da sempre, io lo sono, tu fai la tua scelta ma non puoi affibbiare del tifoso, che quindi non ragiona, ad 1 milione di laziali. Perchè questo è il numero stimato della tifoseria biancoazzurra.

O no?

No.

cosa c'e' di razionale nello strillare a piena gola la tua gioia quando la Lazio segna, ad abbracciarti col il vicino di posto che forse neanche conosci e che potrebbe avere idee, conportamenti che, in circonstanze normali, te ne farebbero stare alla larga, cosa c'e' di razionale nell'andare allo stadio in una giornata di freddo e pioggia per "non" vedere una partita che potresti godere da casa al caldo e comodamente seduto in poltrona, cose c'e' di razionale nel seguire la tua squadra del cuore anche in trasferta su campi tipo Napoli, Verona dove devi mettere in preventivo anche la litigata, cosa c'e' di razionale a Luglio nello stare sdraiato al sole ed invece di goderti la vacanza la prima cosa che fai e' aprire l'unico giornale italiano disponibile e cercare nelle pagine sportive la notizia che la tua squadra ha acquistato il campione.
Non c'e' niente di razionale in tutto questo, perche' il tifo e' amore, sopra e nonostante tutto, e l'amore non e' mai affare di testa ma di cuore e poi come dice il poeta, l'amore e' un folle sentimento.
Questo e' il ritratto del tifoso e questo e' perche' il tifoso non e' razionale quando il soggetto della conversazione e' la squadra del cuore.

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[Gio Cal]

Di questa stagione non si salva niente.
La squadra gioca male.
L'allenatore è confuso.
I giocatori in involuzione.
Il presidente non presiede.
Il direttore non dirige.
Il pubblico è sfavato.

Veniamo da una stagione eccezionale, e abbiamo preso qualche bravo giovine, senza però risolvere i problemi della squadra.
Se qualcosa poteva andare male, lo ha fatto: l'infortunio a De Vrij, a detta di molti che ci capiscono, fa una grande differenza. Aggiungerei i continui stop a Biglia.
La Lazio ha faticato a ritrovarsi e ha perso tutte le sue migliori caratteristiche dell'anno scorso.

C'è, però, qualcosa che non torna: le critiche.
Ci ostiniamo a considerare la squadra in modo diverso da quello che fa in campo. Il che è sbagliato: questa squadra valeva il terzo posto l'anno scorso. Quest'anno è un'altra stagione e la Lazio vale la metà classifica, siamo al sesto mese di gioco, s'è passata la boa del girone d'andata, è quasi finito pure il mercatino d'inverno.
Siamo questi.
Il fatto che ci sia qualche progetto di campione non vuol dire che il campione sia qua.

Giudicare partite come quella di ieri basandosi su una potenzialità che la Lazio non dimostra da tempo è assurdo e anche un po' patetico. La Lazio di oggi vale 55 punti. Lo dicono i numeri, che nel calcio sono l'unica cosa che conta, alla fine. I numeri ci inchiodano. Non siamo pericolosi. Non creiamo. Non siamo solidi. Non difendiamo. E raccogliamo quello che seminiamo. Le vittorie di Firenze e di Milano sono exploit che in un campionato ci stanno. La squadra, chiamata a fare gioco contro squadre modeste come Sampdoria e Carpi, ha balbettato, dimostrando poca personalità, poca condizione, poca qualità, poco coraggio, poco di tutto.

Non riesco a capire da che parte Pioli doveva tirare fuori le qualità per battere un rullo compressore come la Juve. Non ce n'è. Il calcio è materia in divenire, la Lazio forte dell'anno scorso non esiste più. Magari tornerà l'anno prossimo. Per quest'anno i risultati parlano chiaro. Il tecnico si poteva esonerare, ma non lo si è fatto. In questo Lotito lo conosciamo, è un libro aperto, avrebbe esonerato Pioli solo davanti a un serio pericolo retrocessione. Che non c'è.

E' un anno di transizione. L'anno prossimo si ripartirà con un nuovo allenatore e con qualche cambiamento in rosa.
Non capisco come, davanti alle analisi più al ribasso fatte dai tifosi, ci possa essere un minimo di aspettativa nell'avvicinarsi a certe partite. La Lazio poteva battere la Juve solo con un gran colpo di fortuna. Ma quest'anno anche la dea bendata guarda altrove.

Quindi de che stamo a parlà?

Preciso e lucido come sempre il Pank. Aggiungo solo un mia opinione: lo scorso campionato avevamo Mauri come variabile impazzita, uno che creava spazi e permetteva gli inserimenti, non dando punti di riferimento alle difese avversarie. Non sono un caso la stagione super di Candreva e FA e Klose che la imbustava spesso e volentieri.
Come si è eclissato per le note vicende, a fine marzo, la squadra ne ha risentito, stentando e perdendo il secondo posto.
Un suo sostituto potrebbe essere Savic-Milinkovic ma è troppo giovane per avere continuità, oppure Khisna che s'è pure infortunato.
Per il resto concordo su tutta la linea.