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di Alberto Abbate
ncora a digiuno, ma con una gran fame di Juve. Non l'ha mai battuta in carriera, appena un gol (inutile, in un 4-1) in 15 confronti, ma questo Klose merita di sedersi al tavolo dei quarti di Coppa Italia. Perché non segna, ma fa segnare. Perché a Bologna entra e comunque cambia il destino della partita. Ei fu quel famoso 5 maggio 2013 con la cinquina all'Olimpico, ei era domenica al Dall'Ara. Così percosso e attonito, il Bologna di nuovo a Miro sta. Non gli era mai successo di rimanere a secco per tutto un girone, ma poco importa. Perché il primo di ritorno è già un nuovo giorno. Il rigore di Candreva è suo: stop, protezione della palla da campione, caduta e penalty. Klose provoca il rosso a Masina e poi s'inventa pure il passaggio perfetto per Lulic. D'oro, incenso e Miro, il quarto assist in 535 minuti. E c'è pure un buon presagio contro la maledizione sottoporta: ben 10 dei 13 centri dell'ultima stagione arrivarono nel girone di ritorno. Di gol, Klose rinacque adorno.
VOGLIA DI CAMPO
E' ancora Miro il salvatore della Lazio. Senza zampata, solo con la presenza, con due sospiri. Il tedesco entra nella ripresa e sembra la solita mossa della disperazione di Pioli. Invece no, stavolta è quella della resurrezione. D'un pie' immortale, che sputa ancora giovinezza dalla bocca del suo agente Schutt: «Giocherà ancora il prossimo anno, ma chissà dove». Già perché ad Auronzo in estate (oggi l'ufficialità del nono ritiro sotto le Tre Cime) comunque lui non ci sarà. Con 2,5 milioni, Lotito e Tare proveranno a blindare Biglia a giugno. Sarà Lucas il top player biancoceleste, con lo stesso ingaggio, risparmiato con Klose. Atteso invece dalla Federazione della Germania per allenare i bambini. Povero chi, lì davanti, ne prenderà la pensante eredità. Di sicuro Djordjevic (domenica 1 passaggio completato e appena 4 tocchi in un tempo) e Matri (in panchina) hanno già fallito la missione. Tare da tempo sta cercando un nuovo bomber (in B seguito Budimir del Crotone), ma di Klose uom fatale ce n'è uno. Dal Manzanarre al Reno, sotto a chi tocca.
LULIC SINO AL 2020
A proposito di destino: nel giorno del suo trentesimo compleanno, all'indomani del rientro e del gol al Bologna (come il primo in Serie A), ecco anche il rinnovo di Lulic sino al 2020. L'eroe del 26 maggio sarà laziale per sempre. Vi avevamo svelato dei colloqui ripresi con Lotito, dell'ultima proposta in Mater Dei dopo il brutto incidente alle dita. Guarita la mano, ecco la firma di Senad (era prevista entro fine gennaio) a 1,2 milioni più bonus. Sarà Lazio a vita per non dimenticare mai quel derby eterno.
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