Autore Topic: 11 anni di indiscutibile mediocrita'  (Letto 61245 volte)

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Offline Jim Bowie

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #320 : Martedì 24 Novembre 2015, 15:49:35 »
solo che se ne va. Questo e' quello che va cercando la maggioranza del popolo Biancoceleste.

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #321 : Martedì 24 Novembre 2015, 15:55:41 »
Se lasciasse la Lazio, non potrebbe che essere una buona notizia, perché il suo abbandono riporterebbe moltissimo entusiasmo in un ambiente perennemente depresso.
Guarda, ti dico la mia. Non ne sono affatto certo.
Non mi fido dei tifosi. Mi riferisco alle tifoserie in generale, non alla nostra in particolare (per quanto i laziali siano decisamente peculiari).

Non c'è alcuna controprova che, rimosso Lotito, tornerebbe la pax laziale. Anche perché - questo lo dovremmo aver realizzato, anche se ammetterlo ci costa - il problema non è Lotito. Il vero problema per la tifoseria laziale è, da quindici anni a questa parte, lo stabile posizionamento della xxxx nelle primissime posizioni della Serie A, garanzia di definitivo consolidamento di una supremazia cittadina che pare oggi incontrastabile. Una condizione che si protrae da troppo tempo e che NON ha precedenti nella storia del calcio romano.

Su questo scenario di fondo si innesta la mancata elaborazione della repentina e brutale fine della parabola cragnottiana: ciò produce la distorta, alterata e violenta rappresentazione della quotidianità laziale (una quotidianità che se descritta secondo criteri oggettivi racconta di un Club da dieci anni in grado di ottenere risultati più che buoni, tenendo conto di una serie di vincoli di bilancio e di limiti oggettivi in termini di competitività rispetto a Società ben più ricche e dotate della Lazio).

Lotito - al di là di una serie di comportamenti e, soprattutto, scelte gestionali più che discutibili - è dunque nella mia personale visione la foglia di fico che copre una vergognosa consapevolezza: l'imbarazzante conclusione che molti laziali, per una serie di motivi, di natura generazionale e non solo, hanno sviluppato nel corso dell'ultimo quindicennio una strisciante disaffezione nei confronti della Lazio.

Allo stesso tempo Lotito è parte del più ampio problema, come enunciato prima. Ecco dunque che, in assenza di più efficaci alternative, sarei portato ad auspicare la cessione delle sue quote azionarie e la comparsa di un nuovo maggior azionista. Sono certo che assisteremmo, nel breve, a tangibili miglioramenti in termini di affezione e coinvolgimento della tifoseria biancoceleste.

Ma, se la debbo dire tutta, tempo due-tre anni (a maggior ragione in caso di contestuali affermazioni sportive della xxxx) e torneremmo, più o meno, all'attuale disgregata e disgregante condizione. Sotto forma di una diversa manifestazione di insoddisfazione che tuttavia - nella sostanza - concorrerebbe a definire uno scenario più o meno simile all'attuale.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline SAV

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #322 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:04:24 »
Ecco dunque che, in assenza di più efficaci alternative, sarei portato ad auspicare la cessione delle sue quote azionarie e la comparsa di un nuovo maggior azionista. Sono certo che assisteremmo, nel breve, a tangibili miglioramenti in termini di affezione e coinvolgimento della tifoseria biancoceleste.

Ma, se la debbo dire tutta, tempo due-tre anni (a maggior ragione in caso di contestuali affermazioni sportive della xxxx) e torneremmo, più o meno, all'attuale disgregata e disgregante condizione. Sotto forma di una diversa manifestazione di insoddisfazione che tuttavia - nella sostanza - concorrerebbe a definire uno scenario più o meno simile all'attuale.

Appunto!
L'abbandono di Lotito porterebbe un'ondata di entusiasmo immediato.
Temo che però sarebbe seguito dalla consapevolezza che la Lazio non farà grandi acquisti neanche con il post-Lotito.
Quel che certo è che sarà difficile organizzare una contestazione analoga a quella che sopporta Lotito.  La situazione allo stadio sarebbe quindi senza dubbio più piacevole...

