Autore Topic: Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?  (Letto 15129 volte)

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28326
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #20 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 12:38:03 »
L'unica è la violenza fisica.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #21 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:11:01 »
al contrario di Disa posso solo consigliare tante e sane risate, mettete a frutto la vostra fantasia e sperculate chiunque si faccia sotto convinto di avere l'ennesimo pretesto.

a cominciare dal fatto che uno che sta cosi sotto la lente di qualsiesi inchiesta e continua a scamparla o merita il premio Lupin III oppure chiaramente non c'entra un caxxo con nulla e serve solo a sviare l'attenzione soprattutto di una stampa che ha molto da nascondere ed insabbiare.

Offline Fulcanelli

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2459
  • Karma: +177/-4
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #22 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:33:58 »
Beh, a me sembra finalmente tutto chiaro. Perché il Real riomma l'ha sfangata con i suoi bilanci gruviera? Perché Lotito, noto criptoromanista, ha esercitato «ostacolo all’attività di vigilanza» di Covisoc, parando il culo ai peperones fingendo di tutelare la Lazio. La finezza del comblotto starà ora nel mettere sotto schiaffo il bilancio Lazio distraendo dalle magagne dei 1927. Diavolo di un Lotito.

ThomasDoll

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #23 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:35:44 »
Se Lotito è coinvolto (sottolineo se) non è in quanto presidente della Lazio, ma in quanto privato cittadino e consigliere federale, la Lazio non c'entra niente e lui non rischia certo la galera. Mi preoccuperei se fossi un tifoso del Genoa o del Bari, anche se non so quanto possano pagare le conseguenze di questa situazione. I comportamenti adottati da Infront nello svolgere il ruolo di Advisor sono cose di cui risponde Infront. Non c'è da menare nessuno, secondo me, anzi, se Lotito ha combinato qualche casino magari per il futuro si mette a fare di meno il politico del calcio... quanto alla sua reputazione, è già abbastanza rovinata dalle porcate passate sulle intercettazioni, se archivieranno (come credo) nessuno lo scriverà.

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #24 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:37:02 »
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2015-10-14/asse-napoli-milano-diritti-tv-063859.shtml?uuid=ACid7vFB&refresh_ce=1

Citazione
...
Un’inchiesta complessa che, sin dalle prime battute, mostra potenziali intrecci e collegamenti in particolare con un’altra iniziativa giudiziaria già aperta a Napoli e coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. A Milano a seguirne l’evoluzione è in prima persona l’aggiunto Giulia Perrotti e non solo con funzioni di mero coordinamento dei pm Pellicano, Polizzi e Filippini.

Tra i primi effetti dell’iniziativa dei pm e del Nucleo di Polizia tributaria milanese vi è l’iscrizione nel registro degli indagati di Claudio Lotito
...
anche se ieri l’avvocato di Lotito Gian Michele Gentile, ha precisato di non avere ricevuto alcun atto che indicasse l’apertura di un procedimento a carico del suo assistito
...
Tra le accuse mosse ai manager della Infront (che ha precisato di non essere indagata ai sensi della 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti) advisor della Lega, quella di avere “pilotato” e veicolato i diritti tv per il triennio 2015-2018 anche successivamente alla loro formale aggiudicazione in sede di asta per favorire la Rti (controllata Mediaset)
...
Dal canto suo Mediaset ieri ha fatto sapere, per quanto attiene al bando di gara, di «avere seguito alla lettera i dettami della legge Melandri e che il tutto è stato organizzato sotto la vigilanza delle diverse Autorità di settore che prima hanno approvato le linee guida e successivamente dato il benestare all’esito conclusivo».
Quanto all’ accusa mossa ai Club è quella di essere stati di fatto gli «utilizzatori finali» di quei denari: l’aver introitato cioè milionarie iniezioni di liquidità da parte della Infront Italia per sostenere i coefficienti patrimoniali previsti dalla Covisoc, la commissione di vigilanza sul calcio. E a farlo attraverso avventurosi giri di false fatturazioni con l’appoggio concreto di fiduciarie svizzere e di conti esteri.

