Qualificate ad Euro 2016

[DinoRaggio]

Molte conferme, altrettante sorprese, qualche gradito ritorno. Ecco le qualificate ad Euro 2016:

Girone A: Islanda e Rep. Ceca qualificate; Turchia miglior terza
Girone B: Belgio e Galles qualificate; Bosnia-Erzegovina agli spareggi
Girone C: Spagna e Slovacchia qualificate, Ucraina ai playoff
Girone D: Germania e Polonia qualificate. Irlanda agli spareggi
Girone E: Inghilterra e Svizzera qualificate, Slovenia ai playoff
Girone F: Irlanda del Nord e Romania qualificate. Ungheria ai playoff
Girone G: Austria e Russia qualificate, Svezia agli spareggi
Girone H: Italia e Croazia qualificate, Norvegia agli spareggi
Girone I: Portogallo e Albania qualificate, Danimarca agli spareggi.

[DinoRaggio]

Prima che carpelo lo chieda, sì, spareggi e playoff sono la stessa cosa 

Si disputeranno fra un mese circa, domenica prossima a Nyon il sorteggio per accoppiare le 8 squadre.

Dall'ANSA:
Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Svezia e Ungheria saranno teste di serie nel sorteggio per gli spareggi di accesso a Euro 2016, che è in programma domenica prossima e che riguarderà anche Danimarca, Irlanda, Norvegia e Slovenia. Lo ha reso noto l'Uefa, chiarendo che le otto squadre partecipanti, terze nei rispettivi gironi di qualificazione, sono state suddivise in due gruppi in base all'ultimo ranking Uefa per squadre nazionali disponibile. Il sorteggio di domenica a Nyon (Svizzera) determinerà gli accoppiamenti, tra teste di serie e non, per gli incontri in programma per l'andata dal 12 al 14 novembre e per il ritorno dal 15 al 17. Le quattro vincenti si uniranno alle 20 squadre già qualificate e tutte parteciperanno il 12 dicembre prossimo a Parigi al sorteggio per i gironi della fase finale.

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Spero ardentemente in uno spareggio Svezia-Danimarca, ricordando Euro 2004.

[carpelo]

EST COMUNISTA: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania, Russia, Croazia, Albania
MEDITERRANEO: Spagna, Italia, Portogallo, Turchia
CRUCCHI E AFFINI: Germania, Svizzera, Austria, Belgio (un po' forzata)
GRAN BRETAGNA: Galles, Inghilterra, Irlanda del Nord
SCANDINAVIA E AFFINI: Islanda

La situazione prima degli spareggi. Sì ok, forzata la mia divisione (est comunista racchiude almeno tre entità diverse).
Mi stupisce la presenza del Galles che insieme a Irlanda del Nord ed Inghilterra quasi completa il gruppo di nazionali che rappresentano la Gran Bretagna. A proposito di ciò mi chiedo quando finirà la pagliacciata di 4 nazionali diverse per i britannici. Magari potrebbero pure vincere qualcosa unendosi.

[AlenBoksic]

Ma c'è anche la divisione del ranking per lo spareggio?
Ovviamente tifo Bosna i Hercegovina

[franz_kappa]

Molte conferme, altrettante sorprese, qualche gradito ritorno. Ecco le qualificate ad Euro 2016:

Girone A: Islanda e Rep. Ceca qualificate; Turchia miglior terza
[...]

Appassionanti le circostanze che hanno favorito la qualificazione della Turchia come migliore terza.

Alla vigilia delle gare di ieri sera nella classifica delle terze (particolare graduatoria che considerava i punti ottenuti da ciascuna terza dei nove gironi con le sole prime cinque squadre di ogni gruppo, al fine di porre anche la terza dell'unico girone a 5 in condizione di perfetta parità. La graduatoria prende dunque in considerazione i risultati di otto gare, quattro di andata e quattro di ritorno) l'Ungheria era in vantaggio, ben posizionata per approdare direttamente agli Europei (competizione dalla quale mancano, credo, da almeno un quarantennio) forte dei 15 punti che la vedevano al primo posto. La Turchia aveva ben poche speranze di scalzare i magiari a fronte di miseri 9 punti.