Offline LongJohn

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #323 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:06:15 »
Il peggiore individuo, tra i tanti figuri inquietanti in circolazione, all'interno della peggiore fase storica del calcio italiano e del Paese. Non è quindi un caso ci sia uno come lui.
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #324 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:09:55 »
ai tempi della chinaglieide ed i bonifici ungheresi, ci fu chi preferi Lotito all'alternativa Laziale.

una volta scoppiato il bubbone (cit.) si sposto' sul fronte anti.

segno che per diversi Laziali alcuni altri Laziali sono ancor peggio di Lotito.

e nessuno dei due se ne andra' una volta 'liberata la Lazio'.

figuriamoci chi vorra' vendicarsi di un romanista di troppo o un parasdan di petto.

Offline fish_mark

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #325 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:10:50 »
cosa è successo di particolare 15 anni fa per cambiare l'antropologia del laziale così in profondità?
abbiamo vinto uno scudetto, se non ricordo male, il che ci ha fatto cambiare al punto tale che ormai si pretende sempre il massimo.
In realtà, la pretesa del successo non è sostenibile da nessuno, tanto è vero che anche anni prima un presdiente come Cragnotti doveva fronteggiare una contestazione a colpi di "abbiamo vinto quacche cosa? niente!" ceh faceva il verso a un comico della televisione. Eravamo a metà anni 90, in piena zemanladia, ed eravamo appena tornati da poco ai massimi livelli e lo scudetto er solo quello del 1974, ormai un pochino sbiadito.
Eppure si contestava a colpi di "vogliamo vincere".
Dunque il probelma non è né Lotito, né Cragnotti, ma la capacità di una soceità di interpretare al meglio la sfida del tifoso, che ha alterne fortune (nessuno di noi invidia i milanisti in questo preciso momento), ma che ci si aspetta si giocata sempre ai massimi livelli. E Lotito questo non lo fa e non lo vuole fare: tre o quattro indizi sono più che una prova.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #326 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:13:41 »
certi personaggi hanno preso la Curva mentre si era tutti distratti dai successi.

Offline franz_kappa

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #327 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:14:41 »
la tifoseria Laziale e' divisa di se', Lotito e' solo la scusa.

altrimenti qualcuno la curva l'avrebbe gia' riempita di nuovo.
Abbastanza d'accordo.
Lotito è la manifestazione di un problema più ampio e ben più complesso.
Errato invertire l'ordine, trasformando Lotito nella causa della disaffezione. La disaffezione, semmai, è la causa dell'ostilità radicale e irriducibile nei confronti di Lotito.

Non se ne esce se non avviando un percorso difficile ma inevitabile di progressiva ridefinizione di quello che la Lazio e i laziali sono. Un percorso che nessuna entità, Società Lazio inclusa (ed è questa la conclusione più disperante, dal mio punto di vista) ha l'autorevolezza, la credibilità, l'intelligenza e la capacità di avviare.

Assisto quindi a questa progressiva e apparentemente inconsapevole cupio dissolvi e mi si stringe il cuore: una tifoseria in grado di portare stabilmente allo stadio, sino a pochissimi anni fa, 25-30mila persone, in rappresentanza di almeno 100-200mila laziali militanti, è un bacino di utenza di tutto rispetto per un Club in grado di 'tenere botta' in città e dire la propria in maniera autorevolissima in Italia e in Europa (League, ovviamente).

Ma se perdiamo l'unità, se ci disperdiamo, se ci esaltiamo nei personalismi siamo destinati a una lenta ma inarrestabile decadenza. Bologna e Torino sono state grandi, ben più della Lazio, rispettivamente sino agli anni Sessanta e Ottanta. Dal 1990 in poi, a parte episodici exploit, sono scomparse dai radar del grande calcio italiano e internazionale. Per la nostra Lazio, ahimé, vedo un simile destino a meno che non si inverta presto la rotta.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Davide

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #328 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:16:14 »
solo che se ne va. Questo e' quello che va cercando la maggioranza del popolo Biancoceleste.

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Per mettere al posto ???? non mi dire chissenefrega l'importante e' che vada via......e certo, siccome io alla Lazio ci tengo e tra le cose meno importanti e' la piu' importante, beh, col cazzo che l' importante e' che vada via senza sapere dove finisco.....c'e' un'altra cordata legata alla malavita ? bella roba non vedo l'ora.......

