Roma Capitale senza sindaco...

[AlenBoksic]

Marino è inadeguato e cade sotto la stessa bandiera che aveva lui stesso sventolato.
Quella dell'antipolitica, contro la kasta.
Contro i politici di professione (per me una delle più grandi truffe ai danni dell'opinione pubblica e dell'elettorato).

[baol]

È sempre un piacere leggere Michele Serra. Noto che nel suo articolo indica Marino come il meno peggio del governo uscente di Roma, la parte da salvare, poi dice che il grillini sono omologhi a Marino. Sembrerebbe naturale stare dalla loro parte.

Se non fosse che (Serra lo nota, ed io sono in accordo con lui) loro stessi sorvolano tranquillamente su questa affinità, pur di festeggiarne in festante compagnia la cacciata.

Condivido le considerazioni di Fabio70rm.

[Frusta]

L'affinità sta solo nella mente di Serra.
Uno a cui sbattono in galera mezza giunta, e che minaccia di "tirare giù" tutti quelli del suo partito che gliela avrebbero imposta, dando ad intendere che c'è una bella mappazza di connivenze da scavare sotto la cloaca di mafia capitale (quindi sa, e fino ad ora ha taciuto, o cosa?) può avere affinità solo col modo di procedere del suo partito.

[Wild Bill Kelso]

Bandiere in Campidoglio. Una è quella fascista, l'altra è di Casapound

[AlenBoksic]

Rifiuti, clacson, multe non pagate: il problema di Roma è chi ci vive

Chissà se registi o romanzieri o saggisti decideranno mai di raccontare qualcosa di diverso dalla grande Roma, della mafia o dell’arte capitale, nella bellezza e nella bruttezza, ma la piccola e misera Roma quotidiana. Se fosse un film avremmo pronta la colonna sonora: mille colpi di clacson. Un clacson per la strada ostruita da soste in doppia o terza fila, un clacson perché c’è coda, un clacson per la lentezza di quello davanti, un clacson per la velocità di quello di fianco, un clacson per l’uscita dal parcheggio bloccata, un clacson per salutare la bella, una sinfonia mononota per la babilonia totale. Ogni strombazzata è una rivendicazione di diritto e una dichiarazione di guerra. Si strombazza perché i pedoni attraversano col rosso, o dove gli pare, i ciclisti stanno in mezzo alla carreggiata, i motociclisti sorpassano a destra e a sinistra con pretese millimetriche, è il loro diritto e la loro guerra. A Roma guidiamo così: si va dentro e si guarda avanti, una pura prova di forza. Quando ci manca l’energia soccombiamo, quella per riprenderci il posto in fila al supermercato o alla cassa del cinema perché ce n’è sempre uno che fa il vago e passa, l’energia di protestare perché immigrati e indigeni abbandonano bottiglie di birra, intere o in frantumi, sulle scalette sotto casa. 
 
Questa poi la chiamiamo emergenza rifiuti. È un buon argomento di conversazione: Roma dove nessuno pulisce. Se qualcuno ci pedinasse ci vedrebbe gettare al suolo mozziconi di sigarette, scontrini, fazzoletti del bar, confezioni di cibo, volantini, carte di caramella, una profusione a piene mani di cui facciamo lezione ai nostri figli fin dalla più tenera età, «butta per terra» è l’esortazione di ogni genitore. Dietro un angolo c’è il resto del pic-nic, i cartoni della pizza, le lattine di Coca, i sacchetti di patatine, i turisti ne traggono lezione e si comportano di conseguenza, come noi sono dediti all’indifferenziata, se usano i bidoni è per infilare il gelato in quello della carta e l’ombrello rotto in quello del vetro. Lì attorno noialtri facciamo allestimenti di arte moderna: a Roma ci liberiamo di ogni vecchio ingombro depositandolo ai piedi dei cassonetti, si sono visti stendini, televisori, scaffali, scheletri d’infisso, stampanti, lampadari, abat-jour, sedie, specchi, guardaroba. Qualcuno li porterà via, la nettezza urbana, i senza tetto. Se restano lì sarà senz’altro colpa della casta e dei politici che rubano. Scuote il capo per indignazione ogni buon artigiano ci venga in casa, ogni parrucchiere, ogni barista, ogni componente di quell’immenso popolo indisposto alla ricevuta fiscale perché sicuro di occupare una posizione di legittima difesa.
 
Ogni nostra piccola ruberia dovrebbe essere giustificata dalle grandi ruberie altrui. E allora Roma è la carcassa su cui si accanisce ogni animale, quello più forte e più grosso mangia per primo e mangia parecchio, l’animale più debole mangia dopo e quel che resta, ma mangia, e in una poco entusiasmante condizione parassitaria. L’apologo perfetto è quello dell’Atac, l’azienda di trasporti in perenne passivo per gli sprechi e le stecche dei capi, con poco più di novemila dipendenti di cui ogni giorno ne restano a casa in media, per permesso o indisposizioni, che si acuiscono a fine o inizio settimana, mille e quattrocento, oltre il quindici per cento. Lo scorso capodanno, fra il 30 e il 31 dicembre, cadde malato il trenta per cento degli autisti di autobus in servizio. Anche in quei due giorni, come in ogni altro giorno dell’anno, i viaggiatori senza biglietto erano in una percentuale stimata nel quaranta per cento. Siamo tutti aggrappati a questa vecchia e generosa lupa per ricavarne una poppata, oggi e poi domani e dopodomani.
 
