Autore Topic: La ferita aperta dello sport romano  (Letto 7457 volte)

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Offline fish_mark

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La ferita aperta dello sport romano
« : Giovedì 8 Ottobre 2015, 10:44:55 »
Flaminio, il degrado cancella la casa dello sport
Sporcizia, abbandono, tutto sbarrato. L’impianto che ha raccontato calcio, rugby e tanto altro è vuoto. Le chiavi restituite al Comune
di Fabio Massimo Splendore
giovedì 8 ottobre 2015 09:13

ROMA - Scarpini sbrindellati, scarpe vecchie, brande arrugginite, medicine scadute, siringhe - ahinoi, siringhe - lattine, bottiglie di alcolici spaccate, semivuote, pezzi di marciapiedi malmessi, tombini rumoreggianti di rigagnoli d’acqua e ampie pozze tra i marciapiedi e il manto stradale che tradiscono infiltrazioni da cui non resterà immune tutto ciò che c’è (ma cosa è rimasto di quel c’è?) sotto. E poi erbacce alte quasi un metro, uno scenario che un po’ sa di marana, un po’ di foresta rada e poi più folta. Circumnavigare lo stadio Flaminio significa passare attraverso tutto questo: e buttare l’occhio a quel che si vede dalle cancellate lucchettate fa emergere un paesaggio da discarica. E’ una macchia opaca dentro uno dei quartieri d’elite, il Flaminio-Parioli, pieno centro. E arrivare, continuando a girare, fino alle bancarelle del mercato, ti fa tirare un respiro di sollievo. C’è vita oltre quel tempio spettrale dello sport, c’è Tommaso che vende i melograni a un euro. Ma non c’è più sport.

SGOMENTO CITTADINO. I cittadini, quelli che vivono il quartiere, questo spettacolo lo respirano, lo subiscono, lo sentono sulla loro pelle. Passano, guardano il cielo verso la sommità di questa che negli Anni ©Riproduzioneriservata Sessanta fu una costruzione gioiello: e scuotono la testa per quella «cartolina del degrado» come la definisce una signora in procinto di andare a fare un po’ di spesa. «Qualcuno dovremo ringraziare anche di questo no?», la domanda ironica. Ci vedono, taccuino e macchina fotografica, una donna anziana ci ferma: «Il custode mi ha detto di non parcheggiare davanti al cancello perché devono passare. Ma chi?». Già, chi. Qualcuno dovrà passare. E verrebbe da dire meno male. Magari da quel qualcuno qualcosa ricomincerà. Un lucchetto e una catena a ogni cancello: e pensare che il lucchetto era diventato un must nella simbologia dell’amore giovanile tre metri sopra al cielo. Qui evoca la fine di un amore, perché nello sport ci sono amore e passione: della gente che lo pratica, delle gente che lo segue.

DENTRO. Era un polmone sportivo per Roma, il Flaminio. Oltre il calcio, oltre il rugby, oltre quel che avveniva sul campo. Un campo che a vederlo fa paura: erba alta che ci si perderebbe un bambino, una sedia buttata lì, un figro dismesso, seggiolini scoloriti e bucati. Ma c’era anche un mondo sotto il Flaminio, una piscina dove negli Anni Settanta - per dirne una - nuotavano i ragazzi del vivaio delle Fiamme Oro, palestre e ambienti per la scherma, la ginnastica, un vero e proprio ring per la boxe. Sono state le ultime federazioni a uscire queste, nel primo semestre 2014. In quei locali l’acqua si è infiltrata e ha fatto danni, si è presa gli spazi che gli ha lasciato lo sport. Da otto mesi le chiavi del Flaminio sono tornate al Comune, proprietario dell’impianto. O di quello che - ormai si può dire - era un impianto. Oggi fa rabbia a vederlo. Fuori anche i camion cinematografici: si gira una fiction. Questo, purtroppo però, non è un film.


