Autore Topic: Roma Capitale senza sindaco...  (Letto 138806 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #60 : Martedì 13 Ottobre 2015, 11:49:28 »
"Rapidi ed invisibili
partono i sommergibili
cuori e motori da assalitori
contro l'immensitàààà".
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Frusta

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #61 : Martedì 13 Ottobre 2015, 12:16:03 »
Annamo bene! Lascio questa sterile e inutile discussione dando spazio ai saggi. Buon monologo.
Perché monologo quando si può discutere (mi piacerebbe civilmente) basandosi sui fatti e non sulle impressioni?
Lo vuoi un esempio di fascismo?
Questa mattina hanno arrestato Mantovani (FI) il vicepresidente della Lombardia, nonché ex-assessore alla sanità. Mazzette, corruzione, turbativa d'asta, abuso d'ufficio...insomma le solite “cosette” a danno della collettività.
E' bene ricordare che con il nuovo Senato renziano Mantovani sarebbe potuto diventare senatore e oggi non l'avrebbero potuto arrestare.

Ecco, se per te il termine fascismo è sinonimo di antidemocrazia, prepotenza, arroganza, abuso di potere, immunità=impunità legalizzata eccetera, il progetto di senato renziano lo è.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #62 : Martedì 13 Ottobre 2015, 15:48:10 »
...
Quanto ai colpi di clacson sbaglia l´articolista; ormai sono almeno 3-4 per qualsiasi cosa; abbiamo superato, in rumorosità, parecchie città sudamericane dove, per tradizione, si circola a colpi di clacson

perche' non sei mai stato in India, a zi'.  :)

Offline AlenBoksic

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #63 : Martedì 13 Ottobre 2015, 18:35:12 »
Ecco, se per te il termine fascismo è sinonimo di antidemocrazia, prepotenza, arroganza, abuso di potere, immunità=impunità legalizzata eccetera, il progetto di senato renziano lo è.

OT
Mi risulta che in nessun paese europeo la seconda camera sia eletta direttamente: tutti fascisti
o stai usando il termine fascista per un progetto che non ti piace?
 :D
EOT

Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #64 : Martedì 13 Ottobre 2015, 19:22:47 »
OT
Mi risulta che in nessun paese europeo la seconda camera sia eletta direttamente: tutti fascisti
o stai usando il termine fascista per un progetto che non ti piace?
 :D
EOT

Alé, tanto per non giocare a fare i sofisti :D

Trattasi di di paesi a struttura federale.
Poi se ce n'è uno con la Costituzione identica alla nostra con un ducetto che si sta adoperando per fare carne di porco della seconda camera come sta succedendo qui fammelo sapé.
P.s.
Non è che sto dando del fascista a chi non mi piace, sto facendo un esempio concreto di come sia allegramente possibile strozzare la democrazia.
O avresti preferito un Mantovani intoccabilmente insediato in un senato di nominati?
 
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Giglic

Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #65 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 06:42:22 »
Alé, tanto per non giocare a fare i sofisti :D

Trattasi di di paesi a struttura federale.


la famosa Gran Bretagna federale, come no. La camera dei Lord non pensa altro che a quello.

Poi, fammi capire: Quindi Mantovani (FI) che delinque e che POTEVA andare in senato (e non "non essere arrestato": è materia più complessa, anche se capisco che la complessità dia noia) è colpa di Renzi?
Strano modo di attaccare una riforma del genere...
Cioè, il problema non è che si perde la rappresentatività (non la selezione delle persone: nel maggioritario dove le persone si candidano in un collegio la rappresentatività è salvata) - e questo non è fascismo, è democrazia imperfetta come ad esempio quella bielorussa - ma che potrebbero selezionare uno di forza Italia o di FdI (hai visto il caso Latina Calcio, che avevo già segnalato più di un anno fa? Scusate l'autocitazione) che poi se delinquono è colpa di  Renzi che potrebbe eleggerli?
Ho capito perché il sindaho vince sempre e sta creando - annullando il potere legislativo - il regime: con un'opposizione del genere....