Ma l'inattesa vittoria del Kazakistan in casa della Lettonia per 1 a 0 (primo successo nel girone A, dopo due pareggi e sette sconfitte, grazie al gol di Ïslambek Qwat al 65esimo) ha rimescolato le carte: i kazaki hanno agganciato i lettoni al quinto posto a pari punti (5) e li hanno così relegati in sesta posizione perché in vantaggio negli scontri diretti (0-0 all'andata e 0-1 in Lettonia al ritorno).

La circostanza ha fatto guadagnare alla Turchia - a caccia del terzo posto nel girone incalzata dall'Olanda (sconfitta tuttavia in casa dalla Repubblica Ceca) e perciò obbligata a vincere con la tranquilla Islanda, già qualificata (e in effetti i turchi hanno vinto 1-0) - i punti ottenuti negli scontri con il Kazakistan, finito quinto, perdendo quelli ottenuti con la Lettonia, che ha concluso al sesto posto.

--> La Turchia ha pareggiato due volte con i lettoni e vinto entrambe le gare con i kazaki. Risultato: nella speciale graduatoria delle terze classificate ha ottenuto in un sol colpo 4 punti, che si sono uniti ai 3 incamerati sconfiggendo gli islandesi.
ESITO: nella graduatoria delle terze classificate l'Ungheria, abbastanza tranquilla a 15 punti (frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta in 8 gare) prima delle gare di ieri, si è vista superare sul filo di lana dalla Turchia, che ha chiuso a 16 punti (frutto di 5 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte in 8 gare).

Notevole, no? 

P.s.= nella definizione delle teste di serie degli spareggi che determineranno le ultime quattro qualificate agli Europei 2016 l'Ungheria è stata almeno consolata dall'essere finita nel novero delle teste di serie, quarta su otto e in vantaggio sulla Danimarca per appena due millesimi di punto di ranking (27,142 contro il valore di 27,140 realizzato dai danesi).

[CP 4.0]

...A proposito di ciò mi chiedo quando finirà la pagliacciata di 4 nazionali diverse per i britannici. Magari potrebbero pure vincere qualcosa unendosi.

non e' una pagliacciata, sono federazioni di calcio diverse ed attualmente mi pare che l'eccezione sia proprio il competere sotto un'unica bandiera olimpica.

e si sta bene a loro, che vogliamo dirci come fare le cose? 

[SAV]

Appassionanti le circostanze che hanno favorito la qualificazione della Turchia come migliore terza.

Alla vigilia delle gare di ieri sera nella classifica delle terze (particolare graduatoria che considerava i punti ottenuti da ciascuna terza dei nove gironi con le sole prime cinque squadre di ogni gruppo, al fine di porre anche la terza dell'unico girone a 5 in condizione di perfetta parità. La graduatoria prende dunque in considerazione i risultati di otto gare, quattro di andata e quattro di ritorno) l'Ungheria era in vantaggio, ben posizionata per approdare direttamente agli Europei (competizione dalla quale mancano, credo, da almeno un quarantennio) forte dei 15 punti che la vedevano al primo posto. La Turchia aveva ben poche speranze di scalzare i magiari a fronte di miseri 9 punti.

Ma l'inattesa vittoria del Kazakistan in casa della Lettonia per 1 a 0 (primo successo nel girone A, dopo due pareggi e sette sconfitte, grazie al gol di Ïslambek Qwat al 65esimo) ha rimescolato le carte: i kazaki hanno agganciato i lettoni al quinto posto a pari punti (5) e li hanno così relegati in sesta posizione perché in vantaggio negli scontri diretti (0-0 all'andata e 0-1 in Lettonia al ritorno).

La circostanza ha fatto guadagnare alla Turchia - a caccia del terzo posto nel girone incalzata dall'Olanda (sconfitta tuttavia in casa dalla Repubblica Ceca) e perciò obbligata a vincere con la tranquilla Islanda, già qualificata (e in effetti i turchi hanno vinto 1-0) - i punti ottenuti negli scontri con il Kazakistan, finito quinto, perdendo quelli ottenuti con la Lettonia, che ha concluso al sesto posto.