Ma il secondo pilastro del finanziamento del sistema calcio è costruito su quella che viene chiamata sbrigativamente la «Fondazione»: in realtà il suo nome è «Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre», istituita nel 2008 con l’entrata in vigore della legge Melandri. In dettaglio la norma stabiliva che la fondazione avrebbe presieduto all’elargizione dei fondi, sempre provenienti dai diritti televisivi, a sostegno delle squadre minori, dilettantistiche e anche di altri sport. Ed è proprio questo il punto di saldatura tra l’inchiesta milanese e quella napoletana. I pm napoletani proprio sull’arbitrario funzionamento di quelle erogazioni e a partire dalla registrazione di una nota telefonata tra Lotito (uomo chiave della Fondazione) e l’ex dg dell’Ischia Isolaverde, Pino Iodice hanno avviato un’indagine che è ancora in pieno svolgimento.

http://www.ilgiornale.it/news/sport/1182237.html

Citazione
Inchiesta sui diritti tv, si cerca il colpevole ma manca la "vittima"

Infront e Mediaset sotto indagine per turbativa d'asta ma la Lega non può essere lesa e Sky era d'accordo

Manca la vittima, ma c'è già il colpevole: la coppia Infront & Mediaset è, tra squilli di tromba e titoloni sui giornali, nel mirino dei pm di Milano.

La nuova frontiera della giustizia di rito ambrosiano corre sulla linea dei diritti televisivi spartiti l'anno scorso fra Mediaset e Sky. Quella gara, secondo i pm di Milano, sarebbe stata truccata dal binomio Infront-Mediaset.

Peccato che, almeno per il momento, si fatichi a capire chi sarebbe il morto di questa storia. Probabilmente potrebbe essere Sky, che in prima battuta aveva vinto l'asta, ma, come tutti sanno, alla fine si arrivò ad un accordo fra le due tv
...
Si tratta di un compromesso al ribasso e comunque estorto al gigante di Murdoch? O forse il vaso di coccio è stata la Lega?

No, perchè proprio la Lega avrebbe avallato il pressing della Infront di Marco Bogarelli per rivedere i termini del contratto. E ala fine si convinse della convenienza dell'offerta incrociata fra i due player: oggi i pm ipotizzano la turbativa d'asta, ma occorre ricordare che la soluzione poi adottata fu deliberata all'unanimità con 22 voti a favore, comprese le retrocesse, e la sola Fiorentina astenuta. Il tutto dopo aver ascoltato un giurista che aveva bocciato la cessione dei diritti allo stesso soggetto, per un totale di 248 partite: questa mossa avrebbe infranto la regola, sempre da scandire in inglese, del no single buyer . Insomma, uno non si può prendere tutto, anche se si chiama Rupert Murdoch e non a caso è stato ribattezzato lo Squalo.
...

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #25 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:39:09 »
Beh, a me sembra finalmente tutto chiaro. Perché il Real riomma l'ha sfangata con i suoi bilanci gruviera? Perché Lotito, noto criptoromanista, ha esercitato «ostacolo all’attività di vigilanza» di Covisoc, parando il culo ai peperones fingendo di tutelare la Lazio. La finezza del comblotto starà ora nel mettere sotto schiaffo il bilancio Lazio distraendo dalle magagne dei 1927. Diavolo di un Lotito.

una pista che molti hanno sicuramente gia' fiutato ;D

Alex_K

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #26 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:59:58 »
Da TMW:
Dopo giorni di silenzio, Claudio Lotito ha preso la parola ai taccuini de La Repubblica: “Da otto mesi a questa parte è in atto ai miei danni una campagna di bugie. Ho letto moltissime cose non vere sul mio conto. Io rispondo a me stesso di quello che ho fatto e non di quello che non ho fatto. Non ho intenzione di commentare in alcun modo le notizie uscite sui giornali. Dico solo che sono dispiaciuto da quello che sta venendo fuori perché sono tutte cose non vere. Ne riparleremo alla fine di questa storia, e allora vedremo qual è la verità”.

Siamo di fronte ad un conflitto che vede diverse istanze lottare per accaparrarsi la montagna di soldi che deriva dai diritti TV.
Da una parte la juve e i loro tirapiedi della pallottese, che vogliono una serie A tipo Spagna, con le prime due che si beccano tutto il cocuzzaro (i soldi della Lega), dall'altra il Milan (e la Lazio) che invece preferirebbero un sistema più equilibrato tipo GB. In tutto questo, la stampa - per diverse ragioni, un po' per interessi economici, un po' per le alleanze con i luridi, un po' comunque perché troppe redazioni sono di fatto occupate dai diversamente teramani - si schiera pesantemente con i primi. Ed assistiamo quindi a questi linciaggi mediatici eseguiti dagli "utili idioti" che mi ricordano tanto i metodi mafiosi.
Mi spiego meno questo proliferare di indagini da tutte queste procure (Cremona a parte).
Certo anche che il basso profilo tenuto costantemente dal nostro presidente, la sua attenzione maniacale al non esporsi, nonché la sua proverbiale capacità di instaurare rapporti empatici con chiunque, hanno il loro peso.