E dopo l'ennesima inutile denuncia, che parlino le immagini

http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie-a/2015/10/08-4762108/guardate_il_flaminio_com_ridotto_foto/#5
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #1 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 10:50:13 »
eh, l'avessero dato all'aesse adesso sarebbe tutto risolto.

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #2 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 10:56:44 »
eh, l'avessero dato all'aesse adesso sarebbe tutto risolto.

Eh, l'avesse accettato l'azionista di maggioranza, da mo che era ripulito.
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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #3 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 11:03:32 »
mannaggia, in che mani sta pora maggioranza e' capitata quando il resto del paese...

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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #4 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 11:12:17 »
mannaggia, in che mani sta pora maggioranza e' capitata quando il resto del paese...

Perdonami. Non stai su twitter, puoi andare oltre le 140 battute. Per fortuna. Fallo pure.
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Offline BobLovati

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #5 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 11:16:58 »
Eh, l'avesse accettato l'azionista di maggioranza, da mo che era ripulito.

il povero disabitato te l´ha spiegato, negli ultimi 5-10 anni ( qui ed altrove ), almeno una decina di volte; ma l´amore per " mi spezzo ma non mi piego " è ancora troppo forte; un po´alla nannimoretti     
   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #6 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 11:30:50 »
il povero disabitato te l´ha spiegato, negli ultimi 5-10 anni ( qui ed altrove ), almeno una decina di volte; ma l´amore per " mi spezzo ma non mi piego " è ancora troppo forte; un po´alla nannimoretti     
 

Carissimo

con tutto l'affetto e l'amore per disabitato e per te, a me non dovete spiegare niente, così come io non vengo qui a fare lezioni a nessuno di voi.

Ognuno ha le sue convinzioni e le sue passioni, che vanno semplicemente argomentate e documentate, come magari provo a fare in questo caso.
So bene come la pensate sul tema (in sostanza, non ve ne frega una mazza). Sapete bene come la penso io (in estrema sintesi mi piange il cuore a vedere ridotto in questo stato).

Siamo adulti e vaccinati.
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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #7 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 12:09:51 »
Perdonami. Non stai su twitter, puoi andare oltre le 140 battute. Per fortuna. Fallo pure.

non mi pareva che i tuoi interventi dessere adito a tale intenzione da parte tua, a parte il copia incolla non sei andato oltre le 140 battute.

pensavo fosse tuo piacere avere interventi corti e concisi.

per il resto cosa deve essere detto che non e' gia' stato detto?

sei una persona informata dei fatti che doverti spiegare cosa sta succedendo a TdV mi pare una presa per il culo nei tuoi confronti.

come detto, l'avessero dato all'aesse cosi prona al costruire uno stadio tanto da accollarsi svincoli di autostrade, nuove stazioni metropolitane e ferroviarie e svariati altri lavori di pubblica utilita' avrebbero preso i classici due piccioni con un fava.

ma forse ci sei rimasto solo tu a darti pena per un rudere lasciato marcire dagli stessi eredi.

non sei d'accordo?

vai oltre le 140 battute solo per mettere in mezzo l'azionista di maggioranza pure in questo topic.

Offline fish_mark

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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #8 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 12:20:13 »
non mi pareva che i tuoi interventi dessere adito a tale intenzione da parte tua, a parte il copia incolla non sei andato oltre le 140 battute.

pensavo fosse tuo piacere avere interventi corti e concisi.

no tutt'altro. A me piace un forum dove si interviene con ragionamenti articolati, non con frasette di un paio di parole buone soltanto per provocare.

per il resto cosa deve essere detto che non e' gia' stato detto?

Niente. Hai letto? Hai qualcosa da dire sul merito?

sei una persona informata dei fatti che doverti spiegare cosa sta succedendo a TdV mi pare una presa per il culo nei tuoi confronti.