CP 4.0

Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #329 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:19:07 »
Abbastanza d'accordo.
Lotito è la manifestazione di un problema più ampio e ben più complesso.
Errato invertire l'ordine, trasformando Lotito nella causa della disaffezione. La disaffezione, semmai, è la causa dell'ostilità radicale e irriducibile nei confronti di Lotito.

Non se ne esce se non avviando un percorso difficile ma inevitabile di progressiva ridefinizione di quello che la Lazio e i laziali sono. Un percorso che nessuna entità, Società Lazio inclusa (ed è questa la conclusione più disperante, dal mio punto di vista) ha l'autorevolezza, la credibilità, l'intelligenza e la capacità di avviare.

Assisto quindi a questa progressiva e apparentemente inconsapevole cupio dissolvi e mi si stringe il cuore: una tifoseria in grado di portare stabilmente allo stadio, sino a pochissimi anni fa, 25-30mila persone, in rappresentanza di almeno 100-200mila laziali militanti, è un bacino di utenza di tutto rispetto per un Club in grado di 'tenere botta' in città e dire la propria in maniera autorevolissima in Italia e in Europa (League, ovviamente).

Ma se perdiamo l'unità, se ci disperdiamo, se ci esaltiamo nei personalismi siamo destinati a una lenta ma inarrestabile decadenza. Bologna e Torino sono state grandi, ben più della Lazio, rispettivamente sino agli anni Sessanta e Ottanta. Dal 1990 in poi, a parte episodici exploit, sono scomparse dai radar del grande calcio italiano e internazionale. Per la nostra Lazio, ahimé, vedo un simile destino a meno che non si inverta presto la rotta.

riprendersi la curva ora che se ne sono andati e' un passo fondamentale per uscire da questa situazione.

lasciarla vuota attendendo che qualcuno organizzi un ES 2.0 per riprendersela, vuol dire mantenere le condizioni che hanno creato la spaccatura.

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #330 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:24:16 »
cominciasse a dire che contro un'adeguata offerta potrebbe cederLa. non ostinarsi a ritenerlo un gioiello di famiglia che va ereditato dalle future generazioni, poi vedremo se ci sono acquirenti seri, seri non cordate legate a vari clan. Io ho una mia idea, percarita' pio' essere lontanissima dalla verita', ma ogni Sabato o domenica vado a guardare il risultato della Salernitana e prego affinche' venga promossa in A, cosi' Lotito potra' fare gli stessi giochi di potere lontano dalla Lazio.

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« Risposta #331 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:25:23 »
Dunque il probelma non è né Lotito, né Cragnotti, ma la capacità di una soceità di interpretare al meglio la sfida del tifoso, che ha alterne fortune (nessuno di noi invidia i milanisti in questo preciso momento), ma che ci si aspetta si giocata sempre ai massimi livelli. E Lotito questo non lo fa e non lo vuole fare: tre o quattro indizi sono più che una prova.

Usando le tue parole, da non confondere i punti deboli, il male e la possibile cura tra loro. Il male è comunque un problema, definibile anche in casi specifici come "il" primo problema da (poter? voler?) cominciare ad eliminare. 
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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #332 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:27:02 »
Ma se perdiamo l'unità, se ci disperdiamo, se ci esaltiamo nei personalismi siamo destinati a una lenta ma inarrestabile decadenza. Bologna e Torino sono state grandi, ben più della Lazio, rispettivamente sino agli anni Sessanta e Ottanta. Dal 1990 in poi, a parte episodici exploit, sono scomparse dai radar del grande calcio italiano e internazionale. Per la nostra Lazio, ahimé, vedo un simile destino a meno che non si inverta presto la rotta.

Il Bologna ha vinto il suo ultimo scudetto nel 1964, il Torino nel 1976. Poi il baratro della C per il Bologna e quello della B del Torino (salvo la finale di UEFA del 1992.
Non bastano i tifosi, non basta l'unità di intenti, serve una squadra in campo.
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« Risposta #333 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:37:03 »
solo che se ne va. Questo e' quello che va cercando la maggioranza del popolo Biancoceleste.