Offline fish_mark

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16725
  • Karma: +356/-253
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #27 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 14:43:38 »
Sul tema, sul contesto della vicenda, si segnala il corposo editoriale di Esteban El Griego.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline Brunogiordano

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1653
  • Karma: +65/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #28 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 14:46:26 »
L'unica cosa è che mi fa strano leggere di un "milan che invece preferirebbe un sistema più equilibrato";D
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline Matita

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 26407
  • Karma: +517/-54
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #29 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 15:32:30 »
L'unica è la violenza fisica.

mensurati prima o poi . .
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #30 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 16:09:11 »
Sul tema, sul contesto della vicenda, si segnala il corposo editoriale di Esteban El Griego.

te se dovemo mette in ginocchio a chiederlo o ti viene spontaneo linkare o addirittura quotare?

Offline fish_mark

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16725
  • Karma: +356/-253
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #31 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 16:26:10 »
te se dovemo mette in ginocchio a chiederlo o ti viene spontaneo linkare o addirittura quotare?

No, per carità. Relata, refero (refers, retuli, relatum, refere)

Lotito, Infront e la gestione del potere!
di Esteban El Griego

Domenica, la puntata di REPORT ha acceso nuovamente i riflettori su Infront, su chi governa il business del calcio in Italia e nel mondo, sui personaggi che da anni decidono i destini del calcio italiano, tra incontri segreti e pranzi o cene a cielo aperto a Taormina o in Versilia con rappresentanti di fondi di investimento utilizzati dalle società per fare mercato senza spendere soldi, prendendo di fatto in leasing i calciatori. Si sono svegliati in tanti dal sonno o dal torpore ora che i riflettori sono puntati su Infront, su Lotito, su Galliani e Mediaset, con inchieste che si allargano a macchia d’olio partendo dallo scandalo corruzione della FIFA che ha travolto Blatter e dall’inchiesta della Guardia di Finanzia sull’assegnazione dei diritti tv, che ha portato nell’ultimo week-end a perquisizioni nelle sedi del Bari e del Genoa, guarda caso due società nel mirino perché controllate la prima da Infront e la seconda da Preziosi, uno degli “frequentatori” delle cene con Galliani e Lotito (Pulvirenti, l’organizzatore del meeting di Taormina con Doyen, è stato cacciato dal mondo del calcio perché ha “esagerato”) in cui si decidono i destini del calcio italiano, visto che Beretta e Tavecchio sono o sono visti come dei semplici “esecutori di ordini”, due messi lì per avallare scelte di altri. E a conferma di questo, vi invito a rileggere con attenzione questa intervista a Bogarelli che abbiamo pubblicato il 15 dicembre del 2014…

 http://www.sslaziofans.it/contenuto.php?idContenuto=29477

Nel servizio-inchiesta di REPORT, si è parlato nuovamente della telefonata tra Lotito e Iodice, che ha ribadito le sue accuse, confermate anche dal presidente del Pavia, uno dei pochi che ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto. Mentre tutti in quella telefonata si sono soffermati sulle battute su Carpi e Frosinone e sull’atteggiamento quasi da bullo di Lotito, c’è un passaggio in quel dialogo con Iodice che molti hanno sottovalutato, ma che alla luce di quello che sta emergendo da alcune inchieste in corso non può non far riflettere. È quello in cui Lotito parla di soldi da trovare e di come trovarli per la Lega Pro: «Ho un programma: in sei mesi incrementerò i ricavi, porterò uno sponsor al campionato e i soldi dello streaming. Ho parlato con quello che ha portato 1,2 miliardi alla Lega di A e 14 milioni in più di Rcs alla Figc».

“Quello che ha portato” i soldi è Infront, il colosso svizzero che del calcio italiano ha in mano quasi tutto: gestisce i diritti tv, è advisor commerciale di Lega e Figc e controlla, attraverso la somma tra diritti tv e partnership commerciali, quasi l’intero fatturato di società come Milan, Inter, Genoa, Sampdoria, Udinese, Cagliari e Palermo. Ma soprattutto della Lazio, visto che su 110 milioni di euro di fatturato della stagione 2014-2015 circa 85 milioni arrivano dai diritti tv, ed altri 5,4 milioni sono legati alla pubblicità all’Olimpico e alla cessione a Infront della gestione dell’area ospitalità. Quindi, parliamo di oltre 90 milioni su 110, contro i 10 entrati grazie agli incassi di campionato e Coppa Italia. E, grazie alla sua influenza sulle società, Infront ha anche orientato le elezioni in Lega nel 2012 (con la bocciatura di Abodi portato dalla Juventus in favore della rielezione di Beretta sponsorizzato da Lotito, Galliani, Pulvirenti e Preziosi) e l’elezione di Tavecchio ad agosto del 2014, con gli stessi “sponsor”.

