non capisco dove si evincerebbe una sconfitta della lazio dalle mie parole. suvvia, cerchiamo di non interpretare i post ma di limitarci a leggere.
ripeto: ieri c'è stato un bel contorno di episodi favorevoli perché l'inizio ripresa è da brividi totali.
occhio agli episodi (sia nel bene che nel male) e occhio alle interpretazioni degli stessi che non dovrebbero mai scavalcare il lecito e il totale della cifra tecnica espressa.
ieri la lazio è stata arrembante, se vogliamo eroica, ma nel complesso per me non ha giocato una partita intelligente e creativa.
spero che la serata stoica induca qualche culone moscio ad abbonarsi perché il team lo meriterebbe.
Post da incorniciare.
Un intervento che evidenzia una deriva - che trovo personalmente fastidiosissima - che ha ormai preso piede.
In questo forum, implicitamente o in alcuni casi anche esplicitamente, da parte di alcuni è mal tollerato l'esercizio della critica (secondo la prima definizione del dizionario, onde fugare equivoci:
l'arte e il metodo di esaminare e giudicare qualcosa in base alla sua bellezza, bontà, verità, utilità).
Le ragioni le comprendo anche (un ambiente francamente disdicevole, l'atavica propensione a minimizzare gli aspetti positivi di ogni vicenda laziale, l'insofferenza per una comunicazione mai completamente amica quando non letteralmente ostile), intendiamoci. E le vorrei anche rispettare, a dispetto di questo mio intervento. Nel mio piccolo cerco di evitare, personalmente, di attivare polemiche dirette su questo fronte, eccezion fatta per il reiterato dileggio nei confronti della demenziale teorizzazione di una sorta di automatico condizionamento delle menti da parte delle radio del cosiddetto catetere.
Ciò detto, l'orientamento di alcuni utenti che sul forum giudicano le cose di Lazio è chiarissimo e non lascia adito a equivoci: si tratta peraltro di utenti che scrivono da anni e ormai non dovrebbero sorprenderci.
Si prenda ammiraglio: un utente competente, analitico, netto nei giudizi, spesso critico con accenti anche non condivisibili e con espressioni talvolta sopra le righe. Ma è il suo stile, con i suoi pregi e i difetti che ovviamente sono presenti.
Stesso dicasi per l'eccellente ErMatador, penna che meriterebbe ben altri palcoscenici (non che questo nostro bel forum non sia nobilitante, beninteso: ma a leggere moltissime cose che scrive ErMatador mi domando, angosciato, perché costui non sia prima firma della Gazzetta dello Sport o di altra redazione sportiva di primarie testate nazionali e realizzo al contempo, rattristato, che al posto suo gli appassionati di calcio debbono sorbirsi i modestissimi artigiani della penna o della parola proposti dai media italiani,
giornalisti spesso per giunta incompetenti calcisticamente e dunque carenti professionalmente). ErMatador ha un approccio spesso talebano - mio giudizio - e in alcuni casi dai suoi commenti e dalle sue pagelle emerge una severità, una indisponibilità ad accettare ogni sorta di compromesso (con la realtà, mi viene da dire) che francamente a me pare eccessivo e poco condivisibile, se posso esprimere un pare non richiesto e in ogni caso irrilevante.
Ma questi due utenti - e molti altri - offrono un proprio originale punto di vista. Forse poco
tifoso a detta di chi vorrebbe che alla rampogna si accompagnasse la manifestazione di gioia per ogni successo ("Se sei tifoso devi gioire dopo una vittoria!") come pure l'equilibrio in caso di pareggio con demerito o sconfitta.
"Sarebbe carino", per citare una formula che campeggia in home page, che a costoro fosse 'concessa' la libertà di esprimersi senza dare vita, ogni santo giorno, alle lamentose giaculatorie di chi non sopporta che anche dopo una vittoria come ieri non zampilli entusiasmo da ogni parola di ogni post.
La verità oggettiva non esiste, se andiamo in profondità partendo dai fatti. E come è vero che i fatti essenziali sono oggettivi (la Lazio ha battuto il Frosinone 2-0), l'interpretazione degli stessi (leggasi lo sviluppo della gara) è del tutto soggettivo: basta cambiare i parametri di riferimento.