La presa per il culo nei miei confronti? IL tema è il Flaminio non altro. Se non hai niente da dire sulmerito puoi risparmiarti inutile fatica.
Anche io me ne risparmio molta quando do un'occhiata a topic che non mi interessano.

come detto, l'avessero dato all'aesse cosi prona al costruire uno stadio tanto da accollarsi svincoli di autostrade, nuove stazioni metropolitane e ferroviarie e svariati altri lavori di pubblica utilita' avrebbero preso i classici due piccioni con un fava.

E ma hanno altri progetti. Come noi.

ma forse ci sei rimasto solo tu a darti pena per un rudere lasciato marcire dagli stessi eredi.

non sei d'accordo?

Non esattamente visto che della questione ogni tanto riaffiora qualcocsa in città. Non credo di essere il solo a parlare di Flaminio, ma siamo una sparuta minoranza, questo sì.

vai oltre le 140 battute solo per mettere in mezzo l'azionista di maggioranza pure in questo topic.

Guarda la questione va ben oltre le vicende e le imprese dell'azionista di maggioranza. Lui ha le sue idee: ben conosciute e ben lontane dal Flaminio. L'ho messo su Calcio proprio apposta.
Ma forse è la preoccupazione di chi ha il suo santino sul comodino.
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darienzo

Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #9 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 12:42:48 »
Fabio Massimo Splendore dal nome tanto altisonante uno dei miei beniamini del CorSport.


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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #10 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 13:00:09 »
...

La presa per il culo nei miei confronti? IL tema è il Flaminio non altro. Se non hai niente da dire sulmerito puoi risparmiarti inutile fatica.
Anche io me ne risparmio molta quando do un'occhiata a topic che non mi interessano.

...
Ma forse è la preoccupazione di chi ha il suo santino sul comodino.

io ho detto quello cha avevo da dire, che potevano darlo all'aesse, o anche solo sollevare la questione, se davvero il comune, gli eredi avevano interessi a restituire l'antico splendore allo stadio.

anche la da te chiamata sparuta minoranza poteva sollevare la questione invece di preoccuparsi di come piangersi sopra

per i lresto, chi ha infilato l'azionista di maggioranza nel topic non sono io. rileggi ;)

Offline BobLovati

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #11 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 15:34:56 »
Carissimo

con tutto l'affetto e l'amore per disabitato e per te, a me non dovete spiegare niente, così come io non vengo qui a fare lezioni a nessuno di voi.

Ognuno ha le sue convinzioni e le sue passioni, che vanno semplicemente argomentate e documentate, come magari provo a fare in questo caso.
So bene come la pensate sul tema (in sostanza, non ve ne frega una mazza). Sapete bene come la penso io (in estrema sintesi mi piange il cuore a vedere ridotto in questo stato).

Siamo adulti e vaccinati.

sui fatti acclarati no; disabitato ne ha fatto varie, serie ed informatissime relazioni.

Anche se, giustamente, tu sei quello del ... St.Pauli 
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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #12 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 15:48:37 »
sui fatti acclarati no; disabitato ne ha fatto varie, serie ed informatissime relazioni.

Anche se, giustamente, tu sei quello del ... St.Pauli

Del St.Pauli ci sono altri (che tu conosci) che portano effettivamente la bandiera.
Dei fatti acclarati di cui parli sono cose di pubblico dominio.
Che il Flaminio sia un problema della città e non niente affatto della SSLazio, di questo si voleva parlare con questo topic.
Lotito dorme tranquillo: non gliene potrebbe fregare di meno. Ed ha ragione, dal suo punto di vista.
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Offline franz_kappa

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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #13 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 22:21:19 »
Fabio Massimo Splendore dal nome tanto altisonante uno dei miei beniamini del CorSport.
Notevole, convengo con te. Lo vedrei bene, in un happening galassiano, giustapposto a Manfredo Maria Manfredi.  ;D
A proposito di giornalisti, una bella penna (oddio, si potrà usare questa espressione?  ::)) è il mitico
CARLANTONIO SOLIMENE del Tempo.