Lotito dice di poter portare soldi in sei mesi perché ha parlato con Infront, mostrando un rapporto diretto che era praticamente pubblico, ma non ancora esibito come prova muscolare. Lui è il grande tessitore delle maggioranze in Lega e Figc, create proprio nel nome del denaro: ha con sé tutte le società più piccole e quelle che, a un certo punto, hanno aumentato la loro dipendenza da un’azienda esterna che porti soldi, essendosi trovate prive del salvadanaio del padrone o svuotate di management capace. Non è un segreto che l’Inter, all’opposizione nella battaglia di Lotito per la presidenza della Lega, abbia cambiato versante ad agosto 2014 non per il passaggio tra Moratti e Thohir alla presidenza, ma per un accordo proprio con Infront, che garantirà un minimo di 80 milioni in quattro anni alla società nerazzurra, portando soldi necessari per il rilancio sportivo della società. Così la vera divisione di fondo Lotito l’ha creata tra chi prova a essere indipendente e chi senza l’aiuto economico di Infront affonderebbe. E grazie a questa dipendenza economica conserva il suo potere di controllo. Potere che ha scricchiolato con la caduta di Macalli e con la forzata uscita di scena di Pulvirenti, ma che ha ancora solide basi. Anche il Lega Pro, dove senza i soldi della Federcalcio si affonda, quindi bisogna essere amici di chi in quella telefonata dice di poter manovrare i soldi della Figc, perché lui conosce chi paga, mostrando qual è il metodo, gonfiando il petto perché i diritti televisivi sono stati portati “a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura”. Lotito ora è stato “convinto” a tacere, ma per anni si è schierato da solo in prima linea quando si parlava dei rapporti con Infront: perché è Infront e il rapporto con Bogarelli che gli ha dato il vero potere nella Lega di Serie A. E lo ha detto apertamente a Iodice in quella telefonata: “ho 17-18 votiin lega, perché la Fiorentina una volta si astiene, una volta vota a favore mio”.  In quella Lega in cui Beretta fa il presidente per prendere il doppio stipendio (da aggiungere a quello di manager di Unicredit, che solo per “caso” è anche sponsor della Champions League gestita da Infront) ma non conta nulla o quasi, perché a decidere sono Galliani e Lotito, che grazie a questo potere ha fatto la sua scalata anche ai vertici della Figc. Perché Lotito, grazie al matrimonio con Infront, è “Quello che porta i soldi”: alla Lega Pro, dove stava un anno fa la sua Salernitana, ma anche alla Serie B dove c’era il Bari del nuovo “amico” Paparesta, quello che molti sostengono sia in realtà una sorta di “alter ego” di Beretta, quello che gestisce ufficialmente un Bari che in realtà sarebbe di proprietà di Infront, Media Partners & Silva (societa' irlandese di gestione diritti media sportivi legata a Infront) e di Lotito. Tesi mai smentita del tutto, anzi, confermata da molti operatori di mercato, Iodice in testa che in un’intervista ha detto: “Posso dire che in sede di calciomercato, il presidente del Bari Paparesta, prima di concludere un’operazione, per avere il via libera ha chiamato il presidente della Lazio Claudio Lotito”.

In Italia manca un passaggio che resta fondamentale per comprendere la competitività di un ragazzo: la creazione delle squadre B, che non a caso in Spagna, Inghilterra, Germania e Francia funzionano (con regole diverse, ma tutte con il limite di non poter arrivare oltre a quella che da noi è la Serie B) e sono il modo per far maturare i ragazzi e continuare a seguirli nei club, ma anche per far crescere gli allenatori, elevando l’agonismo dei campionati a cui si partecipa: in Spagna Zidane allena il Real Madrid Castilla, Guardiola e Luis Enrique hanno iniziato dal Barcellona B, mentre in Italia Inzaghi è partito dal Milan e è si bruciato. Ma manca la volontà di aprire alle squadre B, quindi meglio il declino e le multiproprietà usate per ampliare il potere. Il progetto di Lotito, appunto, quello che aggirando l’art. 16 bis (che vieta ad un unico soggetto di avere quote in più società professionistiche) gli consente di sventolare contemporaneamente due o tre bandiere, oppure di indossare più sciarpe. Perché l’obiettivo non è possedere più club per far maturare i giovani, ma possedere più società per poter essere interlocutori di più sindaci, di più presidenti regionali, per avere più potere e più piazze dove poter realizzare un business. Magari immobiliare. Questo è lo scopo.

