Autore Topic: Roma-Lazio, derby del silenzio e degli scioperi. Gabrielli: ''Non sono sereno''  (Letto 614 volte)

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La preoccupazione del prefetto, l'uomo contro cui le tifoserie organizzate manifestano da mesi: ''Se questi signori pensano che l'unica logica è quella dello scontro credo che siano destinati non solo a farsi del male, ma anche a far sì che questo stato di cose permarrà senza fine"

di METTEO PINCI

ROMA - Il derby del silenzio e degli scioperi ultrà non seppellisce i timori che accompagnano abitualmente la sfida capitolina. Roma-Lazio di domenica, la prima con le curve deserte, preoccupa il prefetto Gabrielli, l'uomo contro cui le tifoserie organizzate manifestano da mesi. "Non sono sereno", ammette, per poi lanciare quasi una dichiarazione di guerra: "Chi pensa che l'unica logica è quella dello scontro è destinato farsi del male". Intanto per i tifosi il maxischermo dell'Olimpico trasmetterà il gran premio di MotoGp che potrebbe regalare il titolo di campione del Mondo a Valentino Rossi.

GABRIELLI: "NON SONO SERENO, CON LO SCONTRO SI FARANNO MALE" - I romanisti a casa, i laziali fuori dalla curva nord, il timore di contaminazioni con hooligans del West Ham. Le ore che precedono il derby più anomalo che la storia del tifo romano ricordi preoccupa le istituzioni. Deve riconoscerlo il prefetto Franco Gabrielli in un'intervista a Radio Radio. "Io non sono serenissimo, purtroppo anche lo scorso derby, in cui abbiamo impiegato 1700 uomini, ha portato due accoltellati, incidenti a Ponte Milvio e alcune cariche della polizia. E non c'era la questione delle barriere nelle curve". Insomma, la paura è che ora le tensioni per la segmentazione delle due curve facciano da detonatore per nuovi incidenti. "Io che sono un inguaribile ottimista - continua - confido nel fatto che alla fine prevalga il buon senso, ma è chiaro che se questi signori pensano che l'unica logica è quella dello scontro credo che siano destinati non solo a farsi del male, oltre a far male agli altri, ma anche a far sì che questo stato di cose permarrà senza fine". Ma da Gabrielli arriva anche un'apertura. Perché, spiega, se le istituzioni cogliessero segnali distensivi il passo indietro sulle famose barriere della discordia sarebbe ancora possibile. Un'apertura evidente, ma il primo passo spetta ai tifosi: "Dimostrateci nei fatti che il tifo è soltanto partecipazione a un evento sportivo e io per primo sono disposto a rivedere determinate posizioni. Le barriere non le abbiamo costruite con il cemento armato, non le abbiamo costruite per essere inamovibili, ma se le abbiamo messe è perché abbiamo fatto seguire dei provvedimenti a dei comportamenti. Dimostrateci che tutto questo è superfluo". Possibilmente già da domenica.

MOTO GP SUI MAXISCHERMI - Per quei tifosi che non daranno seguito alla protesta e anzi entreranno allo stadio, la Roma ha organizzato una piccola sorpresa. I maxischermi dello stadio Olimpico trasmetteranno domenica dalle
14 l'ultimo gran premio della stagione di Moto Gp: una gara che potrebbe regalare il titolo di campione del Mondo a Valentino Rossi, costretto però a partire dall'ultima posizione dopo la decisione del Tas. Un modo, chissà, per unire i tifosi delle due squadre nel tifo comune per il fuoriclasse di Tavullia, soprattutto dopo la querelle con Marc Marquez che lo ha costretto alla penalità. Poi, dalle 15, sarà derby.

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