www.lalaziosiamonoi.itdi Carlo Roscito
FORMELLO - Stefano Pioli torna a Bologna per la prima del girone di ritorno, deve piegare la sua ex squadra per dare continuità ai risultati. Dopo la vittoria di Firenze non ci può essere un altro "Carpi". La Lazio deve rincorrere, non può più sedersi dopo una prestazione di livello.
Prima dell'inizio della conferenza prende parola Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della S.S. Lazio:
"La società ci tiene a ricordare Pietro Pasquetti, giornalista scomparso circa un anno fa. In questi minuti si sta disputando un'amichevole in suo onore. Un abbraccio caloroso alla sua famiglia". Inizia la conferenza stampa:
Si va a Bologna con qualche certezza in più?
"A Firenze abbiamo vinto una partita importante ma non abbiamo fatto niente. Dobbiamo fare un girone di ritorno diverso rispetto a quella d'andata. Dobbiamo pensare una partita alla volta, ora per noi tutte le gare sono fondamentali per migliorare la classifica".La Lazio resta una squadra umorale o ha visto dei miglioramenti?
"E' una Lazio che ha imparato le lezioni del passato, però lo dobbiamo dimostrare sul campo. Dobbiamo giocare con la fame necessaria per vincere".Bisevac è pronto per giocare dal primo minuto?
"Sicuramente questa settimana gli è servita, conosce meglio i meccanismi, è pronto. Ma stanno bene anche i suoi compagni, domani farò le mie scelte". Sensazioni particolari nel tornare a Bologna?
"Ho ricordi positivi della mia esperienza, ho dato tanto e ricevuto tantissimo. Ma vado a Bologna con la missione di fare punti, dobbiamo vincere, ne abbiamo bisogno".Sceglierà la formazione pensando anche alla Juve?
"No, perché dobbiamo imparare dagli errori. Ci è mancata la costanza, la continuità. Dobbiamo pensare una partita alla volta, quella di domani è una gara più che importante. Se vogliamo tornare nelle zone alte dobbiamo spingere tanto in campionato".Cos'è cambiato nelle ultime settimane?
"L'approccio, il mese di novembre ci ha tolto qualche convinzione e un po' di autostima. E' cambiato lo spirito, siamo più attenti, abbiamo voglia di fare la partita. Ma non abbiamo fatto ancora niente, siamo ancora lontani dalle zone importanti. Non possiamo recuperare tutti i punti in poche giornate, però possiamo farlo pensando che ogni partita sia quella decisiva".Che Bologna si aspetta?
"Con Donadoni ha dato una sterzata importante alla stagione, l'ultima sconfitta con il Chievo è stata immeritata. E' una squadra che sta bene sul campo, che gioca un calcio moderno. Attacca con tanti giocatori, che sono di qualità. Ci aspetta un avversario difficile, ma hanno punti deboli. E quelli cercheremo di colpire".La Lazio ora gioca più bassa? Possiamo definire il modulo un 4-1-4-1? Da cosa dipende questo?
"Sapete come la penso, non mi interessano i numeri o come viene scritto un modulo. La squadra deve essere compatta, questo è il segreto di pulcinella. Poi si può giocare più alti o più . Il segnale del pressing lo danno gli attaccanti, gli altri devono accompagnare in modo di restare corti in campo. La mentalità è sempre la stessa, è quella di fare le partite. E' determinante attaccare la profondità, continueremo in questo modo".Lulic può essere convocato?
"Ha fatto un grande lavoro fisico nelle ultime settimane, non poteva avere contrasti. E' fuori da un po' di tempo, si è allenato bene, credo che sia convocabile".Ha parlato con Gentiletti? Vuole restare?
"Ci parlo tutti i giorni, come faccio anche con gli altri giocatori infortunati. Il mercato lo fa la società, credo proprio che lui abbia voglia di rimanere a Roma".La Lazio ha ottenuto 6 risultati utili consecutivi quando si è fermata l'Europa League. E' un caso?
"Noi più giochiamo e meglio stiamo, non credo sia colpa dell'Europa League il rendimento di inizio stagione. La squadra ora sta bene, i risultati danno entusiamo, è quello che ho visto in questi giorni, domani dovremo interpretare bene la gara. Ma credo che potremo fare bene anche quando aumenteranno i confronti, è solo una questione di attenzione e concentrazione".
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