Individualità e cuore al massimo: non poteva dare di più questo gruppo, assemblato con l'Almanacco Panini per identificare i pochissimi giocatori in età arruolabile e senza il tempo necessario neppure per le presentazioni.
Merito a Casiraghi - che rimane uno zero per la parte tattica, mi spiace dirlo - per aver lavorato con successo sulle motivazioni.
Una rimonta persino epica, se si pensa al disastro che le sconfitte con Galles e Ungheria e il pari interno con la Bosnia avevano disegnato ad inizio biennio.
Nella gara di ieri, la notizia più rassicurante è il recupero di Ranocchia: insuperabile di testa, sembra tornato in piena forma a dispetto del devastante infortunio.
Migliore in campo e al suo fianco Ogbonna, la sicurezza di un veterano su tutti gli avversari transitati dalle sue parti: e ci voleva, dato l'adattamento di Schelotto (positivo) e Ariaudo (da brividi) come terzini.
Troppe ingenuità nel perdere palla, l'interessante debutto di Destro e la conferma di Marilungo, perfetto centravanti-boa per tecnica, fisico e movimenti.
L'ideale per i vari 4-2-3-1 che prevedono un'unica punta con mansioni di quel tipo: ci si aspetterebbe la fila per acquistarlo, e invece il suo nome non è neppure emerso durante il calciomercato.
Mentre per il rientro di qualche ex giocatore, funzionale però al tam tam pubblicitario, si sprecano fiumi di inchiostro.
Poi ci si meraviglia se il nostro calcio non produce più giovani...