Tornando in topic: ma vogliamo parlare dei documenti usciti che dimostrano che
a) Marino a Philadelphia era stato invitato dall'Arcidiocesi e
b) tutte le accuse sugli scontrini sono cadute?

certo che a sputare per aria si rischia, eh...

Continuo - ovviamente - a ritenere Marino incapace di gestire Roma (non che ce ne sia uno capace un assoluto: diciamo che lui era fuori scala) ma le accuse con cui l'hanno fatto fuori (PD in testa, utilizzando gli scontrini degli utili idioti del M5S) sono peggiori di lui: Addirittura adesso il Messaggero (di Caltagirone, che con Marino ha avuto un brusco stop agli affari) lo accusa di voler fare affari con Parnasi (concorrente di Caltagirone): poiché la notizia compare solo nell'area romana del Messaggero, posso essere lievemente insospettito da tale cosa? Può essere pure che Marino voglia favorire Parnasi, insomma, ma vorrei leggerlo non su un quotidiano della concorrenza: è come se andassi a cercare notizie e commenti del canone RAI solo su mediaset.

Offline AlenBoksic

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #66 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 08:08:53 »
Trattasi di di paesi a struttura federale.

Tipo la Francia
 :D

Vabbè,
ci sarà tempo, tanto c'è il referendum confermativo.
Torniamo in topic
Voglio 11 Scaloni

Offline Fabio70rm

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #67 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 08:52:11 »

Tornando in topic: ma vogliamo parlare dei documenti usciti che dimostrano che
a) Marino a Philadelphia era stato invitato dall'Arcidiocesi e
b) tutte le accuse sugli scontrini sono cadute?

certo che a sputare per aria si rischia, eh...

Continuo - ovviamente - a ritenere Marino incapace di gestire Roma (non che ce ne sia uno capace un assoluto: diciamo che lui era fuori scala) ma le accuse con cui l'hanno fatto fuori (PD in testa, utilizzando gli scontrini degli utili idioti del M5S) sono peggiori di lui: Addirittura adesso il Messaggero (di Caltagirone, che con Marino ha avuto un brusco stop agli affari) lo accusa di voler fare affari con Parnasi (concorrente di Caltagirone): poiché la notizia compare solo nell'area romana del Messaggero, posso essere lievemente insospettito da tale cosa? Può essere pure che Marino voglia favorire Parnasi, insomma, ma vorrei leggerlo non su un quotidiano della concorrenza: è come se andassi a cercare notizie e commenti del canone RAI solo su mediaset.

Il nocciolo della questione, caro Cesare, sta tutto qui!!

Caltagirone + risposta sdegnata del Papa in mondovisione al presunto invito (a chi avrà pestato i piedi Marino nel Vaticano?? Forse per le unioni gay di cui paventava il registro??) et voilà le dimissioni sono servite.

Ancora dubbi su chi realmente ha la longa manus nelle stanze dei bottoni del Campidoglio?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Frusta

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #68 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 08:58:36 »
Maddai, GB e Francia!
Dobbiamo scendere nel particulare dei meccanismi monarchici della prima e nella riscrizione totale che De Gaulle ha fatto della vecchia costituzione francese?
La riforma appena approvata vuole essere uno scimmiottamento di paesi a struttura federale come Germania, Belgio, Austria, Svizzera, emmagari Russia, Canada USA eccetera...
Qui, tenuto conto della nostra costituzione, è un colpo di mano e niente altro.
Poi liberi di volerlo considerare un luminoso esempio di democrazia, mercato delle vacche compreso, ci mancherebbe.
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Offline AlenBoksic

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #69 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 09:27:26 »
Non dobbiamo scendere in alcun particolare, ma solo constatare che in tutta Europa non esiste secondo camera elettiva, siano essi stati a struttura federale, che concedano autonomie o che siano centrali.
Quindi  la correlazione senato non elettivo ->fascismo come argomento di polemica è una pistola a salve.
Poi fai te.




Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #70 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 09:57:18 »
Vabbè, torniamo in topic.

Ovviamente gli scontrini a cui si sarebbero attaccati gli "utili idioti" del M5S (e che dovevano fa', se dovevano sta' zitti? Quelli volevano andare alle elezioni sperando di vincerle, mentre il PD voleva sgrullarsi dalle palle Marino e NON andare alle elezioni sapendo di perderle ) c'entrano poco, quegli scontrini rappresentano al massimo il lato tragicomico di un allegro chirurgo in tradizionale e svagato (e reiterato, purtroppo per lui) conflitto con il conteggio dei rimborsi spese, il problema è uno solo: Marino non era funzionale al sistema sul quale poggiava la sua candidatura e sul quale è poggiata la sua elezione a sindaco.
E continua a non esserlo quando afferma di non avere accettato compromessi con il malaffare, facendo chiaramente capire che il partito dei disonesti è finalmente riuscito a far fuori quello degli onesti.
Ora, a parte il fatto che il partito degli onesti sarebbe stato rappresentato da uno che si fa rimborsare pure il fumo della pippa gli spiccioli spesi per offrire la colazione ad un sopravvissuto all'olocausto dimostrando una larghezza d'animo pari al portafoglio, resta il fatto che il partito dei disonesti sarebbe quello che lo ha eletto, e cioè il Partito Democratico.
Cosa che è confermata sia dal fatto che a detronizzarlo non è stato il prevalere geli "utili idioti" dell’opposizione, ma il volere della maggioranza, sia dalle per nulla misteriose minacce subito lanciate dal sindaco, pronto a "tirare giù" i nomi dei compagni compromessi con mafiacapitale che gli avrebbero imposto i nomi dei compagni attualmente ospiti agli arresti domiciliari quando non nelle nella patrie galere.
Insomma l'affaire Marino sta dimostrando (e lo vedremo ancora più chiaramente nei processi) che il fu sindaco di Roma non è la vittima, ma il grottesco (e consapevole, li conosce benissimo i nomi da "tirare giù") risultato di una deplorevole situazione.
P.s.
Però i fascisti, oltreché utili idioti, sono da ravvisare nel M5S, che notoriamente hanno sempre rubato, fatto affari con una banda di ladri e criminali capitanati da un assassino ex NAR, che hanno fatto per 60 anni pappa e ciccia coi peggio palazzinari, che hanno fatto terra di nessuno della città più bella del mondo e così via.
Dalli all'untore, quindi!
E mettiamoli fuorilegge, cazzo! Loro e tutte le centinaia di migliaia di romani che li vorrebbero in campidoglio malgrado la loro conclamata ribalderia.
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Offline cartesio

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #71 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 10:05:16 »
Segnalo la battuta di Crozza riportata sul sito de La Stampa. Da http://www.lastampa.it/

Tangenti a Milano e mafia a Roma: abbiamo il bicamorrismo perfetto
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline BobLovati

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #72 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 12:21:33 »
perche' non sei mai stato in India, a zi'.  :)

ce so´ stato, ce so´ stato; once and never again  ;)   :o



Delhi - 1980 area della Torre Qtab al Minar
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline cartesio

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #73 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:03:32 »
Perché never again? L'India è affascinante.
e ffforza lazzzio

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #74 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 13:14:45 »
dipende sempre che si intende per affascinante, e non mi dilungo in dettagli sul perche' sono d'accordo con Bob, perche' ovviamente OT.

a Bobbe chiedo allora se davvero il sudamerica rimane l'esempio piu' adatto per il suo commento :)

MrMoto

Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #75 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 14:42:42 »
dipende sempre che si intende per affascinante, e non mi dilungo in dettagli sul perche' sono d'accordo con Bob, perche' ovviamente OT.

a Bobbe chiedo allora se davvero il sudamerica rimane l'esempio piu' adatto per il suo commento :)

Ho guidato in India dove non esistono specchietti retrovisori, si usa il clacson per annunciare la propria presenza al prossimo e la precedenza spetta molto semplicemente al mezzo più grande.

