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La Lazio «riscopre» i suoi tifosi
« : Domenica 3 Gennaio 2016, 10:26:25 »
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A Formello in tremila per l’amichevole a porte aperte con il Real Carsoli Finisce 18-0 ma il risultato più importante è ritrovare l’affetto dei supporter

di Giorgia Baldinacci

Un mazzo di rose rosse, una scatola di cioccolatini e una cena romantica. La Lazio vuole riconquistare i suoi tifosi, si veste elegante e prova a vincere, l’unica tattica che conta per farsi perdonare le delusioni nel finale del 2015. Soltanto l’impresa con l’Inter ha riacceso un po’ la fiamma, l’entusiasmo ha ripreso a bruciare, all’alba del 2016 la squadra biancoceleste torna ad abbracciare i laziali dopo mesi di distanza.

La Lazio apre le porte di Formello in un sabato pomeriggio piovoso e freddo di inizio gennaio, in programma c’è la partita amichevole contro il Real Carsoli, squadra che milita nel campionato di Promozione abruzzese. A riscaldare gli uomini di Pioli ci sono circa 3mila tifosi sugli spalti bagnati del Fersini, sarà il periodo delle feste ma non c’è voglia di contestare la dirigenza capitolina. Ci sono incitamento e cori per i giocatori, sarà la goleada biancoceleste (finisce 18-0) ma la Lazio sembra far colpo, e questo è già un buon inizio per l’anno nuovo. In fondo Parolo lo aveva detto qualche giorno fa: «Riportiamo i tifosi all’Olimpico», e intanto li ha accolti a Formello con la speranza di rivederli allo stadio già con il Carpi nel giorno della Befana. Perché tra contestazione per i deludenti risultati e la protesta per la divisione delle curve, la Lazio si è ritrovata sola. Addirittura negli ottavi di Tim Cup contro l’Udinese, lo scorso 17 dicembre, c’erano appena 1500 persone sugli spalti. Quasi da chiamarsi per nome, lo spartito è lo stesso da inizio stagione, d’altra parte con il Dnipro in Europa League e con il Palermo in campionato non si è arrivati nemmeno a 3mila spettatori. Gli stessi che ieri pomeriggio erano a Formello per una gara di allenamento, nonostante la pioggia e il freddo.

I tifosi biancocelesti tendono la mano, ora la Lazio è chiamata a rispondere sul campo. Con il Real Carsoli è un gioco da ragazzi, gli uomini di Pioli rifilano diciotto gol ai malcapitati e mettono benzina nelle gambe per la ripresa del campionato. Mercoledì con il Carpi all’Olimpico c’è la prova del nove, e una Lazio a certificare che la vittoria con l’Inter ha segnato un grande passo per uscire dalla crisi e risalire la china della classifica. Con il tour de force a cui è chiamata la squadra biancoceleste - a gennaio 6 partite in 26 giorni - c’è da rispondere subito presente.
Il tecnico emiliano sfrutta l’amichevole di ieri per studiare la squadra da schierare, è condizionato da squalifiche e infortuni. Un’occhiata al 4-2-3-1 nel primo tempo, Klose è scatenato e cala il poker, il tedesco conta di far gol anche in campionato visto che è ancora a secco in stagione. Mauri fa il trequartista, mette a segno una tripletta e si candida per una maglia da titolare. Le altre firme sono di Keita, Candreva (ha smaltito la febbre dei giorni scorsi) e Cataldi. L’ex Primavera si muove davanti la difesa con Onazi, poi resta in campo anche nella ripresa da mezzala in un centrocampo a tre.

Nel 4-3-3 c’è anche Morrison, all’inglese basta un niente e sigla una doppietta mentre a valanga le reti di Prce, Felipe Anderson, Onazi, Matri (bis per l’attaccante, uno su rigore) e Biglia in extremis chiudono l’amichevole. Nonostante le squalifiche dell’argentino e di Milinkovic-Savic, dal centrocampo in su Pioli può scegliere interpreti e modulo, ma in difesa rischia di essere emergenza. Basta è alle prese con la pubalgia, Konko è fermo per una ferita lacero-contusa al piede, Mauricio ha un fastidio al ginocchio. Senza dimenticare Gentiletti e De Vrij ai box, gli uomini a disposizione sono contati. Il tecnico emiliano spera di ritrovare i primi tre già nell’allenamento di stamattina, ma restano comunque in dubbio. Per questo contro il Real Carsoli ha provato alcune alternative, al momento le uniche certezze sono Hoedt e Radu da terzino sinistro o da centrale: novanta minuti per il giovane Prce al centro della retroguardia, altrettanti per Patric e Braafheid sulle corsie esterne.

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