Autore Topic: PRIMAVERA. Nessuna vendetta, la Lazio piange ancora: la Supercoppa è del Torino  (Letto 688 volte)

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di Andrea Centogambe

TORINO - La Lazio non s'è presentata all'appuntamento con la vendetta, il Torino si prende anche la Supercoppa Primavera dopo lo Scudetto conquistato quattro mesi fa sempre contro biancocelesti. All'Olimpico va in scena un'altra partita epica, che si protrae sino ai tempi supplementari dopo 90' di pura passione. Cardoselli porta avanti la Lazio, Berardi firma il pari quado la Supercoppa sembrava aver già preso la via di Roma. Il Toro sbaglia anche un rigore nei tempi regolamentari, ma al 103' del primo supplementare Bortoluz condanna gli Inzaghi boys. Nessuna vendetta, la Lazio Primavera incassa un'altra cocente delusione.

RESISTENZA - Due terzi del centrocampo titolare assente, le Nazionali si sono portate via Borecki (Polonia Under 19) e Rokavec (Slovenia Under 19). In cabina di regia Inzaghi lancia Cardoselli, classe '98 all'esordio in Primavera dal 1'; Murgia e Folorunsho sono le mezzali. La coppia di centrali è formata da Mattia e Quaglia, Dovidio e Germoni sono gli esterni bassi. Il tridente è lo stesso visto contro l'Avellino, con Manoni e Palombi a supporto di Rossi. Risponde Longo con agguerrito 4-2-4, Edera e Berardi sono le ali su cui il Toro spera di volare. E proprio Berardi è particolarmente ispirato, uno-due con Osei al limite dell'area e l'1-0 è portata di destro. Ma Cardoselli usa l'astuzia, sbilancia l'avversario senza intervenire e tra le braccia di Matosevic arriva un pallone morbidissimo. La Lazio s'affida troppo spesso ai lanci lunghi, ne vanno ghiotti i centrali del Torino Auriletto e Mantovani. Più manovrata la manovra offensiva granata, con Edera che sull'out di destra mette costantemente in affanno Germoni. Palombi si fa vedere con un tiro strozzato che non preoccupa Zaccagno, Manoni tenta la conclusione volante senza fortuna. La grande chance capita ancora al Torino, stavolta sui piedi di Osei. Che s'inserisce e prova il diagonale: completamente fuori misura. Ai punti meriterebbe il Toro, ma il muro biancoceleste non crolla, tiene botta sino al terzo minuto di recupero del primo tempo.

TRASFORMAZIONE - È tutta un'altra Lazio quella che scende in campo nella ripresa. Cardoselli si scrolla di dosso la tensione del debutto nel migliore dei modi. Fa tutto lui, scambia con Murgia, vince un rimpallo al limite dell'area e batte Zaccagno col piattone. Un rigore in movimento, gli Inzaghi boys metttono la freccia. E pochi secondi dopo mancano l'allungo con Manoni. Palombi ruba un gran pallone e vede il numero 11 liberissimo di battere a rete, l'errore è da bollino rosso. Anche Rossi ha da rimproverarsi qualcosa quando gira di testa il cross delizioso di Murgia. Zaccagno s'allunga ed evita il raddoppio ospite. È solo il primo di tre interventi in serie che ricordano a tutti perché sia considerato uno dei portieri più talentuosi d'Italia. Prima neutralizza l'incornata di Mattia, poi si oppone alla grande sul destro di Palombi. Folorunsho s'accomoda in panchina, entra Cinti che va a sistemarsi largo sinistro nel tridente; Manoni scala a centrocampo. La Lazio controlla e colpisce in ripartenza, i ritmi s'abbassano e il Toro sembra aver alzato bandiera bianca. Mai sensazione fu più sbagliata. Filtrante di Edera per il neoentrato Martino, cross rasoterra per Berardi che da due passi firma l'1-1. Corre il minuto 76', tre giri di lancette dopo l'Olimpico è pronto a esultare ancora. Mattia trattiene Martino in area, è un rigore (più che generoso) dal sapor di sentenza. Lo stesso Martino calcia dagli undici metri, la respinta di Matosevic manda tutti ai tempi supplementari. La Lazio è viva.

RIMPIANTI - Rossi non ne ha più, un flessore capriccioso lo costringe al forfait. Spazio a Calì, non cambia nulla nello scacchiere biancoceleste. Ritmi bassi, la fatica inizia a sentirsi. Ma la Lazio continua a presentarsi dalle parti di Zaccagno, peccato che Palombi non sia in giornata. Il copione è lo stesso della ripresa: la Lazio è sprecona, il Torino sfrutta la prima occasione utile. Bortoluz sfugge a Quaglia e davanti a Matosevic è freddissimo: 2-1 per i granata. Una condanna, stavolta senza appello. Il Torino fa piangere ancora la Lazio, la Supercoppa si tinge di granata.

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