Autore Topic: Biglia KO in nazionale: E' il quarto stop del 2015. Oggi i tempi di recupero.  (Letto 634 volte)

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di Enrico Sarzanini

ROMA – La maledizione continua. Biglia si dovrà fermare per la quarta volta in questo anno diventato maledetto. L'argentino avrebbe rimediato con la sua nazionale una lesione di primo grado al muscolo pettineo della coscia destra.
 

Il condizionale è però d'obbligo perché si teme lo stiramento che allungherebbe clamorosamente i tempi di recupero, privando Pioli del suo cervello a centrocampo, ma soprattutto di un giocatore assolutamente fondamentale. Lo dicono i numeri: in questa stagione delle 12 gare giocate fino ad oggi, Biglia ne ha disputate la metà, con i biancocelesti che hanno ottenuto ben 5 vittorie ed una sola sconfitta in Supercoppa contro la Juventus. In quell'occasione l'argentino, rientrato da poco dopo aver smaltito le tossine della Coppa America, aveva nelle gambe solo qualche allenamento.
 
L'argentino, che è stato autorizzato dalla nazionale argentina a rientrare a Roma, oggi verrà visitato dai medici della Lazio. Verranno controllati gli esami che il giocatore ha già sostenuto con lo staff medico della sua nazionale e qualora dovessero servire altri controlli più approfonditi, andrà alla clinica Paideia.
Se dovesse essere confermata la lesione di primo grado, il centrocampista dovrà saltare il Sassuolo e stare fermo almeno per due settimane: salterebbe anche Lazio-Rosenborg del 22 ottobre, Lazio-Torino del 25 e Atalanta-Lazio del 28. In caso di stiramento i tempi si allungherebbero maledettamente costringendolo a dare forfait anche contro il Milan all'Olimpico (1 novembre), il Rosenborg in Norvegia (5 novembre) e la Roma (8 novembre), ultima gara prima dell'altra sosta per le nazionali.
 
Anno davvero da dimenticare per Biglia che si è già dovuto fermare quattro volte per infortunio: due muscolari (l'altro era al polpaccio) e altrettanti traumatici (caviglia e ginocchio). L'argentino in totale nel 2015 ha saltato ben 15 gare. Troppe per un giocatore fondamentale quanto lui e che non ha ancora un sostituto naturale. Una maledizione anche per Pioli che nella sosta di settembre aveva perso De Vrij, infortunatosi nella gara contro la Turchia e ancora fuori.

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