Offline cartesio

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #76 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 15:01:44 »
Anch'io ho guidato in India una MrMoto, cioè no, una moto. Effettivamente la tua descrizione è abbastanza fedele, anche se manca un accenno alle mucche, che hanno la precedenza su tutto.


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Offline Skorpius

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #77 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 17:06:54 »
Non dobbiamo scendere in alcun particolare, ma solo constatare che in tutta Europa non esiste secondo camera elettiva, siano essi stati a struttura federale, che concedano autonomie o che siano centrali.
Quindi  la correlazione senato non elettivo ->fascismo come argomento di polemica è una pistola a salve.
Poi fai te.

Che poi a dirla tutta basta aver studiato un pizzico di diritto pubblico e comparato per sapere che la differenza tra stato federale e unitario è irrisoria.. lo stato federale non è altro che uno stato unitario fortemente decentrato
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline BobLovati

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #78 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 18:54:25 »
Perché never again? L'India è affascinante.

si, in TV senz´altro; dal vero, almeno a quei tempi, è stata un´esperienza piuttosto impattante   :-X

Quanto alla classifica mondiale sull´uso del clacson Roma, al momento, è già entrata nelle hit-parade, senza dubbio    >:(  (risposta per CP 4.0  ;)  ) 
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Offline cartesio

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Re:Roma Capitale senza sindaco...
« Risposta #79 : Giovedì 15 Ottobre 2015, 10:01:23 »
Trovo in rete e riporto.

da Micromega

Salvate il soldato Marino

di Angelo d’Orsi

Un caso di banditismo politico unito a uno straordinario esempio di insipienza politica: ecco il “caso Marino”.  Sarà da scrivere, con calma e sulla base di informazioni certe, la vicenda a suo modo esemplare di questo chirurgo tentato dalla politica, paracadutato nella capitale, prima come senatore della Repubblica (imposto, chissà perché, in Piemonte), quindi, a mandato in corso, come primo cittadino della capitale. Una parte del PD lo sostenne, contro l’altra parte, quella che stava prendendo però il potere guidato dal disinvolto Matteo, ormai in fase di irresistibile ascesa.

E ben presto costui scopre che Marino è ingovernabile: innanzi tutto non è un renziano, e in secondo luogo perché è una sorta di Forrest Gump, che vive in una condizione di separatezza dalla realtà. Ha un mondo suo, Ignazio Marino, e, pur essendo uomo, a mia conoscenza, e impressione, di specchiata onestà, in quanto primo cittadino della prima città italiana, della ex capitale dell’Impero Romano, della capitale del cattolicesimo, della capitale mondiale delle opere d’arte, e così via, il buon Ignazio perde la testa, o detto altrimenti comincia a montarsela, preso da una specie di delirio di onnipotenza. Cambia assessori, perde via via collaboratori e amici, e si trova un po’ per volta solo in un fortino assediato da sodali divenuti avversari, mentre il “capo supremo” gli mette alle calcagna un suo uomo forte, l’Orfini, che diventa un sindaco-ombra, e poi come se non bastasse, in absentia, affida al prefetto (Gabrielli, noto per la sua imperturbabilità davanti alle catastrofi “naturali”) il ruolo di Lord protettore, battezzato a furor di popolo “badante”.