Il punto di forza di Lotito è la sua grande abilità (gli va riconosciuto) di lavorare a tempo pieno come dirigente calcistico e di sapersi rendere indispensabile anche a quelli a cui non piace: perché quando si crea una qualsiasi falla lui arriva e si propone per ripararla e come salvatore viene quindi accettato obtorto collo. E in un sistema calcio italiano, pieno di falle, la dipendenza da Lotito è palese, anche nelle dichiarazioni quando chi gestisce la Lazio rischia la defenestrazione dalla stanza dei bottoni, come è successo in occasione della bufera-Iodice. Tranne Fiorentina, Roma e Juve, che hanno attaccato a testa bassa, le altre hanno fatto lunghissimi giri di parole per non dire niente oppure si sono schierate apertamente in difesa di Lotito. Quello che attacca Abodi e Nicchi, perché punta al controllo assoluto. Perché a Lotito non interessa controllare gli arbitri per mettere su un Moggi-bis e favorire la Lazio: no, a lui interessano i voti degli arbitri, quelli che ad esempio gli avevano negato la vice-presidenza della Federcalcio nel testa a testa (perso) con Albertini, quelli che hanno votato contro l’elezione di Tavecchio. Quella di Lotito  è una guerra contro Nicchi, perché il presidente degli arbitri ha scelto di stare dall’altra parte della barricata. Lotito mira al potere totale e non si “sporca  le mani” come ha fatto Moggi sollevando di favoritismi da parte degli arbitri nei confronti della Lazio. La sua è una battaglia politica, quindi Lotito, come se non fosse presidente della Lazio, ma usando la Lazio (e la Salernitana) per fare favori. Come quando un anno fa ha mandato Bollini a Lecce. Bollini stava per prendere in mano la Salernitana, poi è stato dirottato a Lecce, alla guida di una società diretta concorrente nella corsa alla promozione in Serie B.

Perché il proprietario di un club debba favorire una sua rivale diretta è un mistero, ma di pulcinella: il Lecce era una delle società schierate per la defenestrazione di Macalli, quindi per “convincerla” a cambiare fronte Lotito ha provato ad usare come arma Bollini. Inutilmente, perché il Lecce è rimasto fedele alla sua linea. E’ anche per poter continuare a fare questo tipo di giochi di potere che Lotito si batte per le “multiproprietà”. Non per far crescere i giovani (quello è lo specchietto per le allodole, usato anche per giustificare nel bilancio della Lazio gli 1,5 milioni trasferiti ogni anno nelle casse della Salernitana), ma perché sono uno strumento importante per accrescere il suo potere e per giocare su più tavoli. Quando non può usare Infront come chiave.

Già, perché oramai Infront ha messo le mani praticamente su tutto il calcio italiano. Con la gestione dei diritti di Serie A e B, a cui si sono aggiunti quelli della Nazionale, a Infront sono state consegnate le chiavi della Lega e della Figc. E ora anche quelle delle immagini.

Qui entra in scena Galliani, amico oltre che di Lotito di Bogarelli nato come manager  all’interno di Mediaset e tuttora in amorevoli frequentazioni con il Milan (Infront si occupa anche della gestione marketing e sponsoring dei rossoneri e Bogarelli, ex dipendente di Berlusconi ai tempi in cui creò Milan Channel, a giugno 2014 era ospite di Barbara Berlusconi nella Crociera Rossonera). Ma torniamo alle immagini. Ricordate Juventus-Milan e la polemica scatenata da Galliani sulla gestione delle immagini e dei replay da parte dei registi delle partite? Galliani accusò  la Juventus di aver sostanzialmente truccato le immagini per non mostrare il fuorigioco di Tevez in occasione del gol “Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare senza concedere facoltà ad un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono”. Detto, fatto. Con il nuovo contratto dei diritti tv, è Infront (per conto della Lega, che sta per creare la sua TV) a gestire la “regia-unica” che gestisce le immagini di tutte le partite. E il coordinamento di questa regia unica è stato affidato, casualmente, a Popi Bonnici, da sempre regista sportivo di punta di Mediaset… Quindi, ora è Infront che decide cosa mandare in onda. Ad esempio, se alzare o abbassare l’audio per nascondere cori da parte dei tifosi contro un presidente “amico”, oppure come se e come riprendere gli spalti: per camuffare vuoti, per nascondere contestazioni o censurare striscioni scomodi. In altri tempi e in altri paesi si sarebbe parlato di “regime”, qui in Italia e in nome del Dio denaro versato da Infront, neanche se ne parla…