--> La Turchia ha pareggiato due volte con i lettoni e vinto entrambe le gare con i kazaki. Risultato: nella speciale graduatoria delle terze classificate ha ottenuto in un sol colpo 4 punti, che si sono uniti ai 3 incamerati sconfiggendo gli islandesi.
ESITO: nella graduatoria delle terze classificate l'Ungheria, abbastanza tranquilla a 15 punti (frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta in 8 gare) prima delle gare di ieri, si è vista superare sul filo di lana dalla Turchia, che ha chiuso a 16 punti (frutto di 5 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte in 8 gare).

Notevole, no? 

Molto interessante.
Non lo sapevo.
Certo che gli ungheresi sono dei bei cretini a farsi battere all'ultimo da quelle pippe greche...
Chi sarebbe passato tra loro e la Turchia in caso di pareggio in Grecia?



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[franz_kappa]

Molto interessante.
Non lo sapevo.
Certo che gli ungheresi sono dei bei cretini a farsi battere all'ultimo da quelle pippe greche...
Chi sarebbe passato tra loro e la Turchia in caso di pareggio in Grecia?

Caro SAV, in effetti il risultato dell'Ungheria in Grecia era irrilevante ai fini della definizione della graduatoria delle terze classificate.

Mi spiego: prima dell'ultima gara del Girone F (quello di Nord Irlanda, Romania, Ungheria, Finlandia, Faer Oer e Grecia: citate secondo l'ordine della graduatoria finale del gruppo) la Grecia era sesta a 3 punti e matematicamente ultima in quanto distanziata di tre lunghezze dalle Faer Oer, ferme a 6 punti (faroerensi in vantaggio negli scontri diretti con gli ellenici a fronte di una doppia vittoria, in casa [2-1] e in trasferta [0-1]).

--> Ecco dunque che la sfida contro i greci - perduta col punteggio di 4-3 in una gara che presumo si sia svolta secondo un copione tatticamente più che allegro, con i magiari in vantaggio nel corso della partita per due volte, sull'1-2 e sul 2-3 al 76° - non presentava già in partenza alcuna 'utilità' per l'Ungheria ai fini del conseguimento di punti utili per la graduatoria delle migliori terze.

Certamente la sconfitta poteva invece pesare in termini di "ranking Uefa per nazionali" dell'Ungheria (utile ai fini della determinazione delle teste di serie nelle quattro gare di play-off tra le peggiori otto terze classificate). Solo in teoria, tuttavia: l'ultima gara della Danimarca, peraltro sconfitta in Portogallo, si è giocata l'8 ottobre, tre giorni prima di Grecia-Ungheria.
Ecco dunque che gli ungheresi erano certi, anche prima di affrontare la Grecia, di poter contare in ogni caso, anche in caso di sconfitta, su un punteggio frazionalmente superiore (appena due millesimi) a quello dei danesi: 27,142 contro di 27,140.
E così è stato: negli spareggi per l'accesso all'Europeo di Francia l'Ungheria, quarta su otto, sarà testa di serie. La Danimarca no.

[DinoRaggio]

Ma l'inattesa vittoria del Kazakistan in casa della Lettonia per 1 a 0

La beffa era quasi prevedibile direi, e forse se l'aspettavano anche gli stessi magiari, visto che nella loro lingua "kaza ki stan!" significa più o meno "ca**o che sfiga!".

Non poteva che finire così.

[franz_kappa]

La beffa era quasi prevedibile direi, e forse se l'aspettavano anche gli stessi magiari, visto che nella loro lingua "kaza ki stan!" significa più o meno "ca**o che sfiga!".

Non poteva che finire così.

Burlone che sei... 

In effetti la Turchia ha segnato il sol vittoria a pochissimi minuti dalla fine (89esimo). Quindi l'esito, a dispetto del contemporaneo vantaggio dei kazaki in Lettonia, non era affatto scontato. Senza i due punti della vittoria con l'Islanda i Turchi avrebbero concluso le qualificazioni con 14 punti 'utili' ai fini della classifica delle migliori terze. Non abbastanza per scalzare gli ungheresi primi con 16 punti.

E' stato un finale thrilling, insomma.