I sessantacinquemila dipendenti del comune, e domani per statistica ne mancheranno novemila, saranno alla sportello o in ufficio svogliati, disillusi, stanchi, frustrati e scontrosi e tutti ci arrangeremo con o senza di loro. Roma è una città in cui il sindaco Ignazio Marino ha trovato 960 milioni di euro in multe stradali mai riscosse; significa che ognuno di noi, compresi i neonati, poiché Roma ha tre milioni di abitanti, aveva un debito in sole contravvenzioni di 320 euro; Marino si è arreso: quasi ottocento milioni sono stati dichiarati «di dubbia esigibilità». E poi ci sono le tasse sulla casa nella vecchia e nella nuova formulazione, le tasse sui rifiuti, le rette delle mense scolastiche, per il debito spaventoso e imbarazzante di due miliardi e quattrocento milioni di euro che noi abitanti di Roma dobbiamo al nostro comune, quasi mille euro a testa. Si è stabilito che di quella cifra se ne potrà forse recuperare un terzo, ottocento milioni. Potremmo fare sindaco anche Charles De Gaulle, e non ne ricaveremmo nulla. 
 
http://www.lastampa.it/2015/10/11/italia/politica/rifiuti-clacson-multe-non-pagate-il-problema-di-roma-chi-ci-vive-fFIxq8x6TzKaaSYvt3blDI/pagina.html

[Skorpius]

Incondivisibile e miope questo articolo

[cartesio]

Bandiere in Campidoglio. Una è quella fascista, l'altra è di Casapound

Dando per scontato che WBK non si riferisca alle bandiere italiane né a quella europea, come mai è vietato dare dell'avvoltoio a qualcuno per questioni di tifo, ma è permesso dare dei fascisti a persone che un giorno sì e l'altro pure si appellano alla Costituzione e, nei limiti delle loro modeste possibilità, ogni tanto riescono a difenderla?

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2013/12/138-abbiamo-vinto-il-m5s-ha-salvato-la-costituzione.html

http://www.la7.it/laria-che-tira/video/martelli-m5s-costituzione-la-cosa-più-importante-per-i-cittadini-07-10-2015-164042

"La costituzione è la cosa più importante per i cittadini: ha lo scopo di togliere potere al governo per darlo al popolo. In questo senso la riforma di oggi è una restaurazione del potere, un passo indietro per la democrazia" afferma il senatore 5 Stelle Carlo Martelli

http://notizie.tiscali.it/politica/feeds/15/09/26/t_147_20150926_000030.html?politica

Roma, 26 set. (askanews) - "Un altro passo verso la demolizione della Costituzione è stato fatto al Senato". Lo scrive il blog di Beppe Grillo in un post firmato dal gruppo M5s al Senato che denuncia come il ddl Boschi del Governo Renzi di riforma della Costituzione dalla prossima settimana al voto dell'aula di palazzo Madama rappresenti "una riforma inutile, dannosa che sottrae potere al Popolo e modifica i principi stessi ai quali è ispirata la Costituzione, gravemente deformata".Ovvero, scrivono ancora i parlamentari M5s sul blog di Grillo, "una riforma dannosa e pericolosa per gli equilibri istituzionali portata avanti in un clima di divisioni e lacerazioni politiche evidenti e da un presidente del Consiglio salito al potere senza alcun mandato dal popolo"."Il futuro - si legge- non sarà più come prima. Avremo un Parlamento (tra Camera e Senato e per effetto della legge elettorale - Italicum) che per l'80% sarà costituito da gente nominata direttamente dai partiti. Una sproporzione del numero dei deputati rispetto a quello dei senatori con conseguente concentrazione di poteri in favore della Camera dei deputati, senza adeguati contrappesi politici e controlli. La funzione legislativa sarà concentrata nelle mani di un'unica persona, il Presidente del consiglio". Inoltre, "la sovranità popolare verrà fortemente ridotta e limitata, posto che i cittadini non potranno più scegliere direttamente (attraverso il mandato diretto) i propri rappresentanti politici. Ciò nonostante il nuovo Senato avrà, comunque, una rilevante funzione legislativa ordinaria, in materia di revisione costituzionale, per esempio, o di legislazione elettorale".Una "funzione svilita dal rapporto di forza tra il futuro Senato (100) e la Camera (630) e dalla dipendenza dei nuovi senatori al partito politico che siederà in Parlamento" e dunque "solo formale e non sostanziale". Che "soprattutto non verrà più esercitata dal popolo, attraverso la scelta diretta dei propri rappresentanti politici"

[Andre]

A me non sembra, al limite monocolore, che non possono certo scaricare tutto sugli abitanti; ma che ci sia un menefreghismo generalizzato che prevale sull'educazione civica sinceramente mi sembra innegabile ...