Parlando di Infront e del suo potere, che adesso si è esteso anche alla regia delle partite, parlare dell’acquisto della società svizzera da parte del colosso immobiliare Wanda Group, un’operazione da oltre un miliardo e 50 milioni di euro. Wanda Group, è guidato da guidato da Wang Jialin il secondo uomo più ricco di Cina. Wang Jialin ha confermato Marco Bogarelli alla guida di Infront Italia e Phillippe Blatter alla guida di tutto il gruppo fino al 2020, ma non si è fermato a questo. Il gruppo Wanda ha già acquistato il venti per cento delle quote dell’Atletico Madrid per 45 milioni di euro, è stato accostato a novembre 2013 alla Roma, come possibile nuovo socio, poi ha allacciato rapporti con il Milan proponendosi come socio per la costruzione dello stadio. E se leggete con attenzione l’intervista a Bogarelli postata sopra, il gran capo di Infront Italia parla di stadi come elemento fondamentale per lo sviluppo e la rinascita del calcio italiano. E gli stadi potrebbero essere una sorta di “cavallo di Troia” per entrare nella gestione diretta delle società. Oltre che per aggiungere business a business. E Bogarelli non ne fa mistero: “E’ possibile: è la naturale evoluzione. La Wanda ha delle competenze che non si limitano a quelle abituali di Infront. Investe nell’immobiliare e nel cinema. Può offrire qualcosa di nuovo alle società italiane. E’ un’opportunità per molti club”. Wanda, in effetti, è una potenza in campo immobiliare: Wanda Plazas ha nel suo portafoglio 71 alberghi (tra cui 68 hotel a cinque stelle), 6.600 cinema e 99 grandi magazzini, tutti in Cina. E ora ha deciso di espandersi in Occidente. E gli stadi sono la chiave giusta in un paese che ha impianti che cadono a pezzi, antiquati e non costruiti per il calcio.

Questo è il quadro, con Coni e Governo che restano alla finestra o assistono impotenti, come in occasione della bufera per le’elezione di Tavecchio o quella scatenata dalla telefonata Lotito-Iodice, oppure del successivo scandalo-scommesse che ha spazzato via Pulvirenti ma ha danneggiato ulteriormente l’immagine del sistema-calcio in Italia. “Se come presidente del Consiglio dicessi una parola su Tavecchio, l’Italia sarebbe squalificata dalle competizioni europee”, disse Renzi in occasione dell’infelice frase razzista che costò al presidente della Federcalcio una squalifica da Uefa e Fifa ma l’assoluzione da parte di Palazzi, il don Abbondio del calcio italiano che fa da vaso di coccio tra i due vasi di ferro rappresentati da chi gestisce la Federcalcio da una parte e Il Coni e il Governo dall’altra. Un vaso destinato ad andare presto in frantumi, con l’uscita di scena di palazzi e l’arrivo di un nuovo procuratore federale. Indovinate chi? L’ex prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il grande amico e difensore di Lotito. Quello che lo indicava come “simbolo della lotta verso il tifo violento” in occasione della contestazione del 2013, di quel LIBERA LA LAZIO in cui non ci fu un solo atto violenza. Quello che… Non vado oltre, ma cliccando sui link postati qui sotto e leggendo quei due articoli capirete il perché dell’amicizia tra Lotito e Pecoraro ma, soprattutto, chi appoggia in realtà Lotito e perché è così potente. Buona lettura…

http://www.sslaziofans.it/contenuto.php?idContenuto=29302

http://www.sslaziofans.it/contenuto.php?idContenuto=29305
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline aaronwinter

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 7543
  • Karma: +211/-9
  • quasi omonimo
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #32 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 16:45:32 »
OT ma neanche tanto.

In radio lo smerdu ci ha una vocina chioccia da diciottenne bimbominkia.
Uno di quelli che urlano striduli per fare valere i loro argomenti inconsistenti.

Un po' come il Silvio Orlando produttore sfigato ne "il Caimano"
Penso di avere reso  l'idea.

Ma Orlando è un comico, Mensurati solo a sua insaputa.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #33 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 16:50:02 »
Lotito, Infront e la gestione del potere!
...
Parlando di Infront e del suo potere, che adesso si è esteso anche alla regia delle partite, parlare dell’acquisto della società svizzera da parte del colosso immobiliare Wanda Group, un’operazione da oltre un miliardo e 50 milioni di euro. Wanda Group, è guidato da guidato da Wang Jialin il secondo uomo più ricco di Cina. Wang Jialin ha confermato Marco Bogarelli alla guida di Infront Italia e Phillippe Blatter alla guida di tutto il gruppo fino al 2020, ma non si è fermato a questo. Il gruppo Wanda ha già acquistato il venti per cento delle quote dell’Atletico Madrid per 45 milioni di euro, è stato accostato a novembre 2013 alla Roma, come possibile nuovo socio, poi ha allacciato rapporti con il Milan proponendosi come socio per la costruzione dello stadio. E se leggete con attenzione l’intervista a Bogarelli postata sopra, il gran capo di Infront Italia parla di stadi come elemento fondamentale per lo sviluppo e la rinascita del calcio italiano. E gli stadi potrebbero essere una sorta di “cavallo di Troia” per entrare nella gestione diretta delle società. Oltre che per aggiungere business a business.
...

