Corriere della Sera - ed. romana
Lulic terzino, la rinascita che ha cambiato la Lazio Ma resta il nodo contratto Nonostante i tanti bassi toccati nei due anni che sono seguiti al celebrato gol del 26 maggio nella finale-derby di coppa Italia vinta, in molti hanno continuato a stare dalla sua parte, convinti che Senad Lulic si sarebbe in qualche modo ripreso un posto da protagonista. La rinascita del bosniaco è coincisa con la necessità per la Lazio di trovare rapidamente, con Radu in chiara difficoltà, soluzioni alternative sul lato sinistro della difensa. Ricevute le chiavi di una zona del campo peraltro mai troppo amata, Lulic ha messo la propria firma sulle tre vittorie di fila dei biancocelesti in campionato.
Ha risposto ancora una volta sì, insomma. Affidabile ed eclettico interprete di una varietà di ruoli in campo, uno che non ha alcuna voglia di vivere di ricordi. Assieme a Basta Lulix è tornato a divorare chilometri sulle corsie laterali, una delle armi tattiche che hanno ridato incisività al gioco laziale e ora spera che il presidente Lotito gli proponga quel rinnovo di contratto inseguito da tempo. In scadenza nel 2017, non gli basta il milione di euro netto offerto dal club, cifra rifiutata più volte: vuole passare dagli 800mila attuali a 1,2 milioni, con un prolungamento per altre due stagioni.
E mentre Lulic e gli altri nazionali sono ancora lontano da Formello, Pioli sta iniziando a preparare - con l’amichevole di ieri finita 2-2 contro la Primavera di Simone Inzaghi - la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Partita a cui, a differenza del derby dell’8 novembre, assisterà anche la parte più calda. «All’Olimpico con le barriere è impossibile stare assieme - spiegano gli ultrà della Nord - Così non andremo allo stadio per il derby ed invitiamo il resto della curva a fare lo stesso».
Sergio Torrisi
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