(Ve la ricordate educazione civica a scuola ? Ma esiste ancora o é stata cassata ?)

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[Fabio70rm]

@Skorpius, sull'inciviltà ha purtroppo ragione, sul resto possiamo discuterne....

@Cartesio, la critica del "fascismo" dei cinquestelle non è riguardo al programma politico, quanto piuttosto al loro modus operandi che hanno nei confronti non solo degli avversari ma anche della dialettica interna.

[Fabio70rm]

A me non sembra, al limite monocolore, che non possono certo scaricare tutto sugli abitanti; ma che ci sia un menefreghismo generalizzato che prevale sull'educazione civica sinceramente mi sembra innegabile ...

(Ve la ricordate educazione civica a scuola ? Ma esiste ancora o é stata cassata ?)

Inviato dal mio HTC One utilizzando Tapatalk

Credo che non si insegni più (l'educazione civica intendo) da qualche anno dopo che ho finito le medie, e parliamo di metà anni '80...mia sorella, di sei anni più giovane, per esempio non l'ha fatta....

[AlenBoksic]

A me non sembra, al limite monocolore, che non possono certo scaricare tutto sugli abitanti; ma che ci sia un menefreghismo generalizzato che prevale sull'educazione civica sinceramente mi sembra innegabile ...
(Ve la ricordate educazione civica a scuola ? Ma esiste ancora o é stata cassata ?)

Credo sia stata cassata.
Ad ogni modo l'educazione civica la si pratica più che studiarla.
Purtroppo ci si lamenta, soprattutto dello sporco e dell'incuria, senza far niente per arginarlo ma anzi contribuendo a incrementarla.
Cominciamo col pensare che se c'è sporco non è colpa dell'amministratore di turno ma è colpa di chi sporca.

[BobLovati]

Voleva persino far timbrare il cartellino agli autisti dell'ATAC

pensa se qualcuno riuscisse pure a far si che non parlino al cellulare durante tutto il turno; visto che, peraltro, sarebbe vietato e sanzionato con sottrazione di punti/patente 

Quanto ai colpi di clacson sbaglia l´articolista; ormai sono almeno 3-4 per qualsiasi cosa; abbiamo superato, in rumorosità, parecchie città sudamericane dove, per tradizione, si circola a colpi di clacson

[cartesio]

@Cartesio, la critica del "fascismo" dei cinquestelle non è riguardo al programma politico, quanto piuttosto al loro modus operandi che hanno nei confronti non solo degli avversari ma anche della dialettica interna.

Io lascerei rispondere WBK su ciò che intende per fascismo e sul perché si è espresso in quei termini.

A proposito della dialettica interna, credo sia abbastanza difficile da conoscere, nonostante la ipotetica pubblicità dei dibattiti sui meetup.

[Frusta]

...come mai è vietato dare dell'avvoltoio a qualcuno per questioni di tifo, ma è permesso dare dei fascisti a persone che un giorno sì e l'altro pure si appellano alla Costituzione e, nei limiti delle loro modeste possibilità, ogni tanto riescono a difenderla?...

In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e quelli che danno del fascista a chi non la pensa come loro (semicit.)

[Arch]

No, no. I fascisti sono solo di una specie. E si svelano subito.

[Frusta]

E' quello che ho detto, Arch, i fascisti sono tutti quelli che non la pensano come te.
(Me compreso,  remember?)

[Arch]

Un po' semplicistico, Frusta. Un po' uno slogan, Frusta. Un po' elementare, Frusta. Molti non la pensano come me, per fortuna. E non sono fascisti. Il fascista è un po' speciale nel suo talento a farsi riconoscere. Pure travisato si riconosce. Come un poliziotto in borghese.

[Skorpius]

Un po' semplicistico, Frusta. Un po' uno slogan, Frusta. Un po' elementare, Frusta. Molti non la pensano come me, per fortuna. E non sono fascisti. Il fascista è un po' speciale nel suo talento a farsi riconoscere. Pure travisato si riconosce. Come un poliziotto in borghese.

Non e' semplicistico ma una accusa diretta a persone che semplicisticamente, quando la discussione si fa accesa, non riescono a nom dare del fascista all'interlocutore

[Pomata]

In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e quelli che danno del fascista a chi non la pensa come loro (semicit.)

Concordo, ci sono i fascisti e poi ci sono i comunisti che a loro volta possono essere considerati fascisti nei modi, ma poi chi ha deciso che il modo di comportarsi si possa definire fascista? Per esempio il comunismo di Stalin o Lenin era anche lui fascista?

[Arch]

Annamo bene! Lascio questa sterile e inutile discussione dando spazio ai saggi. Buon monologo.