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Questo è quello che vuole la cornice marcia, del resto per voi la Lazio è passata in secondo piano. Ben venga un Gaucci qualsiasi, basta che se ne va...

Te vado a fa' un applauso, hai confermato quello che tutti sappiamo nel  forum, nemmeno era difficile indovinarlo, vomitare su ogni trofeo conquistato, svilire buone stagioni con la scusa del culo e tante zozzerie fatte pur di non ammettere che siete stati sconfitti su tutti i fronti...l'unico alleato vostro è la pochezza del tifoso Laziale medio.

Che schifo

riprendersi la curva ora che se ne sono andati e' un passo fondamentale per uscire da questa situazione.

lasciarla vuota attendendo che qualcuno organizzi un ES 2.0 per riprendersela, vuol dire mantenere le condizioni che hanno creato la spaccatura.

Questo non accadrá per la pochezza del tifoso medio.


Offline Davide

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #334 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:37:30 »
cominciasse a dire che contro un'adeguata offerta potrebbe cederLa. non ostinarsi a ritenerlo un gioiello di famiglia che va ereditato dalle future generazioni, poi vedremo se ci sono acquirenti seri, seri non cordate legate a vari clan. Io ho una mia idea, percarita' pio' essere lontanissima dalla verita', ma ogni Sabato o domenica vado a guardare il risultato della Salernitana e prego affinche' venga promossa in A, cosi' Lotito potra' fare gli stessi giochi di potere lontano dalla Lazio.

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Secondo te il ricco che tutti tanto aspettiamo ha bisogno dell' ok di lotito per comprarsi la Lazio ? dai su.....l' Abramovic di turno dovrebbe aspettare che lotito la metta in vendita se no avrebbe troppa paura e non l'acquisterebbe ? per piacere........vero che tra lotito ed Abramovic ci dovrebbe essere un mare di facoltosi imprenditori, ma per le pretese che tanti tifosi hanno,ovvero scudetti,champions, essere competitivi con le strisciate, o ci prende un magnare russo o un arabo seduto sul petrolio,se no cari miei, nessuno ci fara' mai tornare agli antichi splendori dell'era Cragnottiana, questo ahime' lo sottoscrivo col sangue.

Offline Jim Bowie

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« Risposta #335 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:49:21 »
certo che l'OK di Lotito e' il Key factor, altrimenti il possibile acquirente dovrebbe dare il sangue per acquistare una industrianche non produce benefici diretti, ma serve solo a fare in modo di mettere piede in un mercato appetibile per il core business. Nessuno chiede scudetti o coppe campioni, ma io chiedo di non mandare Tare al supermercato con 1000 lire ed aspettarsi non certo caviale e Spumante (molto meglio dell' acqua idrolitina francese)ma neanche una bella chianina, con un fiasco di Chianti. toh.

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #336 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:49:47 »
Questo è quello che vuole la cornice marcia, del resto per voi la Lazio è passata in secondo piano. Ben venga un Gaucci qualsiasi, basta che se ne va...

Te vado a fa' un applauso, hai confermato quello che tutti sappiamo nel  forum, nemmeno era difficile indovinarlo, vomitare su ogni trofeo conquistato, svilire buone stagioni con la scusa del culo e tante zozzerie fatte pur di non ammettere che siete stati sconfitti su tutti i fronti...l'unico alleato vostro è la pochezza del tifoso Laziale medio.

Che schifo

Questo non accadrá per la pochezza del tifoso medio.
a Pomà ma che dici? Ma dico io, te rileggi? la pochezza del tifoso medio.....
Te stai a tené Lotito?????? e guai a chi te lo tocca.... ma intanto jé dai giù come un fabbro sul tifoso medio... (l'unica ricchezza inestimabile della Lazio, l'unico top Player di cui disponiamo)

Nun ce se crede...

Poi leggo che questa persona sarebbe solo la fuggevole scusa per le nostre ataviche divisioni...perché il laziale è strano.

Ecco, se ve piace così, che costui ci desse motivo per dividerci in altro modo. Perintanto Ciao. Non lo ringrazieremo mai abbastanza per avere dato inizio ad una diaspora.