insomma lo stadio a TdV serve anche a combattere il potere di Lotito in Italia.

oppure Fulcanelli non scherzava proprio.

 :)

Online giamma

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 7989
  • Karma: +218/-7
  • Sesso: Maschio
  • Lazio...che altro ?
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #34 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 19:39:21 »
No, per carità. Relata, refero (refers, retuli, relatum, refere, referre)

Lotito, Infront e la gestione del potere!
di Esteban El Griego

Domenica, la puntata di REPORT..................
Mi ha telefonato Lotito era molto dispiaciuto che il suo più fiero e leale avversario cadesse sul latino, non gli piace vincere facile come dimostrano le sue rose. :P :P :P :-*
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

ThomasDoll

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #35 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 19:56:02 »
i pezzi dell'ellenico sono uno spettacolo... qualunque controparte di Lotito ha ragione, qualunque questione metta in cattiva luce Lotito è cavalcabile. Ci interessa far luce sulla verità, qualunque sia, fin quando si resta nei pressi di Lotito. Se la concorrenza di Infront fosse Cosa Nostra a lui non fregherebbe una mazza, purché si dia addosso alla sua ossessione. Eppure certi medici fanno miracoli, dev'essere ben triste un'esistenza così combinata... pensa averlo in casa, uno così

Offline gentlemen

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 8236
  • Karma: +199/-24
  • Sesso: Maschio
  • S.S. Lazio, 120 anni di Storia !!!!
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #36 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 20:29:14 »
i pezzi dell'ellenico sono uno spettacolo... qualunque controparte di Lotito ha ragione, qualunque questione metta in cattiva luce Lotito è cavalcabile. Ci interessa far luce sulla verità, qualunque sia, fin quando si resta nei pressi di Lotito. Se la concorrenza di Infront fosse Cosa Nostra a lui non fregherebbe una mazza, purché si dia addosso alla sua ossessione. Eppure certi medici fanno miracoli, dev'essere ben triste un'esistenza così combinata... pensa averlo in casa, uno così
 :D :D :D :D :D :D :D :D

Offline SAV

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 10946
  • Karma: +269/-7
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #37 : Giovedì 15 Ottobre 2015, 08:10:31 »

i pezzi dell'ellenico sono uno spettacolo... qualunque controparte di Lotito ha ragione, qualunque questione metta in cattiva luce Lotito è cavalcabile. Ci interessa far luce sulla verità, qualunque sia, fin quando si resta nei pressi di Lotito. Se la concorrenza di Infront fosse Cosa Nostra a lui non fregherebbe una mazza, purché si dia addosso alla sua ossessione. Eppure certi medici fanno miracoli, dev'essere ben triste un'esistenza così combinata... pensa averlo in casa, uno così

Magistrale il riferimento alla regia TV Infront che cerca di oscurare le contestazioni contro i presidenti non amati dalla tifoseria...


Sent from my iPhone using Tapatalk

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #38 : Giovedì 15 Ottobre 2015, 19:33:45 »

Mi spiego meno questo proliferare di indagini da tutte queste procure (Cremona a parte).

prima si dipinge il ritratto del nemico, e poi le procure arrivano. 

un sistema mostruoso, seppur  noto e collaudato.   
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

CP 4.0

Re:Lotito indagato nell'inchiesta sui diritti TV?
« Risposta #39 : Martedì 17 Novembre 2015, 11:22:23 »
ed intanto su asrepubblica...

https://www.google.co.uk/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CB4QFjAAahUKEwivsJvFnZfJAhXMPxoKHcJhC1g&url=http%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Fsport%2Fcalcio%2F2015%2F11%2F17%2Fnews%2Fi_fondi_neri_del_calcio_nell_inchiesta_infront_profitti_indebiti_-127528932%2F&usg=AFQjCNHRfNxZUN_SZ0h_7R0thzFNJIUR9g

Citazione
I fondi neri del calcio nell'inchiesta Infront: "Profitti indebiti"
di MARCO MENSURATI e EMILIO RANDACIO
Repubblica.it del 17 novembre 2015

I rapporti della Finanza: affari con Tax & Finance. "Società fittizie" per i soldi. Lotito nelle carte

MILANO - "False comunicazioni agli organi di vigilanza (la Covisoc, ndr)". Oltre alla "turbativa d'asta" per l'assegnazione dei diritti televisivi della Serie A del prossimo triennio. Ma, dopo le contestazioni formali della procura di Milano, nel calderone dell'inchiesta che coinvolge già tre presidenti di A e B (Preziosi, Lotito e Paparesta), e i vertici di Infront, aleggia anche il sospetto più pesante: la creazione di fondi neri.