Alcuni considerano le sole occasioni da gol laziali (o presunte tali: immagino che venga ritenuto occasione da gol ogni tiro scagliato verso la porta che finisce oltre la linea di fondo, anche in prossimità della bandierina. In tal senso si può ben affermare che ieri la Lazio poteva anche concludere la gara con quattro o financo sei gol di scarto), implicitamente negando che gli avversari ne abbiano avute (eppure posso testimoniare di aver assistito dal vivo, con i miei occhi, all'impatto della sfera colpita da un frusinate con la traversa della porta laziale, come pure di aver assistito, peraltro da perfetta posizione, una palla sfilare a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Berisha), e arrivano a concludere a buon diritto che la vittoria è netta e indiscutibile e anzi avara nel punteggio. Con la sottolineatura che una simile vittoria, conseguita contro un avversario molto chiuso e aggressivo forse oltre il lecito - colpa di un arbitro permissivo? Anche in questo caso potremo trovare giudizi opposti - e con un uomo in meno per i crampi di Lulic vada solo esaltata
Altri minimizzano le oggettive occasioni da gol capitate alla Lazio sullo 0-0, più nel primo tempo che nel secondo (Kishna a fil di palo con un colpo quasi di punta, il colpo di testa di Gentiletti) e concludono che la Lazio si è via via spenta dopo un inizio di buon piglio, rischiando peraltro la beffa pur contro una squadra più debole, e riuscendo a trovare nel difficile finale di gara un inatteso gol del vantaggio.
Sono due versioni
pienamente legittime e forse parzialmente vere entrambe. Ognuno ha diritto di proporre la prima o la seconda versione.
Sarebbe carino, ripeto, leggere i post e prenderli per quello che sono (parole in libertà, chiacchiere da bar virtuale, nulla che possa toccarci personalmente [se in alcune pagelle a un calciatore laziale non troppo brillante viene assegnato un 3, pur al termine di una gara vinta, dovremmo infischiarcene bellamente di tale parere, giusto o sbagliato. E se ci 'turba' quel votaccio teniamo la cosa per noi, visto che ogni utente ha ben diritto di assegnare, nel gioco delle pagelle, anche una sfilza di 2 al termine dell'ottava vittoria di fila: evidentemente si tratterebbe, nel caso di specie, di mitomania, ossessione o indecente faziosità. E in ognuno dei tre casi
non esiste alcuna possibilità di confronto].
Sarebbe carino, dunque, limitarsi a leggere i post. E una volta letti con attenzione, quei post potrebbero essere recepiti sulla base di una corretta interpretazione, figlia di attenta lettura, priva di pregiudizi. Leggere e non interpretare, insomma. Perché dall'interpretazione al giudizio, morale, il passo è brevissimo
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Tutto ciò premesso, condivido il mio punto di vista sulla gara di ieri.
Vissuta allo stadio è stata una vittoria appassionante, che ha trasmesso emozioni come da un po' di tempo non accadeva, pur al termine di molte gare vinte in casa quest'anno e la passata stagione.
Ho visto la Lazio partire benissimo, tenere il ritmo alto e mettere in difficoltà i frusinati. Occasioni da gol nettissime non ne ricordo ma nel primo tempo Kishna con una puntata di precisione a fil di palo e Gentiletti che incorna su bel cross hanno creato situazioni pericolose. Progressivamente, però, la Lazio ha perso il bandolo della matassa e già a fine primo tempo il suo gioco non è apparso efficace e brillante come nei primi minuti (equilibri tattici che sono venuti meno? Eccessivo abbassamento del ritmo? Non so dire, non ho le competenze per esprimere un giudizio).
Nel secondo tempo pessima partenza dei nostri e di conseguenza aumento della fiducia da parte dei modesti avversari, magari anche favoriti da una direzione che non ha frustrato il loro gioco ostruzionistico. Il cambio di Keita per Kishna ha cambiato il volto della gara e le accelerazioni dell'ispano-senegalese hanno riportato 'pepe' nella nostra manovra offensiva, sino al bel gol del vantaggio. Successivamente agevole gestione degli ultimi minuti e un po' di pasticci in occasione del contropiede finale 3 contro uno, con gol del 2-0 venuto in seconda battuta dopo il pallonetto inizialmente fallito da Felipe.
Sui singoli: Anderson partito bene e poi progressivamente irritante, Basta insolitamente confusionario, Biglia lucido regolatore della manovra, Keita decisivo, Lulic EROICO (soprattutto per un salvataggio in area laziale nel finale, pur azzoppato dai crampi), Djordjevic così così, incapace di proteggere palla e tenere 'alta' la squadra nel secondo tempo ma anche compartecipante al gol e marcatore finale. Bene Berisha, per quanto sulla traversa mi pare sia uscito assai male.
Nel complesso grande soddisfazione, chiaramente: sesta vittoria di fila in casa, terzo posto solitario. La squadra è distante dai migliori standard dello scorso anno, gioca spesso male, non convince appieno. Ma cinque vittorie su sette gare sono un ruolino di tutto rispetto. Si può solo migliorare e la base di partenza (i punti in classifica ma non solo) è solidissima. Avanti Lazio!