Offline Davide

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #337 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:52:34 »
certo che l'OK di Lotito e' il Key factor, altrimenti il possibile acquirente dovrebbe dare il sangue per acquistare una industrianche non produce benefici diretti, ma serve solo a fare in modo di mettere piede in un mercato appetibile per il core business. Nessuno chiede scudetti o coppe campioni, ma io chiedo di non mandare Tare al supermercato con 1000 lire ed aspettarsi non certo caviale e Spumante (molto meglio dell' acqua idrolitina francese)ma neanche una bella chianina, con un fiasco di Chianti. toh.

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Non prendiamoci in giro....il Laziale rompeva le palle per un terzo posto lo scorso anno e mi dici che non pretendi lo scudetto ? oltre il terzo posto puoi ambire solo a quello perche' piu' in su c'e' l'olimpo.....credimi, se un facoltoso volesse la Lazio non avrebbe bisogno di nulla, se non dell'iban di lotito. Poi siamo tutti d'accordo, magari venisse, MAGARI !!!

Offline Drenai

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #338 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:55:59 »
torno dopo qualche giorno e non è cambiato niente...
tare va a fare la spesa con 1000 lire perchè non c'è uno piu ricco al posto di lotito.

come se non avessi ripetuto fino alla noia l'esempio di della valle.

non ci perdo piu tempo e tastere consumate inutilmente.
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Offline franz_kappa

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Re:11 anni di indiscutibile mediocrita'
« Risposta #339 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:56:49 »
Il Bologna ha vinto il suo ultimo scudetto nel 1964, il Torino nel 1976. Poi il baratro della C per il Bologna e quello della B del Torino (salvo la finale di UEFA del 1992.
Non bastano i tifosi, non basta l'unità di intenti, serve una squadra in campo.
Certamente. L'esempio a chiosa del mio post era più suggestivo che fattivamente calzante. Si trattava di presentare parabole di Club che dopo anni di grandi successi hanno avviato un'inarrestabile decadenza.

Oggi, nel calcio business, il numero è tutto. Senza far nulla il maggior azionista della Lazio fattura ogni anno, per il solo fatto che la Lazio è una squadra di Roma, prima città per popolazione del Paese, non meno di 70 milioni nel più tremendo degli scenari (Serie A a livelli di bassa classifica). La permanenza nella massima serie porta minimo 70 milioni, dunque. E se le cose vanno bene quella cifra può aumentare sino a 90-100 milioni. E' tanto, tantissimo. E al maggior azionista non si richiede di immettere un solo euro nella gestione.

La questione, chiaramente, è riuscire a estrarre il meglio dalle ingenti risorse che il bacino d'utenza della Lazio offre di fatto alla SS Lazio Spa e conseguire così risultati sportivi.
E' il NUMERO la nostra forza, il nostro patrimonio, la nostra garanzia, il nostro futuro. Il numero ci rende superiori a Torino e Bologna, club con una storia di successi di fronte ai quali il nostro palmares impallidiva sino al 1998. Superiori a loro e a tutte le altre maggiori società d'Italia meno napoli e xxxx (per tacere delle tre 'strisciate'), laddove nei confronti della viola siamo più o meno pari.

La consistenza della nostra tifoseria è il nostro petrolio. E da tale bacino può nascere - senza mettere nella Società un solo euro, insisto! - una squadra in grado di gratificare sul campo centinaia di migliaia di persone.

Se un tempo si cantava "People have the power", potremmo mutuare e scrivere "Fans have the power".
Ma i tifosi devono essere uniti e marciare tutti, all'unisono, verso il comune obiettivo, consapevoli che la Lazio è, fattualmente, una nostra manifestazione e non la manifestazione di Claudio Lotito suo maggior azionista, che della Lazio è semmai il temporaneo custode.

La Lazio è il prodotto di ogni singolo tifoso biancoceleste, che concorre - per la propria minima quota parte - alla sua quotidiana manifestazione.

Si rimuova dunque dalle nostre riflessioni il falso problema Lotito, simulacro di ben altre contraddizioni.

La tifoseria della Lazio deve tornare a essere una tifoseria degna di tal nome e riprendersi la propria squadra, la Nostra squadra.
Sostenendola incondizionatamente, semplicemente. Solo il numero ci può salvare. E dunque neanche un singolo tifoso va perso per strada.
Buon viaggio, caro Piero.