E' l'ipotesi agli atti dell'inchiesta milanese, che tenta di risalire a un fiume di denaro che dai bilanci malandati del calcio verrebbe dirottato, dalla società Infront Italia, advisor della Lega calcio, verso altri, meno chiari, lidi.

"Indebiti profitti"
La guardia di finanza, nei due rapporti che hanno dato il via a questa inchiesta - e che Repubblica è in grado qui di riassumere - , dopo aver descritto il giro vorticoso di questi soldi parla senza mezzi termini di "indebiti profitti", lasciando agli sviluppi dell'inchiesta il compito di capire chi, da ultimo, tragga il vantaggio. Tutto come ormai era chiaro, ruota intorno alla fiduciaria svizzera "Tax and Finance". Uno studio che come hanno esplicitamente sostenuto i pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, si occupa per lo più di creare fondi neri. Più esattamente: "Il tipo di attività garantito da T&F s. a. - scrivono i magistrati - concerne sostanzialmente la creazione di strutture societarie off-shore destinate a gestire occultamente risorse finanziarie ovviamente generate in modo illecito". Ora, stando a quanto risulta al Nucleo di polizia tributaria, dei "circa 300 clienti italiani" della Tax and Finance, tra i quali "famiglie titolate con cospicui patrimoni, professionisti, manager e sportivi", Infront è senza dubbio, "il cliente remunerativo", sottolineano in una informativa. La società fondata e presieduta da Marco Bogarelli, fino a pochi mesi fa l'uomo più influente del calcio italiano, "ha - inistono nel loro ragionamento i finanzieri - 20 filiali in tutto il mondo, 500 dipendenti e tra i clienti Fifa, Lega Calcio (per la quale è advisor nella vendita dei dirittitv di Serie A, ndr ), Serie B, Coppa Italia e Supercoppa italiana, oltre alle società Ac Milan, Ss Lazio, Schalke 04 e Werder Brema".

"Società fittizie"
Insomma, da una parte abbiamo uno studio svizzero di commercialisti specializzato nella creazione e gestione dei fondi neri; dall'altra una società praticamente monopolista nel calcio italiano. Come queste due entità interagiscano è ancora la Finanza a spiegarlo. Dalle indagini, infatti, "emerge il ruolo baricentrico dello studio T&F, che si frappone tra il cliente e gli altri interlocutori economici, attraverso le proprie società fittizie, appositamente create e amministrate per perfezionare operazioni strutturate ad arte e finalizzate alla raccolta di indebiti profitti".

"Varie pratiche sportive"
Non è un caso che la Tax and Finance gestisca "numerose "pratiche" riconducibili a sportivi che gravitano nella galassia Infront". I finanzieri nella loro analisi individuano in particolare due società create ad arte dai commercialisti di Lugano per "servire" il super cliente Infront. Due veicoli denominati Aloca e Deruta (nome di non particolare fantasia, quest'ultimo, considerando che la sede legale di Infront Italia sia in via Deruta 20, a Milano). Cosa intendano i finanzieri per "frapporsi" tra cliente e interlocutori, lo può spiegare bene un esempio contenuto nella stessa relazione, dal quale, tra l'altro emergono riflessi non proprio rassicuranti sulle modalità di pagamento nel calcio mercato italiano.

I rapporti Caliendo-Lotito
Tra le carte messe a disposizione degli indagati, emerge anche la scheda che coinvolge il patron del Modena, Antonio Caliendo, e il numero uno della Lazio, Claudio Lotito. Caliendo, un altro fedelissimo di T&F, alla fiduciaria svizzera consente di "intervenire direttamente della gestione amministrativa" delle sue società. E così si spiega la richiesta che Caliendo richiede a T&F per "predisporre una lettera di sollecito al presidente della lazio, Lotito, intimandolo di provvedere al pagamento di un importo dovuto (potrebbe riguardare la posizione del calciatore Santos Ederson)". Importo - questo il sospetto - che sarebbe stato saldato attraverso off shore