L’assenza del sindaco in quei giorni, dovuta alle sue peraltro legittime vacanze negli Stati Uniti, divenne un capo d’accusa: erano i giorni del funerale più mediatizzato della storia recente (quello dei Casamonica), uno spettacolare diversivo dai problemi della capitale, una manna per i Brunovespa e per i rotocalchi scandalistici. Un ridicolo caso montato che finiva per far obliterare il vero “scandalo” quello di “Mafia capitale”. Si trattava di una vicenda che aveva mostrato come l’intero ceto politico “storico” di Roma fosse un sistema integrato di affarismo e corruzione, che attraversava tutte le giunte succedutesi nel corso degli ultimi decenni, tra centrosinistra e centrodestra: il centro, appunto, era il nodo corruttivo a unire in una solidale colleganza postfascisti, postcomunisti, immarcescibili liberali ed eterni democristiani. E intorno a questo ceto politico turbe di clienti, a loro volta vassalli e valvassori in tanti piccoli e grandi feudi, dalle municipalizzate ai taxi, dai palazzinari ai preti, dai bancarellai ai “pizzardoni”, alias vigili urbani. Piccola e infima borghesia famelica, i cui insaziabili appetiti favorivano in fondo un sistema economico parallelo, tra il sommerso e il criminale, appunto: mafioso.

Marino fu posto sotto accusa, sia da coloro che lo avevano preceduto, specialmente l’ultimo (il “sistema Alemanno”, e, ricordiamolo, in combinato disposto con gli scempi della signora Polverini alla Regione, è stato il punto più basso toccato nella plurimillenaria vicenda della “caput mundi”), sia dall’opposizione degli homines novi, il movimento 5 Stelle, con una notevole superficialità, che è proseguita, in una paradossale “alleanza di fatto” con le truppe renziane, ormai scatenate contro il fortilizio in cui un sempre più smarrito e inconsapevole  Marino aveva scelto la strada della resistenza ad oltranza, sentendosi in qualche modo protetto dalle buone cose che aveva comunque saputo fare, sin dall’esordio della sua azione amministrativa.  Non rendendosi conto, invece, che erano precisamente quelle buone cose ad averlo messo in difficoltà: come si può pensare di scalzare un sistema di potere perdurante da decenni, per non dire da sempre, combattendo praticamente da solo, essendo ormai stato vistosamente abbandonato dal suo partito? L’inserimento in Giunta di un magistrato – di grande energia e competenza come Alfonso Sabella –  per il controllo della legalità appariva un altro paradosso: consci della intrinseca disonestà del ceto politico si esplicitava il bisogno di un’auctoritas che ricordasse che “certe cose”, tipo corrompere i pubblici funzionari o farsi da essi corrompere) non si possono fare.  Mentre risultava grottesco (a dir poco) la cooptazione (decisa da chi?) di un figuro come il senatore Esposito, volgarissimo pasdaran del TAV in Val di Susa, come assessore ai Trasporti.

Ma quali sono le colpe di Marino, posto che le cene e i pranzi per i quali è stato crocifisso (a cominciare dal papa, che nei confronti del sindaco della città di cui egli, il pontefice, risulta essere “vescovo”) sono al più peccati venialissimi? Qualche pranzo, qualche bugia, qualche goffaggine. Roba di cui manco occorrerebbe parlare, in un Paese serio. E invece sono diventati strumenti della campagna, pesantissima e concentrica, contro il sindaco, dalla Repubblica (ormai organo renziano: soltanto appare più allineata, al punto di risultare stucchevolissima e illeggibile) al Corriere, da Libero al Giornale. Aggiungi la varia stampa cittadina, praticamente tutta in mano alla destra, e la cosiddetta “satira” televisiva: ne uccide più Crozza che la spada, com’è noto. Anche questo è il segno di una società che brancola in un indistinto mucillaginoso.