[AlenBoksic]

Andata
Norvegia-Ungheria 12 novembre ore 20.45
Bosnia-Irlanda 13 novembre ore 20.45
Ucraina-Slovenia 14 novembre ore 18
Svezia-Danimarca 14 novembre ore 20.45

Ritorno
Ungheria-Norvegia 15 novembre ore 20.45
Irlanda-Bosnia 16 novembre ore 20.45
Slovenia-Ucraina 17 novembre ore 20.45
Danimarca-Svezia 17 novembre ore 20.45

[DinoRaggio]

Andata
Svezia-Danimarca 14 novembre ore 20.45

Ritorno
Danimarca-Svezia 17 novembre ore 20.45

Bene bene. S'attaccassero al biscotto, mo'.

[MCM]

Ungheria, Irlanda, Slovenia, Svezia

forza

I nazisti ucraini devono uscire, poi vorrei vedere Ibra almeno all'europeo e l'Ungheria dopo tanti anni di nuovo protagonista.

[carpelo]

Ungheria, Bosnia, Slovenia, Danimarca le mie favorite

[DinoRaggio]

Ieri ottima vittoria dell'Ungheria in Norvegia per 1-0, stasera in campo la Bosnia-Erzegovina contro l'Irlanda, domani Ucraina-Slovenia e Svezia-Danimarca.

[MCM]

Considerato che la Bosnia non esiste, Forza Irlanda.

[DinoRaggio]

[MCM]

Ungheria qualificata.
Molto bene.

[Er Matador]

Ungheria qualificata.

