Autore Topic: La ferita aperta dello sport romano  (Letto 7601 volte)

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Offline Il lodolaio

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Re:La ferita dello sport romano
« Risposta #20 : Domenica 18 Ottobre 2015, 12:03:00 »
il povero disabitato te l´ha spiegato, negli ultimi 5-10 anni ( qui ed altrove ), almeno una decina di volte; ma l´amore per " mi spezzo ma non mi piego " è ancora troppo forte; un po´alla nannimoretti     
 

Concordo.

Caro Fish,
dopo anni di riflessione e discussione riguardo al Flaminio sono arrivato alla seguente conclusione: per quanto possa essere romantico ed evocativo renderlo lo stadio della Lazio, ad oggi, mancano tutti i presupposti affinché ciò avvenga (dalle garanzie di staticità, al via libera per l'eventuale demolizione, alla legittima resa economica dell'intervento nel suo complesso per le casse societarie, ai vari vincoli che insistono sull'area). Anche se quanto sopra venisse magicamente cancellato con un colpo di spugna, resterebbe la legittima (ma se vogliamo impopolare) volontà dell'azionista di maggioranza di valorizzare terreni propri o di persone a lui connesse.
Di favole ne abbiamo sentite tante, da ogni campana, resta il fatto che se fino a dieci anni fa si disquisiva su uno stadio, ora si parla di un rudere. Di anni, ed amministrazioni comunali, ne sono passati senza che nessuno andasse a dama o lasciasse le proprie trincee: Lotito non si è mosso dalla tiberina, giocandosi anche il bluff Valmontone; il comune non ha mai indicato i fantomatici altri siti idonei dove non avrebbe posto ostacoli alla costruzione dello stadio. Al centro c'era il Flaminio rimpallato come una granata inesplosa fra una trincea e l'altra.

Nella mia limitata visione della questione, la Lazio ha bisogno di uno stadio degno, che ci liberi dal giogo del CONI e di quella merda che lo stadio olimpico, Lotito ha dei terreni da valorizzare, ed il comune il Flaminio da sistemare.
Se il comune barattasse qualche ettaro edificabile con qualche decina di ettari vincolati del patron, a patto di riqualificare il Flaminio, la questione sarebbe bella che risolta nel giro di 18-24 mesi. E finalmente potemmo goderci una partita di calcio degna di essere considerata tale.

Credo che l'opposizione degli abitanti del quartiere renderà vano ogni baratto.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"