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Biglia «Vittorie così valgono tanto»
« : Venerdì 2 Ottobre 2015, 09:11:53 »
Corriere dello Sport



Biglia «Vittorie così valgono tanto»
«Carattere e unità: la Lazio sta tornando»

 
Roma - Daniele Rindone
Ciak, si vince. Più forti con Biglia, il regista delle vittorie, il principe del gioco, il capitano cannoniere. A capotavola quest’anno siede lui con i tre gol firmati in cinque partite, gli ultimi due di fila (Verona e St.Etienne), è famelico in questo scorcio. Più forti con lui, lo dicono tutti quelli della Lazio perché è la verità. L’ha detto Pioli ieri, l’ha detto Mauri senza gelosia per la fascia persa: «Lucas è un grandissimo calciatore, lo sanno tutti. Dà sempre tanto equilibrio alla squadra, per noi è fondamentale quando c’è da iniziare l’azione». Gioca a tutto campo, razzola come predica. Era bravo, è diventato decisivo. Era solo un regista, è un leader. Era lento, ora vola. E’ una farfalla con il pungiglione di un’ape. E’ unico. Per sostituirlo, nella Lazio, ce ne vogliono due. Si perde anche con Biglia qualche volta, è normale. Ma si vince di più. E’ successo in trasferta in A, è successo in Europa da quando è tornato. Biglia è felice: «Sta tornando la Lazio dello scorso anno, stiamo recuperando gli infortunati che sono importantissimi. Questo gruppo ha carattere ed è unito. Le vittorie in rimonta significano tanto, i giovani hanno bisogno di tempo. Io? Sono stanco ma ho voglia di giocare. Vincendo acquistiamo fiducia per il futuro».
Onazi. Quando il regista guida funziona tutto, funzionano tutti. Onazi è stato un fido scudiero di Biglia, lui è l’ometto dell’Europa. A Napoli aveva regalato il terzo posto alla Lazio, ieri ha riacciuffato il St.Etienne. Da soldatino ha esultato con un saluto militare, mettendosi sull’attenti, c’era un perché: «L’esultanza è riferita alla festa che si celebra nel mio Paese, oggi (ieri) è l’anniversario della sua nascita. Faccio beneficenza per Dio, per coloro che non hanno da mangiare a casa, che non hanno vestiti e scarpe. Se sei importante devi aiutare i più sfortunati». Onazi, figlio della Nigeria, ha dedicato il gol al suo popolo, ai più poveri. Li aiuta, devolve parte del suo stipendio. Si fa trovare pronto, conosce il suo ruolo: «Se sento la fiducia dell’allenatore? Non posso dirlo questo, se gioco lo decide il tecnico, mi faccio trovare pronto». Chiama la Lazio «la mia amata. E per lei vogliamo segnare sempre tanti gol. Siamo appena all’inizio, in ogni partita c’è qualcosa da migliorare, così si diventa più forti». Terzo gol in Europa, il primo all’Olimpico: «Sono felice, quando la squadra ha bisogno di te devi fare qualcosa in più. E’ stata una partita difficile, loro erano forti, non a caso sono secondi in Francia. Giochiamo come dice il tecnico, rubiamo palla e ripartiamo in contropiede. Siamo tutti forti nella Lazio, le opportunità vanno sfruttate ogni volta». Serie A ed Europa, la Lazio vuole essere all’altezza: «Il campionato è ancora all’inizio, si può sbagliare una gara, ma in quella dopo bisogna riscattarsi. Vogliamo fare più dell’anno scorso». Il St.Etienne ha fatto paura: «Nel finale dovevamo essere più attenti».
 
Hoedt. Biglia, Onazi e Hoedt. Tre marcatori diversi, ognuno con la sua storia. Per il gigante olandese è stata la prima gioia con la Lazio: «Anche nel primo tempo ho avuto una buona occasione di testa, nel secondo tempo ci ho riprovato e sono felicissimo per il gol. Era una gara complicata, il St.Etienne è forte, ma lo siamo anche noi». Si corrono rischi in difesa, anche troppi. Lo sa anche Hoedt, è giovane, deve velocizzarsi: «Nel primo tempo abbiamo giocato bene. Nel secondo, in superiorità numerica, abbiamo fatto meglio quando eravamo in 10 più che in 9. Si doveva fare di più, questo sì». E’ presto per i bilanci, ma Hoedt preferisce giudicarsi: «Ho fatto bene con Udinese e Dnipro, è stato difficile contro il Napoli, resto tranquillo. Voglio migliorare, credo di aver fatto una buona gara, vedremo la prossima».

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