Un nome da personaggio di un romanzo di Gadda, arrivo a dire.
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #14 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 22:46:35 »
Io penso sia un alias del buon Luigi Salomone promosso redattore capo

Offline disabitato

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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #15 : Giovedì 8 Ottobre 2015, 23:13:03 »
Carissimo

con tutto l'affetto e l'amore per disabitato e per te, a me non dovete spiegare niente, così come io non vengo qui a fare lezioni a nessuno di voi.

Ognuno ha le sue convinzioni e le sue passioni, che vanno semplicemente argomentate e documentate, come magari provo a fare in questo caso.
So bene come la pensate sul tema (in sostanza, non ve ne frega una mazza). Sapete bene come la penso io (in estrema sintesi mi piange il cuore a vedere ridotto in questo stato).

Siamo adulti e vaccinati.
Caro Fish,
dopo anni di riflessione e discussione riguardo al Flaminio sono arrivato alla seguente conclusione: per quanto possa essere romantico ed evocativo renderlo lo stadio della Lazio, ad oggi, mancano tutti i presupposti affinché ciò avvenga (dalle garanzie di staticità, al via libera per l'eventuale demolizione, alla legittima resa economica dell'intervento nel suo complesso per le casse societarie, ai vari vincoli che insistono sull'area). Anche se quanto sopra venisse magicamente cancellato con un colpo di spugna, resterebbe la legittima (ma se vogliamo impopolare) volontà dell'azionista di maggioranza di valorizzare terreni propri o di persone a lui connesse.
Di favole ne abbiamo sentite tante, da ogni campana, resta il fatto che se fino a dieci anni fa si disquisiva su uno stadio, ora si parla di un rudere. Di anni, ed amministrazioni comunali, ne sono passati senza che nessuno andasse a dama o lasciasse le proprie trincee: Lotito non si è mosso dalla tiberina, giocandosi anche il bluff Valmontone; il comune non ha mai indicato i fantomatici altri siti idonei dove non avrebbe posto ostacoli alla costruzione dello stadio. Al centro c'era il Flaminio rimpallato come una granata inesplosa fra una trincea e l'altra.

Nella mia limitata visione della questione, la Lazio ha bisogno di uno stadio degno, che ci liberi dal giogo del CONI e di quella merda che lo stadio olimpico, Lotito ha dei terreni da valorizzare, ed il comune il Flaminio da sistemare.
Se il comune barattasse qualche ettaro edificabile con qualche decina di ettari vincolati del patron, a patto di riqualificare il Flaminio, la questione sarebbe bella che risolta nel giro di 18-24 mesi. E finalmente potemmo goderci una partita di calcio degna di essere considerata tale.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Ataru

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #16 : Venerdì 9 Ottobre 2015, 11:18:59 »
Che il Flaminio sia un problema della città e non niente affatto della SSLazio, di questo si voleva parlare con questo topic.

e perchè allora aprirlo in Solo Lazio?

se posso dire la mia, cheppalle co sto flaminio. è ora che lo buttino giù prima che caschi da solo.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

CP 4.0

Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #17 : Venerdì 9 Ottobre 2015, 11:58:22 »
ma infatti l'ho aveva aperto in solo calcio, dove e' tutt'ora.

ma non ha resistito a volerci trovare la foto sul comodino.

Offline Ataru

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Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #18 : Venerdì 9 Ottobre 2015, 12:14:41 »
ma infatti l'ho aveva aperto in solo calcio, dove e' tutt'ora.

ma non ha resistito a volerci trovare la foto sul comodino.

azz è vero... sto bello rinco... meno male che è venerdì
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Pomata

Re:La ferita aperta dello sport romano
« Risposta #19 : Sabato 17 Ottobre 2015, 23:22:05 »
A volte ritornano (cit)

È na cosa ciclica: Modello Udinese, salto de qualità, le correlate, er flaminio, St. Pauli, o sponsor, a salernitana, vignaroli, pandev...