Dicevo, le “colpe” vere del sindaco di Roma: eccole (secondo Huffington Post, e io personalmente sottoscrivo): 1) Aver pedonalizzato i Fori imperiali; 2) aver bloccato la cementificazione del litorale di Ostia; 3)  aver rotto il turpe monopolio dei venditori ambulanti al Colosseo o a Piazza Navona; 4) Aver gettato l’occhio là dove nessun sindaco aveva guardato, gli affitti risibili della casta locale; 5) aver spezzato il sistema occulto degli appalti della raccolta rifiuti, e indetto, per la prima volta, una regolare gara di appalto; 6) aver sfidato le gerarchie ecclesiastiche e il Vaticano sui diritti dei non sposati e sulla fecondazione assistita eterologa; 7) aver partecipato al Gay Pride ultimo, nella città; 8. aver introdotto la scheda elettronica (badge) per i lavoratori della Metropolitana (afflitta da assenteismo cronico); 9) aver cominciato a fare pulizia nella dirigenza dell’ATAC (un motto che circola a Roma che dopo la “cura Alemanno” all’Azienda Trasporti v’erano più dirigenti che autisti; come nell’azienda rifiuti scarseggiavano gli spazzini ma sovrabbondavano i dirigenti!); 10) aver chiuso l’infernale discarica di Malagrotta.

Sono tutti titoli di merito. Marino forse non ha saputo valorizzarli. E ora per meno di 20.000 euro di spese di rappresentanza (una cifra ridicola per il sindaco di una capitale, e che capitale! Ne spende venti volte di più il rettore di un medio ateneo italiano!) diventa lo zimbello universale. Filippo Ceccarelli ha il coraggio di paragonare le tangenti agli scontrini. E il M5S finisce per aderire alla campagna della destra estrema, trovandosi, come accennavo, in buona compagnia con l’odiato Renzi. Il quale è, ancora una volta, il vero regista dell’operazione: uccidete il soldato Marino, è stato l’ordine di scuderia. E come un sol uomo tutti hanno obbedito. Ha alzato di giorno in giorno l’asticella, come in passato aveva fatto con D’Alema, poi con Bersani, quindi con Letta. E ora con Marino. Alza fino a stancare l’avversario: lo  fa sentire isolato, non “protetto”, fin tanto che egli, stremato, non getta la spugna.

Ora Marino lo ha fatto. Renzi può segnare un’altra tacca al suo fucile, ma non è che un antipasto. Ora dopo la caduta  comincerà la resa dei conti con la minoranza interna. Il premier intende “asfaltarli” come ripete volentieri con il suo lessico da bulletto di provincia. E lo farà. E costoro, tutti costoro, che faranno? Aspetteranno che il carroarmato renziano li schiacci? Forse sarà il caso di ricordare loro che Renzi non fa prigionieri né feriti. Ha imparato la prima lezione del suo grande concittadino Machiavelli: “i nemici bisogna spegnerli”.

Ieri sera, qui a Roma, davanti al Campidoglio, che pena vedere i militanti “grillini” accanto ai neofascisti di Casa Pound e ai diversamente fascisti della signora Meloni: che, prontamente, l’inclito Matteo Salvini candida al Campidoglio. Ha assolutamente ragione il sindaco uscente quando nel suo messaggio di dimissioni (ancora revocabili) afferma: “…non nascondo di nutrire un serio timore che immediatamente tornino a governare le logiche del passato, quelle della speculazione, degli illeciti interessi privati, del consociativismo e del meccanismo corruttivo-mafioso che purtroppo ha toccato anche parti del Pd e che senza di me avrebbe travolto non solo l’intero Partito democratico ma tutto il Campidoglio”.

All’indomani delle dimissioni, un quotidiano ha sparato sull’intera prima pagina questo titolo: “Roma liberata”. Si tratta del Giornale, ossia dell’organo di stampa e propaganda che aveva sostenuto in modo sistematico e rumoroso la candidatura di Gianni Alemanno, il peggior sindaco che la lunga storia della capitale ricordi.  Fosse anche solo per questa ragione, occorrerebbe sostenere ancora Ignazio Marino.

(9 ottobre 2015)
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.