Proprio così, dopo una doppia vittoria e un minimo di rilassamento solo nel finale col gol di Henriksen, che aveva già siglato il raddoppio ma nella propria porta.
E l'istantanea più bella della serata è proprio l'esultanza cristallina, gioiosa, quasi infantile del portiere Gábor "pigiamone" Király dopo il 2-0 che di fatto sigillava la qualificazione.
Qualcuno ricorderà un Hertha Berlino-Milan di CL, nella stagione successiva al Grande Furto, risolta in favore dei padroni di casa da un contropiede di Wosz.
Correva l'anno 1999 e Király era già lì, per la terza stagione, a difendere i pali dei berlinesi: arrivato dall'Haladás, il club della sua città (Szombathely) nel quale è cresciuto e in cui ha fatto ritorno in estate, dopo un'esperienza quasi ventennale fra Germania e Inghilterra.
Con le sue inconfondibili tute extralarge, all'apparenza più adatte per chi assiste alla partita sul divano di casa che per chi la gioca.
Col suo stile non meno personale, tutto di piedi e in piedi senza quasi mai andare giù.
Nella felicità con cui ha salutato l'impresa di ieri sera c'è un senso di liberazione dall'aspetto meno convincente di una carriera più che degna: il buco nero rappresentato dalla Nazionale, della quale è titolare dal 1998.
Per questioni anagrafiche, l'estremo difensore ha attraversato uno dei periodi più neri nella prestigiosa storia del calcio magiaro.
Ultima partecipazione agli Europei nel lontano 1972.
Ultima partecipazione ai Mondiali nel 1986, dove aspettative ancora grandiose - qualcuno li indicava addirittura come outsider per un posto fra le prime quattro - e l'astro nascente Lajos Détári si scontrano con la prestazione monstre dell'URSS di Lobanovski.
Quel 6-0 è un trauma da cui l'Ungheria non si riprende né in quella competizione, terminata con una mesta eliminazione al primo turno, né durante gli anni a seguire.
Una crisi tecnica che cancella letteralmente il Paese dell'Aranycsapat dalla geografia del pallone, con club regolarmente falciati nei primi turni delle Coppe - laddove il Videoton, ancora nel 1985, otteneva un sia pur platonico 1-0 al Bernabeu nella finale di Uefa persa col Real - e qualche sconosciuto a cercare fortuna in campionati minori.
Proprio Király e Dárdai, con lui all'Hertha, rappresentavano le sparute bandierine tricolori nel calcio di medio-alto livello.
Negli ultimi anni, dopo qualche successo nelle competizioni giovanili, la scuola tecnica di Budapest ha ripreso quota, ma per il portiere sembrava davvero troppo tardi.
Invece eccolo lì, alla vigilia degli "anta", con un aspetto neppure troppo giovanile ma riflessi ancora pronti per togliere dalla porta la conclusione da distanza ravvicinata di Skjelbred: il vero giro di boa in un doppio confronto per il resto mai in discussione, e che neppure si sarebbe dovuto disputare.
A una giornata dal termine, i magiari guidavano infatti la complicatissima graduatoria per la migliore fra le terze nei vari gironi, ottenuta scartando i risultati con l'ultima in classifica nei raggruppamenti a sei squadre e che dà diritto alla qualificazione senza passare per i play-off.
Nella stretta finale, la vittoria di misura contro la capolista Islanda e il sorpasso del Kazakistan sulla Lettonia, che consentiva ai turchi di scaricare i due soli punti nel doppio confronto contro i baltici anziché i sei conquistati ai danni degli asiatici, ha regalato agli uomini di Terim l'allungo decisivo.
Altri 180 minuti di sofferenza, insomma, ma ricchi di significati e di coincidenze numerologiche.
I protagonisti nella vittoria dell'andata si sono rivelati infatti Király e il marcatore Kleinheisler.
Il primo giunto in quell'occasione a quota 100 presenze, secondo giocatore in tripla cifra nella storia del calcio magiaro dopo József Bozsik, agganciato a quota 101 nella gara di ritorno.
Il secondo alla prima presenza in assoluto con i Magyarok.
C'è un'aura di magia e di destino anche nella storia del Ct tedesco Berndt Storck, il cui massimo successo da calciatore rimane la Coppa di Germania conquistata nel 1989 col Borussia Dortmund.
Si giocava all'Olympiastadion berlinese - l'impianto in cui Király è sceso in campo con la maglia dell'Hertha per sette anni, a proposito di coincidenze -, situato nella parte Ovest della città e scelto come sede per il suo enorme valore simbolico in un Paese ancora diviso dal Muro.
Da una parte il Werder Brema di Otto Rehhagel, dall'altra un Borussia Dortmund allora lontanissimo dalla dimensione tecnica degli ultimi decenni.
Vincitori dell'ultimo scudetto prima che fosse istituita l'attuale Erste Bundesliga, primo club marcatore nella storia del nuovo torneo, trionfatori prima in Coppa di Germania poi in Coppa delle Coppe: anni '60 davvero favolosi per i gialloneri.
Ai quali però era seguito un quarto di secolo di declino con cadute in Zweite Liga, piazzamenti malinconici, la bacheca a prendere polvere e persino la perdita di titolarità sul nome con la "retrocessione" a Borussia D.: in quegli anni il Borussia "e basta" era quello di Mönchengladbach, impostosi nel decennio precedente coi capocannoniere Heynckes e il Pallone d'Oro Simonsen.
Una tifoseria ormai abituata a vivere di ricordi reagì come a un elettrochoc al ritorno nella finale di un torneo.
Bastava un'occhiata per capire che sul piano delle motivazioni, sia pure contro un Werder protagonista di un ciclo assai felice, non c'era corsa: e così fu, con un 4-1 a ritmare un'esultanza inarrestabile e liberatoria.
Berndt Storck entrò solo nell'ultimo quarto d'ora a risultato acquisito: ma c'era anche lui.
Come se rispolverare glorie offese dal tempo, interrompendo digiuni e decadenze pluridecennali, rappresentasse per l'ex difensore di Bochum e Borussia Dortmund una sorta di karma.
La realtà che attende lui e i suoi ragazzi agli Europei una volta risvegliati dal sogno rischia di non essere delle più accoglienti, se si considera il basso livello della sfida contro i deludentissimi scandinavi: eppure esserci e poterlo urlare in faccia al mondo, per chi arriva da una notte così lunga, vuol già dire tantissimo.
Tra i fattori determinanti per la qualificazione degli ungheresi non va dimenticata la formula a 24 squadre, che è difficile non considerare pletorica e commerciale.
Ma almeno è servita per restituire al calcio una pagina della sua Storia, e gli eredi di una Nazionale senza la quale il gioco più bello del mondo non sarebbe la stessa cosa.

[MCM]

Anche la coppa d Asia è diventata a 24 squadre.credo sia una cosa concordata.

Intanto gli ospitatori di centri di addestramento del isis stanno prendendo due pere dagli irlandesi
Dispiace solo per Lulic, per il resto ciò che ci auguriamo per la Bosnia è di essere annessa un pezzo dalla Croazia e l altro dalla Serbia. Con grosso beneficio per la sicurezza internazionale.